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Il corpo di Cristo oggi

Noi siamo il corpo di Cristo.

“Ha scoperto l’acqua calda” diranno alcuni…
“Sta dicendo un’eresia” sussurreranno altri…
ma il concetto è molto più profondo dell’acqua calda. E quest’oggi ho iniziato a sondarne soltanto una piccola parte.

Se andate ad ascoltare lo studio che abbiamo fatto giovedì 17 Dicembre 2020, potrete sentire di come Dio Padre abbia “pagato il prezzo” per la sposa, l’abbia promessa a Suo Figlio Gesù e abbia già fissato la data delle nozze. Queste cose nel cielo sono già stabilite sin dalla fondazione del mondo.
La sposa in questione è ritenuta dal Padre DEGNA di essere riscattata con lo stesso sangue di Suo Figlio. Sono parte della sposa tutti coloro che con cuore umile comprendono questo importantissimo passaggio.
Nessuno di noi può portare davanti a Dio un bagaglio di opere sufficiente da renderci degni di tale prezzo di riscatto. Eppure Dio ci stima tali.
Come dico spesso: “Siamo polvere grandemente amata”. Ora però permettetemi di fare qualche passo oltre questo concetto che è alla base del cristianesimo.

Il concetto dell’amore di Dio va spiegato meglio. Dio quando entriamo in relazione con Lui attraverso Suo Figlio Gesù, ci tratta da figli, come il migliore dei suoceri, che diventa padre e vede la nuora con gli occhi amorevoli del figlio. E la relazione va oltre a questo: lo Spirito Santo fa da “collegamento” in questa relazione che avviene fra noi che siamo sulla terra e il Dio tre volte Santo che è nei cieli, come se avessimo la migliore connessione a banda larga, capace di farci sentire distintamente il cuore del Padre, i Suoi pensieri, i Suoi avvertimenti, le Sue coccole…
Quando l’apostolo Paolo dice espressamente di “non contristare lo Spirito”, in realtà fa riferimento a quella “parte” Dio con la quale possiamo entrare in relazione, ma per estensione possiamo ovviamente intendere che con le nostre azioni non dovremmo contristare il cuore di Dio.

Facciamo un ulteriore passo avanti. Abbiamo detto che la sposa è composta da tutti coloro che riconoscono Gesù come il loro sposo, il loro Salvatore, la loro liberazione ( e potremmo andare avanti per circa 10 minuti ad elencare i nomi e gli attributi meravigliosi di Cristo) e che sono in relazione con Dio grazie all’amore di Cristo e attraverso lo Spirito Santo. Per maggior precisione, coloro che hanno queste caratteristiche nella Bibbia vengono espressamente chiamati “chiesa”. Quindi “sposa” e “chiesa”, biblicamente parlando, sono sinonimi.

Ora venite con me. Vi porto alla preparazione di un matrimonio.

Teniamo presente che la preparazione di un matrimonio ancora oggi può durare mesi. E in quei mesi ci sono milioni di cose da fare. Nella tradizione ebraica dell’antico testamento la cerimonia e la festa erano organizzate dalla famiglia del futuro sposo. Alla sposa veniva chiesta soltanto una cosa: prepararsi.
Cosa fa la sposa quando si prepara per lo sposo? Permettetemi di entrare nei dettagli, tutto questo ha uno scopo.
Usa le sue mani per pettinare i capelli, imbellire le unghie, far risplendere la pelle…deve essere perfetta. I suoi neuroni sono tutti concentrati in quelle attività: di conseguenza seguono i muscoli che faranno fare i movimenti giusti. Il cuore che batte… il respiro che si fa più veloce… la trepidazione… le emozioni… lo stomaco che si chiude, la nausea… il senso di felicità… l’agitazione… la gioia… la voglia che il tempo passi in fretta…
(e intanto vi porto con me nella Bibbia, prendete Efesini capitolo 4 – leggetelo tutto – ma vi estrapolo questo “tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore”).

Deve essere perfetta. Ogni mancanza nel suo aspetto potrebbe essere percepita dal futuro sposo come una mancanza di amore o di cura. E la mancanza di cura verso se stessa è per forza di cose mancanza di cura verso lo sposo: stanno diventando una sola carne.

Questo concetto è vero ancora di più per la chiesa: non a caso la chiesa viene chiamata “CORPO di Cristo”.

La sposa, ovvero la chiesa, allora dovrebbe essere senza macchia. Pura.

Eppure…

Di macchie la chiesa ne ha tante. Anche io che vi scrivo combatto quotidianamente con le parti di me che non mi piacciono e che sono dure a morire. Morire a se stessi è una cosa difficile. Ma non impossibile. ed è un lavoro che si fa a tu per tu con se stessi, con lo Spirito Santo e…. con gli altri.

Già, gli altri. Nell’epoca di Instagram dove quello che facciamo vedere è sempre la migliore versione di noi non è semplice guardarsi allo specchio e ammettere di aver bisogno di migliorare. Spesso si cade in una spirale narcisistica ed egoistica che rende capaci di calpestare tutto e tutti. Difficilmente si ammette di non essere la versione top di noi al prossimo, ma se almeno siamo capaci di dirlo a noi stessi è un passo avanti. Il punto è che nemmeno serve ammetterlo al prossimo: il prossimo ci vede benissimo.

Fermiamoci. E riscopriamo questa parola che si trova nei proverbi, capitolo 27, versetto 17 (vi riporto una traduzione letterale):

Il ferro perfeziona il ferro e un uomo perfeziona il volto di un altro.

Quindi. Il corpo di Cristo – che è la chiesa (intesa come coloro che aspettano Cristo come sposo, che hanno un rapporto attraverso lo Spirito Santo col Padre dello sposo, che diventa anche Padre per la sposa) – è chiamato a prendersi cura di se stesso. E a farlo RECIPROCAMENTE. Ogni membro del corpo, in quanto membro del corpo stesso, non può vivere da solo, ma necessita dell’opera del suo fratello a fianco. Che in amore e verità…

…lo affina. Lo perfeziona.
Come il ferro fa col ferro.

Mi colpisce tanto il dettaglio del volto nel versetto di Proverbi. Attraverso il volto esprimiamo un sacco di noi stessi ( e chi mi conosce di persona sa che sono molto espressiva… mi si legge subito in faccia cosa mi sta passando per la mente). E’ importante che qualcun altro difronte possa, come fanno una truccatrice o un parrucchiere, valorizzare i nostri aspetti positivi e camuffare quelli negativi.
La cosa bella è che fra fratelli, fra membri di uno stesso corpo, si ha la possibilità di fare ben di più di una seduta di trucco e parrucco.

Abbiamo un obiettivo: l’essere pronti per l’arrivo dello sposo.
Io voglio esser trovata pronta quando lo Sposo arriverà, e sono pronta all’idea di avere persone intorno che mi aiutino in questo percorso.

Christ Loves me
I am His bride.
I need His bride.