Matteo – Capitolo 15

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v.3, 6 Bisogna fare attenzione alle religioni che si dicono cristiane. Se seguono la tradizione, prima o poi si troveranno sicuramente a dei conflitti con “il comandamento di Dio”. E lì sarà evidente il loro rinnegamento di Dio e della Sua Parola. Dio non si fa ingannare, o segui Lui, o segui la tradizione degli uomini!

v.8-9 Il cuore è il luogo dove, secondo la cultura ebraica, risiedono i pensieri e i desideri. Gesù sta dicendo che quel popolo onora (in greco timao= stimare di alto valore) solo con le labbra, ma non stima Dio di alto valore con i propri pensieri e i propri desideri, anzi, questi sono lontano da Dio. “In vano mi rendono il loro culto” intende dire che una religione del genere è inutile per sé stessi e la propria salvezza, perchè consiste in precetti che vengono dall’uomo, piuttosto che provenienti da Dio. Dottrine e religioni legate al lodare, glorificare e parlare bene di Dio solo con le labbra, con la tradizione e con gli insegnamenti, ma che invece non indirizzano soprattutto i cuori, i desideri e i pensieri delle persone verso l’Altissimo, sono inutili e vane.

v.18-20 Il cuore è l’origine dei pensieri cattivi, desideri sbagliati e delle azioni peccaminose che ne derivano. L’uomo giudica l’esteriorità, le apparenze, le azioni. Dio guarda al cuore, cioè ai pensieri, desideri e ambizioni. Se il nostro cuore è purificato e santificato allora seguiranno azioni sane nella volontà di Dio. Se è malato, ogni azione buona o buona parola, sarebbe solo apparenza, ipocrisia, religiosità umana. L’abbigliamento e le usanze, non decretano se uno è salvato o no, ma solo il cuore. Anche per questo motivo sarebbe bene non affrettarsi a giudicare nessuno o essere prevenuti verso nessuno, perché è facile parlare bene e razzolare male. Solo guardando il cuore si potrebbe emettere un giudizio equo su una persona, ma il cuore lo può vedere e conoscere solo Dio.

v. 21-28 La donna cananea chiama Gesù 3 volte “Signore”! In più lo chiama Figlio di Davide riconoscendo la Sua regalità e il Regno di Dio. Tutto ciò è notevole. Molti tra quelli che si dicono cristiani fanno fatica a raggiungere una chiarezza teologica e spirituale come quella di questa donna. Lei ha capito chi comanda, davanti a chi bisogna prostrarsi e chi è degno di essere adorato.

v.28 Un atteggiamento così contemporaneamente umile ma deciso, tocca il cuore di Dio. Gesù dichiara “Grande è la tua fede” come per dire che ammira la sua consapevolezza del regno spirituale, e la sua certezza della risposta di Dio. Abbiamo molto da imparare da questa donna, visto che spesso dubitiamo che Dio ci voglia ascoltare. Ci ascolta e ci esaudisce se siamo certi del Suo amore e della Sua potenza, perché Lui è buono e premia chi ripone la propria sorte e le proprie sicurezze in Dio.

v.32-39 Seconda moltiplicazione dei pani nel Vangelo di Matteo

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