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Acquisire dimestichezza con il mondo spirituale

Acquisire dimestichezza con il mondo spirituale
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Povero apostolo Pietro: oggi predicherò su alcuni errori di Pietro, perché penso possano aiutarci a conoscerci meglio e capire chi siamo in Dio, ma non perché io lo voglia criticare e ergermi sopra lui, ci mancherebbe, Pietro è stato un grande uomo di Dio.

Nelle Scritture però vengono principalmente raccontati i primi anni di fede di Pietro, dove è più facile commettere errori.

Nella Bibbia sono forse più le volte che Pietro fa brutte figure, che quelle in cui fa bella figura. Siccome potreste non ricordarveli, allora li prendiamo:

MARCO 9:2-8 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro presenza; le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare. E apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù. Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: «Rabbì, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo». E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro, se non Gesù solo.

– Sul monte della trasfigurazione Pietro fu preso da spavento, e se ne esce con qualcosa per rompere il ghiaccio, ma che causa maggior imbarazzo perché “non sapeva che dire”. Ti suona familiare?

Questo brano ci parla dell’importanza della PRESENZA DI DIO, della gloria di Dio!

Il termine ebraico per indicare la gloria di Dio è Kavod. Questo termine noi lo traduciamo con gloria, ma in realtà letteralmente vuol dire peso, quindi quando nell’Antico Testamento leggiamo in italiano “la gloria di Dio”, il più delle volte c’è scritto letteralmente “il peso di Dio”. La gloria di Dio nel tabernacolo, nel tempio e ovunque, si è sempre manifestata attraverso il “peso”. Se non hai mai sperimentato il “peso di Dio” non hai mai vissuto!

Purtroppo molti di noi sono bravi a cantare dei cantici, ma non gioiscono alla presenza di Dio! Spesso siamo così incentrati su noi stessi, da non capire che Dio ci ha creati per la Sua gloria. Scopo della nostra vita è rendere gloria a Dio, sarebbe triste arrivare alla presenza di Dio e bofonchiare:” E’ bene che siamo qui così facciamo 3 tende!” ed essere spaventati! Se hai paura della morte, se hai paura di dove andrai dopo la morte, ti consiglio di sbrigarti a capire lo scopo della tua vita prima che sia troppo tardi.

Un altro punto di questo brano è il parlarci del non contare sulle nostre parole o sui nostri ragionamenti, e dell’ASCOLTARE GESU’ (così ha detto il Padre dal cielo)! Se non riesci a stare in silenzio davanti a Dio, è un problema, perché farai fatica a sentirLo, e quindi sbaglierai strada. Gesù dice seguimi, ma se non lo ascolti e ubbidisci, allora vai a sbattere contro il muro!

MARCO 8:31-33 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo. Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».

– Quando Gesù stava spiegando di essere l’Agnello sacrificale che toglie i peccati del mondo, come profetizzato da secoli, Pietro comincia a rimproverarlo, al che Gesù lo definisce “satana”=avversario, accusatore e gli dice che non ha il senso delle cose di Dio. Hai mai litigato con Dio? Hai mai ripreso Dio perché qualcosa non ti quadrava? Era meglio che facesse come dicevi tu? Sei sicuro? Non è che sei stato avversario di Dio? Non è che stai ascoltando voci sbagliate?

– Siamo esortati ad avere il senso delle cose di Dio. Come si fa? Sicuramente ascoltando Dio. Sicuramente leggendo la Sua parola. Non la capisci, prega! Non ce la fai a leggere la Bibbia, prega di farcela! Non trovi il tempo per leggerla? Prega che il Signore ti dia tempo!

Costi quel che costi, dobbiamo avere i Suoi pensieri e non i nostri, dobbiamo seguire le Sue vie invece che le nostre!

Finora abbiamo parlato della GLORIA DI DIO E SUA PRESENZA – ASCOLTO DI DIO – LEGGERE LA SUA PAROLA – ESSERE DALLA PARTE DI DIO. Questi sono i primi punti dove un Pietro giovane nella fede è inciampato! E questi punti, capendoli, possono aiutarci per comprendere la nostra autorità in Cristo!

MARCO 14:32-40 Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato». Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. E disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate». Andato un po’ più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell’ora passasse oltre da lui. Diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi». Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: «Simone! Dormi? Non sei stato capace di vegliare un’ora sola? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole. E, tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano appesantiti; e non sapevano che rispondergli.

– E arriviamo nel Getsemani, Gesù gli chiede di pregare e intercedere, e per ben 3 volte si addormenta! Questa è una delle peggiori riunioni di preghiera della storia!!!! (no, purtroppo no, ce ne sono di peggio)!

Pregare è parlare con Dio…ciò significa che se io parlo A Dio, non è preghiera ma una trasmissione radiofonica, dove uno speaker parla e poi ci sono 3 ascoltatori (Padre, Figlio e Spirito Santo). Questa roba non serve a niente!

Pregare invece è parlare con, cioè insieme a Dio, quindi parlo io e Dio ascolta, poi parla Dio e io ascolto! Se al termine di una preghiera non hai sentito la voce di Dio, non è un problema, può capitare, il problema si pone se al termine di OGNI preghiera non hai mai sentito Dio, non hai mai aspettato la Sua risposta….mi domando a cosa serva pregare in questo modo!

– Volevo anche osservare un’altra cosa sulla preghiera: ti sei mai addormentato in preghiera? A me è capitato. Da piccolo continuamente. La sera nel letto ero spesso insonne, allora un bel giorno ho cominciato a pregare che il Signore mi facesse dormire bene e pregavo a mani conserte, e da quel giorno, per anni, la mattina mi svegliavo a mani conserte, per anni non ho finito una preghiera serale.

Hai mai saltato di pregare quando Gesù te lo chiedeva? Sai che spesso affrontiamo le cose da un punto di vista naturale, ma dietro potrebbe esserci un problema spirituale? Sai che se affronti un problema spirituale in modo naturale, non ne cavi un ragno dal buco?

Hai mai avuto torpore spirituale, e non sapevi perché, come mai, o come fare per risvegliarti?

La verità è che spesso siamo come Pietro: non abbiamo il senso delle cose di Dio, ci addormentiamo invece di vegliare e intercedere in preghiera, e a volte addirittura osteggiamo e siamo avversari di Gesù (spesso senza accorgercene) perché facciamo ciò che sembra giusto a noi, ma non ciò che vuole Lui!

Il problema di Pietro era che conosceva l’identità di Gesù ma non l’autorità, e di conseguenza non conosceva la propria autorità in Cristo.

Spesso anche noi facciamo questi errori: non sappiamo chi siamo, e non prendiamo la vera autorità spirituale nella nostra vita. Se non prendi la tua autorità, sei come un non credente, ma con la salvezza. Se non prendi la tua autorità, combatti contro i mulini a vento!

Molto meglio non essere spaventati dalla presenza tangibile di Dio. Molto meglio essere guidati dal vento dello Spirito Santo. Molto meglio ascoltare le direttive di Gesù.

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La completa armatura di Dio 2

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Nella prima parte di questa serie su EFESINI 6:10-18, abbiamo affrontato l’importanza dell’indossare la “completa” armatura, non una o solo alcune parti. In questo indossare, non siamo incoraggiati, o consigliati, ma tutti i verbi di questo brano sono all’imperativo.

Il Signore ci comanda di indossare l’armatura per “resistere nel giorno malvagio”. Dio non ne ha benefici o malefici se noi indossiamo o no la Sua armatura, siamo noi che ne abbiamo i benefici se la indossiamo o i malefici se non la indossiamo. Infatti potremmo avere tutto l’amore e l’altruismo del mondo ed essere a posto con Dio e con il mondo, ma non essere difesi dagli attacchi del nemico perché i “dardi infuocati” ci colpiscono se stiamo senza armatura, o anche solo senza una singola parte dell’armatura. Nella volta scorsa abbiamo affrontato la verità, la giustizia, la pace e la fede.

SALVEZZA

In battaglia la testa era il bersaglio principale, bastava poco per uccidere il soldato avversario colpendolo alla testa, per questo si indossavano degli elmi. Paolo sta scrivendo a credenti, per cui la salvezza è sicura, ma possono e potremmo non esserne sicuri nella difficoltà. Dio è con noi, e niente potrà farci perdere la salvezza, tranne la nostra rinuncia, tranne il nostro smettere di credere che abbiamo Dio al nostro fianco. Credere che siamo soli. A questo punto possiamo crollare sotto il peso, se non lo posiamo ai piedi della croce! Invece la nostra mente deve riposare in Cristo e nella certezza della salvezza. Qualsiasi cosa succederà mai, noi abbiamo fiducia che avrà una fine, e poi Dio ci accoglierà in cielo.

Non confidare nella vita terrena: se va bene, bene, ma se va male, che ce ne importa, ci importa di andare con Gesù!

1 CRONACHE 16:23 Cantate al SIGNORE, abitanti di tutta la terra,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza!

SALMO 12:5 Per l’oppressione dei miseri,
per il grido d’angoscia dei bisognosi,
ora mi ergerò», dice il SIGNORE,
«e darò la salvezza a chi la brama».

ISAIA 30:15 Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d’Israele:
«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza;
nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza».
Ma voi non avete voluto!

PAROLA PRONUNCIATA DA DIO (MEDITAZIONE)

La spada era effettivamente l’unica parte dell’armatura, deputata alla parte offensiva. Andare in battaglia ben protetti, ma senza armi, non è molto furbo. Non hai speranze di resistere e sopravvivere. Così un cristiano che non legge la Bibbia (nel senso che non ascolta ciò che Dio gli vuole dire), non la conosce e non la medita costantemente, che non passa tempo all’ascolto di Dio, è già finito!

GIOSUE’ 1:8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

SALMO 1:1-2 1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,
che non si ferma nella via dei peccatori;
né si siede in compagnia degli schernitori;
2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,
e su quella legge medita giorno e notte.

PREGHIERA

Anche se le prossime 3 parti, non hanno parti equivalenti di armature da battaglia, la Scrittura ci fa capire che sono comunque parte dell’armatura di Dio che il cristiano deve indossare.

Sono anche strettamente collegate e nella stessa frase del versetto precedente, quindi sono strettamente collegate con l’ascolto di ciò che dice Dio! Infatti nel testo greco il versetto 18 inizia con la preposizione “dia” che significa “attraverso”.

Preghiera non è la parte delle richieste, “prosèchome” è il termine generico che indica la comunicazione con Dio, che può avvenire attraverso il ringraziamento, l’adorazione, la supplica, l’ascolto, etc… Nella preghiera modello del Padre nostro, non troviamo richieste specifiche, ma comunicazione tra un figlio e suo padre. Infatti per definizione, pregare è “parlare con Dio” in un modo diretto, personale e intimo. Tutti siamo spinti con forza a parlare con Dio ogni giorno, e ad ascoltarLo!

1 TESSALONICESI 5:17 non cessate mai di pregare

1 TIMOTEO 2:8 Io voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando mani pure, senza ira e senza dispute.

L’esortazione nel versetto 18 è di pregare in ogni tempo, per mezzo dello Spirito e per tutti i santi: quindi sempre, nello Spirito e per tutti!

Tutti capiamo cosa vuol dire sempre e per tutti, ed è facile capirne il perchè siano importanti. Ciò che sfugge di solito è “per mezzo dello Spirito”.

John Bevere insegna che Paolo si stia riferendo al parlare in lingue. Secondo me è una forzatura, anche perchè dice in ogni tempo, quindi intende H24 e non posso parlare in lingue H24. Invece posso essere in sintonia con lo Spirito Santo H24, nello Spirito in ogni momento!

SUPPLICA

Il termine greco “deèsis” esprime il concetto di avere una mancanza, un bisogno, indigenza, una ricerca, una supplica.

LUCA 18:1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi:

GIACOMO 5:17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

FILIPPESI 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

VEGLIA

Non è lo stesso termine di risveglio, ma l’argomento è lo stesso, lo stare attenti e svegli spiritualmente. “Agrupnèo” è il termine che esprime l’essere svegli, attenti, fare attenzione: non dormire spiritualmente.

APOCALISSE 16:15 Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna.

CONCLUSIONE. Abbiamo visto che dobbiamo essere a posto con il Signore. Ciò avviene mostrando amore e adorazione verso di Lui e a vivere per Lui e non per noi stessi o i nostri interessi umani. Siamo chiamati anche ad amare il prossimo e ad essere una buona testimonianza e una luce per questo mondo di tenebre. Facendo queste cose, otterremo la salvezza, ma non sarà sufficiente per non essere colpito dagli attacchi del nemico, e per resistere nel giorno malvagio. Il Signore ci chiama e ci ordina di indossare la Sua armatura. Non è il Suo interesse, è il nostro! Solo in questo modo potremo restare in piedi quando le forze delle tenebre ci attaccano. Ma non dobbiamo fare come Achille, che era invincibile e protetto dappertutto, tranne in un punto: l’armatura va indossata tutta, la “completa armatura di Dio” (v.11,13). Ricordiamoci di farlo, ogni giorno!

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La completa armatura di Dio

La completa armatura di Dio
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Sei a posto con Dio? Sei a posto con il tuo prossimo? Sei a posto con il nemico? Si, il nemico. Ci sono cose che puoi fare per agevolare il lavoro del nemico, a danno della tua vita. In pratica puoi alimentare la tua “Kriptonite”. Infatti i credenti con lo Spirito Santo sono come Superman, ma se dimenticano alcune cose, possono depotenziarsi e diventare dei rammolliti e cadere sotto dei “dardi infuocati”.

Infatti leggiamo in Efesini 6:10-18 che come credenti dobbiamo fare alcune cose che si riassumono nell’indossare “l’armatura di Dio”. Ci sono circa 12 verbi all’imperativo in questi 9 versetti, per cui potremmo dire che questo brano racchiude una lista di comandamenti per il cristiano. Dobbiamo “rivestirci” (v.11) e “prendere” (v.13) l’armatura. Tante volte chiediamo a Dio di equipaggiarci, però in questo brano leggiamo che Dio ci esorta a prendere l’equipaggiamento. Scopo di questa armatura è il farci “stare saldi contro le insidie del diavolo” (v.11), “resistere nel giorno malvagio” e “restare in piedi” (v.13). In pratica con l’armatura possiamo rimanere in piedi anche durante le difficoltà della vita e durante gli attacchi spirituali. Il versetto 12 ci spiega che siamo in battaglia e c’è un combattimento, ma non contro esseri umani (“carne e sangue”). L’armatura di Dio è composta da: verità, giustizia, pace, fede, salvezza, meditazione della Parola pronunciata da Dio, preghiera, supplica, veglia.
L’amore è fondamentale per il cristiano, ben 2 comandamenti dati da Gesù riguardano questo. Fondamentale per stare davanti a Dio, ma al nemico non lo impressiona l’amore. La santificazione, l’altruismo e la beneficienza sono cose molto positive e distintive di un vero figlio di Dio, ma anche queste cose non impressionano il diavolo. Se ti basi solo su queste cose, potresti comunque essere colpito dai dardi infuocati del nemico. L’amore ti serve davanti a Dio e davanti al mondo, ma l’armatura ti serve davanti al diavolo! L’altruismo mostra una buona testimonianza davanti al mondo, ma solo l’armatura ti fa durare nel giorno malvagio! Dio “sopravvive” se tu sei senza armatura, sei tu che non sopravvivi davanti al malvagio senza armatura. E’ importante per te!
Nella registrazione audio approfondiamo alcuni dettagli dell’armatura romana che aiutano a comprendere le diverse parti e i diversi collegamenti pensati dall’apostolo Paolo e ispirati dallo Spirito Santo.
Procediamo poi con l’approfondire le singole parti, cominciando dalla verità, con la lettura di Giovanni 16:13, e 18:37. La giustizia con il Salmo 23:3 e Romani 10:10. La pace con Romani 8:31-32. La fede con Abacuc 2:4 e Romani 10:17.
Completeremo l’armatura nella seconda parte.