Giovanni – Capitolo 20

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v.8-9 Questi versetti inquadrano Giovanni come testimone oculare dell’assenza del corpo di Cristo nella tomba. Lui come terzo ad accedere al sepolcro dopo la risurrezione. Era completamente impreparato a questo evento in quanto né lui e né gli altri “avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti.”

v.11-20 Maria Maddalena fu la prima testimone oculare del sepolcro vuoto, e del Cristo risorto. La sera Gesù apparve anche agli altri discepoli.

v.19,21,26 Ben 3 volte Gesù disse “Pace a voi”, il famoso “Shalom aleichem” ebraico. Emblematico il fatto che lo ripeta 3 volte, e che questo fatto sia evidenziato da Giovanni, come a richiamare la Trinità, utilizzando il 3 come numero di Dio.

Inoltre Gesù ci porta la pace, la vera pace, non viene in altro modo. Lui che è il “Sar Shalom” Principe della pace (Isaia 9), traducibile più correttamente con “Colui che amministra la pienezza in Dio”. E’ interessante approfondire i diversi significati di Shalom consultando lo studio a parte riguardo i termini biblici, ma brevemente possiamo dire che questo termine esprime la pienezza, la benedizione, e la completezza dello scopo dell’uomo, che proviene solo da Gesù. Non dal credere semplicemente in Lui, ma dal “credere continuamente” e vivere in Lui (per approfondire il presente continuo, leggere il commento a 3:16, 36).

v.21 Come negli altri Vangeli, anche in Giovanni vediamo un accenno importante alla nostra chiamata come credenti: andare nel mondo a fare le stesse cose che faceva Gesù. “Come” il Padre ha mandato Gesù “anche” Gesù ci manda.

v.22 Gesù manda lo Spirito Santo sui Suoi discepoli che credono, ma questo è molto diverso dal “battesimo” nello Spirito Santo trattato in Atti 1:5-8, Atti 2, etc…

v.28 Testimonianza di Tommaso sulla divinità di Gesù. Una delle 7 testimonianze presenti nel Vangelo di Giovanni.

v.30 La lista di miracoli compiuti da Gesù, presente in Giovanni, come anche negli altri Vangeli non è completa, ma ha solo lo scopo di mostrarci la potenza dello Spirito Santo operante in Gesù, quando era sulla terra. Inoltre, soprattutto nel Vangelo di Giovanni, ha lo scopo di indicare la divinità di Gesù (infatti li chiama “segni”, a spiegare che indicano qualcosa che va oltre il miracolo).

v.31 Il motivo per cui sono stati scritti questi “segni” miracolosi, è per spingere le persone a capire che Dio ha aperto la strada per la salvezza, e che tutti possiamo accederci credendo e vivendo in Gesù. Più precisamente siamo chiamati a credere in Gesù come il Messia promesso, come Figlio di Dio, e ricevere vita nel Suo Nome (cioè nella Sua autorità e potenza). Questo è lo scopo di questo Vangelo, ma è anche lo scopo della nostra vita: ricevere Cristo, riconoscerLo come nostro Dio e Salvatore, e vivere per Lui, testimoniando di Lui al mondo.

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