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Gesù vive – servizio di battesimo

Gesù vive! Con il messaggio di oggi voglio mostrarti cosa significa e quali sono le implicazioni del fatto che Gesù vive, partendo e finendo con il battesimo, italianizzazione della parola greca Baptismos che significa immersione.

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Il Potere Esecutivo del Regno

Il potere Esecutivo è esercitato dal Governo e consiste nell’eseguire le leggi fatte dal Parlamento (che possiede invece il potere Legislativo). Oggi parliamo di un potere Esecutivo speciale, quello del Regno dei cieli! Dopo aver visto chi decreta le leggi spirituali del Regno dei cieli, vediamo ora chi le esegue! Scopriamo alcuni nostri compiti, e come possiamo essere potenziati.

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Battere l’anticristo

Battere l’anticristo
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Ho scoperto il modo per battere l’anticristo! Non è una formula magica. No, non sono più intelligente di altri. Ho letto diverse volte l’Apocalisse e gli altri libri profetici e ho capito cosa vuole l’anticristo e come si possa “neutralizzare”! C’è un punto debole, che è lo stesso punto debole di Dio. Rimani con noi e lo scopriremo insieme.

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Oggi parliamo di come battere l’anticristo. Ho visto centinaia di persone arrabattarsi per capire chi fosse l’Anticristo, pensando che in questo modo non avrebbero creduto ai suoi inganni. L’anticristo è quella figura (più o meno futura) che lotterà contro la chiesa e il regno di Dio, nel periodo di 7 anni definito “la Grande Tribolazione”. L’anticristo, come strumento del diavolo, ha un ambizione: prendere il posto di Gesù, e lo vedremo tra poco.

MATTEO 4:8-10 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto“».

– C’è un complotto in atto. No, non riguarda l’impedirti di bere un cappuccino o il non farti andare al cinema. C’è uno che vuole essere adorato, ma non ne è degno. Ci ha provato pure con Gesù a farsi adorare, e Gesù ha fatto la scelta migliore! Questo è il capitolo 4 cioè l’inizio del Vangelo di Matteo e l’inizio del Nuovo Testamento.

Tu dirai, “ma quello era il diavolo 2.000 anni fa, che c’entra l’anticristo oggi”? Dirai, “lì era con Gesù, cosa c’entro io”? Oppure “non accadrà mai che il mondo adorerà il diavolo…..se esiste…no”?

GIOVANNI 4:23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori.

– L’adorazione è il vero motore del mondo. Il verbo adorare presente in questo versetto è “Proskuneo” che significa “Prostrarsi, baciare come un cagnolino che lecca la mano del proprio padrone, fare reverenza”.

Nella Bibbia, il libro in cui ricorre più volte il verbo adorare, non sono i Salmi, non è il Vangelo di Matteo o di Giovanni, è l’Apocalisse. Ricorre 22 volte su un totale di 117 in tutta la Bibbia: tantissimo. L’apocalisse non è incentrata sulle catastrofi, sulle guerre o sulle pestilenze, ma sull’adorazione e sul Regno di Dio che viene.

La religione dice che i santi e la madonna vengono “venerati” e non “adorati”, ma se ti prostri davanti una statua è un atto di proskuneo (adorare) che va fatto solo a Dio. Non devi baciare una statua, non devi prostrarti altrimenti stai facendo proskuneo e non venerazione!

Dio cerca persone che si prostrino davanti a Lui, che lo “bàcino” e non tollera di essere sostituito perché è un Dio geloso! I “veri adoratori” adorano, baciano e si prostrano solo davanti a Dio!

GIOVANNI 8:44 Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna.

– Seguire le bugie del diavolo diventando dei “religiosi” lontani col cuore da Dio e che si prostrano ad altro, equivale ad essere figli del diavolo. Potresti essere una brava persona, ma secondo Gesù se segui le menzogne della religione e non hai un rapporto diretto e personale con Lui, allora tuo padre è il diavolo! Essere suoi figli e prostrarsi alle sue menzogne, della religione e di altro genere, vuol dire anche adorarlo, infatti adorazione non è cantare un cantico, ma tutto ciò che include una relazione e una devozione diretta.

Attenzione perché il concetto dell’adorazione è centrale! In merito all’anticristo leggiamo:

APOCALISSE 13:3-4 Una delle sue teste sembrò ferita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia. E adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?»

– Il termine “dragone” è quello più frequente nell’apocalisse per indicare il diavolo. Il termine “bestia” è uno di quelli più frequenti per indicare l’anticristo. In sostanza qui sta dicendo che il diavolo darà potere all’uomo-anticristo e per questo sarà adorato. E che siccome l’anticristo stesso farà meraviglie, sarà adorato pure lui! Nel libro finale della Bibbia, dove si affronta il piano finale di Dio per ripristinare il Suo ordine, e per riprendere in mano il Suo pieno potere sventando tutti i piani del diavolo, il tema centrale è l’adorazione desiderata dal diavolo a danno degli uomini. Questo piano riuscirà ovviamente con gli uomini corrotti e irredenti, e saranno tanti!

APOCALISSE 13:8 L’adoreranno tutti gli abitanti della terra il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato.

– Questo versetto è chiarissimo: al momento viviamo in un periodo grigio, dove esteriormente c’è poca differenza tra chi segue Dio e chi segue il diavolo (anche se in realtà ce n’è molta, ma poco “visibile”). Nel tempo indicato da Apocalisse 13 ci sarà tanta differenza! Tutti gli “abitanti della terra” che non lavorano con Gesù per il Suo regno, adoreranno, si prostreranno, baceranno l’anticristo o le sue immagini o le sue statue!

APOCALISSE 13:15-17 Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinché l’immagine potesse parlare e far uccidere tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia. Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.

– Già oggi ci sono moltissimi che dicono di adorare Dio e invece adorano il dragone. Tutto questo andrà sempre più estremizzandosi nel giorno in cui ciò verrà fatto all’immagine dell’anticristo. Addirittura chi si rifiuterà di adorare la bestia, verrà ucciso, oggi no, ma in quel giorno sì. L’anticristo pretenderà l’adorazione altrimenti si verrà uccisi! Sembra assurdo oggi, ma in realtà già ora ci sono milioni, o forse miliardi di persone che più o meno consapevolmente adorano il dragone! Ci sono milioni e forse miliardi di persone che si prostrano di fronte ad altro che Dio! Solo chi sceglierà Dio, subirà la persecuzione:

APOCALISSE 13:10 Se uno deve andare in prigionia, andrà in prigionia; se uno deve essere ucciso con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.

– Già oggi ci sono moltissimi cristiani (soprattutto in India, Cina, Pakistan, Iran, Yemen, Somalia, etc…) che vengono perseguitati, perdono il lavoro, la casa, subiscono violenze di ogni genere, vengono imprigionati o uccisi. In quel giorno accadrà a tutti! Non importa dove abiti, accadrà a tutti i credenti che saranno rimasti sulla faccia della terra per quei 7 anni della Tribolazione. E si vedrà chi saranno i veri cristiani. Non si potrà essere i cristiani delle statue. Non si potrà essere credenti della domenica. Si dovrà scegliere tra la vita e la morte come seguaci di Cristo!

In realtà alcuni andranno in prigionia dove verranno torturati. Non sarà una novità in quanto sono millenni che ciò succede. Ma è sempre successo in un paese sì e in un altro no. In 5 paesi sì e altri 10 no, e così via. E’ la volontà di Dio per la “costanza dei santi”. Non bisogna ribellarsi all’ingiustizia, bisogna continuare ad adorare Dio nell’ingiustizia!

Tanti pensano che se gli vengono tolti i diritti, vuol dire che sono perseguitati dall’anticristo. Invece la Bibbia insegna che se non adori l’anticristo allora ti verranno tolti i diritti. E’ la motivazione originale che cambia. I diritti possono esserti tolti anche perché hai torto, hai commesso delle illegalità, oppure subito delle ingiustizie. Non è questo lo scopo dell’anticristo: lui vuole la tua adorazione, per incoraggiarti ti toglierà i diritti, ma il suo scopo rimane il ricevere l’adorazione!

Dio governa, e il diavolo vuole governare al Suo posto tramite l’anticristo. Dio è adorato, anche il diavolo tramite l’anticristo vuole essere adorato. Dio è trino (Padre, Figlio e Spirito), anche il diavolo ha un piano per essere “trino” e creare un “falso-padre”, un “falso-figlio” e un “falso-spirito”: diavolo, anticristo e falso profeta, la trinità del male.

Ma qual’è il punto? Andrà tutto male? Non abbiamo speranza e quindi ci attende la morte?

Pensa, la tua messa a morte o il tuo imprigionamento sono inevitabili se sarai qui durante la Grande Tribolazione, in quanto Dio stesso in questo modo consente l’accelerazione della venuta del Regno di Dio.

La morte per la fede sarà la nostra vittoria, non la nostra sconfitta! Il fatto che il dragone ci possa uccidere non lo farà vincere. Il dragone non vuole la tua morte, vuole la tua adorazione: cioè che adori lui, o qualsiasi cosa tranne Dio! L’anticristo vince se adori lui e il dragone. L’anticristo vince se sei un cristiano della domenica. L’anticristo vince se sei un cristiano delle statue.

Vuoi battere l’anticristo? Allora non serve che tiri a indovinare chi possa essere, ma serve adorare Dio. Quando ti chiederà di prostrarti davanti a lui altrimenti sarai torturato, violentato, basterà scegliere Dio. Devi essere pronto o pronta a tutto pur di non rinnegare Dio.

Ma sin da ora, non devi essere solo un cristiano della domenica, ma tutta la vita, ogni giorno, amare Dio, baciarlo, prostrarti ai Suoi piedi come un cagnolino, e non prostrarti davanti a nessun altro: politico, santo, ideologo, star!

L’adorazione ci identifica come figli di Dio o del dragone.

Il Signore ti benedica e ti faccia essere un Suo figlio, un Suo adoratore, indistruttibile dall’opera del dragone e dalle Sue tentazioni!

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L’identità che diventa autorità

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Abbiamo visto le scorse settimane che siamo figli di Re. Abbiamo un identità. Siamo eredi di Dio, e coeredi di Cristo. Che un giorno regneremo (se siamo nati di nuovo nello Spirito). Abbiamo anche visto che dobbiamo comportarci in modo regale, tenere un certo contegno, sia come comportamento, che come parlare, che come pensieri, per via del nostro ruolo.

Un re non si da troppo pensiero dei problemi comuni, ma in caso smuove l’esercito! Ma un re che non fa uso del proprio potere, e della propria autorità, è come se non fosse re.

Adesso farò alcuni esempi di persone che ignoravano la propria identità, la propria autorità, o addirittura l’autorità di Dio stesso. Vediamo Anania un “normale” discepolo, che viene avvisato dal Signore riguardo il compito che ha di andare dal neo-convertito Paolo:

ATTI 9:13-14 Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti di quest’uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. E qui ha ricevuto autorità dai capi dei sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome».

– Il Signore aveva detto ad Anania di andare da Paolo…leggo male, oppure veramente Anania sta spiegando al Signore chi era Paolo??? Veramente pensava che il Signore non lo sapesse????

Anania in pratica ha detto al Signore: “Signore, forse non hai letto il giornale…si dice che questo Paolo abbia fatto tanto male! Forse non sai, al telegiornale dicono che Paolo è uno pericoloso!”

Fai attenzione a quale “telegiornale” guardi! Fai attenzione ai giornali e ai libri che leggi. Fai attenzione ai messaggi che ti arrivano tramite Facebook e gli altri Social network. Dio non è una spanna sopra, è milioni di spanne sopra! Non è Lui che deve essere informato da noi sul perché sarebbe buono che facesse questo miracolo, o sul perché dovrebbe toccare la tal persona o situazione. Siamo noi che dobbiamo ricevere le Sue informazioni, i Suoi giornali e telegiornali, cibandoci di ogni cosa che viene da Lui, anche le briciole! Le Sue briciole ti possono sfamare e dissetare!

Se non capisci quale è il potere di Dio, stai limitando Dio nella tua vita. Se non credi che Dio possa liberarti, ti stai intrappolando con le tue mani!

Se preferisci parlare a Dio e non ascoltare, non conoscerai le soluzioni.

Se non vuoi ubbidire a Dio, non vedrai il potere dell’Onnipotente all’opera.

Questi sono diversi errori che possiamo commettere non avendo fiducia in Dio, e che possono limitare la Sua azione:

E’ successo a Mosè, in Numeri 20 il Signore gli aveva detto di parlare alla roccia e sarebbe scaturita acqua, ma Mosè invece percosse la roccia, l’acqua uscì lo stesso ma Mosè non potè entrare nella terra promessa.

Noi non possiamo limitare il piano di Dio nella storia e la Sua opera per l’umanità, ma possiamo limitare Dio e la Sua benedizione nella nostra vita.

LUCA 1:18 E Zaccaria disse all’angelo: «Da che cosa conoscerò questo? Perché io sono vecchio e mia moglie è in età avanzata».

– Non si ricordava di Abraamo e Sarah, o di Anna la mamma del profeta Samuele? Veramente Zaccaria pensava che l’Angelo del Signore non sapesse che Zaccaria era vecchio???

Tante volte noi diamo consigli a Dio o facciamo decreti, che sono degli autogol. Tante volte non vogliamo ubbidire a Dio. Ma il vero problema dietro, è che non vogliamo capire di smettere di appoggiarci sul nostro intendimento, e che dobbiamo riconoscere la Potenza di Dio, e prendere l’autorità che viene da Lui. Zaccaria poi fu muto per un anno.

Notate come questi uomini erano credenti (un discepolo e un sacerdote), stavano parlando con Dio o con l’angelo del Signore in maniera consapevole, però non erano consapevoli che Dio è Onnipotente. Che se Dio dice una cosa, Lui la fa. Inoltre che Dio sa ogni cosa e non ha bisogno delle nostre spiegazioni o dei nostri suggerimenti.

Lui è amore non noi. Per cui Lui sa qual’è il bene delle persone e fa le cose veramente nell’interesse di quelle persone e noi no.

Lui non è sapiente, Lui è la Sapienza/Saggezza, quindi è inutile consigliarlo, ci ha provato Giobbe, che era veramente molto saggio, ma ha solo fatto una brutta figura, e quindi noi cosa vogliamo consigliare???

Anche l’apostolo Pietro fu spaesato e spaventato perché non aveva riconosciuto il piano di Dio sopra il proprio. Non aveva accettato la volontà di Dio sopra la propria, così si è trovato in un cortile a rinnegare Gesù 3 volte, leggiamo solo l’ultima:

MARCO 14:71-72 Ma egli prese a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo di cui parlate». E subito, per la seconda volta, il gallo cantò. Allora Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detta: «Prima che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte». E si abbandonò al pianto.

– Se non conosci Dio, il Suo potere e la Sua autorità, non conosci nemmeno la tua identità, la tua potenza (delegata), la tua autorità (delegata), e cadrai come un fuscello al minimo problema!

Pietro ha fatto scrivere questi dettagli nella Bibbia per prepararti, per imparare dai suoi errori! Notate invece Gesù che conosceva la potenza di Dio, la Sua autorità, e la propria autorità!

GIOVANNI 18:3-6 Giuda dunque, presa la coorte e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, andò là con lanterne, torce e armi.
Ma Gesù, ben sapendo tutto quello che stava per accadergli, uscì e chiese loro: «Chi cercate?» Gli risposero: «Gesù il Nazareno!» Gesù disse loro: «Io sono». Giuda, che lo tradiva, era anch’egli là con loro. Appena Gesù ebbe detto loro: «Io sono», indietreggiarono e caddero in terra.

– Notate la differenza tra Gesù che dice “Io sono” e atterra i soldati, e Pietro che ribadisce più volte “Non lo sono”. Pietro in quel momento era sullo stesso piano delle guardie che dovevano arrestare Gesù: poteva cadere con un semplice soffio dello Spirito. Non solo, poteva cadere con una semplice dichiarazione di una serva “Anche tu eri uno di quelli….”

EFESINI 2:4-8 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, per mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

– Cristo è venuto per darci vita e liberazione. Non rimanere intrappolato, ma lasciaGli le tue catene! Se ricevi la vita da Gesù e risusciti con Lui, hai un posto non su un trono terreno, ma in cielo con Gesù! Ma devi avere la mente di Gesù, devi vivere con Lui!

LUCA 10:17-20 Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome». Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

– Avete visto che autorità avevano i 12 apostoli??? No, aspetta un attimo, non erano i 12 apostoli, ma l’avevano i 70 discepoli. Tu ed io se siamo veramente Suoi discepoli, possiamo avere la stessa autorità! Sappiamo che in MARCO 16:17-18 sta scritto: Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno

– Non dobbiamo capire chi siamo noi e quale sia la nostra propria identità, ma dobbiamo capire chi siamo in Cristo e quale sia la nostra identità in Lui! Qualunque sia la tua identità terrena, è sbagliata, prendi e vivi la tua identità in Cristo! Nasci di nuovo! Se tu non conosci e non vivi la potenza di Cristo nella tua vita, basta un soffio e crolli. Se Cristo è in te è speranza di gloria, allora puoi essere irremovibile nelle tempeste. Se vivi in Cristo, la Sua autorità e la Sua potenza è sulla tua vita! L’apostolo Paolo diceva “Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica”, cioè: Io posso resistere ad ogni evento avverso, ad ogni tempesta, non per le mie forze o la mia intelligenza, ma in Cristo che opera in me tramite lo Spirito Santo.

CONCLUSIONE. Base della nostra vita cristiana è capire quale sia l’autorità di Dio, quale sia la nostra e comportarsi di conseguenza. Negli ultimi messaggi abbiamo visto che Dio è saggezza, che è amore ed è disposto a guidarci, ma che noi dobbiamo desiderarlo altrimenti non viviamo nei Suoi pensieri di benedizione, ma nei nostri di maledizione. Non consigliare Dio, ma fatti consigliare da Lui, e agisci in base a quel consiglio. SottomettiGli i tuoi atteggiamenti e pensieri e ubbidisciGli nelle azioni quotidiane.
Lui conosce gli “ingranaggi” di come sei fatto, meglio di chiunque altro, fatti indirizzare da Lui. Inoltre sappi qual’è la tua autorità, il tuo potere, e così quando verranno per ucciderti o spaventarti, rimarrai in piedi e farai scappare il nemico!

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Figli di Re

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Abbiamo letto le scorse settimane di Pietro che era stato definito da Gesù un satana, cioè un avversario, e abbiamo detto che come lui, possiamo essere avversari di Gesù anche noi non ubbidendo a ciò che dice Gesù ma seguendo i nostri ragionamenti umani, il nostro intuito fallace, le nostre idee.

1 SAMUELE 15:22 Gradisce forse l’Eterno gli olocausti e i sacrifici come l’ubbidire alla voce dell’Eterno? Ecco, l’ubbidienza è migliore del sacrificio, e ascoltare attentamente è meglio del grasso dei montoni.

– A Dio importa più se Gli siamo ubbidienti e lo ascoltiamo attentamente, che se facciamo dei sacrifici per Lui. Non importa quello che fai per Lui, ma importa quello che farai con Lui in ubbidienza a Lui. Però l’ubbidienza non è tutto, e da sola non basta. Leggiamo in:

GIACOMO 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.

– Dipende da te: se non ti sottometti a Dio e non resisti al diavolo, egli non fuggirà da te!

Quando dici “non ce la faccio”, stai sicuro che non ce la farai! Se il Signore dice che ce la fai e tu Gli credi, allora ce la farai! E’ questione di ubbidienza e sottomissione a Dio!

Ubbidire e sottomettersi sono due aspetti diversi dello stesso concetto, ma devono essere applicati tutti e due, per renderci completi.

John Bevere insegna che l’ubbidienza ha a che fare con l’azione e la sottomissione con l’atteggiamento. Puoi essere infinitamente ubbidiente e fare tutto ciò che Dio vuole, ma se non sottometti i tuoi atteggiamenti e i tuoi pensieri a Lui, sarai sconfitto dal diavolo.

Ripeto: l’ubbidienza ha a che fare con l’azione e la sottomissione con l’atteggiamento. La pienezza ce l’hai con tutte e due, questo è quello che Dio cerca.

Il Grande Orologiaio ci ha fatti così, conosce i nostri ingranaggi, li ha fatti Lui, quindi abbiamo bisogno di sottometterGli i nostri atteggiamenti e pensieri, e di agire in ubbidienza a ciò che dice Lui per vivere una vita piena!

Come sta scritto in Efesini 4, brano che abbiamo letto la scorsa settimana: se non sei rinnovato nello Spirito della mente, e non ti rivesti dell’uomo nuovo che è a immagine di Dio, rimani la creatura caduta dal giardino dell’Eden, stai facendo posto al diavolo, e non sarà lui a fuggire davanti a te, ma sarai tu a dover scappare dai suoi attacchi! Quindi, per il nostro bene, è meglio che impariamo ad abbandonare i nostri pensieri a Dio e a comportarci come dice Lui! Sottomissione ha a che vedere con i nostri pensieri, mentre l’ubbidienza ha a che vedere con le nostre azioni.

– Pietro poi sul monte della Trasfigurazione ha fallito nel capire la necessità dello stare alla presenza di Dio (non aveva capito l’importanza della presenza di Dio nella preghiera e nella lode, nella vita, in ogni momento, sia che le cose vanno bene, che se le cose vanno male).

E poi ha fallito nel capire che come nel Getsemani, nella vita ci sono realtà spirituali che combattono contro di noi, e ci fanno venire sonnolenza, spossatezza, pensieri negativi e qualsiasi cosa che possa allontanarci dalla preghiera e dalla pace di Dio.

Ma sia che affrontiamo realtà spirituali ostili, sia che si tratti di realtà naturali ostili, in Filippesi leggiamo:

FILIPPESI 4:6-8 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.

– Puoi cullare la tua ansia, le tue preoccupazioni, le tue paure, idolatrarle e tenerle strette a te. Tenendo le tue ansie stai creando spazio per il diavolo e stai instaurando dei legami spirituali sulla tua vita e forse su quella di qualcun’altro. Con questo atteggiamento stai annaffiando la zizzania del diavolo che cresce in te e intorno a te.

Oppure puoi scegliere di ascoltare Dio, passare tempo alla Sua presenza, lasciarGli le tue preoccupazioni e paure, senza riprenderle!

Poi serve rinunciare al credere ai tuoi pensieri, ai tuoi legami, le tue limitazioni, le tue difficoltà, innalzando e idolatrando Dio! Chi vuoi idolatrare?

Analizziamo questo brano nel dettaglio: prima di pregare, dobbiamo smettere di essere ansiosi, il verbo è all’imperativo! Praticamente sta dicendo che puoi pregare 24 ore su 24, ma se prima non lasci l’ansia e le preoccupazioni, pregare diventa inutile, non porta risultato. “Non angustiatevi di nulla” non è un consiglio, ma un comandamento. Se ti angusti, blocchi le benedizioni di Dio sulla tua vita. Se ti angusti le cose possono solo andare male!

Poi far conoscere a Dio le nostre richieste in preghiere e suppliche con ringraziamenti, così la pace che supera ogni intelligenza può custodire i nostri cuori. Che bello, una pace che non può essere capita. A che ti serve l’ansia, se puoi avere una pace incomprensibile e soprannaturale???

Quindi quale deve essere l’oggetto dei miei e dei tuoi pensieri? L’ansia, la preoccupazione, il ragionamento su come posso risolvere i problemi, su come posso cambiare quella persona o quella situazione? Idolatria è anche credere che con la tua e la mia intelligenza possiamo raggiungere la pace o risolvere i problemi. Credere che possiamo farcela da soli.

Questi versetti ci insegnano che la pace di Dio è più intelligente della mia e della tua intelligenza! La pace è intelligente, veramente intelligente, o perlomeno è “più intelligente”, supera ogni intelligenza!

Cosa ci devo fare con la mia testa? Con i miei pensieri?

Pensare alle cose vere, onorevoli, giuste, pure, amabili, di buona fama, in cui è qualche virtù e qualche lode. Solo a queste e non ad altre!

Ma perché devo credere che Dio farà le cose per il meglio e mi darà pace? Perché devo tranquillizzarmi e fidarmi che Dio opera? Chi è Lui?

1 TIMOTEO 1:17 Al Re eterno, immortale, invisibile, all’unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

– Perché Dio è il Re Eterno, immortale, unico Dio. Colui che ha fatto la promessa di non lasciarti e non abbandonarti, è Re dell’universo. Può ogni cosa se io e te ci fidiamo di Lui, ci lasciamo lavorare da Lui! Lui è degno di gloria per sempre, e a Lui appartiene l’onore per sempre!

Paolo dice che questo Re Altissimo tiene tantissimo a me e te! Vuole che siamo salvati (nella mente, nell’anima e nel corpo, cioè da depressione, scoraggiamento, solitudine, paure, malattie), ma vuole anche che viviamo e che regniamo con Lui!

2 TIMOTEO 2:10-12 Ecco perché sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinché anch’essi conseguano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Certa è quest’affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; se abbiamo costanza, con lui anche regneremo.

– Se siamo costanti, se siamo Figli ubbidienti e sottomessi (cioè agiamo costantemente in ubbidienza a quello che Lui dice, e viviamo con un atteggiamento di sottomissione a Dio) Lui ci farà regnare con Lui!

Dobbiamo morire con Cristo e essere costanti, ubbidienti e sottomessi e ci aspetterà un futuro glorioso!

MATTEO 10:16 Gesù disse: «Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

– A nessuno piace essere associato ad una pecora, in quanto viene considerato un animale stupido, ingannabile, eppure Dio vuole fare il nostro Buon Pastore. Le pecore hanno diversi pregi, ascoltano, ubbidiscono, sono pulite, raramente si perdono perché seguono il pastore, vivono tranquille perché tutti i pensieri e i problemi li scaricano sul pastore. Anche noi possiamo ascoltare la voce del Buon Pastore e scaricare su di Lui i nostri problemi!

Ma sai, non sei solo pecora, sei anche principe e principessa perché il Re ha decretato che io e te regneremo con Lui: se sei Figlio ubbidiente di Dio, e sottomesso, sarai Suo erede e coerede con Cristo, quindi un principe o una principessa.

ROMANI 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.

– Non ti far vincere dai problemi di questo mondo, né dai pensieri o dalla depressione o dallo scoraggiamento. Sei un principe, abbi un certo contegno! Affronta i problemi con autorità regale!

Vorrei quindi lasciarvi con il pensiero, focalizzando la nostra attenzione sul nostro sangue reale! Sul nostro essere delle autorità, dei figli di Re!

Siamo chiamati ad essere ubbidienti e sottomessi con costanza a Dio. Abbandonare l’uomo vecchio con i suoi pensieri, e prendere la mente spirituale dell’uomo nuovo in Cristo. Ad essere figli di Re! Del Re dei Re!

audio, Spirito Santo, studi biblici

Studio sullo Spirito Santo (parte 4) – Il potenziamento del cristiano

Studio sullo Spirito Santo (parte 4) – Il potenziamento del cristiano
Studi Biblici

 
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Ogni essere umano è suddiviso in 3 parti: corpo, anima e spirito. Anche le relazioni interpersonali possiamo condurle in queste 3 dimensioni. Se però le relazioni rimangono sul livello base del corpo, oppure evolvono solo sul livello dell’anima, si mantengono su un livello di incompletezza.

Siamo nati per vivere in tutti e 3 i livelli nelle relazioni con gli altri esseri umani, dando priorità al livello dello Spirito. Infatti i matrimoni che partono dal livello esteriore, sono i primi a crollare. Quelli più focalizzati sull’anima e la condivisione e meno sul livello fisico esteriore, funzionano molto meglio perché vivono un percorso di crescita e scambio. Le coppie che a questi livelli aggiungono anche il livello dello Spirito, vivono una pienezza, non raggiungibile dalle altre. Per relazionarci con Dio invece dobbiamo relazionarci esclusivamente sul livello dello Spirito.

1 CORINZI 2:11 chi, tra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.

Noi siamo soprattutto esseri spirituali e una relazione vissuta nello Spirito (con le persone e con Dio) ci riempie in tutti gli aspetti.

C’è una differenza tra una discussione intellettuale di cose spirituali e una vera amicizia spirituale. Tutti conosciamo Dio, ma in realtà lo conosciamo veramente quando sappiamo personalmente cosa vuole e cosa dice!

1 CORINZI 2:12 Ora noi abbiamo ricevuto lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate

Nessuno conosce i pensieri di Dio tranne il Suo Spirito, ma Egli ci ha dato il Suo Spirito! Avendo comunione al livello spirituale con il Creatore, possiamo conoscerlo veramente!

Immaginiamo un re del medioevo, che non agisce come re. Magari dorme nel castello, ma quando arriva un esercito straniero per conquistare il regno, lui non ordina al proprio esercito di reagire e proteggere la popolazione. Sarebbe assurdo! Questo regno non potrebbe durare! I suoi abitanti finirebbero in schiavitù e tutto sarebbe depredato. Non è sufficiente il titolo, neanche la posizione sul trono, ma bisogna anche svolgere le funzioni della regalità. Il titolo e il posto non hanno alcun valore senza la funzione e l’esercizio del potere.

Come figli di Dio siamo diventati coeredi con Cristo:

ROMANI 8:17 Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui.

Siamo eredi di stirpe reale e come tali abbiamo l’incarico di portare avanti la missione del nostro patriarca. La Sua conquista e il Suo Regno sono diventati nostri in quanto adottati come Sua discendenza. E’ il nostro compito e lo scopo della nostra vita! Per essere efficaci nel nostro destino, dobbiamo scoprire ed esercitare il potere che ne deriva!

1 PIETRO 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.

La posizione precede sempre il potere, dobbiamo essere in Cristo prima di poter fare qualcosa per il Suo Regno!

ATTI 1:4-5 Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. Perché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni».

Lo scopo della tua vita è l’avanzamento del Regno di Cristo, e tuo (in quanto erede), ma per svolgerlo è essenziale il potenziamento dello Spirito. Gli apostoli erano stati addestrati 3 anni e mezzo per andare a predicare il Vangelo. Sapevano tanto! Già dopo 1 anno, Gesù li aveva mandati a fare “praticantato” cacciando demoni e guarendo le persone. Eppure qui dice che non erano pronti, ma dovevano aspettare ad iniziare il loro ministero fino a quando non sarebbero stati “battezzati in Spirito Santo” (ATTI) e “rivestiti di potenza dall’alto” (LUCA 24:49).

Potrete dire che non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo, ma in realtà non è così:

GIOVANNI 20:21-22 Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’io mando voi». Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo».

Ricevettero lo Spirito Santo prima che Gesù ascese in cielo, ma non ricevettero la potenza, il battesimo, il riempimento, il traboccare dello Spirito! Quello avvenne a Pentecoste e non poterono andare nemmeno ad evangelizzare o testimoniare di Gesù, senza il riempimento. La sola ricezione dello Spirito non bastava!

ATTI 2:4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

Avevano già ricevuto lo Spirito Santo, ma con il riempimento le cose cambiarono. Potevano andare e espandere il Regno di Dio! Potevano adempiere lo scopo della loro vita, così noi, con il riempimento possiamo adempiere il nostro scopo!

Uno degli elementi più importanti del riempimento è il parlare in altre lingue. Non si può dichiarare che il 100% dei riempiti di Spirito Santo parli nelle lingue dello Spirito, ma è una cifra lì vicino. Non si può nemmeno dichiarare che le lingue erano un esperienza di altri tempi che oggi non serve più, infatti vediamo in ATTI 2:38-39: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà».

Qui Pietro dichiara che il dono dello Spirito Santo è fruibile da tutti coloro che credono!

Lì a Gerusalemme, di Pentecoste erano presenti molti ebrei nati fuori da Israele, e che possedevano lingue natìe diverse dall’ebraico.

ATTI 2:8 Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa?

Gli apostoli erano galilei popolani senza istruzione, e grazie al riempimento nello Spirito Santo parlavano lingue e dialetti di regioni lontane come se loro fossero madri-lingua. Le persone dichiaravano:

ATTI 2:11-12 li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». Tutti stupivano ed erano perplessi…

Non era un parlare senza senso o sconnesso. Loro parlavano delle grandi cose di Dio, in lingue che non conoscevano!

Negli Atti degli apostoli ci sono in totale 4 racconti riguardo il riempimento nello Spirito Santo. In 3 di questi, l’evento è accaduto a persone che erano già credenti, mentre nel 4° si stavano convertendo. In tutti i casi il battesimo ha causato prove “udibili” e “visibili”.

-In ATTI 8:12-18 incontriamo Filippo che evangelizza la Samaria, moltissime persone si convertono e “nascono di nuovo”, diventano figli e figlie di Dio. Nonostante questi aspetti molto importanti, vediamo che la chiesa di Gerusalemme manda là, Pietro e Giovanni a “pregare affinché ricevessero lo Spirito Santo”. Queste persone avevano creduto, erano state battezzate in acqua, e sicuramente erano state toccate dallo Spirito Santo, ma mancava il “riempimento” e i due apostoli vengono inviati lì per quel motivo (facendo 50 km a piedi)!

In questo brano non si parla esplicitamente delle “lingue” o della “profezia”, ma è evidente che ci furono in quanto Simone “vide” che le persone ricevevano lo Spirito Santo con l’imposizione delle mani (v.18).

Quando ricevi la salvezza, sei riposizionato in Cristo – diventi parte della Sua eredità e del Suo Regno. Non sarai ripieno, comunque, della potenza dello Spirito finché non la chiederai al Padre:

LUCA 11:13 Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!

Il mondo (coloro che sono lontani da Dio) non può ricevere lo Spirito di verità (GIOVANNI 14:17). Quindi sta parlando a credenti, figli di Dio, nati di spirito, nati di nuovo, ma che hanno ricevuto lo Spirito Santo per la conversione, non il riempimento.

-Nella storia della conversione di Paolo, vediamo che la caduta, la visione e la conversazione con la voce di Gesù, causarono la sua conversione.

In seguito Anania fu mandato dallo Spirito Santo da Paolo per due scopi precisi: “Fratello Saulo, il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo” (ATTI 9:17).

Anche Paolo, prima si convertì, poi ricevette il riempimento dello Spirito Santo con la manifestazione esteriore del parlare in lingue (sicuramente immediata, comunque in seguito dichiarò che lui parlava in lingue spessissimo e più dei credenti di Corinto, vedi 1 CORINZI 14:18).

-Nella storia di Pietro e Cornelio vediamo come gli strumenti per l’evangelizzazione e l’impartizione dello Spirito Santo, siamo noi credenti. Infatti l’angelo non evangelizzò Cornelio, ma gli disse di chiamare Pietro, una persona che lui non conosceva, in un luogo che non conosceva. Allo stesso modo Pietro non conosceva Cornelio e non sarebbe mai andato da un “pagano” se non glielo avesse detto il Signore mentre era in preghiera (ATTI 10:19-20, 28-29). In entrambi, lo Spirito non diede dettagli, spesso infatti ci tiene all’oscuro delle cose, anche perché comunque non capiremmo, oppure non coopereremmo, invece dobbiamo lasciarci guidare dallo Spirito!

Pietro li evangelizzò, ma non avrebbe mai pregato affinché ricevessero lo Spirito Santo, così in questo caso lo Spirito li riempì lo stesso per far capire che il piano di salvezza includeva anche i gentili (ATTI 10:45-48). Per questo motivo in questo caso fu stravolto l’ordine “conversione – battesimo in acqua – poi nello Spirito”.

-Poi nel racconto di Paolo ad Efeso, vediamo che tra le prime cose che chiede è: “Riceveste lo Spirito Santo quando credeste?” (ATTI 19:2). Perchè è importante verificare questo aspetto? Perché per essere efficaci nel Regno di Dio, e non cadere schiavi dei piani del nemico, lo Spirito Santo in noi è l’unica copertura e potenza (vedi ATTI 1:8)! Paolo spiegò il messaggio della salvezza in Cristo, li battezzò in acqua e poi ricevettero il riempimento dello Spirito mediante l’evidenza delle lingue e della profezia (ATTI 19:3-6). Profezia vuol dire predicare messaggi rivelati da Dio e sono incentrati su Gesù, e per un credente senza lo Spirito è impossibile (1 CORINZI 2)! Senza il potenziamento dello Spirito non possiamo fare niente per il Signore, e la stessa nostra vita terrena è indebolita!

Nel prossimo incontro affronteremo i diversi tipi di manifestazione del parlare in lingue.