Marco – Capitolo 7

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v.2 Prendere il cibo con mani impure=mangiare senza rispettare tutto il cerimoniale religioso riguardo le abluzioni per la purificazione delle mani fino al gomito. La Bibbia insegna di mantenere una certa pulizia, anche prima di mangiare, ma la religiosità farisaica aveva amplificato gli insegnamenti biblici in sterili rituali di purificazione. I farisei e gli scribi stavano criticando la non sottomissione alle loro regole e leggi umane, ma non c’era nessuna disubbidienza verso Dio in quel modo di fare.

v.3 La religione cerca di darsi autorevolezza nel fondarsi sulla tradizione degli uomini. Ma Gesù ripetutamente insegna che a Dio non piace la tradizione degli uomini, specialmente quando va contro i Suoi insegnamenti e la Sua volontà (v.6-8).

v.6-8 Si può riverire e stimare (“onora” in greco è timao, fissare un alto valore, stimare) Dio a parole, adorarlo con le canzoni, ma avendo il cuore e i pensieri lontani da Lui.
Molti seguono le tradizioni religiose, i precetti e i dogmi religiosi, ma trascurano ciò che Dio vuole e comanda nella Sua Parola! Frequentemente la tradizione religiosa è contraria a Dio.

v.24-30 Notare che Gesù fece decine e decine di chilometri a piedi, solo per cacciare un demone, in esaudimento di una preghiera di questa donna sirofenicia. E’ andato lì solo per lei! Ci fu una liberazione a distanza, senza tocco né da parte di Lui e né da parte del “malato”, solo per la fede della donna. A volte si pensa che bisogna fare chissà cosa per liberare o guarire, e dire delle parole precise, ma questo brano annulla queste teorie.

v.31 Qui ritorna nella Decapoli, dove era il “Gadareno”. Anche se la prima volta non era stato accolto, soprattutto per il fatto dei porci, probabilmente grazie all’evangelizzazione del “Gadareno” del capitolo 5, ora c’era una porta aperta per l’evangelo.

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