Atti – Capitolo 26

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v.4-5 Anche se Paolo nacque a Tarso, trascorse la sua gioventù a Gerusalemme come leggiamo qui e in Atti 22:3, e fu addestrato da fariseo (v.5).

v.12-18 Altro resoconto della conversione di Paolo, come in Atti 9:1-17 e 22:6-23. Questi versetti del capitolo 26 si focalizzano e ampliano ciò che Gesù disse a Paolo sulla via di Damasco.

v.14 Il dettaglio sul fatto che la voce si rivolse a lui in lingua ebraica, offre ad un ascoltatore ebreo una maggiore sacralità. Infatti nelle sinagoghe era prassi leggere un brano in ebraico e uno in aramaico, ma normalmente il commento veniva poi dato in aramaico per permettere a tutti di comprendere.

v.20 Come Gesù in precedenza, anche Paolo pone l’accento del vero cristianesimo e della vera conversione sul ravvedimento, conversione e l’esecuzione di opere degne del ravvedimento. Non si parla di semplici preghierine di fede o per la salvezza, ma di vero ravvedimento, conversione e azioni che dimostrino ciò che si dichiara (vedi anche Matteo 3:7-12).

v.22-23 Nuovamente Paolo dichiara la proclamazione del Vangelo di Gesù essere l’adempimento delle profezie bibliche e della legge data da Mosè. Tutto questo include l’annunciare il Vangelo alle “nazioni” (il mondo intero).

v.31-32 Nuove dichiarazioni riguardo l’innocenza di Paolo.

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