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L’importanza del frutto

L’importanza del frutto
Culti

 
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Vuoi servire il Signore, Colui che ti ha creato/a? Sai che è il compito più importante? Sai che è un compito che il Signore stesso ti ha dato? Come lo so?

Rimani con noi e vedremo come puoi crescere, maturare e adempiere il compito che Dio ti ha dato. Non si tratta di prendere i voti, ma di adempiere lo scopo per cui sei stato fatto/a. Solo adempiendo lo scopo della nostra vita possiamo avere vera soddisfazione!

La tua vita ha uno scopo: servire Dio. E ciò si manifesta in tanti modi pratici e teorici. Non si tratta di un impegno gravoso, ma del “senso della vita”, della tua vita. La tua vita non ha senso se non servi Dio. La tua vita ha senso quando Lo servi. Non si tratta di religione. Non si tratta di rinchiudersi in un convento. Intanto leggiamo:

ATTI 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,

– Dio comanda, e può permetterselo perché Lui è Dio, l’unico! E quello che comanda deve essere fatto, è Lui che stabilisce le regole. Lui ha comandato che ci fosse l’ossigeno affinché potessimo respirare e ci fa piacere! Allo stesso modo Lui comanda che tutti si ravvedano e ci farà piacere se ci ravvediamo perché siamo fatti per questo!

Si ravvedano dalle opere morte=dal vivere per sé stessi, e servano Dio!

Non sono chiamati alcuni, ma “comanda agli uomini in ogni luogo che TUTTI si ravvedano”! Dio non sceglie alcuni, poi gli altri peggio per loro. Dio non ha preferenze! Tutti siamo chiamati a ravvederci e servirLo. Non dobbiamo predicare il Vangelo a qualcuno sì e qualcun altro no.

MATTEO 3:8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento.

– Dopo aver visto che TUTTI devono ravvedersi, Gesù fa capire che il ravvedimento porta dei frutti. Non è questione di essere bravi la domenica. Non è questione di vestire bene o dare una buona impressione alle persone, ma si tratta di qualcosa di attivo: fare dei frutti! Non puoi essere un credente che non porta frutto, altrimenti vuol dire che non c’è stato ravvedimento, e che non si è credenti!

A volte ci sono delle persone che mi dicono “Ascolta quel predicatore, ha portato una predica stupenda”, “Guarda quel cantante quanti soldi ha donato per beneficenza”, o altre cose. Poi però guardo il frutto di quelle persone e non è frutto di ravvedimento! Non funziona:

MATTEO 7:18-20 Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Li riconoscerete dunque dai loro frutti.

– Non dobbiamo metterci a giudicare la vita della gente. Però Gesù ci ha ordinato di non fermarci alle parole delle persone, o alle azioni delle persone, ma analizzare i frutti delle persone, e quando non sono buoni è meglio fuggire! Sono 3 livelli diversi:

– il livello delle parole. C’è un detto che suona così “Le chiacchiere se le porta il vento”. Le parole servono a poco! E di sicuro non dobbiamo “riconoscere” qualcuno solo per quello che dice!

– Il livello delle azioni. E’ un livello più profondo. E’ importante, ma è circoscritto a una o due azioni. Immagina un calciatore che pretendesse miliardi per fare solo un meraviglioso gol nel campionato di calcio, e poi si sedesse sul prato a girarsi i pollici. Immagina il tuo dottore che ti accoglie nello studio con grande cordialità, ti facesse sedere in una bellissima e comodissima poltrona, ma poi non ti curasse! Una azione buona, è limitata.

– Il livello del frutto. Questo livello non riconosce le sole parole, non riconosce solo qualche azione. Qui parliamo di un frutto visibile nella vita di qualcuno, che si concretizza attraverso innumerevoli parole e azioni, il risultato tangibile. Gli alimenti fondamentali per il corpo umano sono verdure e frutta. Entrambi hanno le vitamine. Di tutto il resto possiamo anche fare a meno per qualche giorno, di frutta e verdura no! Così è anche per il frutto del ravvedimento: non è un gesto che possiamo compiere una volta al mese o una volta a settimana, ma tutti i giorni. Legato al frutto del ravvedimento c’è il frutto dello Spirito, infatti possiamo portare frutto solo vivendo nello Spirito!

Ricapitoliamo. Finora abbiamo visto due punti:

1 – Dio comanda prima a ogni uomo sulla faccia della Terra di ravvedersi,

2 – Poi chi è ravveduto porta dei frutti e non si ferma a solo delle parole o delle azioni isolate, ma continue se è un albero vivo (per esempio portare la Buona notizia agli altri, pregare per gli altri o per sé stessi, incoraggiare i fratelli, etc…).

– Mettiamo le cose in ordine. Non devo predicare il Vangelo sperando che le anime si convertano a Dio per farmi un favore. Sono le anime che per il loro bene devono ubbidire a Dio ravvedendosi perché quello è lo scopo della loro vita! Le anime non fanno un favore a me o a Dio se si ravvedono, fanno un favore a sé stesse!

MARCO 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.

– Questo brano è venuto prima di quello di Atti, ma in un certo senso viene dopo, perché qui parla dello strumento per il ravvedimento: i discepoli che vanno. Ma i discepoli non vanno solo perché Gesù aveva voglia di coinvolgerli. I discepoli vanno perché Dio comanda che tutti gli uomini si ravvedano, altrimenti li aspetta una fine pessima. Poi di conseguenza serve qualcuno che vada e Dio ha scelto i “discepoli” (Matetès= gli studenti del Grande Maestro Gesù Cristo).

Sei uno studente di Cristo Gesù? Se non lo sei, Gesù vuole che lo diventi! Forse stai studiando all’università, alle superiori, o fai altre tipologie di studi, ma sappi che prima di quello, Dio vuole arruolarti fra i Suoi “studenti”.

Dirai “Ma Carlo, non dipende da me!”, invece sì:

1 – Se non sei ancora un discepolo allora devi ravvederti,

2 – Se sei già un discepolo allora devi “studiare” e portare frutto ( per esempio andando nel mondo per essere “testimone” della vita in Cristo Gesù!

– Vorrei chiarire che diventare discepolo, cioè studente di Gesù, non significa imparare nozioni teoriche, ma significa fare il percorso che Dio vuole, affinché diventiamo come Gesù! Gesù non teneva lezioni teoriche o dottrinali, ma più che altro era incentrato sulla pratica: guarigioni, ascolto e consulenza, mangiare in compagnia, miracoli, preghiera, cantici, subire persecuzione!

MATTEO 28:18-20 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».

– Come vedi, se sei discepolo/a, studente di Gesù, hai dei compiti. Svolgendo questi compiti Gesù sarà con noi per sempre! Puoi perdere Gesù quando non adempi lo scopo della tua vita. Puoi perdere Gesù quando ti focalizzi su cose per cui non sei stato creato/a. Sei una nuova creatura.

– Fra questi compiti c’è il preparare le persone e addestrarle a compiere guarigioni, ascoltare le persone, consolare, mangiare con le persone, fare miracoli, pregare, adorare Dio e subire la persecuzione!

– Nel prossimo messaggio vedremo come la vita senza Dio sia difficile e impossibile. Mentre la vita con Dio, al Suo servizio, sia difficile ma possibile!

– Inoltre sei benvenuto o benvenuta se vuoi partecipare in diretta agli incontri via zoom. Basta che ti iscrivi sul sito internet messaggeridellagrazia.it lasciandoci il tuo numero di telefono e verrai aggiornato con gli eventi organizzati

– Il Signore ti fortifichi in questa nuova settimana

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