Atti – Capitolo 25

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v.3 Dopo 2 anni (24:27), la rabbia e l’odio dei religiosi ebrei non si era sopita e desideravano ancora uccidere Paolo.

v.11 Dopo ben 2 anni di ingiusta prigione (anche se in realtà poteva godere di una certa libertà), Paolo si vide costretto ad appellarsi a Cesare, perché il Governatore Porcio Festo aveva intenzione di mandarlo a Gerusalemme al Sinedrio. E’ probabile che Festo fosse stato corrotto dai Giudei, al fine di poterlo uccidere lungo il viaggio.

v.25 Dichiarazione del Governatore Porcio Festo in merito all’innocenza di Paolo. L’apostolo aveva troppi nemici tra i religiosi, e i rappresentanti romani (Felice, Porcio Festo, come anche Pilato con Gesù) non volevano essere causa di rivolta, per cui preferivano assecondare le richieste del popolo anche se causavano un ingiustizia. Paolo non aveva altra scelta che appellarsi all’imperatore.

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