Nella terza parte di oggi, dopo un riepilogo del significato di discepolo e i suoi aspetti pratici, analizzeremo i diversi livelli di espansione del Regno di Dio. Leggendo Matteo 28:16-20 capiremo che in quanto credenti, non solo non dobbiamo tenere solo per noi il messaggio della Buona novella, ma anzi abbiamo la responsabilità di ammaestrare tutti i popoli affinché osservino i comandamenti di Gesù. Leggendo Marco 12:28-31 capiremo anche che i due principali comandamenti di Gesù (amare Dio e amare il prossimo) non riguardano solo noi ma anche il prossimo, e che siamo chiamati a diffonderli dappertutto, sia mnemonicamente, che praticamente.
Autore: Carlo Ciafani
Hai la delega? Il Grande Mandato – 2a parte
Nella seconda parte di oggi analizzeremo cos’è la chiamata che Gesù ci ha fatto di discepolare tutti i popoli e cosa significa nella nostra vita di tutti i giorni. Analizzando Matteo 28:16-20, Giovanni 4:1-26, 1:40-51 e Marco 9:2, capiremo quanto è importante e come si concretizza la guida dello Spirito Santo nei veri credenti. Cominceremo a parlare dei cinque livelli di espansione e della delega che il Signore ha dato a chi la riceve e la sfrutta.
Hai del companatico? Il Grande Mandato – 1a parte
Leggendo la Bibbia e paragonando la chiesa primitiva con la chiesa attuale, non si può non notare molte differenze. Sembra come che la chiesa attuale abbia bisogno di una scossa, come se vivesse in un torpore da quasi 2000 anni. Alcuni limitano il Grande Mandato a evangelizzare, ci provano, falliscono e smettono.
Attraverso una analisi approfondita di Matteo 28:16-20, Luca 4:38-5:11 e Giovanni 21:1-14, capiremo quanto furono grandiose le due pesche miracolose, cosa significhi veramente essere discepoli e quanto Gesù sia interessato al nostro bene. Vedremo soprattutto quanto sia importante capire che abbiamo bisogno di sentire la voce dello Spirito e farci lavorare da esso, allo stesso modo in cui un principiante con il foglio rosa, deve guidare con un istruttore a fianco o almeno un patentato!
Fuori dal deserto (i 3 stati del percorso spirituale)
Attraverso il viaggio del popolo di Israele dall’Egitto alla terra promessa, passando attraverso il “deserto” (letteralmente luoghi desolati), vedremo come il Signore ci voglia parlare per farci capire i 3 livelli del percorso spirituale. Vedremo anche che Gesù venendo sulla terra fu 100% Dio e 100% uomo, e in quanto tale e per mostrarci la via da seguire ed essere un esempio per noi, dovette anche Lui passare attraverso questi 3 stati spirituali. Impareremo a conoscere le loro caratteristiche e cosa ci insegnano. Impareremo anche che c’è un modo per velocizzare il processo, ed un modo per rallentarlo. (Esodo 1:8-14, Matteo 3:13-4:2, Deuteronomio 8:2, Romani 8:14, Giosuè 5:6)
L’unzione di Gesù, e la nostra
Portando i discepoli nei pressi di un tempio pagano dove si adoravano due falsi dei dalle sembianze umane, Gesù viene riconosciuto come vero Dio che si è fatto uomo (Marco 8:27-30). Tutto ciò era inconcepibile dalla cultura ebraica, che attendeva un Messia politico, non sapendo distinguere che le profezie dell’Antico Testamento riguardavano due differenti venute del Messia, in due epoche differenti. Analizzando la procedura di consacrazione attraverso l’olio, vedremo come però diversi ebrei, a quel tempo come anche oggi, riconobbero il Messia (Matteo 26:6-16). Quello che analizzeremo svergogna e smaschera le potenze del male, che non possono vincere contro la potenza di Dio, ma anzi, addirittura involontariamente finiscono con l’aiutarla.
L’unzione che era su Gesù e sugli apostoli, è anche su i veri credenti che ricercano la guida dello Spirito Santo. Questi possono avere la certezza che le potenze del male non potranno impedire la benedizione di Dio sulla loro vita.
Fede che muove le montagne 2a parte
Nel messaggio di oggi capiremo che la grazia di Dio offre, la fede riceve. La grazia dona, la fede prende! Bisogna però chiedere all’interno della volontà di Dio e senza dubitare. In questo caso la fede diventa un vero e proprio “titolo di proprietà” e se siamo costanti possiamo chiedere ed ottenere fino allo “spostamento delle montagne” avendo il 100% di esaudimento. Capiremo che non ci può fermare l’incredulità degli altri nè la potenza delle tenebre, ma solo la nostra incredulità e la nostra incostanza. L’importante è pregare (cioè parlare con Dio e ascoltarLo) e avremo idee chiare su cosa fare, dove andare e cosa chiedere, e potremo vedere la potenza di Dio all’opera. I brani di riferimento oltre a quelli della registrazione precedente, sono Marco 5:35-37, Matteo 21:18-22, 13:53-58, Marco 9:14-29, Matteo 20:32.
Fede che muove le montagne 1a parte
La parola “fede” al giorno d’oggi ha perso molto del suo vero significato. Pensiamo che consista nel credere se esista o no un Dio, mentre invece ha delle implicazioni pratiche fondamentali che necessitano di essere applicate. Fede significa “Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui”.
Leggendo Giacomo 1:5-8, 1 Giovanni 5:14-15, Daniele 10:12-13 ed Ebrei 11:1 capiremo che la vera fede chiede, con assoluta certezza di ottenere, quello che è nella volontà di Dio, in quanto essa stessa è il “titolo di proprietà” delle cose richieste, che possono arrivare immediatamente o (come successe al profeta Daniele), in un tempo posticipato a causa della battaglia spirituale che cerca di frenare l’esaudimento della richiesta.
Perdono e grazia
Matteo 18:21-35 parla del perdono, ma ad un lettore attento non sfuggono i potenti insegnamenti legati alla “grazia” di Dio. Parlando del “debito salato” che il servitore, in rappresentanza di ogni essere umano, ha con il “re” capiremo quanto è buono Dio, ma anche quanto è stupenda questa grazia. Paragonando questo brano con quello di Efesini 2:1-10, approfondiremo che rapporto c’è tra grazia, fede e opere. Capiremo cosa insegna la religione umana, cosa insegna Dio nella Sua Parola e qual’è il prezzo pagato da Gesù sulla croce. Un prezzo così alto che nessuna azione umana potrà ripagare, ma in quanto riscattati, non viviamo più per noi stessi, ma per compiere le “buone opere che Dio ha preparato”.
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – 3a parte
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinché fossimo Suoi sacerdoti e svolgessimo i 3 compiti del sacerdozio.
Leggendo 1 Pietro 4:7-11, Efesini 4:1-16, 1 Corinzi 12:4-13, 25-31,Romani 12:6-8 e 1 Corinzi 14:26, leggeremo molti degli ambiti in cui può essere applicato il “servizio a Dio” che ogni cristiano in quanto “comprato dal sangue di Cristo” per essere sacerdote, può svolgere. L’importante è capire che dobbiamo rimanere connessi con il Signore “h24” e sette giorni su sette.
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – 2a parte
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinché fossimo Suoi sacerdoti e svolgessimo i 3 compiti del sacerdozio.
Leggendo Luca 1:10, 7:46, 1 Tessalonicesi 5:16-18, Apocalisse 2:29, Romani 10:17, Zaccaria 7:13, Giovanni 10:27, Proverbi 19:21, Isaia 55:9, Geremia 17:9, Ezechiele 13:2-3, 1 Timoteo 2:8, Efesini 6:18, Giovanni 4:23, Marco 7:6-8, Ebrei 11:6, Atti 10:4, scopriremo l’adorazione e la preghiera come compiti sacerdotali. Chi semina in preghiera svolgendo la funzione sacerdotale, sicuramente raccoglie!
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – 1a parte
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinchè fossimo Suoi sacerdoti e svolgessimo i 3 compiti del sacerdozio.
Leggendo 1 Pietro 3:9, 1 Cronache 17:27, Numeri 6:22-27 e 2 2 Corinzi 13:13, scopriremo come portare la benedizione di Dio sulla terra.
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – introduzione
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinchè fossimo Suoi sacerdoti.
Leggendo Apocalisse 1:4-6, 5:8-10, 1 Pietro 2:4-10 e 1 Cronache 23:13, vedremo che non siamo stati salvati per starcene in un cantuccio a non fare niente, ma che, come sacerdoti, abbiamo 3 compiti importanti da svolgere.
Il tocco di Gesù oggi
Gesù oggi può operare come faceva 2000 anni fa oppure no? Di più, come, oppure di meno?
Leggendo Matteo 9:18-26, Giovanni 14:16, 16:7-8, 14:12, Atti 1:8 capiremo che Gesù mandò lo Spirito Santo per stare sempre con noi come se ci fosse Gesù stesso e che questo ha delle implicazioni reali e potenti nella vita del cristiano.
La carne uccide e lo Spirito vivifica
Qual’è la differenza tra il fare del bene nella carne e farlo nello Spirito? Qual’è la differenza tra opere e frutto?