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Sette chiavi per una vita benedetta

Sai come ricevere benedizioni sulla tua vita? Alcuni pensano che serva qualche magia. Altri pensano che serva qualche santo in paradiso. Altri ancora pensano che sia una specie di predestinazione e che loro ne saranno per sempre esclusi perché non rientrano tra i privilegiati. Oggi analizziamo gli insegnamenti della Scrittura su come ottenere la benedizione.

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Promesse da cogliere

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A volte viviamo male, viviamo al di sotto del piano di Dio per noi, perché non conosciamo i nostri diritti in Dio e non conosciamo le Sue promesse.

Ti sei mai domandato o domandata quale sia la volontà di Dio per te? Ti sei mai domandato cosa abbia in serbo Dio per te?

Il Suo piano per te può essere capito attraverso i prossimi brani che leggeremo, e capiremo che ci sono parecchie promesse per te. Se non capisci quali siano le Sue promesse, potresti perdertele per strada, non riceverle. Dipende da te il ricevere le promesse di Dio oppure no.

Non parlo di salvezza, ma di promesse.

La Bibbia potrebbe essere definito il libro delle promesse in quanto ne contiene a centinaia!

-Se queste promesse non fossero possibili, il Dio Onnipotente, il Dio Altissimo, Colui che sa ogni cosa, non le avrebbe promesse.

Le Sue promesse sono valide per te. Prendile, fa parte della tua eredità come figlio di Dio. Alcune hanno delle condizioni: cioè benedizione collegata a qualcosa da compiere. Altre non hanno condizioni ma vanno solo ricevute consapevolmente. Lui ha promesso:
VITA ETERNA “E questa è la promessa che egli ci ha fatta: la vita eterna.” (1 Giovanni 2:25)

– Non ti ha promesso tribolazione, ma vita. Non ti ha promesso sofferenza, ma vita. Non ti ha promesso morte, ma vita. Vita eterna vuol dire ricevere una nuova vita spirituale ora, che non finirà mai nemmeno quando subentra la morte terrena! E sia chiaro, Dio mantiene ciò che promette! C’è vita per te!

Se nasci una volta (umanamente) muori due volte (umanamente e spiritualmente. Ma se nasci due volte (umanamente e spiritualmente) muori una volta (solo umanamente, ma continui a vivere nello Spirito)!
DI PERDONARCI SE CI CONFESSIAMO “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” (1 Giovanni 1:9)

– Promessa con condizione. Dio vuole perdonarci, ma c’è bisogno di andare a Lui e confessare i nostri errori. Abbiamo bisogno di essere perdonati e purificati e questo può far risplendere la nostra vita.

Dio vuole farti risplendere e farti essere la luce del mondo, non lo dico io, ma lo dice Gesù in Matteo 5:14-16. Vai a Lui in comunione e sii trasformato nella Sua stessa sostanza. Lui vuole cancellare il tuo passato, perdonarti e darti una nuova speranza!

CI DARA’ UN CUORE (pensieri, mente, volontà, capacità, sentimenti) NUOVO “ Vi darò un cuore nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.” (Ezechiele 36:26)

– Ti capita mai di non capire la vita, gli eventi, come uscire dai problemi? Ti senti mai intrappolato, incatenato, in pericolo. Dio è con te! Non ti ha lasciato mai, ma per cambiare la tua vita serve un cuore nuovo (nuovi pensieri, nuova volontà, nuove capacità e sentimenti). Dobbiamo essere cambiati e trasformati.

Dio ha promesso di sistemarti, dagli il tuo cuore, non tenerlo per te. Metti il tuo cuore in buone mani, le uniche buone mani!
DI DONARCI LO SPIRITO SANTO “Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” (Luca 11:13)

– Ricevere lo Spirito Santo e vivere con Lui ti porta ad un altro livello! Puoi vivere al livello della gloria! Non accontentarti delle tenebre quando puoi vivere al livello della gloria. Dio vuole benedirti.

Dio ha promesso di darti il meglio SE GLIELO CHIEDI: cioè di darti lo Spirito Santo! Non c’è di meglio dello Spirito Santo, in quanto lo Spirito Santo ti fa entrare in un nuovo regno qui sulla terra: il Regno di Dio! Il più bel regno del mondo!
CI FARA’ DEL BENE, CI DARA’ GRAZIA E GLORIA “Perché Dio, il Signore, è sole e scudo; il Signore concederà grazia e gloria. Egli non rifiuterà di far del bene a quelli che camminano rettamente.” (Salmo 84:11)

– Lui ti ha promesso grazia e gloria. Se cammini rettamente e Gli chiedi grazia e gloria, Lui te le da. Si “concede” qualcosa che viene chiesto, e poi viene confermato da “non rifiuterà”! Per cui va chiesta la grazia e va chiesta la gloria! Puoi accontentarti di una vita miserabile, dove devi lottare per ogni cosa con le tue forze, oppure puoi chiedere la grazia e la gloria di Dio! Dio vuole farti sperimentare la Sua grazia, Lui vuole che vivi al livello della gloria, non al livello della miseria, della miserabilità e della maledizione! Vivere al livello della gloria permette di liberare centinaia di angeli al tuo servizio per mostrarti la potenza di Dio, altrimenti sarai salvato, ma senza sperimentare la potenza di Dio!
SAGGEZZA “Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore” (Giacomo 1:5-7)

– Dio ti ha promesso saggezza! Quando non sai che pesci prendere, il metodo per prendere la strada giusta è pregare, chiedere saggezza e credere che Dio te la dia! Infatti nel vers. seguente c’è il requisito di non dubitare. Credi in Dio e credi nella Sua promessa di darti saggezza quando la chiedi, e l’avrai! Dio è infinitamente più intelligente di qualsiasi uomo, è meglio seguire le Sue direttive, e Lui dice che ce le da quando le chiediamo!
PACE “A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida.” (Isaia 26:3) “E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:7)

– Puoi essere un credente stressato e ansioso, oppure puoi essere un credente che vive nella pace, dipende da te! Hai problemi, hai attacchi, ci sono lutti o malattie? Dio ti ha promesso pace e ti darà pace SE E SOLO SE sei fermo nei tuoi sentimenti e confidi in Dio! Altrimenti nisba!

Non se preghi, non se ti preoccupi, non se lavori di più, non se sei in depressione, non se sei sulle montagne russe dei tuoi sentimenti, non se confidi in te stesso o negli altri, ma SE E SOLO SE sei fermo o ferma nei tuoi sentimenti e confidi in Dio!!!

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Allarga i confini

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DEUTERONOMIO 30 1 «Quando tutte queste cose che io ho messe davanti a te, la benedizione e la maledizione, si saranno realizzate per te e tu le ricorderai nel tuo cuore dovunque il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà sospinto in mezzo alle nazioni 2 e ti convertirai al SIGNORE tuo Dio, e ubbidirai alla sua voce, tu e i tuoi figli, con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua, secondo tutto ciò che oggi io ti comando…

6 Il SIGNORE, il tuo Dio, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti affinché tu ami il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua, e così tu viva. 7 Il SIGNORE, il tuo Dio, farà cadere tutte queste maledizioni sui tuoi nemici e su tutti quelli che ti avranno odiato e perseguitato. 8 Tu ritornerai e ubbidirai alla voce del SIGNORE; metterai in pratica tutti questi comandamenti che oggi ti do. 9 Il SIGNORE, il tuo Dio, ti colmerà di beni; moltiplicherà tutta l’opera delle tue mani, il frutto del tuo seno, il frutto del tuo bestiame e il frutto della tua terra; poiché il SIGNORE si compiacerà di nuovo nel farti del bene, come si compiacque nel farlo ai tuoi padri, 10 perché ubbidirai alla voce del SIGNORE tuo Dio, osservando i suoi comandamenti e i suoi precetti scritti in questo libro della legge, perché ritornerai al SIGNORE tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua.

11 Questo comandamento che oggi ti do, non è troppo difficile per te, né troppo lontano da te… 14 Invece, questa parola è molto vicina a te; è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.

15 Vedi, io metto oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; 16 poiché io ti comando oggi di amare il SIGNORE, il tuo Dio, di camminare nelle sue vie, di osservare i suoi comandamenti, le sue leggi e le sue prescrizioni, affinché tu viva e ti moltiplichi, e il SIGNORE, il tuo Dio, ti benedica nel paese dove stai per entrare per prenderne possesso. 17 Ma se il tuo cuore si volta indietro, e se tu non ubbidisci ma ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, 18 io vi dichiaro oggi che certamente perirete, e non prolungherete i vostri giorni nel paese del quale state per entrare in possesso passando il Giordano. 19 Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza, 20 amando il SIGNORE, il tuo Dio, ubbidendo alla sua voce e tenendoti stretto a lui, poiché egli è la tua vita e colui che prolunga i tuoi giorni. Così tu potrai abitare sul suolo che il SIGNORE giurò di dare ai tuoi padri Abraamo, Isacco e Giacobbe».

– Questo brano ci insegna che il Signore ha messo la benedizione e la maledizione davanti a noi. Non dobbiamo aspettare o sperare, non dobbiamo pregare o supplicare per ottenere la benedizione. E’ Dio stesso il primo a volerci benedire. Lui vuole benedire coloro che sono convertiti (v.2) e cioè sono indirizzati a seguirLo. Coloro che Gli ubbidiscono (v.2) cioè ascoltano la Sua voce e si comportano di conseguenza. Un’ubbidienza che è anche sottomissione perché include l’ubbidirGli con il cuore (pensieri) e con l’anima.

Tutto questo con lo scopo di amarLo e avere una relazione con Lui (v.6)!

Il Signore vuole colmarci di beni, e moltiplicarci (v.9), se ubbidiamo alla Sua voce e torniamo a Lui (v.10)!

Ubbidire alla parola di questo comandamento (insegnamento) del Signore non è difficile, né lontano (v.11), ma è molto vicino, nella bocca e nel cuore (v.14) ed è da mettere in pratica!

Siamo noi a dover scegliere tra la vita e la morte, tra il bene e il male: Lui ci comanda di amarLo e pensare solo a Lui, di camminare dietro a Lui (v.15-16) e facendolo avremo vita abbondante e benedizione!

Se invece cerchiamo di seguire i nostri pensieri e le nostre voglie, otteniamo la maledizione, perché questi ci possono solo condurre verso il male.

Se la tua bocca e il tuo cuore sono focalizzati sul male, sulla malattia, sulla disoccupazione, sui pericoli, tutto andrà storto. Se ti focalizzi sulla vita in Dio, sull’amarLo, sul vivere per Lui, sulle Sue promesse e metti in pratica ciò che ti comanda, allora potrai solo sperimentare la benedizione di Dio sulla tua vita! Rileggiamo DEUTERONOMIO 30, dal 17 al 20

GENESI 32:24-31 24 Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino all’apparire dell’alba; 25 quando quest’uomo vide che non poteva vincerlo, gli toccò la giuntura dell’anca, e la giuntura dell’anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. 26 E l’uomo disse: «Lasciami andare, perché spunta l’alba». E Giacobbe: «Non ti lascerò andare prima che tu mi abbia benedetto!» 27 L’altro gli disse: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Giacobbe». 28 Quello disse: «Il tuo nome non sarà più Giacobbe, ma Israele, perché tu hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto». 29 Giacobbe gli chiese: «Ti prego, svelami il tuo nome». Quello rispose: «Perché chiedi il mio nome?» 30 E lo benedisse lì. Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse: «Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata». 31 Il sole si levò quando egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dall’anca.

– Nel brano precedente abbiamo visto l’importanza dell’ubbidienza a Dio, dell’avere un cuore puro, e dello scegliere il bene e la benedizione invece del male, e della maledizione! Dipende da noi scegliere! Benedire deriva dal latino “benedicere” che vuol dire “dire bene”, cioè non parlare del male o delle difficoltà o delle diversità di vedute e delle incomprensioni, ma parlare invece di ciò che unisce, che aiuta al bene ed enfatizza gli aspetti positivi delle cose. Ovviamente maledire, significa essere fissati sulle questioni negative, sulle cose che vanno male, sulle difficoltà, le incomprensioni e sui problemi!

Nel brano su Giacobbe invece vediamo la benedizione di Dio, e vediamo cosa bisogna essere disposti a fare per ottenerla. Essere disposti addirittura a lottare con Dio stesso! Non con una “preghierina” sterile e insipida, ma quasi fisicamente e con tutto noi stessi! Come abbiamo letto prima, Dio è il primo a volerci benedire, ma questo brano mostra quanto dobbiamo volere la benedizione, affinché la otteniamo!

Non basta essere credenti per ottenere la benedizione, bisogna lottare! I nostri pensieri ci portano fuori strada e ci fanno focalizzare sul male. Dobbiamo lottare per riportarli sulla speranza di Dio, e sulla ricerca della Sua benedizione! Non dobbiamo convincere Dio a benedirci, dobbiamo convincere e lottare con la nostra mente per focalizzarla su Dio!

1 CRONACHE 4:9-10 Iabes fu più onorato dei suoi fratelli; sua madre lo aveva chiamato Iabes, perché diceva: «L’ho partorito con dolore». 10 Iabes invocò il Dio d’Israele, dicendo: «Benedicimi, ti prego; allarga i miei confini; sia la tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire!» E Dio gli concesse quanto aveva chiesto.

– Il versetto 9 letteralmente è “Iabez era più onorevole dei suoi fratelli…”. Purtroppo la nostra Bibbia traduce come se l’onore fosse una percezione degli altri, ma le versioni inglesi traducono come dice il testo originale: era il suo atteggiamento ed erano la sue azioni a renderlo più onorevole. Dipendeva da lui e non dagli altri. Lui agiva e viveva in modo onorevole. Agiva e viveva in modo da suscitare rispetto.

Non era un pezzente. Non era un perdente. Non si autocommiserava di essere associato al dolore, alla sofferenza, ai problemi, alle difficoltà. Voleva riscattarsi dai problemi e dalle preoccupazioni.

– Nessuno è un perdente per volontà di Dio (non è questo il nostro scopo), anche se tutti nasciamo perdenti a causa del peccato di Adamo (questo è lo stato carnale), nasciamo nel dolore, con le difficoltà.

Sta a te e a me scegliere se vogliamo rimanere nello stato carnale di maledizione, oppure ricevere la volontà e lo scopo di Dio nella nostra vita attraverso la benedizione!

– La situazione che vivi non deve identificarti. Il problema non deve definire la tua identità. Neppure il nome o la storia, deve bloccarci o limitarci. Il nostro passato non deve schiavizzarci!

Iabes capì come fare e con chi interfacciarsi. COME, CHI.

Qual’è il tuo COME? Forse c’è da cambiare atteggiamento, mentalità, modo di parlare e cominciare a vivere con onore. Se tu non credi in te, e soprattutto in CHI è in te, gli altri non crederanno in te. Rialzati! Prendi i pensieri, il nome e il carattere di Chi può benedire la tua vita!

E Chi è il tuo CHI? Non guardarti in giro, non guardarti nemmeno allo specchio, non ascoltare i tuoi stessi consigli, ma vai al Dio di Iabez!

Iabez aveva rinunciato al suo nome (onore, carattere, autorità) perché preferiva l’onore del Creatore. Rifiutò le proprie capacità, i propri pensieri, ma volle andare da Colui che conta veramente in questo mondo. Lui non fu più onorato dagli altri, rispetto ai suoi fratelli. Lui era più onorevole dei suoi fratelli. La Bibbia lo definisce più onorevole. Lo Spirito Santo lo definisce più onorevole…perché?
Perchè rifiutò la carnalità, rifiutò l’eredità familiare, rifiutò i problemi e la vergogna. Lui andò da Colui che poteva benedirlo! Pregare Dio e mettere i tuoi pesi su di Lui, ti rende onorevole. ChiederGli di essere benedetto, ti espone alla benedizione. Tenere la maledizione, ti porta altra maledizione.

Dio può allargare i tuoi confini. Solo Lui e non tu!

Dio può toglierti la sofferenza, se la cedi a Lui. Solo Lui può farlo e non tu!

Perché continuare a vivere nella maledizione? Se Glielo chiedi, Lui può togliere la tua maledizione e darti la benedizione!

Non sei costretto a vivere nella vergogna! Dio vuole togliertela! Devi lasciarla a Lui e vivere con onore!

Il verbo “era più onorevole” in ebraico è Nichbad, una forma di Kavad che vuol dire “essere pesante”, “essere glorioso”, “essere onorevole”. Da questo verbo deriva il sostantivo Kavod, su cui ho predicato le scorse settimane, che è il sostantivo che esprime la gloria di Dio ed era presente nel tabernacolo, “pesante”, presente, tangibile. Qui esprime il concetto che Iabez ha scelto di vivere nella gloria, nell’onore, vivere una vita di “peso” cioè di valore e di azione. Quello che fai influenza la tua vita. Quello che dici con la bocca, influenza la tua vita. Puoi partire da una sistuazione di svantaggio, ma uscirne, se credi in te e in Colui che è in te! Puoi vivere una vita onorevole, se ricerchi la gloria di Dio! Puoi ricevere onore invece di vergogna, se vivi in comunione con Dio!

Birkat Kohanim (traslitterazione con caratteri latini)
Yevhārēkh-khā YHWH veyishmerēkhā
Yāʾēr YHWH pānāw ēlekhā viḥunnékkā
Yissā YHWH pānāw ēlekhā veyāsēm lekhā shālōm

Birkat Kohanim (Benedizione sacerdotale) in italiano da Numeri 6:24-26
‘Il SIGNORE ti benedica e ti protegga!
Il SIGNORE faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio!
Il SIGNORE rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!