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Vangelocentrico o Cristocentrico

Sei Vangelocentrico o Cristocentrico? Nei prossimi minuti ti spiegherò cosa significano queste parole e come questo può reindirizzare la tua vita verso il conoscere Dio personalmente. Io sono Carlo di Messaggeri della Grazia, benvenuto/a. Ma cosa significa Vangelo? “Beh, Buona notizia, lo sanno tutti”. Ma quale buona notizia? Qui qualcuno comincia a perdersi. Lo aiuto io: buona notizia che Cristo è morto per i nostri peccati, risorto per darci vita, e che torna per regnare sulla Terra. Ma quindi: Vangelocentrico o Cristocentrico?

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Santo subito

In questo video vedremo chi sono veramente i santi, come si fa a diventarlo, e cosa Dio si aspetta da te oggi, subito! Santificazione non è qualcosa che riguarda pochi credenti della storia, morti, reputati tali da una religione fatta dall’uomo, ma è un argomento che riguarda tutti i discepoli di Gesù. Nella Bibbia sono molti gli inviti a diventare santi a Dio. Vediamoli insieme.

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Ateismo e Bibbia – I 5 diritti di Dio

Hanno ragione gli atei o i credenti? Chi si pone questa domanda ha molto probabilmente frainteso il significato di fede. Io stimo moltissimo gli orologiai, perché fanno un qualcosa di cui io non capisco quasi niente. Tu pensa che quando ero piccolo, spesso i miei orologi non funzionavano. Allora io prendevo un cacciavitino, aprivo l’orologio, smontavo cose all’interno di quell’orologio, facevo qualcosa, e poi richiudevo l’orologio. A volte funzionavano, ma spesso rimanevo con qualche vitina che mi avanzava. Con il tempo ho imparato che se mi avanzava qualche vitina, di lì a poco l’orologio si rompeva in maniera irreparabile. L’esempio della mia infanzia con l’orologio mi è utile per spiegare che la fede è essenzialmente capire che, come un orologio non si crea da solo o per caso ma ha bisogno di un orologiaio, così il mondo, che è miliardi di miliardi di volte più complesso di un orologio, deve essere stato creato da un’intelligenza miliardi e miliardi di miliardi di volte superiore rispetto ad un orologiaio. Nei prossimi minuti dunque vedremo che chiunque può avere fede in Dio, proprio come la avremmo verso l’orologiaio che ci vende l’orologio. Vedremo inoltre come fare per averla. E vedremo quanto è semplice incontrare Dio e conoscerLo.

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Sukkot La festa delle capanne e il tempo della gioia

Quanto sarebbe bello se Gesù potesse essere qui oggi, non è vero? Immagina i miracoli, la gloria, le persone che vengono toccate da Lui! La società moderna ha bisogno di Gesù come non mai.

Anche io, e anche tu, personalmente abbiamo bisogno di Gesù.

C’è una festa biblica che spiega e anticipa il giorno in cui staremo con Lui, proprio come 2.000 anni fa…anzi, meglio, molto meglio!

Rimani con noi!

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Indistruttibili

Fatti seriamente questa domanda: sei distruttibile o indistruttibile?

Se siamo sinceri, dobbiamo ammettere che spesso le cose che ci capitano mostrano la nostra vulnerabilità. Eppure ci sono persone che sembrano indistruttibili. Ne ho conosciute diverse, sia personaggi storici come Gesù (cui è capitato ciò che non è capitato a nessun altro), ma anche tanti altri esempi di vita che ho incontrato lungo il mio percorso.

Oggi analizziamo cosa motivava e fortificava alcune persone, contro ogni insidia.

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Preghiera, intercessione e…pietà?

Cosa c’entra la pietà? Non sono già importanti la preghiera e l’intercessione (che tra l’altro sono già due cose che non piacciono)? Oggi scopriamo cosa significa pietà, perché è importante e in che modo può cambiare la tua vita. Seguici tramite il video Youtube. E valuta se iscriverti per rimanere aggiornato sui prossimi video.

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Essere o fare

Essere o fare, questo è il dilemma? Sì, l’originale di Shakespeare era “essere o non essere” e ne abbiamo parlato negli scorsi incontri insieme al “essere o avere” che invito a riascoltare. Oggi continuiamo il viaggio alla scoperta del tuo cuore. Quanto dobbiamo “fare” e cosa dobbiamo “fare” per dare un senso alla nostra vita? Siamo al mondo per fare cosa? Rimani con noi che parliamo proprio di questo.

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Work in progress

Carissimi messaggeri, 

chi ci segue durante gli incontri online sa (perché è stato abbastanza evidente) che ci siamo visti costretti a fare degli urgenti lavori di manutenzione in casa.
Con il muratore abbiamo iniziato a vedere il dafarsi, e man mano che i giorni passavano, il quantitativo di interventi aumentava: ci si accorgeva di una stortura qui, di un difetto lì, della necessità di aggiungere una luce in un punto specifico, di una piastrella staccata là.. Eppure la nostra casa non ci sembrava così “storta” e conciata ad occhio nudo! Sì beh ovviamente c’erano diverse imperfezioni… ma quando abbiamo iniziato, metro alla mano, a prendere qualche misura ci siamo accorti di un sacco di dettagli che ad occhio nudo non avremmo mai notato. Come potevamo intervenire? In alcuni punti abbiamo demolito per ricostruire, in altri abbiamo dovuto coprire con del cartongesso per evitare che la casa diventasse tutta piena di detriti e polvere da ripulire (tenete presente che durante i lavori noi abitavamo l’appartamento e questa opzione era quasi una questione di sopravvivenza).

Tutto questo ci ha fatto riflettere molto sulla vita. Noi siamo l’edificio (per dirla biblicamente, “il tempio”). Ci guardiamo e pensiamo “beh dai poi tutto sommato non sono così male”… questa frase siamo in grado di dirla solo quando non iniziamo a prendere il metro perfetto di Dio e ci iniziamo a misurare. A quel punto tutte le storture vengono in evidenza e a quel punto abbiamo due opzioni: o permettiamo a Dio di lavorarci, demolire quello che non va di noi per poi ricostruirci dritti, oppure copriamo con del buon “cartongesso” quello che siamo pur di non andare incontro ad ulteriori difficoltà. E sappiamo benissimo tutti che il lavoro su noi stessi è il lavoro più difficile in assoluto. Ma se Dio ci spinge a cambiare e ci sostiene in questo cambiamento tramite l’azione dello Spirito Santo, potremo vedere le nostre vite trasformarsi.
Non tanto perché noi siamo o possiamo. Ma perché Dio è Dio e può. Abbiamo sentito troppe volte i discorsi motivazionali e ne abbiamo visto i frutti, dentro e fuori la chiesa, per non comprendere che tutto quello che poggia sulle nostre capacità tende a fallire miseramente. E’ facile per l’uomo essere indulgente con se stesso, ma questa è una trappola mortale. Gesù paragonò i religiosi che si davano arie di essere buoni e bravi a dei “sepolcri imbiancati”, ovvero persone che si credevano “tempio”, ma che in realtà erano luoghi di morte imbelliti. Già, perché dove regna l’IO, arriva la morte. Ma dove regna DIO c’è vita. E non solo a sufficienza, ma traboccante.
La domanda finale è una.
Siamo pronti a fare “demolire” le nostre storture dal grande Architetto?