Matteo – Capitolo 13

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v.11 I discepoli (cioè allievi del Maestro, che si pongono in condizione di inferiorità riconoscendolo Messia e Dio) possono ricevere la rivelazione degli insegnamenti di Dio, tramite lo Spirito Santo che dà la rivelazione. Ai religiosi, agli orgogliosi, e a chiunque non si umilia davanti al Messia, non è dato (=rivelato) il messaggio di Dio e della salvezza, infatti “il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono diventati duri di orecchie e hanno chiuso gli occhi” (v.15), quindi gli orgogliosi hanno chiuso ogni porta a Dio e Dio si nasconde a loro.

v.12 Chiunque invece lascia un minimo di apertura e di desiderio per le cose di Dio, riceverà abbondanza! Ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.

v.14-15 Citazione di Isaia 6:9-10

v.23 Non tutti i credenti portano frutto allo stesso modo, ma almeno portano frutto, chi più, chi meno. Chi non porta frutto è un non credente, anche se frequenta la chiesa o ha addirittura incarichi e responsabilità!

v.38 Qui il Signore ci dice che nel mondo, ma anche nelle chiese si introducono i figli del nemico per seminare zizzania, depotenziare la Chiesa e impedire il raccolto dei campi (l’evangelizzazione delle anime). E’ un avvertimento contro gli scandali, la tiepidezza e le false dottrine, da prendere seriamente in considerazione!

v.44-45 Il Regno dei cieli è il più grande tesoro e la perla di gran valore. Dovremmo “dare via tutto” pur di dedicarci ad esso!

v.52 Lo scriba rappresenta la Legge e l’Antico Testamento. Quando si converte non deve buttare via le cose vecchie per le nuove rivelazioni, perché sia le une che le altre sono buone. Così è per noi, il Signore ci ha detto di far morire il nostro vecchio uomo, ma le cose bibliche che erano già in noi acquisite tramite religione umana, se sono veramente bibliche, allora non sono da rinnegare, come non è affatto da rinnegare l’Antico Testamento, anzi, è parte integrante della Parola di Dio.

v.58 Può l’incredulità umana limitare la potenza di Dio? Si. Non perché l’uomo sia più forte di Dio, ma perché se l’uomo non va a Dio quando ha dei bisogni, allora non ottiene niente. Se un malato, o un bisognoso, non chiede a Dio di operare, allora non concede a Dio l’occasione di mostrare la Sua Onnipotenza: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (7:7). Qui a Nazaret e con Gesù davanti, non si faceva avanti nessuno per essere guarito (se non pochi), perché sentiva che Gesù era “sotto inchiesta” oppure pensavano che non potesse guarirli: se non si presenta nessun malato per essere guarito, allora nessuno sarà guarito. Se leggiamo bene, dice in realtà che non fece “molte” opere potenti: ciò vuol dire che però alcune opere potenti le fece. Questo ci insegna che in Cristo possiamo ogni cosa, anche se il nemico stesso si mette contro di noi, dipende se siamo increduli o credenti (vedi Marco 6:5-6).

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