Introduzione al Nuovo Testamento

Il Nuovo Testamento è composto da 27 libri scritti in greco, e un totale di 262 capitoli. Un padre della chiesa (Papia di Ierapoli) vissuto nella prima metà del II secolo, parla di una originale redazione in ebraico per il Vangelo di Matteo, ma non ci sono altre prove. Tutti i manoscritti più antichi che abbiamo sono in greco, con solo alcuni nomi di persone o località o brevi espressioni in aramaico o ebraico.
Il Nuovo Testamento può essere suddiviso nelle seguenti parti:
I 4 VANGELI
ATTI DEGLI APOSTOLI
LETTERE DI PAOLO
LETTERE GENERALI
APOCALISSE

I 4 Vangeli

Anche se nelle Bibbie i Vangeli sono stati ordinati mettendo per primo Matteo, poi Marco, poi Luca e per ultimo Giovanni, il primo vangelo ad essere stato composto è sicuramente il Vangelo di Marco. Insieme a quello di Matteo e di Luca, vengono definiti “Sinottici”, cioè scritti da una prospettiva simile. Il Vangelo di Giovanni è quello più particolare per struttura e per argomenti trattati e si discosta drasticamente dagli altri, oltre ad essere stato scritto per ultimo.
Nonostante i Sinottici abbiano molte somiglianze di struttura e trattino a volte gli stessi argomenti, sarebbe un grave errore considerarli superflue copie gli uni degli altri, in quanto comunque ognuno di essi mantiene delle peculiarità personali, approfondimenti e punti di vista differenti dagli altri due che li rende ciascuno delle perle uniche. Infatti lo Spirito Santo non ha usato gli scrittori andando a forzare le loro menti, ma anzi ha sfruttato le capacità, le sensibilità e i doni di ognuno di loro per rendere ciascun resoconto unico e ricco.

Scopo dei Vangeli è annunciare la Buona Notizia della venuta di Dio nel mondo per pagare, con il sacrificio sulla croce, il debito che noi peccatori avevamo contratto, e per offrire, grazie alla risurrezione dalla morte, la vita e la speranza a tutti quelli che credono in Gesù e nella Sua opera e che diventano Suoi discepoli. Ma ognuno dei quattro evangelisti presenta tutto questo in maniera diversa e ad un pubblico diverso, con scopi diversi, in base alle proprie sensibilità, capacità e conoscenze.

Potremmo dire che, per riassumerli e capire le peculiarità di ognuno di essi, il Vangelo di Marco ci presenta tutto ciò che Gesù fece, concentrandosi su azioni, miracoli, crocifissione e risurrezione, ponendo meno attenzione degli altri ai discorsi. Fa un resoconto molto vivace, ben leggibile, a tratti drammatico, soprattutto avendo in mente coloro che ancora non sono credenti, affinché possano conoscere Gesù. Marco ci presenta il servo per eccellenza, venuto a soffrire ingiustamente per i peccati dell’umanità.

Il secondo ad essere stato scritto è probabilmente il Vangelo di Luca, che riporta più predicazioni di quanto abbia fatto Marco. L’autore era un “gentile” (non appartenente al popolo ebraico) e il suo racconto è rivolto ad altri gentili come lui. Ci presenta Gesù come l’uomo che doveva venire per essere il Salvatore del mondo (sia dei giudei che dei pagani), definendolo frequentemente “Figlio dell’uomo”. Sia Marco che Luca sono ottimi per evangelizzare, in quanto usano un linguaggio semplice e concetti basilari per presentare la figura di Gesù. Il primo concentrandosi più sulle azioni miracolose e la Sua innocenza, il secondo più sull’umanità e l’esempio di vita del Salvatore del mondo.

Il Vangelo di Matteo venne scritto per terzo, o comunque più o meno negli anni in cui venne scritto quello di Luca, ed entrambi danno molta enfasi agli insegnamenti di Gesù. Matteo evidenzia Gesù come il Re dei Giudei e Messia promesso dai profeti dell’Antico Testamento, probabilmente per questo motivo è stato inserito come primo libro del Nuovo Testamento, subito dopo l’ultimo libro dell’Antico Testamento, proprio per questa ottica di unità tra le due rivelazioni (antica e nuova) e questa visione ebraica. Potremmo dire che il primo pubblico di riferimento di questo Vangelo è composto da ebrei per presentare in Gesù il logico completamento e adempimento dell’Antico Testamento. Il secondo pubblico di riferimento però, grazie ai 5 blocchi di insegnamenti propedeutici, è composto da nuovi credenti (sia pagani che ebrei), per far fare loro un percorso di discepolato e capire il cristianesimo in profondità, vivendolo quotidianamente.

Per ultimo è stato composto quello di Giovanni, che fornisce un resoconto molto ampio sull’identità di Gesù e con quali persone aveva a che fare. Lui ci mostra Gesù come il Figlio di Dio, ed è stato scritto per coloro che sono già credenti affinché possano resistere alle eresie e mantenere la propria fede in Gesù.

Come possiamo vedere, solo analizzandoli tutti insieme possiamo avere un’immagine completa di Gesù.

Riepilogando possiamo dire che:
– Matteo presenta Gesù come il Messia promesso dai profeti dell’Antico Testamento, e guida i lettori in un percorso di discepolato e di crescita spirituale profonda
– Marco presenta Gesù come servitore, e Agnello condannato ingiustamente. Questo Vangelo è molto vivido e carico di azione, ed adatto per presentare Gesù ai non credenti
– Luca presenta Gesù come uomo e Salvatore dell’umanità. Adatto per evangelizzare, parla in modo semplice, affinchè i gentili possano capire e conoscere Gesù
– Giovanni presenta Gesù come il Figlio di Dio. Scritto principalmente per i credenti, affinchè possano comprendere meglio la propria fede.

Commentario al Vangelo di Matteo

Commentario al Vangelo di Marco

Commentario al Vangelo di Luca

Commentario al Vangelo di Giovanni

Commentario agli Atti degli apostoli

Commentari ad altri libri della Bibbia e altri progetti editoriali