Giovanni – Capitolo 14

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Argomenti chiave di questo capitolo sono: credere in Dio, credere in Gesù e la consolazione che viene dalla prossima venuta dello Spirito Santo. Gesù vuole porre le basi della fede cristiana mediante la fede in Dio e il rapporto personale con lo Spirito Santo, affinché la Sua ascesa in cielo possa causare una forte espansione del Regno di Dio in terra e non una diminuzione. Un aumento di discepolato, miracoli, guarigioni, liberazioni e salvezze, rispetto a quanto poteva fare Lui da solo quando era in terra limitato dal corpo umano.

v.2-3 Gesù è asceso in cielo per prepararci un luogo dove accoglierci. In questo momento sta preparando la “casa” dove vivrà con la Sua futura sposa. Quando avrà finito i preparativi, tornerà per accogliere la Chiesa e celebrare le nozze dell’Agnello (subito dopo il Tribunale di Cristo).

v.6 Non ci sono altre vie o altre verità all’infuori di Cristo. Cristo dichiara e dimostra di essere l’unica strada per andare al Padre. Non hanno senso dialoghi interreligiosi ecumenici, perché non dobbiamo metterci d’accordo tra uomini su quale strada seguire, in quanto la strada è una sola: Cristo!

Inoltre Cristo è la vita, quindi non siamo chiamati solo a credere in Lui, ma a vivere in Lui. Inspirando il Suo Spirito in noi, prendiamo vita. Lo Spirito Santo deve permeare ogni parte di noi!

v.7-11 Qui, come in molti altri punti, Gesù sottolinea la Sua stessa sostanza e unità con il Padre e con Lo Spirito. Le Sue parole e le Sue azioni non vengono da Lui ma dal Padre. Gesù non adempiva la propria volontà o i propri pensieri, ma quelli del Padre.

v.12-14 “In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre”. Ogni cosa che diceva Gesù era verità. Quando però introduceva le frasi con “in verità, in verità” significava che stava per dichiarare profonde verità cui teneva molto e che avremmo dovuto meditare profondamente e fare nostre. Noi possiamo veramente ripetere gli stessi miracoli e le stesse guarigioni che Gesù faceva, anzi è il nostro dovere e compito qui sulla terra. Però non accadranno se non impariamo a essere imparziali, a lasciare la nostra umanità e carnalità. Rifiutare i nostri idoli e le nostre preferenze. A quel punto immedesimandoci in Cristo, nei Suoi scopi e nel Suo sacrificio, e agendo in Suo nome (espressione degli scopi di Dio, del Regno e della Sua Gloria, e non del nostro egoismo), allora la Gloria scende e la Gloria opera!

v.15 Osservare i comandamenti di Gesù, è dimostrazione di amore nei Suoi confronti. I principali comandamenti che abbiamo da adempiere sono 3:

  • Amare Dio (Deuteronomio 11:1, Matteo 22:37, Marco 12:30, Luca 10:27, 1 Corinzi 16:22)
  • Amare il prossimo (Matteo 22:39, Marco 12:31, Luca 10:27, Romani 13:8-9, Galati 5:14, Giacomo 2:8)
  • Fare discepoli (Matteo 28:18-20)

Sono contemporaneamente un obbligo che abbiamo, e un modo per dimostrare amore nei confronti di Gesù, un riconoscere il profondo messaggio di amore che Lui e il Padre hanno mostrato nei nostri confronti.

v.16 Ci sono due termini in greco per indicare il termine “altro”. Uno dei due indica un altro di genere differente, mentre l’altro indica altro dello stesso genere, sostanza. In questo caso c’è altro dello stesso genere. Quindi Lo Spirito Santo è della stessa sostanza e ha gli stessi scopi di Gesù. Avere Lui qui ora è come avere Gesù.

v.17 Gesù è verità, mentre lo Spirito Santo è lo Spirito della verità. Questa è un’altra dimostrazione di uguaglianza e unità tra loro. Inoltre in questo versetto Gesù preannuncia un cambio di paradigma importante: si può avere lo Spirito Santo a fianco, o dentro di noi. Vedremo con la Pentecoste e gli Atti degli apostoli che c’è un’enorme differenza tra le due opzioni.

v.18 Gesù ancora ripresenta il tema del Suo ritorno. Per approfondire leggere gli studi sull’escatologia.

v.19 Ricevere lo Spirito Santo ci da vita perché ci fa ottenere Gesù e vivere con Lui e in Lui. Quelli che si dichiarano cristiani, magari vanno tutte le settimane in chiesa, ma non hanno ricevuto lo Spirito Santo, non hanno ricevuto la “Vita”.

v.21 Gesù qui ripresenta l’importanza dell’ubbidire ai Suoi comandamenti. Per approfondire leggere commento al v.15.

v.22-23 Amando Gesù e tenendo strettamente la Sua parola, saremo visitati da Dio e dal Cristo, che dimoreranno in noi e con noi. Qui sulla terra, tramite lo Spirito Santo.

V.24 Vedi commento a versetti 7-11.

v.26 Le 7 attività e scopi dello Spirito Santo secondo Giovanni:

  • consolarci (Gv. 14:26)
  • insegnarci ogni cosa (Gv. 14:26)
  • ricordarci le cose dette da Gesù (Gv. 14:26)
  • testimoniare di Gesù (Gv. 15:26)
  • guidarci nella verità (Gv. 16:13)
  • annunciare le cose a venire (Gv. 16:13)
  • glorificare Gesù (Gv. 16:14)

Possono sembrare cose scontate e banali ad una lettura veloce, ma in realtà lo Spirito Santo è la voce di Dio, e per distinguerLo dalle “false voci” che vengono dal nemico, è bene analizzare bene quali sono gli scopi dello Spirito Santo. Ogni altro scopo o risultato (ansia, inganno, falsità, stress, gloria dell’uomo, confusione, dottrine strane, idoli che sostituiscono Gesù) è da rigettare!

v.27 Si parla tanto di pace, ma solo Gesù è il principe della pace (Isaia 9:5). La pace secondo questo mondo è effimera e incompleta. In realtà nulla in questo mondo può portarci ad avere vera pace, solo Gesù può. Per approfondire la pace secondo Dio, leggere lo studio sullo Shalom.

v.28 “…il Padre è maggiore di me…”. Qui Gesù non sta dichiarando la Sua inferiorità rispetto al Padre, dopo aver più volte parlato della Sua uguaglianza e unità con il Padre. In quel momento però il Figlio stava “chiedendo” ai discepoli di non trattenerLo ma di essere contenti che se ne tornava al Padre, deponendo la Sua umiliazione su questa terra, per riprendere la gloria che aveva in precedenza (vedi 17:5).

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