Atti – Capitolo 27

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v.9-44 Le profezie (cioè messaggi specifici da parte del Signore) a volte (assolutamente non sempre) anticipano situazioni future. In questi versetti Paolo riceve più volte avvisi dal Signore su come le cose sarebbero andate, in modo da prepararlo agli eventi. Abbiamo sempre bisogno di ascoltare attentamente gli avvisi dal cielo, specialmente quando le cose si fanno più difficili. Non dobbiamo però mai pensare che una profezia da parte di Dio svelerà tutto il futuro della nostra vita (anche perché non potremmo sopportarlo), per cui non dobbiamo attaccarci a una profezia per il resto della nostra vita, in quanto le poche volte in cui una preannuncia eventi futuri, di solito si tratta delle informazioni per affrontare i prossimi giorni, o al massimo i prossimi mesi. Infatti dobbiamo sempre e continuamente stare ad ascoltare il Signore, non basta una volta sola! Qui vediamo un Paolo che prima viene avvisato che ci sarà tempesta, ma non ottiene l’attenzione del centurione (v.11). In seguito però quando Paolo comunicherà altri messaggi dal Signore (v.21-26, 31), sia il centurione che il resto della nave ascolteranno Paolo per via della profezia adempiuta in precedenza (v.32, 36-38). Quando Dio rivela, non è un problema il non essere ascoltati, in quanto l’adempimento della rivelazione passata, genererà approvazione futura sulle prossime rivelazioni. Nostro scopo deve essere sempre l’ascoltare Dio e ubbidirGli.

Dio basa la propria attendibilità, e quella della Sua Parola, sul fatto che Lui conosce ogni cosa, e che conosce la fine delle cose sin dall’inizio, e anche prima dell’inizio! Quanto è grandioso ascoltarLo e ubbidirGli, invece che ascoltare e ubbidire ai nostri ragionamenti umani!

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