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Rosso e oro i colori della Pasqua

In questo messaggio vedremo il rosso e l’oro che c’è nel messaggio di Pasqua. Capiremo il perché della morte in croce, e perché è fondamentale per te e me!

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PENTECOSTE Lo Spirito Santo che equipaggia ancora oggi

Vuoi conoscere meglio lo Spirito Santo? Vuoi capire perché secondo Gesù è così importante per te? Vuoi capire se ti manca qualche equipaggiamento spirituale? In questo video approfondiamo ciò che la Bibbia insegna su questa persona così importante. Rimani con noi

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Sukkot La festa delle capanne e il tempo della gioia

Quanto sarebbe bello se Gesù potesse essere qui oggi, non è vero? Immagina i miracoli, la gloria, le persone che vengono toccate da Lui! La società moderna ha bisogno di Gesù come non mai.

Anche io, e anche tu, personalmente abbiamo bisogno di Gesù.

C’è una festa biblica che spiega e anticipa il giorno in cui staremo con Lui, proprio come 2.000 anni fa…anzi, meglio, molto meglio!

Rimani con noi!

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Grande tribolazione Il giorno dell’espiazione

Hai mai sentito parlare di Yom Kippur? E’ una festa biblica molto importante che nasconde dei messaggi soteriologici ed escatologici incredibili! Oggi parleremo di Bibbia, profezie, messaggi nascosti e di leggende ebraiche. Faremo un viaggio in alcuni Yom Kippur del passato, ed in uno del futuro. Un piatto ricco ricco! Rimani con noi.

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Rosh Hashana le trombe e il rapimento

Ogni anno si svolge Rosh Hashana (Capodanno ebraico) tra i mesi di settembre ed ottobre. Nello stesso giorno si svolge anche la festa biblica delle trombe (o del suono della tromba) tanto che possono essere considerate un’unica festa.

Nel video di oggi tratteremo queste due feste e vedremo il messaggio escatologico (legato all’adempimento profetico riguardo gli ultimi tempi) che portano soprattutto riguardo il rapimento della Chiesa.

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Il senso della Pentecoste

Il senso della Pentecoste
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Cos’hanno in comune la Pentecoste, lo Spirito Santo, e Shavuot (la festa ebraica delle Settimane)?

Vuoi capire la potenza di Dio? Allora rimani con noi ed approfondiamo insieme il messaggio della Pentecoste secondo Gesù, già prima della Pentecoste stessa!

– Come ho detto in uno degli incontri precedenti, noi le chiamiamo “Feste ebraiche” o “Feste Bibliche”, ma in realtà nel testo originale il termine ebraico è Mo’adim che significa “appuntamenti”.

– Queste feste bibliche si sono adempiute nella storia applicando il messaggio che includevano, esattamente nel giorno della festa (in realtà si sono adempiute solo le prime 4 feste, quelle “della primavera”, mancano quelle “dell’autunno”). Effettivamente Dio si è incontrato con l’uomo attraverso l’adempimento di queste feste:

– Cristo è morto a Pasqua, e col Suo sangue ci ha liberati dal regno delle tenebre, dal diritto legale che la morte e la condanna avevano su di noi. Il termine corretto è Redenzione! Redenzione vuol dire recuperare ciò che era stato perduto in Eden. Restituito un rapporto diretto con Dio dove possiamo parlare direttamente con Lui.

– Poi arriva Azzimi, dove viviamo una vita di discepolato, una nuova vita “dietro” al Maestro. Gesù diceva sempre ai discepoli “vai avanti”, “vai per la tua strada”, “fai la tua vita”, “ricerca la tua felicità”? No, Gesù diceva “seguimi”, “prendi la tua croce e vieni dietro a me”, “rinnega te stesso” e Paolo diceva “non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me”. Per essere discepolo devi seguire Gesù. Per essere liberato dalla mondanità e dal potere delle tenebre devi seguire Gesù.

– Arriviamo a Primizie, la Risurrezione di Cristo, dove Lui vince la morte e la vince per tutto ciò che significa! Non puoi avere vita se ti fermi solo alla morte di Gesù (che comunque da “Redenzione”, ma si completa con la vita che Gesù ha conquistato per chi crede con la Risurrezione a Primizie). Cristo ha vinto per dare vita a tutti coloro che credono in Lui!

– Se hai perso i video relativi alle 3 precedenti feste (Pasqua, Azzimi, Primizie), metto i link nelle schede in alto a destra e in descrizione.

– Poi viene Pentecoste. Festa presente già nell’Antico Testamento con il nome di Shavuot (=Settimane) o Mietitura e ricorre 50 giorni dopo Pasqua/Primizie.

ATTI 2:1-4 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

– Quello che di solito non viene enfatizzato abbastanza da questo brano è il suono di vento impetuoso. E’ una forte manifestazione di potenza. I cantici di chiesa parlano di una Pentecoste “romantica”. “Che bello che è sceso lo Spirito Santo”, ma non ci spiegano che i discepoli erano in preghiera da 10 giorni nell’alto solaio. Digiunavano e pregavano, e si è manifestata la “potenza” attraverso una tempesta!

Questa potenza ricorda quella di un’altra Pentecoste: la prima!

ESODO 20:18 Or tutto il popolo udiva i tuoni (le voci), il suono della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tal vista, tremava e stava lontano.

– Gli ebrei ci dicono che alla prima Shavuot, cioè Pentecoste, Dio diede le tavole della Legge: la Torah. Anche lì c’era un vento impetuoso, fulmini e fenomeni sorprendenti! Non c’è l’idea romantica, ma c’è l’idea della potenza di Dio. Dio è potente! Dio è soprannaturale!

Noi scriviamo sui fogli, ma Dio incide le pietre! Dio apre il mare con il Suo potere. Dio fa sopravvivere un popolo disarmato che è attaccato da un esercito! Quanto più potrà guarirti, liberarti e operare nella tua vita!!!

– Il problema è che noi come anche il popolo di Israele, veniamo “dall’Egitto”. In Egitto eravamo schiavi del peccato, e soprattutto della mentalità carnale, e anche se arrivi nella Terra Promessa, fai comunque fatica a liberarti da quella mentalità, perché è parte di te. Allora vogliamo essere dei bravi cristiani per meritarci la salvezza. Vogliamo sforzarci di non peccare. Cerchiamo di mostrare i nostri pregi. Ci sforziamo di dare un’apparenza religiosa. Fondiamo anche una chiesa “biblica” ma non ascoltiamo la voce dello Spirito Santo. Siamo brave persone ma non crediamo alla potenza di Dio. Non funziona! Questa è la mentalità di schiavo, che appartiene ancora all’Egitto! Questo accade quando abbiamo ancora l’Egitto dentro di noi! Invece la Pentecoste viene per rompere questa proprietà della carnalità, per farci appartenere allo Spirito Santo!

Spero a questo punto sia chiaro che un 1° messaggio di Dio tramite la Pentecoste-Shavuot è che Lui è potente (questo abbiamo visto in entrambe le Pentecosti, sia quella sul Sinai che quella a Sion).

– Hai sperimentato la potenza di Dio nella tua vita? Scrivi la tua testimonianza nei messaggi sotto al video se guardi da Youtube o Facebook.

Se non l’hai sperimentata, è il momento di chiedere al Signore di operare nella tua vita!

ATTI 2:4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

– 2° messaggio di Dio tramite la Pentecoste-Shavuot è che Lui parla! E solo quello che dice Lui si adempie. Solo quello che dice Lui cambia le situazioni! La Sua Parola è fondamentale!

I discepoli non pregavano secondo la loro intelligenza. I discepoli non operavano secondo le loro capacità, ma “ cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi”.

Dipendere dallo Spirito! Ho bisogno di questo! Hai bisogno di questo!

Anche ora Dio sta parlando, stai ascoltando?

– 3° messaggio di Pentecoste. Dio ha autorità sulla nostra vita e sul mondo intero, per cui dobbiamo sottometterci alla Sua potenza e alle Sue parole!

Lo vediamo in seguito alla disubbidienza del popolo di Israele e alla costruzione del vitello d’oro poche ore o giorni dopo i dieci comandamenti.

ESODO 32:27-28 Ed egli disse loro: «Così dice il SIGNORE, il Dio d’Israele: “Ognuno di voi si metta la spada al fianco; percorrete l’accampamento da una porta all’altra di esso, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l’amico, ciascuno il vicino!”» I figli di Levi eseguirono l’ordine di Mosè, e in quel giorno caddero circa tremila uomini.

– Qui vediamo che Dio ha autorità. Ci vuole serietà con Dio! Eravamo a Pentecoste sul Sinai, e non puoi infrangere il messaggio di Pentecoste e sopravvivere! Sì, può sembrarti forte che Dio richieda la vita di qualcuno, ma Lui è l’unico che ne ha piena autorità! Quando lo fa è sempre nel giusto! Dobbiamo temere Dio! RenderGli l’onore e la gloria dovuta al Suo Nome! 3.000 uomini disubbidirono a Dio e al Suo messaggio di Pentecoste rifiutando la Sua autorità, ma Dio recupera ciò che l’uomo distrugge!!! (lo vediamo nel prossimo punto)

– 4° messaggio di Pentecoste. Dio vuole raccogliere e moltiplicare, non vuole uccidere o distruggere! Per cui se ricerchiamo la Sua potenza, se ascoltiamo le Sue Parole e ci sottomettiamo alla Sua autorità, allora vedremo e parteciperemo alla più importante Raccolta della storia!

ATTI 2:37-42 Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»
E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».
Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.
Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.

– Dio può togliere la vita a 3.000 uomini che disubbidiscono, ma può dare la vita a 3.000 uomini che gli ubbidiscono. Dio può salvare e guarire 3.000 uomini in un giorno! Anche di più! La vera vita è seguire Dio. Dio può dare vita, credi in Lui! Spera in Lui! Vuoi prendere parte alla Sua raccolta?

CONCLUSIONE. Dio vuole incontrarsi con te, vuole un appuntamento (questo è il significato di Mo’ed, che noi traduciamo scorrettamente con feste, convocazioni).

Se ancora non credi ti invito a fare il passo più importante della vita, ricevere la redenzione di Gesù. Così ottieni salvezza, liberazione e speranza!

Se invece sei già un credente, ti invito a progredire nel tuo cammino, ci sono altri appuntamenti fondamentali per la tua vita! Devi servire Dio (1)ricercando la Sua potenza, (2)ascoltando le Sue parole, (3)sottomettendoti alla Sua autorità e i Suoi piani per la tua vita e per il mondo intero, e (4)partecipando alla Raccolta.

Prego che tu possa ricevere rivelazione della volontà di Dio e dei Suoi piani per la tua vita. Inoltre che tu possa sperimentare la Sua Potenza, ascoltare la Sua voce, riconoscere la Sua autorità e sperimentare la Sua raccolta!

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Il segreto delle Primizie

Il segreto delle Primizie
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La festa biblica “delle Primizie” si svolge la domenica seguente alla Pasqua. Pasqua non può mai svolgersi di domenica, la domenica è uno dei giorni vietati, mentre invece può svolgersi il lunedì, il mercoledì, il giovedì o il sabato. Mentre Primizie si svolge il “primo giorno della settimana” cioè la domenica, infatti Gesù è risorto a Primizie e ci vuole comunicare due messaggi importanti.

Ma prima di procedere, come origina la festa delle Primizie? Non lo leggiamo ora, ma metterò i riferimenti biblici come commento al video su Youtube. Inoltre se le hai perse, metto i link alle prime due feste bibliche Pasqua e Azzimi nelle schede in alto a destra e nella descrizione al video. Ora faccio un riassunto veloce. Nell’Antico Testamento Dio stabilì che il popolo di Israele, quando sarebbe entrato nella Terra Promessa, ogni anno avrebbe sacrificato i primi frutti del raccolto per dedicarli a Lui come riconoscimento. Quella era la Sua parte che era da “sacrificare” e presentare al tempio la domenica seguente a Pasqua (ma in realtà il messaggio centrale era un altro e si capisce in Gesù).

La religione di Stato ci dice che Cristo è risorto la domenica di Pasqua, mentre invece Cristo è morto a Pasqua in settimana (perché Pasqua non può svolgersi di domenica), ed è risorto la domenica delle “Primizie”!

Il messaggio di Pasqua è la liberazione del cristiano dal regno delle tenebre grazie al sangue di Cristo versato sulla croce, mentre Primizie ci comunica il messaggio di vita in Dio. Attenzione, ci sono almeno 2 messaggi di vita:

1 CORINZI 15:20-23 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta;

– L’apostolo Paolo spiega la festa delle Primizie ai Corinzi. Non è un impazzito, non è diventato un religioso che bada alla liturgia, ma va al cuore del messaggio della festa che Dio ha istituito per farci capire qualcosa. E Paolo attraverso la festa delle Primizie ci spiega che per mezzo di un uomo è venuta la morte (e quest’uomo era Adamo). E che solo un altro “uomo” poteva sconfiggere la morte e dare la risurrezione, ma non esisteva un uomo in grado di compiere questo. Allora Dio si è fatto uomo, per conquistare questa vittoria: risorgere e donare vita.

Cristo Primizia che risorge a Primizie è Colui che apre la strada per la risurrezione di tutti coloro che credono in Lui!

Desidero ricapitolare il messaggio delle prime 3 feste:

– Cristo è morto a Pasqua, e col Suo sangue ci ha liberati dal regno delle tenebre, dal diritto legale che la morte e la condanna avevano su di noi. Credere in Cristo, nel Suo sacrificio, nel Suo sangue, nei Suoi meriti (e non nei nostri, visto che non ne abbiamo) ci libera dall’ira a venire, ci libera dalla condanna eterna per il peccato e la disubbidienza.

– Poi arriva Azzimi, dove viviamo una vita di discepolato, una nuova vita “dietro” al Maestro. Gesù diceva sempre ai discepoli “vai avanti”, “vai per la tua strada”, “fai la tua vita”, “ricerca la tua felicità”? No, Gesù diceva “seguimi”, “prendi la tua croce e vieni dietro a me”, “rinnega te stesso” e Paolo diceva “non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me”. Per essere discepolo devi seguire Gesù. Per essere liberato dalla mondanità e dal potere delle tenebre devi seguire Gesù. Abbandonare la “vecchia pasta”, la “vecchia vita”, il “vecchio uomo” con i suoi ragionamenti e le sue passioni, per seguire Gesù, prendere i Suoi pensieri, e ricercare la Sua volontà sulla tua vita e sulla Terra.

– Arriviamo a Primizie, la Risurrezione di Cristo, dove Lui vince la morte e la vince per tutto ciò che significa! Non puoi avere vita se ti fermi solo alla morte di Gesù. Non ti serve a niente un Cristo crocifisso. Puoi appenderlo nelle chiese, nelle case, negli uffici comunali, ma la croce è vuota perché Cristo ha vinto, è risorto, vive e non è più in croce. La tomba è vuota perché Cristo ha vinto! Cristo ha vinto per dare vita a tutti coloro che credono in Lui!

GIOVANNI 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

– 1a vita che puoi ricevere: Cristo è risuscitato per dare la salvezza che produce la vita eterna! Si può andare al Padre Celeste solo attraverso Gesù, non ci sono altre strade! E’ la risurrezione di Cristo che ci produce l’ingresso nei cieli. Ma i benefici di Primizie e della risurrezione di Gesù non si fermano qui, c’è dell’altro.

LUCA 18:29-30 Ed egli disse loro: «Vi dico in verità che non c’è nessuno che abbia lasciato casa, o moglie, o fratelli, o genitori, o figli per amor del regno di Dio, il quale non ne riceva molte volte tanto in questo tempo, e nell’età futura la vita eterna».

– 2a vita che puoi ricevere: una vita benedetta e abbondante nel tempo presente. Non devi creare odio e guerre, anche perché se sei credente veramente, vedrai che le guerre contro di te verranno lo stesso. Se sei veramente credente, alcune persone ti lasceranno, e addirittura ti tradiranno. Tu non tradire, piuttosto subisci il tradimento. Non fare del male, piuttosto subisci il male e rimettiti nelle mani del Signore, perché Lui ti darà una nuova famiglia se tu semini amore. Ti darà una nuova speranza se semini pace intorno a te. Anche quando tutti ti abbandoneranno, Lui non ti abbandonerà, ed ha scelto di benedire chi perde tutto per il Suo nome, dandogli case, mogli, fratelli, genitori, figli, “molte volte tanto in questo tempo”. Vedrai la Sua benedizione in questo tempo!

GIOVANNI 10:10 Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

– Gesù non dona vita abbondante a chi è “discepolo di sé stesso”, o a chi fa “propri discepoli”. Gesù non dona vita a chi ricerca i propri interessi. Gesù invece dona vita a chi lo segue, si attiene ai Suoi insegnamenti, vive per Lui. E a questo genere di “veri discepoli” Lui dona una vita, ma non una vita qualsiasi, ma una vita abbondante!

CONCLUSIONE. Gesù ha vinto la morte. Gesù è la vita, per cui può dare vita! Non vivere per te stesso. Non scegliere che strada far prendere alla tua vita, ma rimettiti nelle mani del Signore.

Prega per ogni decisione che devi prendere, anche le più piccole. Fallo operare e ricerca la Sua volontà. Questo è il modo per avere vita abbondante.

Spero che non ti offendi se ti dico che non sai cosa è meglio per la tua vita.

Non sai come avere una vita abbondante! Solo uno che è morto ed è risorto, può sapere cosa significhi vita abbondante, e questo qualcuno è Gesù! E come abbiamo visto, vivendo da veri discepoli di Gesù c’è vita eterna per il tuo futuro nel cielo, ma c’è anche una vita abbondante qui. Portare la propria croce non significa vivere il tempo presente nella sofferenza, ma significa ogni giorno lottare nell’esercito del Signore e patire le persecuzioni dei “veri cristiani”, che vengono identificati e odiati come il loro Maestro!

Il “segreto delle Primizie” è che nonostante le persecuzioni e l’odio che riceviamo, noi possiamo amare, benedire, e vivere la vita e la benedizione abbondante che Gesù prevede per noi. Tutto ciò per i meriti della Risurrezione di Gesù.

Vorrei pregassimo insieme ringraziando Dio per la vita che abbiamo in Lui!

– Grazie Signore per aver sacrificato Tuo figlio Gesù sulla croce per salvare dalla perdizione eterna la tua creatura che crede in Te. Grazie perché Gesù sulla croce ha vinto la morte e ci ha liberati dal peso del peccato. Grazie perché Gesù è risorto e vive alla Tua presenza, ed in tutti coloro che credono nella Sua opera salvifica.

Grazie perché Lui è l’adempimento della festa delle Primizie, Lui è la primizia della Risurrezione.

Grazie perché in Lui otteniamo anche una vita abbondante ora nel tempo presente. Grazie per le benedizioni copiose che sono davanti a noi quando ti seguiamo con tutto noi stessi, perseguendo il messaggio di amore che tu ci insegni. Rimani con noi in questa settimana e illumina le nostre vite, nel nome di Gesù. Amen

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Gli Azzimi del discepolo

Gli Azzimi del discepolo
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Hai mai sentito parlare della Festa degli Azzimi? Sai che Dio l’ha istituita affinché tu ed io capissimo qualcosa? Sai che quando Dio parla o istituisce delle feste, non lo fa perché si sbaglia, o per dare inutili rituali, ma è per dirci qualcosa di importante? Se Dio ti parla, faresti bene a fare molta attenzione a ciò che dice. Per esempio la festa degli Azzimi è un modo di Dio per parlarti!

Non sto parlando di festeggiare una festa, ma sto parlando riguardo al capire un messaggio!

Abbiamo cominciato a trattare le feste bibliche. Come dicevo: non perché dobbiamo rispettarle, in quanto rispettarle o non rispettarle non cambia nulla per la nostra salvezza, ma le trattiamo perché ci aiutano a capire il cuore di Dio, la Sua volontà per la nostra vita, i Suoi piani per la salvezza dell’uomo e i Suoi piani riguardo gli ultimi tempi.

Riassumo molto brevemente come Pasqua ci abbia mostrato il sacrificio di Gesù, che ha sparso il Suo sangue per far uscire dal regno di Egitto coloro che credono, cioè dalle tenebre. Per cui legalmente parlando, un credente non è più sotto il regno delle tenebre. Pasqua non è un giorno, ma è una persona! Se te lo sei perso, ti invito a cliccare sulla scheda qui in alto a destra, oppure nel link che ho messo in descrizione.

– Azzimi è il passo seguente e simboleggia Cristo consacrato al Padre, e anche noi credenti consacrati, santificati e nel discepolato dopo aver capito e ricevuto il sacrificio di Cristo nella nostra vita. Nel nostro percorso dobbiamo manifestare l’assenza del lievito del peccato (del fallire il bersaglio della nostra vita, in ogni senso), assenza anche di malvagità e malizia, e invece presenza della nostra consacrazione, della sincerità e verità, per assomigliare al nostro Messia ed essere Suoi discepoli.

1 CORINZI 5:6-8 Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.

– Qui l’Apostolo Paolo ci invita ad evitare il lievito, che qui identifica come malizia e malvagità! Non è una lista esaustiva, ma è una macrocategoria: in un certo senso tutto il peccato, tutta la disubbidienza a Dio e tutto il nostro egoismo, rientrano nella malvagità, e nella malizia.

– Ma quando capisci che Cristo ha lasciato tutto per amore tuo, se lo capisci veramente, allora la tua vita non può più essere la stessa! Se capisci che la Pasqua è stata immolata per darti una vita e una speranza eterne, allora un torto o uno svantaggio terreno non è più la fine del mondo e vivi in nome di Dio, al modo di Dio!

Dobbiamo lasciare una cosa (il lievito di malizia e malvagità) e prenderne un’altra (azzimi di sincerità e verità).

E’ questo il modo di celebrare Cristo nostra Pasqua! Proprio come Cristo era “azzimo”, anche noi possiamo essere “azzimi” a Dio!

1 CORINZI 15:22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati;

– Quando capisci che tutto il meglio che questo mondo può dare, è comunque morte perché questo mondo giace sotto la morte in Adamo, allora è meglio ricevere Cristo e vivere per Lui, perché così riceverai vita! Quindi se sei in Cristo vivi veramente, ma non la vecchia vita, una nuova vita da discepolo o discepola di Gesù!

LEVITICO 23:6-8 il quindicesimo giorno dello stesso mese sarà la festa dei Pani azzimi in onore del SIGNORE; per sette giorni mangerete pane senza lievito. Il primo giorno avrete una santa convocazione; non farete in esso nessun lavoro ordinario; per sette giorni offrirete al SIGNORE dei sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno si avrà una santa convocazione, non farete nessun lavoro ordinario”».

– In Cristo entri nell’era degli Azzimi: una festa degli Azzimi perpetua. Israele festeggiava una settimana all’anno, noi celebriamo ogni giorno della nostra vita “in onore del Signore”! In 1 Corinzi diceva di celebrare Cristo nostra Pasqua con gli Azzimi della sincerità e della verità, Cristo lo dobbiamo celebrare ogni giorno, ma non con dei pani o dei rituali, ma con la nostra vita! Una vita risplendente in Lui! Una vita di celebrazione! Cristo ha dato tutto per te (cioè l’immenso tesoro della grazia), adesso sta a te dare tutto per Lui!

Non fare nella tua vita alcun lavoro ordinario! Ciò non vuol dire che non devi lavorare, ma vuol dire che il tuo cuore non è incentrato nelle cose di questa vita. E’ come se fossimo in una celebrazione a Dio perpetua! Una Pasqua e Azzimi perenne e perpetua! Hai bisogno che Dio ti protegga e ti benedica ogni giorno? Sei anche chiamato a celebrare Cristo nostra Pasqua con una vita “Azzima”, in sincerità e verità!

La sincerità e la verità non sono frutto dello sforzo umano, ma frutto di una vita carnale “defunta”! Un morto lo puoi offendere, ma non reagisce! Un discepolo lo puoi offendere ma non reagisce!

Questa settimana mia moglie mi ha detto una cosa, e io mi sono offeso, ho avuto un atteggiamento carnale. Se fossi morto in Cristo, non avrei potuto offendermi perché un morto non si offende. Dobbiamo ricordarci di gettare il lievito!

DEUTERONOMIO 16:16 Tre volte all’anno ogni tuo maschio si presenterà davanti al SIGNORE tuo Dio, nel luogo che questi avrà scelto: nella festa dei Pani azzimi, nella festa delle Settimane e nella festa delle Capanne; e nessuno si presenterà davanti al SIGNORE a mani vuote.

– I maschi andavano in rappresentanza di tutta la famiglia. Non era maschilismo, ma in molte famiglie c’erano bambini piccoli, o c’erano i lavori nei campi e altre cose da fare, per cui non si poteva mandare tutto in rovina. Anche oggi non possiamo mandare in rovina le nostre famiglia non lavorando e non pagando le spese, gli affitti e il cibo, eppure rimane il fatto del dover celebrare queste 3 feste.

Come abbiamo detto prima, Azzimi simboleggia l’essere morti in Cristo e viventi di una nuova vita da discepoli di Gesù che operano in Cristo ubbidendo ai 3 “Imperativi” di Gesù: ama il tuo Dio, ama il tuo prossimo, vai in tutto il mondo a predicare il Vangelo.

Vi anticipo brevemente che la festa delle Settimane simboleggia la Pentecoste e la nuova vita nello Spirito, che ci guida giorno dopo giorno.

Mentre Capanne simboleggia la presenza di Dio con noi, che vive nella nostra stessa tenda, ora, e nell’eternità in cielo.

Queste 3 feste sono attuali ora, sono per te ora.

Sei chiamato o chiamata ad essere un discepolo attivo che serve Dio non presentandosi a mani vuote ma con gli azzimi della sincerità e della verità.

Sei chiamato o chiamata a vivere una nuova vita nello Spirito. Ad ascoltare quello che il Signore dice e non presentarti con le mani dello Spirito vuote.

Inoltre sei chiamato o chiamata a vivere la tua vita con Dio nella stessa tenda: Dio è sempre al tuo fianco! Non sei solo o sola! Si puoi subire torti, danni e ogni sorta di malvagità. Ma non sei solo o sola. Cerca la presenza di Dio nella tua vita sempre! Lui è fuori dalla tua tenda e aspetta che lo inviti nelle questioni della vita, per benedirti, fortificarti e incoraggiarti. Dio è qui, qui con te!

CONCLUSIONE. Prossimamente vedremo i dettagli di queste due feste e di altre che ci aiutano a comprendere il piano di Dio per la storia, per l’umanità, ma anche per te specificatamente!

Però prima di chiudere vorrei riassumerti il messaggio degli Azzimi: una nuova vita consacrata a Cristo. Vita di una persona che è morta con Cristo, ed è viva in Lui in un percorso di discepolato. Qualcuno che è trasformato in modo soprannaturale a immagine di Cristo. Qualcuno che ha compreso che non serve a niente vivere egoisticamente per sé stessi. Che non serve mirare al proprio successo, ma che è meglio puntare alla gloria di Dio per vivere qui una vita al Suo servizio. Come dico tante volte: non serve il “titolo” per servire Dio. Se sei veramente un ministro, avrai il cuore di servitore o servitrice di Dio.

Il Signore ti guidi in una vita nuova di crescita, di discepolato, di sincerità e di verità!

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Hanukkah – La dedicazione a Dio

Hanukkah – La dedicazione a Dio
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Sei curioso o curiosa di sapere se Gesù festeggiava, se rispettava feste ebraiche o cristiane e se Lui desideri che tu impari alcune cose attraverso la conoscenza di queste feste? Conoscere le figure che trasmettono, alcuni messaggi che sono nascosti dietro queste feste ebraiche?

Rimani con noi che oggi vedremo una festa molto interessante nata in seguito ad una guerra di sopravvivenza che il popolo di Israele combattè contro i Greci Seleucidi (che già così suonano male!)

Siamo circa 160 anni prima di Gesù e i Seleucidi volevano abolire gli usi e i costumi del popolo eletto da Dio, con lo scopo di inglobarli o sterminarli completamente (in realtà solo il loro capo Antioco Epifane IV). Pertanto i Giudei, guidati da una famiglia in particolare di nome Maccabei, ottenerono la liberazione. I Seleucidi però avevano dissacrato il tempio di Gerusalemme e così i Maccabei lo fecero riconsacrare, ma ciò non fu semplice in quanto bisognava attenersi a dei rituali particolari e uno di questi richiedeva che fosse ininterrottamente acceso il fuoco delle candele del candelabro nel tempio, in onore di Dio. Il primo giorno della riconsacrazione del tempio, il 25 del mese di Kislev, avevano solo olio per fare il fuoco per quel giorno, mentre per creare altro olio secondo le richieste di Dio servivano 8 giorni. Per miracolo il poco olio che bastava solo per un giorno, durò 8 giorni, consentendo ai sacerdoti di avere abbastanza tempo per iniziare la produzione e farne dell’altro per i giorni seguenti e averne di scorta.

La famosa festa di Hanukkah è appunto la festa che ricorda questo miracolo e la “ridedicazione” del tempio di Gerusalemme circa 160 anni prima di Cristo. Hanukkah viene spesso chiamata in italiano e in inglese “festa delle luci” perché è molto incentrata sulla luce, sul candelabro, etc… ma in realtà Hanukkah vuole dire “dedicazione”. Durante questa festa gioiosa di 8 giorni che si svolge di solito tra fine novembre e fine dicembre, la caratteristica distintiva è l’utilizzo del candelabro chiamato Hanukkià, che è a 8 bracci con una candela sopra ogni braccio, e durante ognuno dei giorni della festa si accende una nuova candela fino a completare l’accensione dell’8a candela nell’ottavo giorno.

Per lungo tempo ho disprezzato la festa di Hanukkah, come anche la festa di Purim, in quanto non rientrava tra le feste esplicitamente richieste da Dio nella Bibbia, eppure oggi vedremo alcune cose molto interessanti! Cominciamo con:

1 CORINZI 3:16-17 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.

– La santità è molto importante, ma l’idea religiosa che ne abbiamo oggi è di qualcuno perfetto che non commette mai peccato. Qualcuno da venerare al posto di glorificare Dio. In realtà il termine santo non esprime la perfezione o l’assenza totale di peccato in quanto secondo quanto scritto dall’apostolo Paolo in

ROMANI 3:23 “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”, quindi anche i “santi”.

Allora cosa vuol dire il concetto di “santità” visto che non indica qualcuno che non pecca mai e non indica qualcuno che è perfetto e che ci mette in collegamento con Dio? “Santo” esprime soprattutto il concetto di qualcuno che è consacrato e dedicato a Dio, qualcuno che ha compreso la chiamata di Dio sulla propria vita. Santo è qualcuno che non segue più ciò che è popolare nella società contemporanea, ma “popolare biblicamente” parlando, cioè seguire la volontà e i piani di Dio!

Da questo punto di visto siamo tutti chiamati ad essere santi, cioè consacrati, per la diffusione del Regno di Dio nel mondo! Noi credenti in Gesù siamo il tempio di Dio, santo (consacrato) solo a Dio, per la Sua gloria!

– Ora vedremo un Hanukkah molto speciale!

GIOVANNI 10:22-30 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d’inverno, e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: «Fino a quando terrai sospeso l’animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non lo credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me; ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo uno».
– A questo punto i religiosi volevano lapidarLo o farLo arrestare perché loro vedevano Gesù solo da un punto di vista umano e per loro il Suo dichiararsi Dio era per loro una bestemmia gravissima, contando che migliaia di altri ebrei credevano in Lui!

– Ciò su cui voglio puntare l’attenzione è il fervore di Gesù nell’identificarsi con il Padre Celeste, e il Suo impegno nell’essere disposto a rischiare la vita pur di lavorare nell’azienda del Padre! Infatti dice “le opere (lavori) che faccio nel nome (cioè in nome e per conto del Padre Mio, in Sua rappresentanza) sono quelle che testimoniano di Me”. Nella cultura ebraica i figli lavoravano nell’azienda del padre già dal Bar Mitsvah, quindi dall’età di 12-13 anni, e Gesù già dall’età di 12 anni aveva fatto capire di dover svolgere il “lavoro di Dio”! In questo discorso Gesù rende chiaro di essere erede di Dio in modo speciale, uno con il Padre (cioè della stessa sostanza divina)!

Gesù afferma quindi che il fatto che lavora nell’azienda “Regno di Dio” che appartiene a Suo Padre, lo qualifica come Dio. Gesù ha vissuto e fatto continuamente dichiarazioni riguardo la propria identità con Dio Padre.

– In questo brano di Giovanni sta scritto che durante la festa della Dedicazione del tempio a Dio, Gesù era veramente dedicato a Dio Padre.

Era così dedicato da fare solo le opere del Padre, che piacciono al Padre e volute dal Padre.

Era così dedicato che era un tutt’uno con il Padre.

La vera Hanukkah, cioè la vera festa di Dedicazione, è Gesù in persona!

Lui ha vissuto sulla terra la sofferenza, l’offesa, la tortura e la morte, per la Sua Dedicazione al Padre Celeste!

– E sai una cosa? Hanukkah è valido anche per te. Oggi, domani, tutti i giorni! Abbiamo letto in 1 Corinzi “Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?”

Tu sei il tempio di Dio, cioè appartieni a Dio.

Lo Spirito di Dio non è da qualche parte misteriosa, ma abita in te!

Se hai bisogno di potenza oggi, chiedi allo Spirito di Dio, ma non andare chissà dove, perché è in te!

– Inoltre avevamo letto “Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.” In altre parole “tu sei prezioso o preziosa agli occhi Suoi. Se qualcuno ti guasta (puoi essere tu, ma anche se sono altri) quel qualcuno verrà guastato da Dio!

– E poi il tempio di Dio è santo, cioè consacrato, dedicato, e viene ribadito che questo tempio “siete voi”, sei tu!

RICAPITOLANDO. Dio ha tanti templi, ma non sono fatti di pietre o mattoni, ma di carne, cioè sono coloro che credono in Lui! Questi templi sono preziosi, amati e svolgono una funzione molto importante: glorificare, innalzare ed esaltare Dio.

Per fare questo siamo chiamati a dedicarci, consacrarci completamente a Dio.

Essere un Hanukkah (Dedicazione) continua a Dio, avendo come esempio di Dedicazione Gesù Cristo, il quale non visse per la propria gloria, ma per quella di Colui che lo ha mandato! Gesù lavorò nell’azienda del Padre (Regno di Dio) senza prendere meriti o profitti, e disprezzò l’infamia (cioè sminuì l’infamia e la vergogna, dando invece valore alla gloria nei cieli).

Che grande esempio da seguire nella nostra consacrazione e dedicazione giornaliera, la nostra Hanukkah come tempio di Dio!