Atti – Capitolo 14

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v.8-9 Questi versetti ci mostrano come per la guarigione, normalmente sia necessario che ci sia la fede sia del malato, sia di chi prega per il malato imponendo le mani. Spesso ci “laviamo le mani” facendo delle preghierine sterili, inefficaci, a distanza. Le preghiere vanno fatte in “fede per essere guariti”. Spesso la fede giusta viene dopo aver ascoltato il messaggio della potenza del Vangelo attraverso l’opera dello Spirito Santo, vivente e operante sulla terra. Un messaggio qualsiasi, seppur buono, non alimenta la fede per la guarigione. Infatti quest’uomo paralizzato dalla nascita, ebbe fede dopo che aveva udito “parlare Paolo” del Vangelo e dello Spirito Santo. Al versetto 9 scopriamo che Paolo era capace di vedere la fede nelle persone solo fissando gli occhi su una persona. Poi al versetto 10, Paolo mette in opera la fede e proclama la guarigione. Per la guarigione serve predicazione della potenza dello Spirito, fede e proclamazione nello Spirito (spesso accompagnata anche dal tocco nello Spirito).

v.11-15 Oggi vediamo queste esaltazioni e adorazioni dell’uomo come assurdità, eppure si continua ancora ad esaltare l’uomo, invece di Dio, in altri modi. Per esempio venerando rispettabili uomini e donne di Dio, viventi o morti, con titoli religiosi, o persone semplici, oppure onorandoli e permettendogli di fare o dire qualsiasi cosa perché sono “unti del Signore” e quindi ogni cosa che dicono o fanno è giusta. Solo Dio è infallibile! Gesù ci ha indicato la strada di non dare o prendere la gloria dagli uomini, ma solo da Dio (Giovanni 5:41-44)!

v.21 Il fulcro dell’evangelizzazione non è fare “credenti” o “cristiani”, ma “discepoli”! Scopo di Paolo come di ogni altro apostolo o padre della fede, è sempre stato di preparare i credenti per diventare come Gesù, pronti per operare in questo mondo attraverso miracoli, guarigioni, predicazione, tramite lo Spirito Santo (frutto dello Spirito, doni e ministeri).

v.22 Sarebbe bello avere una vita facile, senza problemi, invece la Parola ci insegna che per crescere nelle vie di Dio, dobbiamo passare attraverso molte tribolazioni. E’ inutile scappare dai problemi attuali, o scappare dalla Grande Tribolazione, sappiamo che avremo sempre tribolazioni in questa vita terrena. Gesù stesso ci aveva avvisato che “Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».” (Giovanni 16:33). Il punto è essere testimoni di Cristo dove siamo!

v.23 “…designato anziani in ciascuna chiesa”, le chiese non erano condotte da un “pastore”, “prete”, o “sacerdote”, ma da degli anziani in ciascuna chiesa, anziani al plurale. Ogni chiesa deve essere portata avanti da un insieme di persone mature nella fede “designate” e nominate attraverso la preghiera e il digiuno. Ogni credente deve potersi interfacciare ed essere seguito da un insieme di persone mature nella fede, e nessun “uomo di Dio” o “unto del Signore” può essere da solo a capo della chiesa locale. Tutti i riferimenti biblici alla guida della chiesa locale, parlano di una molteplicità di profeti, dottori, anziani, etc… ripieni di Spirito Santo.

v.26-28 Fine primo viaggio missionario.

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