In questo studio affronteremo l’8° e il 9° segno pretribolazionale, e il 1° segno non databile cronologicamente.
Attraverso la lettura di 1 Tessalonicesi 5:1-3 vedremo che l’8° segno pretribolazionale è il periodo di falsa pace e sicurezza. Non è chiaro se la falsa pace sarà generata per via della futura firma del patto dei 7 anni che vedremo tra poco.
In Daniele 9:27 vedremo il 9° segno pretribolazionale: il patto dei 7 anni. Sarà un accordo stipulato tra l’anticristo e Israele. Questo segno è quello che da l’inizio alla Grande Tribolazione. Dalla Bibbia non sono chiari i dettagli di questo patto, ma è chiaro che riguarderà la pace, o un armistizio, e farà credere di poter ottenere la pace senza Dio.
Poi passeremo ad affrontare il primo dei segni pretribolazionali che non può essere datato o inserito in una cronologia ordinata: 1° black-out della fine. Un black-out è un evento che avviene quando la luce del sole, della luna e delle stelle, non raggiungono più la terra, o comunque non la riscaldano nè la illuminano più come prima, per un determinato periodo. Le Sacre Scritture parlano in totale di 5 black-out. Due sono già avvenuti e li troviamo in Esodo 10:21-23 e in Matteo 27:45. Quello di cui parliamo ora è il 3° black-out citato dalla Bibbia, cronologicamente parlando. Viene spiegato in Gioele 2:31.
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La forza centrifuga dello Spirito
La parola regno ricorre 500 volte nella Bibbia. Dio ha creato l’universo, è buono e giusto, ed è più che in grado di governare equamente. Ma in Genesi 1:26-28 leggiamo che Lui ha voluto cedere all’uomo il dominio sulla terra. Da quel momento sulla terra ciò che accade è causato dall’uomo. In realtà con la caduta, grazie a Genesi 3:14-19, capiamo che l’uomo è in continua lotta con il nemico e che spesso rinuncia alla lotta consegnando la propria autorità al diavolo. La fame, le guerre e tutto quanto di brutto avviene sulla terra non è volontà di Dio.
In Matteo 6:9-10, leggendo la famosa preghiera del Padre nostro, vedremo che Gesù ci ha insegnato a pregare affinché sulla terra venga fatta la volontà di Dio tramite il Regno di Dio, altrimenti se non preghiamo, la volontà di Dio non viene fatta. Tramite Romani 14:17 capiremo che il Regno di Dio è “giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo”, per cui una vita piena può essere vissuta compiendo 3 passi: ricevere lo Spirito Santo, vivere nello Spirito, e far fluire da noi lo Spirito. In pratica è questo essere guidati dallo Spirito, non solo un esperienza unica fatta una volta nel passato, ma un vivere costante e traboccante. Ciò può avvenire quando l’azione nella nostra vita parte dal centro della nostra vita, dallo Spirito umano vivificato dallo Spirito Santo, per andare a operare verso l’esterno sull’anima e sul corpo (questa è la forza centrifuga dello Spirito). Invece l’uomo carnale, lascia che la propria carnalità o umanità, guidi la propria anima, e poi intrappoli il proprio Spirito umano impedendo allo Spirito Santo di operare (questa è la forza centripeta della carnalità).
Possiamo vivere nella gioia, nella pace e nella giustizia soprannaturale di Dio solo se lasciamo libera la forza centrifuga dello Spirito di operare in noi e attraverso di noi, dal nostro Spirito verso l’esterno.
Prima dell’apocalisse – Gli eventi che precedono la Tribolazione – parte 2
Nello studio di oggi affronteremo dal 4° fino al 7° segno pretribolazionale (cioè eventi chiari e visibili a livello mondiale, che anticipano la Grande Tribolazione).
Attraverso Ezechiele 38 e 39:1-16, vedremo che prima della Grande Tribolazione dovrà esserci un’alleanza del nord, costituita molto probabilmente da Russia, Iran, Etiopia e alcuni altri, che invaderà Israele, ma verrà sconfitta (4° segno).
In Daniele 7:23-25 vedremo che a seguito della caduta della Russia, è profetizzata l’istituzione di un unico governo mondiale (5° segno), che sarà diviso in 10 regni che copriranno e gestiranno tutto il mondo (6° segno), e ci sarà l’ascesa della figura dell’anticristo (7° segno).
Inoltre leggendo 2 Tessalonicesi 2:1-4, vedremo che contemporaneamente a questi segni, ci sarà un’apostasia spirituale diffusa (persone che si definiscono credenti, ma che abbandonano i princìpi del proprio credo, vedi Apocalisse 3:14-22). Non è chiaro se ciò avverrà prima o dopo il Rapimento della Chiesa, ma è più probabile che l’apostasia avvenga dopo il Rapimento, invece che prima. Dopo questi 7 segni, non inizia ancora la Grande Tribolazione. Nel prossimo studio vedremo i segni finali.
Segui la stella
03/01/21 – Gesù viene spesso visto come un bambino indifeso, invece il messaggio che Lui stesso ci vuole trasmettere riguardo al Suo ruolo, è che Lui è il Re atteso da prima della fondazione del mondo. Attraverso la lettura di Matteo 2:1-12, vedremo che opinione i magi d’Oriente, Erode e i sacerdoti, avevano di Gesù. Analizzeremo quanto veniva ritenuto importante, cosa diceva la stella ai magi e cosa dice a noi ancora oggi. Il biblico profeta Daniele, era stato capo dei magi 500 anni prima e aveva fatto delle profezie molto importanti riguardo alla prima venuta di Gesù, riguardo la Sua seconda venuta e gli ultimi tempi. Analizzeremo anche il Salmo 2:1-12 e vedremo come lo stesso Dio il Padre abbia stabilito Dio il Figlio come Re di Gerusalemme e di tutte le nazioni che il Figlio richiede. I veri credenti, come sposa di Cristo, sono chiamati ad un rapporto intimo con Cristo. Ad un ascolto costante per capire i tempi e i momenti del Padre. A far prevalere la volontà del Padre sulla propria, ma soprattutto a conoscere la volontà del Padre, in quanto le Sue vie sono giuste, le nostre ci portano fuori strada.
Prima dell’apocalisse – Gli eventi che precedono la Tribolazione
In questo studio ci proponiamo di analizzare cosa il Signore ci ha insegnato nella Sua Parola, riguardo gli eventi che precedono la Grande Tribolazione finale di 7 anni. Questi eventi li chiameremo “segni pre-tribolazionali”. In tutto ci sono 9 segni che possono essere ordinati in sequenza, più altri 3 di cui non ci è stato rivelato l’ordine esatto. Partiremo da Deuteronomio 32:8-9 e vedremo che il Signore misura la storia e la geografia, con un occhio speciale sulla terra di Israele ed il Suo popolo.
Tramite Matteo 24:1-8 vedremo che Gesù, dopo aver profetizzato la distruzione del tempio di Gerusalemme (avvenuta solo 40 anni dopo la Sua profezia), profetizzò riguardo altri segni della fine, come guerre a livello esteso (vedi guerre mondiali), terremoti devastanti (non sappiamo se di intensità, ma sicuramente per danni e per morti non abbiamo mai vissuto ciò che sta succedendo negli ultimi 100 anni) e carestie (storicamente concomitanti con le guerre, quindi a seguito dell’aumento di guerre, stiamo vedendo un aumento di carestie, e di persone che muoiono per fame). Questo è il primo segno pretribolazionale, e si sta adempiendo sin dai tempi di Gesù, ma soprattutto a partire dal 1900 in maniera sempre maggiore.
Tramite Ezechiele 20:33-38 vedremo il 2° segno pretribolazione: il ritorno del popolo di Israele nella sua terra, adempiuto nel 1948. Qualcosa di impensabile, vista la persecuzione e la devastazione che hanno subito in 2.000 anni. Però si tratta di un ritorno nell’incredulità, concetto che spiegheremo più avanti in altri studi. Può essere utile paragonare questo brano con Geremia 31:31-34 dove si parla invece di un ritorno a Dio da parte del Suo popolo, sicuramente in un momento diverso rispetto ad Ezechiele 20. Interessanti sono anche altri brani come Ezechiele 22:17-22, Isaia 1:21-25, Isaia 11:12 e Sofonia 2:1-2, che affrontano sempre il tema del ritorno di Israele nella sua terra, differenziando tra il ritorno nell’incredulità e la conversione dalla propria durezza di cuore.
Il 3° segno cronologico è il controllo ebraico su Gerusalemme adempiuto quasi completamente nel 1968. In parte adempiuto, anche se c’è ancora la moschea di Omar sul luogo dove è esistito il tempio ebraico. Questo aspetto è controverso in quanto non c’è unanimità nel credere che il luogo sia lo stesso, ed in caso negativo, il luogo esatto potrebbe essere già in territorio ebraico, e quindi essere pronti per la ricostruzione del tempio (3° segno pretribolazionale fra quelli non ordinabili cronologicamente). Approfondiremo il 3° segno cronologico tramite le letture di Daniele 9:27, Matteo 24:15, 2 Tessalonicesi 2:3-4 e Apocalisse 11:1-2. In questi brani è chiara la necessità della ricostruzione del tempio per permettere la ripresa dei sacrifici rituali cessati nel 70 d.C con la distruzione del tempio.
La strada del Padre
27/12/20 – Oggi, leggendo Isaia 55:8-9 vedremo che le vie di Dio sono più alte delle nostre, e i Suoi pensieri più alti dei nostri pensieri. Per capire la volontà di Dio dobbiamo abbandonare la nostra mentalità umana, non solo peccaminosa ma anche “terrena”, e prendere la mentalità dello Spirito. Dobbiamo essere sensibili e sentire quello che il Padre dice e vedere ciò che il Padre fa. Gesù conferma questo in Giovanni 7:6 e 8:25-26. Non faceva o diceva ciò che è giusto, non condivideva il messaggio del Padre, ma diceva “le cose che ho udito” e faceva solo ciò che vedeva fare al Padre. Leggendo 2 Re 6:8-23 vedremo come Dio possa rivelare cose segrete e profonde, con un valore eterno, oltre che specifico per la nostra salvezza. In Ebrei 11:1 vedremo che fede non è credere solo che Dio esista, ma una trasformazione e un cambiamento interiore profondo, che può essere compreso meglio analizzando il versetto nel testo originale.
Segui la luce – Da Hanukkah a Cristo
Il Signore ha istituito alcune feste, ed è interessante approfondirle perchè ognuna di queste è molto utile per capire aspetti di Gesù, o riguardo gli ultimi tempi. Ci sono pure due feste ebraiche non istituite direttamente dal Signore, ma che comunque possono comunicarci insegnamenti biblici. Una di queste è Hanukkah, una festa celebrata da Gesù stesso, e che analizzandola, ci mostrerà come possiamo essere dei veri cristiani. Attraverso Giovanni 10:22-38, 8:12 e Matteo 5:14-16, capiremo che dobbiamo imitare ogni cosa da Gesù, ascoltare la Sua voce, avere un rapporto intimo con Lui e seguire le Sue orme. Vedremo che Gesù era veramente Figlio di Dio il Padre, e in quanto ciò, poteva fare le opere del Padre, e noi stessi siamo stati adottati per lavorare “nell’azienda del Padre” e compiere le opere del Padre. Solo così potremo essere la luce del mondo, come Gesù vuole e dichiara. Siamo credibili come figli di Dio, solo se facciamo le opere di Dio, consacriamo il nostro “tempio”, e illuminiamo questo mondo di tenebre.
Cosa fa il Padre? (parte 2)
Abbiamo già visto che Gesù quando era sulla terra aveva dei limiti: non poteva sapere il giorno o l’ora del Suo ritorno, non potè compiere miracoli finché non ricevette lo Spirito Santo, non poteva guarire chi non veniva a Lui, come a Nazaret, etc..)
Fu 100% uomo e 100% Dio, eppure diventando uomo limitò alcuni dei Suoi poteri e cominciò a fare miracoli solo dopo il battesimo nello Spirito. Gli stessi miracoli e guarigioni, li faceva solo dopo aver pregato. La caratteristica però, è che non pregava mai per dei miracoli, ma pregava per essere in comunione con il Padre e farsi dare indicazioni sulla Sua volontà. Caratteristica importante per noi è l’imparare ad ascoltare la voce di Dio. Tramite 1 Samuele 3, vedremo come il profeta Samuele imparò sin da bambino ad ascoltare la voce e la volontà di Dio.
In Giovanni 6 vedremo che prima della moltiplicazione Gesù salì sul “monte” a pregare. Poi scendendo si trovò la situazione di una folla affamata, senza che ci fosse abbastanza cibo o soldi per comprarlo, ma Lui “ben sapeva cosa avrebbe fatto”. Gesù camminava nel livello della gloria, in comunione costante con il Padre. Faceva “solo quello che vede fare al Padre”, e per questo non poteva venire sorpreso dalle difficoltà. La rivelazione di Dio viene solo da una vita di preghiera e di ascolto di Dio, non da una preghiera saltuaria e interessata ad un problema contingente.
Gli ultimi tempi 4a parte – Le Nozze dell’Agnello
Con la definizione “Nozze dell’Agnello” si intende l’incontro dello “Sposo” Dio il Figlio, con la “Sposa”, cioè la Chiesa, susseguente a Rapimento e Tribunale di Cristo. Per comprendere pienamente l’importanza e il significato di questo evento, analizzeremo il concetto di “Nozze” nella cultura ebraica di 2.000 anni fa. Dio usa l’immagine di questo cerimoniale antico per farci comprendere dei messaggi più profondi, come l’amore che ha per la Chiesa, come la Chiesa viene salvata dall’inferno e dalla Grande Tribolazione, e quale sarà il ruolo della Chiesa negli eventi della fine. Analizzeremo le 4 parti distinte del matrimonio di allora: Accordo – Preparazione – Cerimonia – Festa. Capiremo come queste 4 parti si applicheranno escatologicamente alla Chiesa, tramite la lettura di Efesini 5:25-27, Giovanni 14:1-3, Matteo 24:36, 1 Tessalonicesi 4:13-18, Apocalisse 19:6-8, 19:14, Zaccaria 14:1-5, Matteo 22:1-14 e Daniele 12:11-12.
Cosa fa il Padre?
Gesù quando era sulla terra aveva dei limiti: non poteva sapere il giorno o l’ora del Suo ritorno, non potè compiere miracoli finché non ricevette lo Spirito Santo, non poteva guarire chi non veniva a Lui, come a Nazaret, etc..)
Analizzando Giovanni 1:29-34 vedremo che Gesù dovette ricevere lo Spirito Santo e una volta ricevuto cambiò tutto. Suo cugino Giovanni Battista disse di non conoscerlo, in quanto lo vide come chi Lui era veramente il “Figlio di Dio”. 2 Corinzi 5:16 ci insegna a conoscere Gesù non più da un punto di vista umano ma divino e Giovanni Battista capì questo perchè si attenne alle istruzioni che ricevette dal Padre celeste. Anche Gesù agiva in base a ciò che udiva dal Padre, e a ciò che vedeva dal Padre. Da vero figlio, secondo la cultura ebraica, Lui si impegnava per portare avanti “l’azienda” del Padre (Giovanni 5:17-20). Dichiarava che da se stesso Lui non poteva fare niente se non la vedeva fare al Padre. In questo è di grande esempio per noi che abbiamo dimenticato di tenere gli occhi fissi sul Padre, e di fare ciò che Lui ci dice di fare. Solo in questo modo quando il Padre vorrà compiere meraviglie, noi ne saremo parte. Come quando Gesù diceva “seguimi” anche noi dobbiamo ricalcare le Sue impronte e imparare ad essere attenti alle opere del Padre e alle Sue azioni e non andare avanti per conto nostro.
Gli ultimi tempi 3a parte – Il bel Tribunale
Con la definizione “Tribunale di Cristo” si intende il processo di assegnazione dei premi ai credenti, in base a ciò che hanno fatto sulla terra. Non riguarda la salvezza, infatti essi sono credenti, quindi già salvati per grazia. Eppure ci sono diversi riferimenti biblici che spiegano come il credente salvato grazie al sangue di Cristo, sia chiamato a compiere delle buone opere/azioni/lavori, per ricevere dei premi. Analizzeremo Luca 21:36, Romani 14:10-12, Efesini 2:8-10, 2 Corinzi 5:10, 1 Corinzi 3:10-15 e vedremo che il cristiano è chiamato a compiere opere buone precedentemente preparate da Dio per ottenere una retribuzione. Siamo chiamati a costruire l’edificio del Signore, e dobbiamo badare a costruire con materiali che resistano al fuoco “oro, argento, pietre preziose” e non con materiale infiammabile “legno, paglia, stoppia”, perchè in tal caso saremmo comunque salvati, ma come “attraverso il fuoco”.
In 1 Corinzi 9:24-25, 1 Tessalonicesi 2:19, 2 Timoteo 4:7-8, Giacomo 1:12- Apocalisse 2:10 e 1 Pietro 5:2-4 vedremo che i premi saranno “corone-stephanos”, e quali tipi di corone saranno date e per quale motivo.
Il cuore secondo Dio
C’è un differente modo di vedere le cose tra l’uomo e Dio e l’uomo non potrà mai avere una conoscenza totale, delle situazioni e delle persone qui sulla terra, a causa dei propri limiti. Può venire in aiuto l’ascoltare la voce di Dio e le Sue rivelazioni. Leggendo 1 Samuele 16:7 vedremo come il profeta Samuele fu dissuaso da Dio dal giudicare e scegliere il re da ungere in base all’apparenza (classico errore umano), ma di ascoltare la Sua voce. Dio non gli disse di giudicare in base al cuore, perché l’uomo non può farlo. Leggendo Proverbi 3:5 vedremo che dobbiamo fidarci di ciò che dice la Bibbia e di ciò che dice la voce di Dio, non delle nostre impressioni o della nostra intelligenza. Tramite Marco 12:30 capiremo com’è un cuore integro verso Dio. Poi approfondiremo il concetto ebraico di cuore, che era reputato la sede della mente, dei pensieri, della volontà e delle intenzioni, e che Dio, come perfetto orologiaio che conosce noi suoi orologi, vuole l’autorità sul nostro cuore. Concluderemo con 2 Cronache 16:1-9, analizzando l’errore del re Asa di confidare nei soldi e negli eserciti invece che in Dio. E vedremo che Dio è invece alla ricerca di chi voglia offrire il cuore e la propria vita a Lui, per spiegare la Sua forza in favore di essi. Se hai il cuore integro davanti a Lui, stai sicuro che Lui ti cerca e ti trova per benedirti. Ti trova per stendere la Sua potente mano in tuo favore!
Gli ultimi tempi – Il rapimento 2a parte
Abbiamo visto nello Studio precedente che la Sposa, cioè la Chiesa, non attende la fine del mondo, ma attende una persona, il Suo Sposo.
Il libro di Apocalisse conferma questo, infatti facendo una panoramica, vediamo che la Chiesa è presente nei primi 3 capitoli, poi con il nome di “Sposa” è presente dal capitolo 19 al 22. Ma non dice niente nei capitoli in mezzo che parlano della Grande Tribolazione (dal 4 al 18) se non della presenza di una folla che viene dalla tribolazione, credenti che non erano “Chiesa” al momento del Rapimento e che probabilmente si convertiranno durante la Tribolazione. La Chiesa, nel Rapimento, andrà ad incontrare il Signore Gesù nell’aria (1 Tessalonicesi 4:13-18), mentre la Tribolazione verrà “come un laccio su tutti quelli che abitano la terra” e solo pregando e vegliando saremo “ritenuti degni di scampare a quelle cose” (Luca 21:34-37). Il Rapimento non si può prevedere, bisogna vegliare e prepararsi in anticipo (Matteo 24:36, 1 Corinzi 15:52), è chiaro però che il Signore preserverà la Sua Sposa “fuori dall’ora della prova che sta arrivando…” (Apocalisse 3:10).
Chi è Gesù?
Tutti quanti pensiamo di conoscere Gesù. Chi più chi meno, lo conosciamo come Salvatore, Messia, Redentore, Re, Profeta, etc… Eppure tutti questi, sono solo alcuni dei Suoi titoli, e tendono a darci di Lui un immagine che parte 2000 anni fa, mentre invece Lui era presente prima della fondazione del mondo (1 Pietro 1:19-20). Leggendo Giovanni 1:1-5 e Apocalisse 19:13 vedremo che un nome che definisce Gesù come “voce” di Dio è “Parola di Dio”. Anche Luca 9:35 conferma che siamo chiamati ad ascoltare la “voce” di Dio che ci comunica il pensiero e la volontà di Dio. Colossesi 1:15-16 ci mostra che ogni cosa è stata creata in Gesù, per mezzo di Lui e in vista di Lui. Capiremo l’unità con il Padre anche tramite Isaia 9:5-6, e concluderemo vedendo come Gesù operi anche oggi, facendo opere maggiori di 2000 anni fa tramite i credenti (Giovanni 14:12-14).
Gli ultimi tempi – Il rapimento 1a parte
La chiesa non attende la fine del mondo, ma attende una persona, il Suo Sposo (Cantico dei Cantici 5:2-7, Ebrei 9:28).
Quando si attende il proprio Sposo, si prova passione e desiderio di stare con Lui, altrimenti ci lascia all’altare e non ci prende con Sé (Matteo 25:1-13).
Perché torna? Torna per portarci nel luogo che ha preparato (Giovanni 14:2-3).
Non sarebbe la prima volta che Dio rapisce qualcuno (Enoch in Genesi 5:24 e Ebrei 11:5, Elia in 2 Re 2:1, 3, 9-12, e anche Gesù Atti 1:9-10).
Gesù è stato la primizia, ora tocca alla messe, poi toccherà ai santi della Grande Tribolazione come le spighe rimaste nel campo (1 Corinzi 15:22-23).
Capiterà che in una famiglia qualcuno verrà preso e qualcuno lasciato (Matteo 24:36-51, Luca 17:34-37).
Unico riferimento dove si cita esplicitamente la parola “rapiti” (1 Tessalonicesi 4:13-18).
Il tempo dell’olio
L’escatologia (cioè lo studio degli avvenimenti degli ultimi tempi) non è solo un argomento che affascina alcune persone e che spaventa altre. E’ un argomento molto trattato nella Bibbia, alcuni hanno calcolato circa 1800 volte, il che è molto ma molto più di altri argomenti comunque importanti. Nel messaggio di oggi, leggendo Atti 13:27 e Amos 3:7, capiremo quanto l’escatologia e la profezia siano argomenti che ogni cristiano deve conoscere. In seguito leggendo Ebrei 9:22-28 e Matteo 25:1-13, capiremo che ogni cristiano DEVE essere risvegliato e alla ricerca dello Spirito Santo, in attesa della seconda venuta del Messia, perchè questo è l’unico modo per essere presi il giorno del Rapimento della Chiesa (leggere anche 1 Corinzi 15:51, 1 Tessalonicesi 4:16-17, Ebrei 9:28, Apocalisse 19:1-10), e così evitare la parte peggiore della Grande Tribolazione (Matteo 24:30-31, 2 Tessalonicesi 2:1-12, Zaccaria 12-14, Apocalisse 19:11-21).
I 5 livelli di espansione DELUXE. Il Grande Mandato – 4a parte
Nella quarta parte di oggi, affronteremo Atti 1:8. Molti oggi dicono, anche dai pulpiti, che le manifestazioni e i miracoli dello Spirito Santo sono cessati. A partire da questo brano biblico spiegheremo che questo modo di credere è sbagliato, in quanto Gesù ha mandato lo Spirito Santo sulla terra affinché i credenti potessero testimoniare con potenza fino a raggiungere le estremità della terra. Ciò vuol dire che le manifestazioni e i miracoli dello Spirito Santo non smetteranno fino ad allora. Inoltre vedremo che ci sono 5 livelli di espansione: Discepolato personale, cellula, chiesa, folla, popoli. Analizzeremo le differenze tra i 5 livelli e perché è importante conoscerli.
I 5 livelli di espansione. Il Grande Mandato – 3a parte
Nella terza parte di oggi, dopo un riepilogo del significato di discepolo e i suoi aspetti pratici, analizzeremo i diversi livelli di espansione del Regno di Dio. Leggendo Matteo 28:16-20 capiremo che in quanto credenti, non solo non dobbiamo tenere solo per noi il messaggio della Buona novella, ma anzi abbiamo la responsabilità di ammaestrare tutti i popoli affinché osservino i comandamenti di Gesù. Leggendo Marco 12:28-31 capiremo anche che i due principali comandamenti di Gesù (amare Dio e amare il prossimo) non riguardano solo noi ma anche il prossimo, e che siamo chiamati a diffonderli dappertutto, sia mnemonicamente, che praticamente.
Hai la delega? Il Grande Mandato – 2a parte
Nella seconda parte di oggi analizzeremo cos’è la chiamata che Gesù ci ha fatto di discepolare tutti i popoli e cosa significa nella nostra vita di tutti i giorni. Analizzando Matteo 28:16-20, Giovanni 4:1-26, 1:40-51 e Marco 9:2, capiremo quanto è importante e come si concretizza la guida dello Spirito Santo nei veri credenti. Cominceremo a parlare dei cinque livelli di espansione e della delega che il Signore ha dato a chi la riceve e la sfrutta.
Hai del companatico? Il Grande Mandato – 1a parte
Leggendo la Bibbia e paragonando la chiesa primitiva con la chiesa attuale, non si può non notare molte differenze. Sembra come che la chiesa attuale abbia bisogno di una scossa, come se vivesse in un torpore da quasi 2000 anni. Alcuni limitano il Grande Mandato a evangelizzare, ci provano, falliscono e smettono.
Attraverso una analisi approfondita di Matteo 28:16-20, Luca 4:38-5:11 e Giovanni 21:1-14, capiremo quanto furono grandiose le due pesche miracolose, cosa significhi veramente essere discepoli e quanto Gesù sia interessato al nostro bene. Vedremo soprattutto quanto sia importante capire che abbiamo bisogno di sentire la voce dello Spirito e farci lavorare da esso, allo stesso modo in cui un principiante con il foglio rosa, deve guidare con un istruttore a fianco o almeno un patentato!
Fuori dal deserto (i 3 stati del percorso spirituale)
Attraverso il viaggio del popolo di Israele dall’Egitto alla terra promessa, passando attraverso il “deserto” (letteralmente luoghi desolati), vedremo come il Signore ci voglia parlare per farci capire i 3 livelli del percorso spirituale. Vedremo anche che Gesù venendo sulla terra fu 100% Dio e 100% uomo, e in quanto tale e per mostrarci la via da seguire ed essere un esempio per noi, dovette anche Lui passare attraverso questi 3 stati spirituali. Impareremo a conoscere le loro caratteristiche e cosa ci insegnano. Impareremo anche che c’è un modo per velocizzare il processo, ed un modo per rallentarlo. (Esodo 1:8-14, Matteo 3:13-4:2, Deuteronomio 8:2, Romani 8:14, Giosuè 5:6)
L’unzione di Gesù, e la nostra
Portando i discepoli nei pressi di un tempio pagano dove si adoravano due falsi dei dalle sembianze umane, Gesù viene riconosciuto come vero Dio che si è fatto uomo (Marco 8:27-30). Tutto ciò era inconcepibile dalla cultura ebraica, che attendeva un Messia politico, non sapendo distinguere che le profezie dell’Antico Testamento riguardavano due differenti venute del Messia, in due epoche differenti. Analizzando la procedura di consacrazione attraverso l’olio, vedremo come però diversi ebrei, a quel tempo come anche oggi, riconobbero il Messia (Matteo 26:6-16). Quello che analizzeremo svergogna e smaschera le potenze del male, che non possono vincere contro la potenza di Dio, ma anzi, addirittura involontariamente finiscono con l’aiutarla.
L’unzione che era su Gesù e sugli apostoli, è anche su i veri credenti che ricercano la guida dello Spirito Santo. Questi possono avere la certezza che le potenze del male non potranno impedire la benedizione di Dio sulla loro vita.
Fede che muove le montagne 2a parte
Nel messaggio di oggi capiremo che la grazia di Dio offre, la fede riceve. La grazia dona, la fede prende! Bisogna però chiedere all’interno della volontà di Dio e senza dubitare. In questo caso la fede diventa un vero e proprio “titolo di proprietà” e se siamo costanti possiamo chiedere ed ottenere fino allo “spostamento delle montagne” avendo il 100% di esaudimento. Capiremo che non ci può fermare l’incredulità degli altri nè la potenza delle tenebre, ma solo la nostra incredulità e la nostra incostanza. L’importante è pregare (cioè parlare con Dio e ascoltarLo) e avremo idee chiare su cosa fare, dove andare e cosa chiedere, e potremo vedere la potenza di Dio all’opera. I brani di riferimento oltre a quelli della registrazione precedente, sono Marco 5:35-37, Matteo 21:18-22, 13:53-58, Marco 9:14-29, Matteo 20:32.
Fede che muove le montagne 1a parte
La parola “fede” al giorno d’oggi ha perso molto del suo vero significato. Pensiamo che consista nel credere se esista o no un Dio, mentre invece ha delle implicazioni pratiche fondamentali che necessitano di essere applicate. Fede significa “Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui”.
Leggendo Giacomo 1:5-8, 1 Giovanni 5:14-15, Daniele 10:12-13 ed Ebrei 11:1 capiremo che la vera fede chiede, con assoluta certezza di ottenere, quello che è nella volontà di Dio, in quanto essa stessa è il “titolo di proprietà” delle cose richieste, che possono arrivare immediatamente o (come successe al profeta Daniele), in un tempo posticipato a causa della battaglia spirituale che cerca di frenare l’esaudimento della richiesta.
Perdono e grazia
Matteo 18:21-35 parla del perdono, ma ad un lettore attento non sfuggono i potenti insegnamenti legati alla “grazia” di Dio. Parlando del “debito salato” che il servitore, in rappresentanza di ogni essere umano, ha con il “re” capiremo quanto è buono Dio, ma anche quanto è stupenda questa grazia. Paragonando questo brano con quello di Efesini 2:1-10, approfondiremo che rapporto c’è tra grazia, fede e opere. Capiremo cosa insegna la religione umana, cosa insegna Dio nella Sua Parola e qual’è il prezzo pagato da Gesù sulla croce. Un prezzo così alto che nessuna azione umana potrà ripagare, ma in quanto riscattati, non viviamo più per noi stessi, ma per compiere le “buone opere che Dio ha preparato”.
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – 3a parte
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinché fossimo Suoi sacerdoti e svolgessimo i 3 compiti del sacerdozio.
Leggendo 1 Pietro 4:7-11, Efesini 4:1-16, 1 Corinzi 12:4-13, 25-31,Romani 12:6-8 e 1 Corinzi 14:26, leggeremo molti degli ambiti in cui può essere applicato il “servizio a Dio” che ogni cristiano in quanto “comprato dal sangue di Cristo” per essere sacerdote, può svolgere. L’importante è capire che dobbiamo rimanere connessi con il Signore “h24” e sette giorni su sette.
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – 2a parte
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinché fossimo Suoi sacerdoti e svolgessimo i 3 compiti del sacerdozio.
Leggendo Luca 1:10, 7:46, 1 Tessalonicesi 5:16-18, Apocalisse 2:29, Romani 10:17, Zaccaria 7:13, Giovanni 10:27, Proverbi 19:21, Isaia 55:9, Geremia 17:9, Ezechiele 13:2-3, 1 Timoteo 2:8, Efesini 6:18, Giovanni 4:23, Marco 7:6-8, Ebrei 11:6, Atti 10:4, scopriremo l’adorazione e la preghiera come compiti sacerdotali. Chi semina in preghiera svolgendo la funzione sacerdotale, sicuramente raccoglie!
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – 1a parte
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinchè fossimo Suoi sacerdoti e svolgessimo i 3 compiti del sacerdozio.
Leggendo 1 Pietro 3:9, 1 Cronache 17:27, Numeri 6:22-27 e 2 2 Corinzi 13:13, scopriremo come portare la benedizione di Dio sulla terra.
La triplice funzione del nostro sacerdozio in Dio – introduzione
Gesù col Suo sangue ci ha lavati dai nostri peccati, ma ci ha anche comprati affinchè fossimo Suoi sacerdoti.
Leggendo Apocalisse 1:4-6, 5:8-10, 1 Pietro 2:4-10 e 1 Cronache 23:13, vedremo che non siamo stati salvati per starcene in un cantuccio a non fare niente, ma che, come sacerdoti, abbiamo 3 compiti importanti da svolgere.
Il tocco di Gesù oggi
Gesù oggi può operare come faceva 2000 anni fa oppure no? Di più, come, oppure di meno?
Leggendo Matteo 9:18-26, Giovanni 14:16, 16:7-8, 14:12, Atti 1:8 capiremo che Gesù mandò lo Spirito Santo per stare sempre con noi come se ci fosse Gesù stesso e che questo ha delle implicazioni reali e potenti nella vita del cristiano.