Matteo – Capitolo 2

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v.1 Gesù nacque a Betlemme. In seguito verrà conosciuto come Gesù di Nazareth (v.23), perché è lì che visse la Sua giovinezza. Ma le profezie annunciavano la nascita del Messia proprio nella piccola Betlemme (Michea 5:1), e così fù. L’ignoranza e l’ostinatezza dei farisei, degli scribi e degli altri religiosi ipocriti nei confronti di Gesù, non permise loro di vedere che Lui adempiva tutte le profezie riguardo la prima venuta del Messia promesso.

Questo Erode, era Erode il grande, capostipite della dinastia. Morì intorno al 4 a.C. e ciò significa che Gesù non nacque nell’anno zero, uno o meno uno. Infatti Gesù nacque attorno al 5 a.C. Ciò è dovuto al fatto che colui che si occupò della datazione della nascita di Gesù per la realizzazione dell’odierno calendario che utilizziamo (il monaco Dionigi il piccolo, vissuto intorno al 500-550 d.C.), nel fare il conteggio omise qualche anno, ma ciò non crea problemi. Ci basta essere consapevoli dell’importanza di verificare le informazioni che abbiamo, e da chi le abbiamo ricevute. La Bibbia non ci dice in che anno esatto nacque Gesù e neanche in che anno morì sulla croce. Le date che noi utilizziamo sono solo stime approssimative, e quando sono sbagliate, si tratta di errori umani. Invece non ci sono errori nella Bibbia.

I Magi sono delle figure poco conosciute oggi. Nell’antichità svolgevano compiti molto alti presso gli imperi del vicino oriente, in special modo Persiani, Medi e Caldei. Erano successori del profeta Daniele di cui abbiamo un libro nell’Antico Testamento. Essi erano probabilmente a conoscenza della profezia delle 70 settimane (Daniele 9:24-26), e unendo questa con uno speciale movimento di astri usati da Dio in modo miracoloso, più chissà quali altre informazioni, Dio li indirizzò presso Suo Figlio per consegnare doni di oro, incenso e mirra, che avrebbero permesso a Lui e ai Suoi “genitori” terreni di poter andare in Egitto per sfuggire a Erode, avere di che mangiare e poi tornare in Israele anni dopo (v.13-15, 19-23).

v.2 L’adorazione va offerta solo a Dio. Non c’è una vera differenza tra adorazione e venerazione, per cui le religioni che dichiarano di essere liberi di poter venerare santi o madonne, sbagliano. Nelle Sacre Scritture si dichiara che l’adorazione va offerta solo a Dio. Gesù riceve più volte adorazione (2:11, 14:33, 28:9; Luca 24:52; Giovanni 9:38; Ebrei 1:6), per cui Gesù è Dio!

v.4 Per approfondire “Messia”, leggere introduzione e il termine nel glossario.

v.6 Matteo cita questo versetto in forma di riassunto. La versione completa aggiunge “…che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni” (Michea 5:1).

v.11 I magi riconobbero Gesù non solo come Re (“Dov’è nato il re dei Giudei?” v.2), ma arrivarono addirittura ad adorarlo, riconoscendolo Dio. Credevano così tanto in Lui da consegnargli in dono una fortuna, nonostante avevano già speso molti soldi per arrivare lì in un viaggio di almeno un mese e circa 1.000 km.

Inoltre questa fortuna in metalli preziosi, fu fondamentale per permettere a Giuseppe, Maria e il bambino Gesù, di fuggire in Egitto per evitare di essere consegnati ad Erode e messi a morte, di sostentarsi lì, e di ritornare in Israele anni dopo alla morte di Erode stando lontani da Archelao suo figlio (v.22). Quando pensiamo a Giuseppe, Maria e il giovane Gesù, di solito non ci rendiamo conto che vissero molti anni con il pericolo di essere scovati da Archelao per completare quello che voleva fare il padre.

Per giunta bisogna aggiungere che oro, incenso e mirra simboleggiano gli aspetti regale, sacerdotale e profetico di Gesù. Quando ci interfacciamo con Lui, dobbiamo riconoscere questi Suoi poteri e caratteristiche. Lui è venuto per essere Re di ogni area della nostra vita. Per essere il sacerdote che ci rappresenta al Padre, e per rivelarci profeticamente i Suoi piani.

v.15 Profezia di Osea 11:1.

v.18 Profezia di Geremia 31:15.

v.23 Il Messia sarebbe stato chiamato “Nazareno” (cioè “disprezzato”, infatti Nazareth non è nominata nelle profezie bibliche, questo piccolo paesino della regione montuosa della Galilea non godeva buona fama, anzi! Per cui nazareno qui indica il disprezzo che avrebbe subito), ma doveva nascere a Betlemme. Era inconcepibile far conciliare le due cose, a meno che non nascesse “di nascosto” a Betlemme, e avesse vissuto pubblicamente a Nazareth. Entrambi piccoli paesini, senza particolare importanza, specialmente Nazareth, che distano oltre 100 km l’uno dall’altro, ma chiave per l’adempimento profetico nella vita di Gesù.

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