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Essere uno in Cristo

Essere uno in Cristo
Culti

 
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Si parla molto di ecumenismo e di unità dei credenti. Ma per capire la volontà di Dio per la Chiesa e per i Suoi figli, bisogna capire che genere di unità desidera il Padre celeste, e di quale unità parlava il Figlio quando era in terra.

Sicuramente Dio è contro le divisioni, contro le guerre e contro la maldicenza, ma bisogna capire anche cosa Lui intende per divisioni, altrimenti potremmo giudicare negativamente delle cose che apparentemente a noi sembrano divisioni, mentre invece agli occhi di Dio possono essere delle moltiplicazioni, o delle potature per togliere il marcio e permettere alla parte sana di continuare a crescere.

Per noi vedere dei membri che escono da una chiesa e ne aprono un’altra potrebbe sembrare un atto di discordia, invece potrebbe essere un fondare una realtà nuova che può testimoniare il Vangelo di Cristo a persone che non lo avrebbero ricevuto in altro modo. E delle persone che escono da una chiesa per andare in un’altra, potrebbe essere un desiderio dello Spirito Santo di far mettere a lavorare degli altri operai nella vigna del Signore.

Potremmo invece giudicare positivamente delle persone che per tanti anni rimangono in una chiesa a scaldare una sedia, senza mai mettersi veramente al servizio di Dio. Cosa è importante per il Signore?

GIOVANNI 17:20-23 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.

L’unità dei credenti è qualcosa di prezioso agli occhi di Dio, ma bisogna capire chi per Lui sono credenti (quali qualifiche e attributi servono per esserlo), chi per Lui è Chiesa, cosa intende Lui per unità, e unità in chi.

Non che dobbiamo fare i detective, in quanto è buono analizzare sé stessi, ma comunque faremmo bene a capire le vie di Dio. Inoltre bisogna anche distinguere tra l’unità che viene dall’uomo nella carne, e l’unità che viene da Dio nello Spirito. Dopo riprenderemo questo brano, ma prima approfondiamo alcuni concetti:

Icumène deriva da ikèo “abitare” e indica il pianeta terra cioè “la casa che tutti abitiamo” (opposto di èremos). Non riguarda Dio, ma riguarda un percorso di avvicinamento degli uomini tra loro, volendo anche escludendo Dio. Cercare di vivere in amore e in accordo, senza offese o far prevalere dottrine sugli altri: non è cristianesimo, è umanesimo. Non è questo che Gesù ha insegnato, anzi!

Alcune divisioni sono buone e vi porto alcuni esempi.

MATTEO 23:13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare.

GALATI 2:11-14 Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare. Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Ma quando vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei giudeo, vivi alla maniera degli stranieri e non dei Giudei, come mai costringi gli stranieri a vivere come i Giudei?»

ATTI 15:36-41 Dopo diversi giorni, Paolo disse a Barnaba: «Ritorniamo ora a visitare i fratelli di tutte le città in cui abbiamo annunciato la Parola del Signore, per vedere come stanno». Barnaba voleva prendere con loro anche Giovanni detto Marco. Ma Paolo riteneva che non dovessero prendere uno che si era separato da loro già in Panfilia, e non li aveva accompagnati nella loro opera. Nacque un aspro dissenso, al punto che si separarono; Barnaba prese con sé Marco e s’imbarcò per Cipro;
Paolo, invece, scelse Sila e partì, raccomandato dai fratelli alla grazia del Signore.
E percorse la Siria e la Cilicia, rafforzando le chiese.

Poi vediamo che Paolo cambierà idea, grazie a Barnaba e alla maturazione di Marco stesso: “Prendi Marco e conducilo con te; poiché mi è molto utile per il ministero.” (2 TIMOTEO 4:11)

Tutti sbagliano (e tutti sbagliamo), ma non dobbiamo cadere nell’errore del tollerare tutto a danno del Vangelo. Soprattutto, dobbiamo essere mossi dagli insegnamenti-comandamenti di Cristo, e nessuno di questi deve annullare gli altri: AMARE DIO – AMARE IL PROSSIMO – FARE DISCEPOLI. Essere uno rientra all’interno dell’amare il prossimo (essere uno non è un comandamento, ma una preghiera). Essere uno non deve impedire il fare discepoli, o l’amare Dio, e non deve neanche impedirci di amare il prossimo. Se io frequentando una chiesa, sono impedito dall’amare alcune persone (perché la chiesa mi vieta di frequentarle, o perché le evangelizzo e la chiesa le fa scandalizzare) allora non ci siamo. Personalmente ho vissuto più volte questo!

L’unità fra i credenti è molto importante, ma il testo evidenzia che questi credenti devono essere uniti in Dio. Dire quello che dice lo Spirito Santo, e fare quello che fa il Padre. Rileggiamo GIOVANNI 17:20-23

Non c’è unità senza Cristo, vivente e operante. Non c’è unità senza lo Spirito che guida la nostra vita. Troppe chiese sono cristiane di nome e non di fatto!

GIOVANNI 17:8 poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato.

GIOVANNI 14:12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre;

Ci sono tanti che perdono tempo nel fare incontri, riunioni, preghiere per l’unità. Invece dovrebbero fare opere maggiori di quelle di Gesù. Parlano dell’ecumenismo, o usano il “potere dell’abuso spirituale” dichiarandosi tuoi “padri spirituali” e che non devi “trascurare la comune adunanza” invece dovrebbero ripetere le parole del Padre come faceva Gesù quando era sulla terra. Non abbiamo bisogno di una super religione o super denominazione cristiana, quella arriverà e servirà all’anticristo. A noi serve di essere uno in Cristo con Cristo in noi tramite lo Spirito Santo. Serve di ascoltare il Padre e guardare il Padre cosa fa e cosa vuole compiere, per seguirLo e agire per la Sua gloria e l’espansione del Suo Regno. Il buonismo carnale non serve a niente a noi, come ho detto servirà all’anticristo, a noi serve invece essere discepoli temerari del nostro unico grande Maestro Gesù Cristo! Uniti nello Spirito, nell’ascolto di Dio.

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