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Senza paura

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Cos’è la paura? Quanto impatto ha nella vita delle persone? Da dove nasce la paura? E’ possibile controllarla? Come?
Tranquilli oggi non faremo una lezione di psicologia, bensì scopriremo insieme cosa ci dice la Bibbia su questo argomento e scopriremo che è possibile vivere una vita senza paura.

Lasciatemi fare un preambolo. Oramai 3 anni fa portai l’unico sermone che il Signore mi diede fino ad oggi. Arrivò come una fiumana alle 2 di notte ed era sulla discesa dello Spirito Santo. E Biblicamente, la discesa dello Spirito Santo è sempre accompagnata da una successiva testimonianza evangelistica con anime che si convertono a Dio, come se ci volesse un fuoco ulteriore per essere in grado di dire con convinzione quello che i credenti sono chiamati a dire al mondo. Se volete poi lascio in descrizione i versetti che avevo citato in quel messaggio così potete andare a controllare quello che vi dico.

L’altra sera ero nel letto e il Signore mi ha iniziato a parlare sul tema della paura, un’altra fiumana di informazioni che mi si sono stampate nella mente in meno di un’ora.
Effettivamente è un tema scottante. Non passa settimana che non venga a conoscenza di situazioni in cui le persone hanno sperimentato un senso di paura, di panico, di terrore… Diciamo che la situazione pandemica nella quale ci troviamo non ha certo reso le cose semplici per le persone… Ma già anni fa il tema della paura era un problema crescente.


E vi confesso che fino a pochi anni fa io stessa avevo una paura che mi limitava non poco nel crescere spiritualmente, e ve ne parlerò fra poco. Nella mia vita non ho mai avuto grandi paure a parte quella del giudizio degli altri, specialmente dei professori. Durante il periodo scolastico questo mi faceva andare letteralmente andare in tilt, tant’è che dimenticavo le cose che studiavo e tranquillamente riuscivo a fare scena semi muta alle interrogazioni. Ma quando Cristo è veramente entrato nella mia vita trasformandomi con il suo Spirito Santo questa situazione si è risolta istantaneamente e ringrazio Dio di avermi liberato.

Dicevo, anche dopo questa esperienza con Dio di trasformazione, mi era rimasta una forma di “paura”, che da cristiana, battezzata in acqua e in Spirito, era alquanto assurda: avevo paura di leggere l’apocalisse. Posso candidamente confessarlo, per i primi anni della mia vita da credente ho provato diverse volte a leggerla, ma un senso di repulsione mi allontanava da quella parte importantissima della Bibbia… non solo, provavo un certo fastidio quando alcune sorelle in passato con lo sguardo tutto raggiante mi dicevano “Maranathà, il Signore Gesù ritorna!”, non riuscivo proprio a capire… Poi con gli anni, alcuni sogni che mi hanno ribaltato – spiritualmente parlando- e con l’arrivo di Carlo nella mia vita – e anche quello è stato un bel ribaltone, sembra ieri che è arrivato da Roma ma ci conosciamo oramai da 16 anni- lui mi ha accompagnato nella lettura dell’apocalisse insieme ai giovani della chiesa anni fa…dicevo, così questa paura è stata tramutata in gioia. Gioia di leggerla, gioia di capirla… ma come, direte, GIOIA? Non dovrebbe spaventarci quello che arriverà visto che sarà costellato di eventi catastrofici? Alcuni hanno addirittura fame di scoprirne i dettagli, di capirne le implicazioni, intuirne i personaggi… non è tanto il mio caso, forse perché in realtà dentro di me è ben sedimentato il fatto che posso fidarmi di Dio e del suo tempismo perfetto. So che quando Cristo si farà avanti e scioglierà i sigilli che daranno il via all’”apocalisse” sarà fatto tutto nel suo piano perfetto, già stabilito sin dalla fondazione del mondo.

E l’altra sera mentre il Signore mi parlava della paura mi veniva in mente la parola inglese BOLDNESS contrapposto alla paura, che in italiano si può tradurre con Audacia, l’essere ardito, quasi sfrontato. Ah, potremmo davvero passare per sfrontati, rispetto alla paura che si respirerà in quei giorni di cui parla l’apocalisse. Già, perché l’apocalisse racconta di sette anni in cui l’ira di Dio si riverserà sulla terra. Eppure, Dio ci chiama ad essere audaci e a non averne paura.
Come è possibile tutto questo?

APOCALISSE 2:10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita.

Ad una chiesa, quella di Smirne, l’angelo manda in avvertimento che accadranno cose difficili da sopportare. Ma che NON DOBBIAMO TEMERE. E mi torna il concetto di BOLDNESS. Sii audace, coraggioso, fino alla morte – forte, non è vero?.

1 PIETRO 3:14 Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi!
Non vi sgomenti la paura che incutono e non vi agitate;

questo verso di Pietro rincara la dose. Soffriremo, siatene certi, e anche ingiustamente. Già oggi accade, senza voler scomodare i tempi apocalittici. Già oggi veniamo posti davanti a situazioni che ci incutono timore e che ci fanno agitare. Ma c’è un NON grande come Dio stesso davanti.
In quel NON è racchiusa tutta la potenza dello Spirito Santo che farà da scudo per la nostra anima e la terrà al sicuro fra le braccia del padre.
Siamo umani, Pietro e Paolo lo sapevano bene.

Anche Gesù lo sapeva…

MATTEO 14:27 «Coraggio, sono io; non abbiate paura!»

In occasione della sua “passeggiata” sulle acque Gesù si vide costretto a tranquillizzare i suoi che vedendolo camminare liberamente si spaventano…
-piccolo inciso… quanto ci spaventa il miracoloso che risiede in Cristo e la potenza che risiede in Dio? Abbiamo paura di spingerci in quel campo? Apro e chiudo parentesi –
Dicevo, Gesù, Paolo e Pietro ci devono ricordare che NON abbiamo bisogno di avere paura.
Ma perché?


Facciamo un salto carpiato indietro e arriviamo a Genesi- si perché genesi e apocalisse sono piene di parallelismi.
La prima volta che l’uomo provò il sentimento della paura fu dopo aver mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male, ovvero dopo aver disobbedito. La paura non faceva parte del tempo dell’eden. Ha iniziato a comparire nel mondo dopo il momento della caduta, ovvero dopo che la comunione perfetta che Dio aveva con l’uomo si era interrotta. E da quel momento in avanti ha continuato ad imperversare nei cuori di tutti gli uomini e a influenzarne le azioni.

Ne siamo soggetti oggi? Tu ed io, siamo soggetti alla paura? Sì? Allora dobbiamo parlare di questo che è davvero un problema.

2 TIMOTEO 1:7 Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina.

In DIO non risiede PAURA e la paura non può venire da lui. Allora, perché continuiamo a caderci se siamo “seduti” in Cristo? Forse perché razionalmente non riusciamo a rinchiudere quel sentimento così ingombrante, così pervasivo… pensiamo faccia parte di noi e lo accogliamo, d’altronde Dio ci ha fatti così, no? L’idea che il lavoro di tenere a bada la paura sia da delegare alla nostra parte razionale è una pura illusione.
La paura ci mette nella condizione anche di essere incostanti a dire di questo versetto. Ed è anche molto interessante che Paolo qui contrapponga la Paura all’amore. Credo si spieghi meglio con la riflessione che andremo a fare sul prossimo versetto.

GALATI 5:22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo;

Una persona che prova costantemente paura sarà in grado di amare? Di avere quello slancio naturale nei confronti degli altri? di gioire (la Bibbia altrove dice che siamo chiamati a gioire in ogni tempo)? di avere autocontrollo – pensate alle crisi di panico… perdi completamente il controllo di te, ti assale un senso di pericolo, il fiato si accorcia senza apparente motivo, inizi ad ansimare – abbiamo autocontrollo in quei momenti? Se coviamo la paura saremo in grado di avere pace, di essere fedeli (o disciplinato, costanti a dire del versetto precedente)… capite come è subdola la paura? Ma andiamo oltre, che influenze hanno sulle persone intorno a noi le nostre paure?
La paura rode dentro, nell’anima. Ed è capace di far marcire il frutto dello Spirito se gli diamo spazio…ma è capace di influenzare le nostre scelte, le nostre decisioni, e la vita delle persone intorno a noi.
Mi ha colpito recentemente parlare con una giovane mamma credente che senza nemmeno rendersene conto ha ammesso candidamente che per paura di creare in suo figlio una facciata cristiana, non gli stava insegnando niente su Dio rimandando l’argomento a quando sarebbe stato in grado di decidere. Quando la Bibbia si raccomanda di insegnare ai piccoli il timore dell’eterno in modo che quando saranno grandi non se ne allontaneranno… capite quanto la paura distorca la visione delle cose e ci porti a fare in “buona fede” l’esatto contrario di quello Dio ci suggerisce di fare?

La questione non è razionale, bensì è spirituale e affonda le sue radici in eden.

GENESI 3:10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto».

In eden con la caduta dell’uomo è stato inaugurato il tempo della paura che ha regnato indisturbata per millenni spingendo l’uomo ad esserne succube e a muoversi secondo quello che la paura ha dettato e detta ancora oggi. Ma con la discesa dello Spirito Santo il dominio della paura è stato interrotto nella vita di coloro che ricevono lo Spirito Santo come loro guida, ricevono Cristo come loro salvatore e Signore e riconoscono Dio come L’unico degno di lode e adorazione, alleluia!

Lo spirito Santo è in grado di ristabilire quella connessione con Dio ad un livello che possiamo sopportare qui sulla terra e fuori dall’eden, infatti c’è scritto che nessuno può vedere Dio e vivere, ma in eden succedeva esattamente questo. Ma lo Spirito che vive ed abita in noi ci permette di farcelo “vedere”, sentire, capire, farci ABITARE in Dio, di essere “seduti alla destra di Cristo nei luoghi celesti” già da ora.

Dio ci ha fornito una arma letale per la paura: lo Spirito Santo.

La paura non può avere spazio in un cuore ripieno dello Spirito Santo.

E rieccheggiano le parole del primo capitolo di Giosuè 1:9

Non te l’ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai.

Nell’antico testamento come nel nuovo, arrivando in Apocalisse, il Signore comanda a me e a te di non avere paura e di essere coraggioso. Perché?
PERCHE’ LUI HA PROMESSO DI ESSERE CON NOI, e lo ha fatto mandando lo Spirito Santo. Lui è preposto a abitare in noi, ad accompagnarci, a consolarci, a ricordarci la Parola, a innalzare attraverso di noi il Signore, a lodarlo a glorificarlo, e tutto questo produce in noi un cuore gioioso che non si preoccupa più, ma che in piena fiducia si occupa di quello che il Signore mette quotidianamente davanti da fare e che con Audacia svolge il suo compito in pienezza di vita.

Vorrei invitarti a prendere del tempo ora per riflettere insieme. Chiediamo allo Spirito Santo quali aree della tua, della mia vita, sono ancora soggette alla paura. Riconoscerle alla luce della Parola di Dio è il primo passo.
Il secondo passo è chiedere allo Spirito Santo di riempirci di lui, di una misura tale che la paura non possa più avere spazio nella nostra vita. Iniziamo a non chiamarle più le “nostre” paure, non culliamole, non diciamo siamo fatti così, non permettiamo alla paura di mettere radici nella nostra vita, nella nostra mente e nel nostro cuore, nelle nostre famiglie… La paura ci deruba di quella vita abbondante, di quella misura pigiata, scossa e traboccante che il Signore ci vuole dare della sua presenza, del suo amore, della sua pace, della sua benedizione…
Rinuncia alla paura, dai spazio all’audacia dello Spirito Santo nella tua vita.
Non voglio concludere alla classica maniera con un “Dio ti benedica”. Voglio ringraziare una cara sorella per aver rinforzato nella mia vita il concetto della costanza di Dio con la frase “il Signore ti benedice!” Stanne certo, è al tuo fianco, ha promesso di essere al tuo fianco sempre, in ogni cosa che hai affrontato, stai affrontando e che affronterai. Lui è il Signore dell’eternità.

Amen.

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Protezione divina

Protezione divina
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Dio protegge i Suoi figli, però a volte succedono cose spiacevoli e tristi anche ai Suoi figli. Com’è possibile? Sembra un controsenso: Dio protegge, ma a volte non protegge? Eppure non è un controsenso. Rimani con noi e cercheremo di capire qual è il punto di vista di Dio, come si possa essere protetti e fino a che punto si spinge la prova che un credente possa affrontare.

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Un giorno, avrò avuto 10-11 anni, stavamo rientrando da un culto speciale di sera, mi sembra fosse tardino, verso la mezzanotte. Io ero stanchino e tranquillo seduto sui sedili posteriori della macchina quando di colpo ho come sentito un calore assurdo, qualcosa di anomalo, come un esplosione. Poi ho percepito una macchina che era parcheggiata a bordo strada a fianco a noi…ma non era ferma, si muoveva! Dopo pochi secondi un brutto botto con rumori di vetro e lamiere. Mi sono girato e ho visto il panico nella strada dietro noi. La macchina che era dietro di noi era stata travolta dalla macchina che era parcheggiata ed era partita in retromarcia anche se la carreggiata era occupata! Se passavamo pochi secondi dopo, oppure la macchina parcheggiata partiva pochi secondi prima, saremmo stati presi in pieno!

Questo fu un segno incredibile della protezione divina. Dio è al nostro fianco e chissà quante volte ci ha salvato la vita. Io ne ricordo decine, più tutte quelle che non so!!! Non so te, ma io mi sento un miracolato da Dio. Dio protegge!!!

SALMO 27:1 Il SIGNORE è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? Il SIGNORE è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura?

– Il Salmista poteva non temere il male, l’ingiustizia, la povertà o altre tipologie di problemi. Il Salmista poteva resistere ai diversi tentati omicidio che aveva subito. Non perché era uno sprovveduto, un sempliciotto, un fortunato, ma perché seguiva la luce mostrata da Dio. Perché confidava nella salvezza di Dio. Perché Dio era il suo baluardo.

DEFINIZIONE. Nell’antica architettura militare, il baluardo era una fortificazione composta da terrapieni e strutture di sostegno, in genere scarpate in muratura, su pianta poligonale. In partic., l’elemento caratteristico della fortificazione bastionata (detto anche bastione), che consiste nelle opere difensive sporgenti in corrispondenza degli angoli della cinta perimetrale. 2. fig. Riparo, mezzo di valida difesa

– Qui il Salmista dichiara di non essere la vedetta, ma che Dio è la sua vedetta. Di non proteggersi da sé, ma che Dio è la sua protezione, la sua difesa. Sono dichiarazioni molto forti, di qualcuno che non si fa giustizia da solo. Che non confida nelle proprie capacità di giudizio, ma in quelle di Dio, e si rimette a Lui. Quante volte Davide potè farsi giustizia da solo, uccidendo colui che era il suo problema, ma non lo fece!

Il nostro fulcro deve essere il non separarsi mai da Dio e dal Suo amore:

ROMANI 8:37-39 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

– Tu sei vincitore, sì potresti avere difficoltà, problemi, le cose potrebbero andare male, ma sei vincitore, anzi, più che vincitore! La vittoria non consiste nel far andare le cose bene per magia, ma consiste nell’avere la speranza che Dio è con noi, ci ama e ci sostiene. La speranza che qualsiasi cosa accada, ne usciremo fuori (nel versetto precedente parlava dell’essere messi a morte). La morte e qualsiasi altra cosa non potranno mai abbatterti se sei in Cristo. Nessuna cosa presente o futura potrà mai distruggerti, o allontanarti dall’amore di Cristo. L’amore di Dio ci da forza!

1 CORINZI 10:13 Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.

– Se la tentazione è dura, resisti. Dio non permetterà che possa essere troppo forte. Se è troppo forte forse hai perso di vista Dio e sei fuori dal Suo sentiero. Prega il Signore di illuminarti, non continuare ad andare avanti. Se è troppo difficile, prendi un attimo di pausa, adesso, metti in pausa il video e cerca la faccia del tuo Signore. Spegni le distrazioni, i cellulari, i televisori, i social network e parla con il tuo Padre Celeste! Fallo essere il tuo baluardo, la tua roccaforte, la tua salvezza.

Se vuoi spaccarti la testa contro il muro, Lui non ti fermerà! Se tu non gli dai spazio nella tua vita, Lui non lo prenderà con la forza! Il Salmista decise volontariamente di far essere Dio il suo avamposto, la sua vedetta, la sua sentinella, la sua luce, la sua salvezza. Dio vuole proteggerti, ma non può evitare che tu inciampi se non cammini alla Sua luce!

Ieri sono andato in montagna al tramonto e sono rientrato che era buio. Avevo la luce frontale, per cui vedevo dove mettevo i piedi e non mi sono perso. Abbiamo bisogno della luce di Dio in questo mondo buio di tenebre! Lui non può ripararti se non ti rifugi in Lui! L’ho già letto altre volte, ma lo rileggo ora:

SALMO 91:9-10 Poiché tu hai detto: «O SIGNORE, tu sei il mio rifugio», e hai fatto dell’Altissimo il tuo riparo, nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda.

– Tu puoi avere la protezione divina, se VOLONTARIAMENTE ti rifugi sotto le Sue ali. Puoi avere la benedizione soprannaturale di Dio se dichiari ESPLICITAMENTE che Lui è la tua fortezza. Puoi ottenere un riposo potente se fai di Lui la tua protezione e abbandoni le tue intuizioni carnali!

Forse al momento sei scoperto dalla protezione di Dio. Probabilmente ciò accade perché stai seguendo i tuoi sentieri invece di quelli di Dio. Riprendi la strada giusta.

Forse inciampi, o sei angosciato o angosciata da problemi intorno a te. Sì quei problemi possono essere reali e gravi, ma ti invito a spostare il tuo sguardo sulla luce di Dio, sul tuo baluardo, la tua protezione e abbandonare le tue vie, i tuoi modi di pensare e incamminarti nelle Sue vie.

Solo Lui è in grado di essere la tua fonte di ispirazione e incoraggiamento. Solo Lui al momento giusto, può tirare fuori una soluzione da una situazione senza speranza.

Proclama ora volontariamente Dio tuo baluardo, tua fortezza, tuo rifugio, e veramente rifugiati in Lui!

Dopo aver fatto questa proclamazione, confida nella provvidenza di Dio, anche se non ne vedi il motivo. Confida in Lui, perché quando scoprirai che l’amore di Dio è tutto ciò che ti serve, potrebbero avvenire cose meravigliose!

Confidare=deriva dal latino Confidere (con+fede), e vuol dire avere fiducia, aver certa speranza, aver il conforto di un buon risultato, ma vuol dire anche confidare a Dio i nostri segreti, dubbi, e le nostre paure, nella fiducia che Lui ascolta e opera.

Adesso vorrei leggere alcuni versetti che parlano da soli. Potrebbero essere commentati, ma vorrei che ti lasciassi guidare dallo Spirito Santo. Spiegano cosa succede quando lasciamo le nostre preoccupazioni a Dio e confidiamo in Lui. Ti consiglio di meditarli, magari scriverteli e rileggerli più volte, o di rimandare in play più volte questa parte del video:

1 CRONACHE 5:20 Furono soccorsi nella battaglia e i loro nemici furono dati loro nelle mani, perché durante il combattimento essi gridarono a Dio, che li esaudì, perché avevano confidato in lui.

SALMO 5:11 Si rallegreranno tutti quelli che in te confidano;
manderanno grida di gioia per sempre.
Tu li proteggerai, e quelli che amano il tuo nome si rallegreranno in te,

SALMO 32:10 Molti dolori subirà l’empio;
ma chi confida nel SIGNORE sarà circondato dalla sua grazia.

SALMO 34:8 Provate e vedrete quanto il SIGNORE è buono!
Beato l’uomo che confida in lui.

SALMO 37:5 Riponi la tua sorte nel SIGNORE;
confida in lui, ed egli agirà.

SALMO 125:1 Quelli che confidano nel SIGNORE
sono come il monte di Sion,
che non può vacillare,
ma sta saldo in eterno.

– Se hai apprezzato questo messaggio, ti invito a cliccare sul tasto “mi piace” sul video su youtube e a lasciare dei commenti al video con domande o altri versetti che possono essere utili, affinché altre persone possano essere raggiunte dal messaggio del Vangelo. Anche in questo modo possiamo evangelizzare.

Il Signore ti benedica.

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Battere l’anticristo

Battere l’anticristo
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Ho scoperto il modo per battere l’anticristo! Non è una formula magica. No, non sono più intelligente di altri. Ho letto diverse volte l’Apocalisse e gli altri libri profetici e ho capito cosa vuole l’anticristo e come si possa “neutralizzare”! C’è un punto debole, che è lo stesso punto debole di Dio. Rimani con noi e lo scopriremo insieme.

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Oggi parliamo di come battere l’anticristo. Ho visto centinaia di persone arrabattarsi per capire chi fosse l’Anticristo, pensando che in questo modo non avrebbero creduto ai suoi inganni. L’anticristo è quella figura (più o meno futura) che lotterà contro la chiesa e il regno di Dio, nel periodo di 7 anni definito “la Grande Tribolazione”. L’anticristo, come strumento del diavolo, ha un ambizione: prendere il posto di Gesù, e lo vedremo tra poco.

MATTEO 4:8-10 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto“».

– C’è un complotto in atto. No, non riguarda l’impedirti di bere un cappuccino o il non farti andare al cinema. C’è uno che vuole essere adorato, ma non ne è degno. Ci ha provato pure con Gesù a farsi adorare, e Gesù ha fatto la scelta migliore! Questo è il capitolo 4 cioè l’inizio del Vangelo di Matteo e l’inizio del Nuovo Testamento.

Tu dirai, “ma quello era il diavolo 2.000 anni fa, che c’entra l’anticristo oggi”? Dirai, “lì era con Gesù, cosa c’entro io”? Oppure “non accadrà mai che il mondo adorerà il diavolo…..se esiste…no”?

GIOVANNI 4:23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori.

– L’adorazione è il vero motore del mondo. Il verbo adorare presente in questo versetto è “Proskuneo” che significa “Prostrarsi, baciare come un cagnolino che lecca la mano del proprio padrone, fare reverenza”.

Nella Bibbia, il libro in cui ricorre più volte il verbo adorare, non sono i Salmi, non è il Vangelo di Matteo o di Giovanni, è l’Apocalisse. Ricorre 22 volte su un totale di 117 in tutta la Bibbia: tantissimo. L’apocalisse non è incentrata sulle catastrofi, sulle guerre o sulle pestilenze, ma sull’adorazione e sul Regno di Dio che viene.

La religione dice che i santi e la madonna vengono “venerati” e non “adorati”, ma se ti prostri davanti una statua è un atto di proskuneo (adorare) che va fatto solo a Dio. Non devi baciare una statua, non devi prostrarti altrimenti stai facendo proskuneo e non venerazione!

Dio cerca persone che si prostrino davanti a Lui, che lo “bàcino” e non tollera di essere sostituito perché è un Dio geloso! I “veri adoratori” adorano, baciano e si prostrano solo davanti a Dio!

GIOVANNI 8:44 Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna.

– Seguire le bugie del diavolo diventando dei “religiosi” lontani col cuore da Dio e che si prostrano ad altro, equivale ad essere figli del diavolo. Potresti essere una brava persona, ma secondo Gesù se segui le menzogne della religione e non hai un rapporto diretto e personale con Lui, allora tuo padre è il diavolo! Essere suoi figli e prostrarsi alle sue menzogne, della religione e di altro genere, vuol dire anche adorarlo, infatti adorazione non è cantare un cantico, ma tutto ciò che include una relazione e una devozione diretta.

Attenzione perché il concetto dell’adorazione è centrale! In merito all’anticristo leggiamo:

APOCALISSE 13:3-4 Una delle sue teste sembrò ferita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia. E adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?»

– Il termine “dragone” è quello più frequente nell’apocalisse per indicare il diavolo. Il termine “bestia” è uno di quelli più frequenti per indicare l’anticristo. In sostanza qui sta dicendo che il diavolo darà potere all’uomo-anticristo e per questo sarà adorato. E che siccome l’anticristo stesso farà meraviglie, sarà adorato pure lui! Nel libro finale della Bibbia, dove si affronta il piano finale di Dio per ripristinare il Suo ordine, e per riprendere in mano il Suo pieno potere sventando tutti i piani del diavolo, il tema centrale è l’adorazione desiderata dal diavolo a danno degli uomini. Questo piano riuscirà ovviamente con gli uomini corrotti e irredenti, e saranno tanti!

APOCALISSE 13:8 L’adoreranno tutti gli abitanti della terra il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato.

– Questo versetto è chiarissimo: al momento viviamo in un periodo grigio, dove esteriormente c’è poca differenza tra chi segue Dio e chi segue il diavolo (anche se in realtà ce n’è molta, ma poco “visibile”). Nel tempo indicato da Apocalisse 13 ci sarà tanta differenza! Tutti gli “abitanti della terra” che non lavorano con Gesù per il Suo regno, adoreranno, si prostreranno, baceranno l’anticristo o le sue immagini o le sue statue!

APOCALISSE 13:15-17 Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinché l’immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia. Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.

– Già oggi ci sono moltissimi che dicono di adorare Dio e invece adorano il dragone. Tutto questo andrà sempre più estremizzandosi nel giorno in cui ciò verrà fatto all’immagine dell’anticristo. Addirittura chi si rifiuterà di adorare la bestia, verrà ucciso, oggi no, ma in quel giorno sì. L’anticristo pretenderà l’adorazione altrimenti si verrà uccisi! Sembra assurdo oggi, ma in realtà già ora ci sono milioni, o forse miliardi di persone che più o meno consapevolmente adorano il dragone! Ci sono milioni e forse miliardi di persone che si prostrano di fronte ad altro che Dio! Solo chi sceglierà Dio, subirà la persecuzione:

APOCALISSE 13:10 Se uno deve andare in prigionia, andrà in prigionia; se uno deve essere ucciso con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.

– Già oggi ci sono moltissimi cristiani (soprattutto in India, Cina, Pakistan, Iran, Yemen, Somalia, etc…) che vengono perseguitati, perdono il lavoro, la casa, subiscono violenze di ogni genere, vengono imprigionati o uccisi. In quel giorno accadrà a tutti! Non importa dove abiti, accadrà a tutti i credenti che saranno rimasti sulla faccia della terra per quei 7 anni della Tribolazione. E si vedrà chi saranno i veri cristiani. Non si potrà essere i cristiani delle statue. Non si potrà essere credenti della domenica. Si dovrà scegliere tra la vita e la morte come seguaci di Cristo!

In realtà alcuni andranno in prigionia dove verranno torturati. Non sarà una novità in quanto sono millenni che ciò succede. Ma è sempre successo in un paese sì e in un altro no. In 5 paesi sì e altri 10 no, e così via. E’ la volontà di Dio per la “costanza dei santi”. Non bisogna ribellarsi all’ingiustizia, bisogna continuare ad adorare Dio nell’ingiustizia!

Tanti pensano che se gli vengono tolti i diritti, vuol dire che sono perseguitati dall’anticristo. Invece la Bibbia insegna che se non adori l’anticristo allora ti verranno tolti i diritti. E’ la motivazione originale che cambia. I diritti possono esserti tolti anche perché hai torto, hai commesso delle illegalità, oppure subito delle ingiustizie. Non è questo lo scopo dell’anticristo: lui vuole la tua adorazione, per incoraggiarti ti toglierà i diritti, ma il suo scopo rimane il ricevere l’adorazione!

Dio governa, e il diavolo vuole governare al Suo posto tramite l’anticristo. Dio è adorato, anche il diavolo tramite l’anticristo vuole essere adorato. Dio è trino (Padre, Figlio e Spirito), anche il diavolo ha un piano per essere “trino” e creare un “falso-padre”, un “falso-figlio” e un “falso-spirito”: diavolo, anticristo e falso profeta, la trinità del male.

Ma qual’è il punto? Andrà tutto male? Non abbiamo speranza e quindi ci attende la morte?

Pensa, la tua messa a morte o il tuo imprigionamento sono inevitabili se sarai qui durante la Grande Tribolazione, in quanto Dio stesso in questo modo consente l’accelerazione della venuta del Regno di Dio.

La morte per la fede sarà la nostra vittoria, non la nostra sconfitta! Il fatto che il dragone ci possa uccidere non lo farà vincere. Il dragone non vuole la tua morte, vuole la tua adorazione: cioè che adori lui, o qualsiasi cosa tranne Dio! L’anticristo vince se adori lui e il dragone. L’anticristo vince se sei un cristiano della domenica. L’anticristo vince se sei un cristiano delle statue.

Vuoi battere l’anticristo? Allora non serve che tiri a indovinare chi possa essere, ma serve adorare Dio. Quando ti chiederà di prostrarti davanti a lui altrimenti sarai torturato, violentato, basterà scegliere Dio. Devi essere pronto o pronta a tutto pur di non rinnegare Dio.

Ma sin da ora, non devi essere solo un cristiano della domenica, ma tutta la vita, ogni giorno, amare Dio, baciarlo, prostrarti ai Suoi piedi come un cagnolino, e non prostrarti davanti a nessun altro: politico, santo, ideologo, star!

L’adorazione ci identifica come figli di Dio o del dragone.

Il Signore ti benedica e ti faccia essere un Suo figlio, un Suo adoratore, indistruttibile dall’opera del dragone e dalle Sue tentazioni!

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Natale La nascita del Pane della vita

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In questi giorni ricorre il Natale, il giorno prescelto per indicare la nascita di Gesù, perché la religione ha stabilito che Lui sia nato il 25 Dicembre. In realtà non si sa con esattezza. Questa data è stata indicata circa 200 anni dopo la nascita di Gesù, da Ippolito di Roma, perché era giunta voce col passa parola di decennio in decennio e da persona a persona, che fosse questa la data, ma è un po’ troppo labile come fondamento, infatti Clemente Alessandrino, suo contemporaneo, dice che non si sa con esattezza e propone l’inizio di gennaio.

Non ci sono reperti archeologici o storici o soprattutto biblici che indichino una di queste date, anzi ci sono probabilità che invece la data esatta sia stata nei mesi di settembre (in corrispondenza con la festa dei Tabernacoli) o in aprile (in corrispondenza della festa di Pasqua) o a giugno (in corrispondenza della festa delle Settimane/raccolti) dato che i pastori che accorsero a vedere Gesù appena nato, dormivano all’aperto e a 700-800 metri di altitudine fa freddo a dicembre-gennaio, pure in Israele.

Abbiamo anche il dubbio sull’anno di nascita, in quanto l’anno zero tecnicamente non può esistere in matematica, ma solo 1 avanti Cristo e poi 1 dopo Cristo, senza contare che Erode il Grande è morto intorno al 4 a.C. e quindi Gesù dovrebbe essere nato prima di quella data. Il problema dell’anno è dovuto ai conteggi effettuati dal monaco Dionigi il piccolo circa 500 d.C., e a quanto pare potrebbe aver perso 5-6 anni nel suo conteggio.

In realtà non è un problema, in quanto il messaggio del natale non è il festeggiare la nascita del bambinello in un giorno o un anno specifico. Non è lo scambiarsi dei regali o aspettare Babbo Natale, ma comprendere e vivere il messaggio e gli insegnamenti di Gesù. Se non sai qual’è il messaggio di Gesù, allora non hai capito niente del Natale.

Il messaggio del Natale non si concretizza solo 1 giorno l’anno, ma 365 giorni l’anno. Se per 364 giorni sei affaticato o affaticata nel correre dietro al pane “terreno”, hai perso lo Spirito del Natale, anzi, non lo hai mai avuto. Un giorno Gesù disse al maligno che lo tentava:

MATTEO 4:4 «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio“».

– Il messaggio di Gesù spinge a comportarsi bene! Anzi no, il messaggio di Gesù spinge ad ascoltare ogni parola che viene dalla bocca di Dio! Dopo che hai ascoltato la voce di Dio in persona, sarai cambiato, trasformato! Ma prima devi capire che la tua vita non dipende dal cibo terreno o dalle vivande, ma dall’avere un rapporto diretto con il Padre Celeste. Ascoltare ciò che proviene dalla “bocca di Dio” è più importante perfino del pane e di tutto il cibo che mangiamo!

GIOVANNI 6:35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.

– Il pane è importante per il corpo? Allora Gesù è importante per la tua stessa vita! Cosa fai per proteggere la tua vita? Ti preoccupi di mangiare, bere, vestirti, proteggerti dal freddo e dalle malattie. Ecco, Il bisogno di Dio che è nel tuo corpo, è maggiore del bisogno del cibo o di qualsiasi altra necessità materiale. Gesù è il pane della vita: ciò che alimenta e da sostanza alla nostra vita!

GIOVANNI 6:51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne».

– Gesù approfondisce ulteriormente il discorso, facendo capire che non si tratta di qualcosa di “spirituale”, qualcosa di “poetico”. Non sta parlando in modo allegorico. Non si tratta di una parabola il fatto che Lui sia il “pane vivente disceso dal cielo” e ciò lo dimostrerà sacrificando veramente la Sua “carne” per dare “vita al mondo”.

Noi ricordiamo la nascita di Gesù, perché lo viviamo come la festicciola annua che ci fa essere tutti più buoni, oppure ci da un’ottica diversa da quella che abbiamo avuto tutto l’anno. Invece Gesù ci dice di dipendere dalla Parola di Dio! Ci dice di avere un rapporto diretto con Lui! Di ricevere Lui come il pane della nostra vita!

MICHEA 5:1 «Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni.

– Il Re è venuto per regnare e dominare! La religione lo fa diventare bambino tutti gli anni, e questo bambino non ha mai tempo per diventare re perché un anno non basta. Invece Gesù è stato bambino 2.000 anni fa, ma oramai ha 2.000 anni, quindi è grandicello! Anzi no, ha molto di più di 2.000 anni: le Sue origini “risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni”! Il profeta Michea visse intorno a 600 prima di Cristo e in questo brano presenta un concetto che oggi pochissimi hanno capito, anche fra coloro che credono nella Bibbia come Parola di Dio. Anche fra coloro che si dicono nati di nuovo: Gesù era vivo dai tempi antichi, dai “giorni eterni”. Lui è superiore alla carnalità e alle limitazioni umane. Lui è superiore all’opera del male e delle tenebre. Dio non ha bisogno di porre rimedio a cose che gli sfuggono di mano, ma Lui conosce la fine fin dall’inizio, Lui ha un piano che sussiste perché non è un meteorologo che può indovinare o no, studiare o sbagliare, ma Dio sa, punto, punto esclamativo!

1 PIETRO 1:18-20 non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi

– Gesù esisteva dai tempi antichi, dai giorni eterni, ed era designato agnello sin da prima della fondazione del mondo. Magari potresti aver saputo di Gesù da dopo che “è stato manifestato”, cioè negli ultimi anni. Potresti avere 30-40-50 anni e aver saputo di Gesù solo in questi ultimi decenni. Ma Gesù era preesistente! Da 2.000 anni….no 2.600 anni…..no 10.000 anni…no, dai “giorni eterni! Non solo, era designato come agnello senza difetto né macchia che sarebbe morto per la salvezza di chiunque crede, già prima che l’uomo cadesse, molto prima di Adamo! Adamo non prese Dio in contropiede, ma Dio già sapeva della caduta di Adamo, prima che ci fosse Adamo, e Dio aveva già preparato il piano di salvezza nell’Agnello perfetto Gesù Cristo, prima che ci fosse la terra!

Tanti sono “cristiani da telegiornale”: sanno le cose dopo che sono successe e solo se qualche giornalista si è preso la briga di fare un articolo o un servizio televisivo sull’argomento. Questo genere di cristiani arrivano dopo i fatti, scoprono solo ciò che altri esseri umani vogliono fargli sapere.

– Ma non è questo il messaggio di Dio, non è questo il messaggio del Natale. Il messaggio del Natale è Dio che è venuto per avere un rapporto diretto con te, senza intermediari, senza “telegiornali”, ma avere la fonte diretta che ti informa in anticipo sulla direzione degli eventi! Ti informa in anticipo su quale sia il bisogno del tuo cuore. Su quale sia il “pane” della tua vita!

Dio vuole cibare e nutrire veramente la tua anima, il tuo Spirito e anche il tuo corpo. Dio da vita. Infatti Colui che ha fatto l’uomo ha detto:

GIOVANNI 10:10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

– Per cosa è venuto Gesù? Per dare vita! Per cosa è venuto Gesù? Ripeti insieme a me, “per dare vita”! E non una vita qualsiasi, ma una vita abbondante!

Quindi ricevi il messaggio del Natale, quello vero, cioè ricevi ogni parola che proviene dalla bocca di Dio. Ricevi il pane della vita, cioè Gesù Cristo, che ha dato la Sua vita per te, per salvarti e per avere un rapporto diretto con te, quotidiano, attraverso la lettura della Parola di Dio, la Sacra Bibbia, attraverso la preghiera spontanea, attraverso la comunione con altri credenti che hanno conosciuto Dio personalmente e ricevi la vita che solo l’Agnello perfetto e senza macchia può dare.

A proposito di “pane della vita”, dov’è nato Gesù? Betlemme. Il nome ebraico è Beth-Lechem, cioè casa del pane. Se non l’hai capito Gesù è il pane della vita, e per fartelo capire meglio è nato a “casa del pane”. E’ stato infornato per circa 30 anni, e la Sua carne sulla croce era il pane che da vita al mondo. Ricevi il messaggio di Gesù, vivi il messaggio di Gesù, e in Lui puoi avere una vita abbondante e benedetta, se vivi con fiducia nel Dio che da la vita. Se ricevi il pane della vita!

Il Signore ti benedica e ti protegga!