Atti – Capitolo 5

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v.1-11 Il versetto 1 inizia con “Ma…”, per evidenziare il contrasto tra la correttezza e la piena sincerità verso lo Spirito Santo mostrate da Barnaba due versetti prima, e l’inganno subdolo mostrato da Anania e Saffira in questo brano. Il problema non era nel tenersi una parte dei soldi della vendita del podere, in quanto “il ricavato non era a tua disposizione?” (v.4). Evidentemente i due coniugi si erano accordati per mentire agli apostoli dichiarando di aver ottenuto una cifra diversa da quella reale per tenere una parte dei soldi, e di confidare nella provvidenza di Dio, anche se poi non credevano che Dio potesse veramente sapere queste informazioni e comunicarle agli apostoli (v.8-9). Non si ponevano il problema di Dio, perché probabilmente pensavano che Dio fosse qualcosa di astratto, e quindi di poter ingannare gli uomini liberamente. Un simile atteggiamento non è tollerabile da chi vuole essere parte del corpo di Cristo! Anzi bisogna essere sinceri, trasparenti, onesti, consapevoli che Dio vede e tiene conto degli inganni, dell’egoismo, e dell’ipocrisia.

Per la benedizione serve il timore del Signore. Per il risveglio serve il timore del Signore. Dio va seguito con gioia e serietà, con familiarità e con timore. Possono sembrare atteggiamenti opposti, mentre invece sono espressioni normali e corrette, di fronte a un Dio immenso e grandioso. Ricordo il versetto “Il timore del Signore è il principio della sapienza” (Proverbi 1:7).

v.13-14 “altri” probabile riferimento al fatto che c’erano alcuni che credevano in Gesù tra i farisei e i capi, ma non osavano unirsi alla chiesa primitiva. Al contrario tra il popolo c’erano continue conversioni e l’evangelista Luca sottolinea continuamente questo aspetto negli Atti come abbiamo visto nei capitoli precedenti e come vedremo nei capitoli seguenti (v.14, 2:41, 4:4, 4:32, 6:1, 6:7, etc…).

v.15 Attenzione che qui non sta scritto che l’ombra di Pietro guarisse veramente! Sta scritto che gli portavano gli ammalati dove doveva passare affinché l’ombra li coprisse, ma “tutti erano guariti” (v.16), indipendentemente dal fatto se erano toccati da Pietro, se la sua ombra li copriva, o se solo erano nelle sue vicinanze. La potenza della fede non si lascia limitare da un ombra, da reliquie o rituali. Lo Spirito Santo può ogni cosa!

v.20 La missione affidata agli apostoli, “annunciate al popolo le parole di questa vita”, è affidata anche a noi oggi. Abbiamo l’obiettivo di raggiungere tutti con le parole di vita di Gesù.

v.28 “avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina”. E’ una dichiarazione molto forte riguardo l’opera della chiesa di Gerusalemme, all’interno della propria città. Troppo spesso la chiesa moderna si limita ad incontrarsi dentro dei locali e celebrare degli incontri ricorrenti, senza “riempire” la città con la dottrina di Cristo. Senza compiere segni e prodigi (v.12). La verità è che la maggior parte della popolazione italiana non sa niente della vera fede cristiana, quella genuina, e i veri credenti non fanno niente per dimostrare di essere successori della chiesa primitiva che compiva segni e prodigi e riempiva le città con la dottrina di Cristo!

v.29 La predicazione della chiesa primitiva veniva fatta comunque, “costi quello che costi”, perché “bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini”.

v.34 Gamaliele, identificato dagli ebrei con il nome “Gamali’èl ha-Zaqèn”, è stato un rabbino ebreo molto rispettato per secoli, al punto da essere citato nella Mishnà (uno dei più importanti testi religiosi ebraici). L’apostolo Paolo studiò “ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri” (22:3).

v.39 E’ sempre meglio evitare gli scontri, specialmente in ambito di fede, e rimettere tutto nelle mani di Dio. Alla fine, ciò che sussiste, è la volontà di Dio e non quella che “noi” crediamo essere la volontà di Dio. Piuttosto dovremmo spostare la nostra attenzione verso la diffusione del Vangelo, parlando un linguaggio comprensibile per questo mondo (vedi 1 Corinzi 9:19-23) e dimostrare la presenza di Dio in noi attraverso segni e prodigi per la Sua gloria.

v.41 Al contrario di molti che si vergognano di predicare Cristo, loro non solo non si vergognavano, ma erano felici se venivano perseguitati e oltraggiati per il Suo nome!

v.42 La Chiesa poteva crescere perché c’erano persone che ogni giorno condividevano nelle case, e non nelle chiese, il lieto messaggio di Gesù il Messia, senza smettere mai di insegnare. “Ogni giorno” vuol dire creare occasioni per il Vangelo continuamente. Non ogni giorno in “chiesa”, ma nel “tempio e per le case”.

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