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Santo subito

In questo video vedremo chi sono veramente i santi, come si fa a diventarlo, e cosa Dio si aspetta da te oggi, subito! Santificazione non è qualcosa che riguarda pochi credenti della storia, morti, reputati tali da una religione fatta dall’uomo, ma è un argomento che riguarda tutti i discepoli di Gesù. Nella Bibbia sono molti gli inviti a diventare santi a Dio. Vediamoli insieme.

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Ateismo e Bibbia – I 5 diritti di Dio

Hanno ragione gli atei o i credenti? Chi si pone questa domanda ha molto probabilmente frainteso il significato di fede. Io stimo moltissimo gli orologiai, perché fanno un qualcosa di cui io non capisco quasi niente. Tu pensa che quando ero piccolo, spesso i miei orologi non funzionavano. Allora io prendevo un cacciavitino, aprivo l’orologio, smontavo cose all’interno di quell’orologio, facevo qualcosa, e poi richiudevo l’orologio. A volte funzionavano, ma spesso rimanevo con qualche vitina che mi avanzava. Con il tempo ho imparato che se mi avanzava qualche vitina, di lì a poco l’orologio si rompeva in maniera irreparabile. L’esempio della mia infanzia con l’orologio mi è utile per spiegare che la fede è essenzialmente capire che, come un orologio non si crea da solo o per caso ma ha bisogno di un orologiaio, così il mondo, che è miliardi di miliardi di volte più complesso di un orologio, deve essere stato creato da un’intelligenza miliardi e miliardi di miliardi di volte superiore rispetto ad un orologiaio. Nei prossimi minuti dunque vedremo che chiunque può avere fede in Dio, proprio come la avremmo verso l’orologiaio che ci vende l’orologio. Vedremo inoltre come fare per averla. E vedremo quanto è semplice incontrare Dio e conoscerLo.

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Essere uno in Cristo

Essere uno in Cristo
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Si parla molto di ecumenismo e di unità dei credenti. Ma per capire la volontà di Dio per la Chiesa e per i Suoi figli, bisogna capire che genere di unità desidera il Padre celeste, e di quale unità parlava il Figlio quando era in terra.

Sicuramente Dio è contro le divisioni, contro le guerre e contro la maldicenza, ma bisogna capire anche cosa Lui intende per divisioni, altrimenti potremmo giudicare negativamente delle cose che apparentemente a noi sembrano divisioni, mentre invece agli occhi di Dio possono essere delle moltiplicazioni, o delle potature per togliere il marcio e permettere alla parte sana di continuare a crescere.

Per noi vedere dei membri che escono da una chiesa e ne aprono un’altra potrebbe sembrare un atto di discordia, invece potrebbe essere un fondare una realtà nuova che può testimoniare il Vangelo di Cristo a persone che non lo avrebbero ricevuto in altro modo. E delle persone che escono da una chiesa per andare in un’altra, potrebbe essere un desiderio dello Spirito Santo di far mettere a lavorare degli altri operai nella vigna del Signore.

Potremmo invece giudicare positivamente delle persone che per tanti anni rimangono in una chiesa a scaldare una sedia, senza mai mettersi veramente al servizio di Dio. Cosa è importante per il Signore?

GIOVANNI 17:20-23 Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.

L’unità dei credenti è qualcosa di prezioso agli occhi di Dio, ma bisogna capire chi per Lui sono credenti (quali qualifiche e attributi servono per esserlo), chi per Lui è Chiesa, cosa intende Lui per unità, e unità in chi.

Non che dobbiamo fare i detective, in quanto è buono analizzare sé stessi, ma comunque faremmo bene a capire le vie di Dio. Inoltre bisogna anche distinguere tra l’unità che viene dall’uomo nella carne, e l’unità che viene da Dio nello Spirito. Dopo riprenderemo questo brano, ma prima approfondiamo alcuni concetti:

Icumène deriva da ikèo “abitare” e indica il pianeta terra cioè “la casa che tutti abitiamo” (opposto di èremos). Non riguarda Dio, ma riguarda un percorso di avvicinamento degli uomini tra loro, volendo anche escludendo Dio. Cercare di vivere in amore e in accordo, senza offese o far prevalere dottrine sugli altri: non è cristianesimo, è umanesimo. Non è questo che Gesù ha insegnato, anzi!

Alcune divisioni sono buone e vi porto alcuni esempi.

MATTEO 23:13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare.

GALATI 2:11-14 Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare. Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi. E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Ma quando vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei giudeo, vivi alla maniera degli stranieri e non dei Giudei, come mai costringi gli stranieri a vivere come i Giudei?»

ATTI 15:36-41 Dopo diversi giorni, Paolo disse a Barnaba: «Ritorniamo ora a visitare i fratelli di tutte le città in cui abbiamo annunciato la Parola del Signore, per vedere come stanno». Barnaba voleva prendere con loro anche Giovanni detto Marco. Ma Paolo riteneva che non dovessero prendere uno che si era separato da loro già in Panfilia, e non li aveva accompagnati nella loro opera. Nacque un aspro dissenso, al punto che si separarono; Barnaba prese con sé Marco e s’imbarcò per Cipro;
Paolo, invece, scelse Sila e partì, raccomandato dai fratelli alla grazia del Signore.
E percorse la Siria e la Cilicia, rafforzando le chiese.

Poi vediamo che Paolo cambierà idea, grazie a Barnaba e alla maturazione di Marco stesso: “Prendi Marco e conducilo con te; poiché mi è molto utile per il ministero.” (2 TIMOTEO 4:11)

Tutti sbagliano (e tutti sbagliamo), ma non dobbiamo cadere nell’errore del tollerare tutto a danno del Vangelo. Soprattutto, dobbiamo essere mossi dagli insegnamenti-comandamenti di Cristo, e nessuno di questi deve annullare gli altri: AMARE DIO – AMARE IL PROSSIMO – FARE DISCEPOLI. Essere uno rientra all’interno dell’amare il prossimo (essere uno non è un comandamento, ma una preghiera). Essere uno non deve impedire il fare discepoli, o l’amare Dio, e non deve neanche impedirci di amare il prossimo. Se io frequentando una chiesa, sono impedito dall’amare alcune persone (perché la chiesa mi vieta di frequentarle, o perché le evangelizzo e la chiesa le fa scandalizzare) allora non ci siamo. Personalmente ho vissuto più volte questo!

L’unità fra i credenti è molto importante, ma il testo evidenzia che questi credenti devono essere uniti in Dio. Dire quello che dice lo Spirito Santo, e fare quello che fa il Padre. Rileggiamo GIOVANNI 17:20-23

Non c’è unità senza Cristo, vivente e operante. Non c’è unità senza lo Spirito che guida la nostra vita. Troppe chiese sono cristiane di nome e non di fatto!

GIOVANNI 17:8 poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato.

GIOVANNI 14:12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre;

Ci sono tanti che perdono tempo nel fare incontri, riunioni, preghiere per l’unità. Invece dovrebbero fare opere maggiori di quelle di Gesù. Parlano dell’ecumenismo, o usano il “potere dell’abuso spirituale” dichiarandosi tuoi “padri spirituali” e che non devi “trascurare la comune adunanza” invece dovrebbero ripetere le parole del Padre come faceva Gesù quando era sulla terra. Non abbiamo bisogno di una super religione o super denominazione cristiana, quella arriverà e servirà all’anticristo. A noi serve di essere uno in Cristo con Cristo in noi tramite lo Spirito Santo. Serve di ascoltare il Padre e guardare il Padre cosa fa e cosa vuole compiere, per seguirLo e agire per la Sua gloria e l’espansione del Suo Regno. Il buonismo carnale non serve a niente a noi, come ho detto servirà all’anticristo, a noi serve invece essere discepoli temerari del nostro unico grande Maestro Gesù Cristo! Uniti nello Spirito, nell’ascolto di Dio.

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Aria di casa

Avevo appena preso Irene dall’asilo e stavamo ritornando nel nostro comune.
Sulla strada del rientro ho proprio avvertito quella bella sensazione di essere vicina a casa, in un luogo che conosco bene, del quale conosco ogni buco sulla strada, ogni albero, nel quale mi so districare con dimestichezza…
E ragionando ancora ho pensato che in realtà c’è voluto del tempo prima che dentro di me potessero stratificarsi immagini, dettagli, profumi, luci, che mi facessero riconoscere questo piccolo paese come “casa” e a farmi sentire parte, dimorante, residente…
Anche per sentirsi a casa nel nostro condominio c’è voluto del tempo: tempo per conoscere i vicini, la struttura, la storia, ogni singola crepa…
Idem per il nostro appartamento. Oggi il nostro muratore mi faceva notare che sono un caso anomalo di “cliente consapevole” dei dettagli del proprio appartamento, tanto da sapere anche la situazione delle scatolette di ispezione elettriche (è vero, ho un debole per i cavi, elettrici o audio che siano).
Quella che comunemente viene chiamata “aria di casa” viene distintamente avvertita anche da Irene sin da quando era piccina: puntualmente quando siamo in macchina è in grado di addormentarsi a due kilometri da casa, e questa cosa è successa decine e decine di volte. E’ come se anche lei riconoscesse la strada, capisse che a casa ci si può rilassare, e… Ronf!

E poi ho pensato a noi cristiani, cittadini già da ora di un regno fisico che non c’è e che non sappiamo ancora come sia, ma del quale Dio ha voluto darci diverse informazioni, sottolineando che sarà perfetto e con Cristo come capo.
Pensavo che le informazioni in merito al regno di Dio possiamo viverle sulla nostra pelle già oggi perché il regno di Dio fisico è preceduto dal regno Spirituale nel quale già stiamo vivendo. E le conoscenze su questo regno spirituale non si acquisiscono studiando, ma solo “DIMORANDO” in Dio e permettendo alla sua Parola (Cristo) di dimorare in noi attraverso lo Spirito Santo.
E pensavo alla via che conduce a quel regno. Sia che si tratti del rapimento, sia che si tratti del dover attraversare la morte, ora che comprendo ancora più a fondo che dall’altra parte c’è il mio Sposo che è Cristo, tutto assume un sapore diverso.
Non c’è l’incertezza eterna, ma c’è la certezza di una luce eterna che scalderà i nostri cuori per sempre.
Non c’è il terrore di come sarà di là, ma c’è la sicurezza di arrivare a casa.
La morte, la fine, non è casa nostra.
La vita eterna nell’amore di Colui che ci ha amati fin dalla fondazione del mondo. Quella è casa nostra.

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Hai del companatico? Il Grande Mandato – 1a parte

Hai del companatico? Il Grande Mandato – 1a parte
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Leggendo la Bibbia e paragonando la chiesa primitiva con la chiesa attuale, non si può non notare molte differenze. Sembra come che la chiesa attuale abbia bisogno di una scossa, come se vivesse in un torpore da quasi 2000 anni. Alcuni limitano il Grande Mandato a evangelizzare, ci provano, falliscono e smettono.
Attraverso una analisi approfondita di Matteo 28:16-20, Luca 4:38-5:11 e Giovanni 21:1-14, capiremo quanto furono grandiose le due pesche miracolose, cosa significhi veramente essere discepoli e quanto Gesù sia interessato al nostro bene. Vedremo soprattutto quanto sia importante capire che abbiamo bisogno di sentire la voce dello Spirito e farci lavorare da esso, allo stesso modo in cui un principiante con il foglio rosa, deve guidare con un istruttore a fianco o almeno un patentato!