Marco – Capitolo 16

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v.9-20 Questo paragrafo viene circoscritto da parentesi quadre per avvisare che non è presente in tutti i manoscritti più antichi che sono stati ritrovati. Infatti alcuni manoscritti terminano al v.8 ma è evidente che è andato perso il finale, perchè non avrebbe senso una fine di un Vangelo (=buona notizia) con la parola “paura”. Non è in discussione la veridicità di questo paragrafo, ma è dubbio se queste siano le esatte parole usate dall’evangelista. E’ corretto quanto scritto in quanto si accorda bene con tanti altri brani della Bibbia, solo è molto probabile non fossero esattamente questi i termini usati nel finale originale andato perduto.

v.15 La buona notizia della vittoria di Gesù sulla morte e del Suo pagare il prezzo del peccato dell’umanità, non deve essere tenuta segreta o diffusa solo in alcune culture occidentali, ma è per tutti, ne va della loro vita (eterna). Non è consiglio o una richiesta, ma un comandamento per ogni cristiano.

v.16 Non è il battesimo che salva dalla condanna, ma è il credere in Gesù come proprio Salvatore. Il battesimo è richiesto, ma solo dopo l’aver creduto infatti “chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato”. La discriminante è il credere. Il battesimo è una dimostrazione pubblica di una decisione interiore, che deve seguire la decisione interiore.

v.17-18 Credere in Gesù deve portare dei segni visibili dell’opera dello Spirito Santo, sia nella vita del credente, che per mezzo della vita del credente. Quello scritto qui è solo un riassunto di ciò che può accadere nella vita dei credenti, e la lista si completa con ciò che leggiamo negli Atti degli apostoli, in 1 Corinzi 12, Efesini 4, Romani 12, e altri brani.

v.19 Gesù ascese in cielo ed è ancora lì oggi. Ma può essere presente a fianco a noi tramite lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo in noi serve per permettere di portare avanti l’opera di Gesù, non solo tramite una persona come 2000 anni fa, ma tramite tutti i credenti contemporaneamente.

v.20 Applicazione dei versetti 17-18. Ogni credente è chiamato ad andare a predicare dappertutto, con i segni di Dio che confermano la Parola. Il cristianesimo non è teoria, nè semplice pratica di rituali, ma manifestazione della potenza di Dio a conferma della predicazione della Buona novella.

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