Matteo – Capitolo 27

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v.15-26 Era mattina presto, forse le 6. La folla che aveva accolto Gesù nei giorni precedenti probabilmente era ancora in casa a prepararsi per uscire ed era ignara della congiura contro Gesù. Invece la folla che era qui in giro a Gerusalemme a quell’ora del mattino e che venne fomentata da sacerdoti e anziani, era probabilmente formata da ebrei che vivevano all’estero e che rientravano per la pasqua o per commercio o per visitare i parenti. Questi probabilmente non sapevano niente di Gesù e si fidavano ciecamente dei sacerdoti contro uno che era accusato di blasfemia.

v.28-29 Era rarissimo che un re fosse condannato e trattato in un modo barbaro come lo fu Gesù. Ma anche in quei rari casi succedeva, non venivano vestiti con manti di color scarlatto, corone e simil-scettri. Nella morte di croce Gesù si è presentato da re!

Simbolicamente la corona di spine ha incoronato Gesù re in eterno! Lui è Re in eterno, sta a noi riconoscerlo tale: Re della nostra vita!

v.34 Probabilmente il fiele (cioè qualcosa di amaro) era un narcotico, secondo l’usanza basata da Proverbi 31:6 di somministrare a chi è in fin di vita droghe o calmanti per ridurre il dolore. Gesù invece volle rimanere vigile per evangelizzare il ladrone e portare avanti il suo durissimo compito fino alla fine.

v.45 Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fecero tenebre, addirittura su tutto il paese.

v.46 In quel momento Gesù si era caricato completamente dei peccati del mondo, per cui doveva sperimentare l’abbandono del Padre, in quanto la perfezione non può coesistere con il peccato. Gesù ha sperimentato qualcosa di terribile per amore nostro.

v.51-53 Avvenimenti grandiosi e sconvolgenti accaddero alla morte di Gesù! Per esempio la cortina del tempio, che divideva il luogo santo (il luogo dove potevano accedere tutti i sacerdoti incaricati del servizio nel tempio, come il cambiare i pani della presentazione) dal luogo santissimo (il luogo impenetrabile dove risiedeva la presenza di Dio e dove poteva accedere solo il sommo sacerdote una volta l’anno per presentare la purificazione per i peccati del popolo) venne squarciata dall’alto verso il basso, e non il contrario come sarebbe logico. Ciò siginifica che grazie al sacrificio di Cristo, adesso tutti i sacerdoti cioè tutti noi credenti (vedi apocalisse 1:6) abbiamo il diritto/dovere di accedere alla presenza di Dio e di servire Dio.

v.57-60 Adempie la profezia di Isaia 53:9.

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