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Battere lo spirito di Izebel

Vuoi capire meglio lo spirito di Izebel e come batterlo? Rimani con noi e lo scoprirai attraverso un’analisi biblica e storica riguardo la figura di questa donna, e cosa Gesù ha detto. Io sono Carlo di Messaggeri della Grazia, ti do il benvenuto e ti invito a seguire questo video.

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Hai vinto! Le basi bibliche che decretano chi vince e chi no

HAI VINTO! Non voglio essere semplicistico. Non voglio sminuire le difficoltà che stai attraversando, ma hai vinto! Tu dirai che le cose intorno a te vanno male. Forse sei malato, oppure ci sono persone che ti creano problemi, ma ti garantisco che hai la vittoria in pugno! Nei prossimi minuti voglio darti le motivazioni per cui hai la vittoria in pugno, e dirti che la sconfitta la puoi scegliere solo tu, ma non ti conviene! Sai, quando avevo dieci anni, vivevo con mia madre. Lei e mio padre erano separati. Lui viveva per conto suo e arrivava appena a fine mese perché non aveva un lavoro stabile. Lei aveva un handicap fisico e non era autosufficiente. A me e lei ci aiutava mia zia, perché da soli non potevamo farcela. Ma almeno avevamo un tetto….finché non abbiamo ricevuto uno sfratto esecutivo! TUTTO STORTO! Eppure confidavamo in Dio. Una cosa ho imparato in quel periodo, non farsi definire dalle circostanze, ma essere noi a definire le circostanze per mezzo della fede! Il Signore ci ha protetti e sostenuti e sono ancora qua grazie a Lui! Ho vinto grazie a Lui! Ho vinto grazie la fede in Lui! Ora vediamo le basi per vincere nella vita

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Giovenca rossa, terzo tempio e anticristo

Avrai probabilmente sentito parlare del tentativo in questi giorni di costruire il terzo tempio a Gerusalemme da parte del Temple Institute, del Boneh Israel, e delle 5 giovenche rosse che hanno portato in Israele. Sia che ne hai sentito parlare, ma anche se non lo hai sentito, continua a seguirci, perché in questo video parlerò delle profezie bibliche e ebraiche in merito al mistero della giovenca rossa, al terzo tempio e all’anticristo. Cose che nei prossimi mesi o anni verranno dette sui telegiornali e sui social N, te le anticipo in questo video! Io sono Carlo di MdG, un ministero di approfondimento del messaggio di Dio attraverso la Bibbia, analizzando la Sua volontà, anche riguardo le profezie bibliche e gli ultimi tempi, per capire meglio il mondo intorno a noi e il futuro!

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In marcia con lo SPIRITO SANTO

Si può marciare con lo Spirito Santo? Molti sono razionali, e io sono uno di questi. Ci piace calcolare tutto, avere ogni cosa sotto controllo, perché pensiamo che così le cose andranno bene. Ogni tanto ci scontriamo con la realtà e paghiamo il prezzo dei nostri errori. Allora ci rendiamo conto che non siamo così perfetti come vogliamo credere. Oggi, attraverso il video seguente, voglio accompagnarti in una marcia con lo Spirito Santo, il modo in cui Gesù ci ha detto che avremmo avuto a che fare con Lui!

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No alla RELIGIONE, sì a CRISTO

Potresti domandarti “Perché mettere la religione in opposizione a Gesù”? Ho delle buone motivazioni etimologiche, storiche e dottrinali per farlo. Ti invito a rimanere con noi per vedere che non è la religione che porta a Gesù, vedere qual è il vero compito della Chiesa, e qual è l’unico modo per andare a Gesù e al Padre Celeste in paradiso.

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Chi sono in Cristo?

Siamo in una società piena di gente confusa, che non sa che scelte fare nella vita, a che genere appartenere, che lavoro fare, che partito votare, a volte anche i “cristiani”! La gente non sa da dove viene e cosa fare, ma Dio offre un’identità a chi crede in Gesù. Scopriamo chi siamo in Cristo.

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Gesù è Dio?

Spesso sentiamo associare l’appellativo “Dio” a qualche essere umano o a dei “supereroi”. Eppure essere Dio vuol dire essere soprannaturale, superpotente, immortale, e molto altro. Nel video di oggi vedremo proprio le 7 qualità necessarie per poter essere identificati come “Dio” e se Gesù le possiede! Prova anche tu ad analizzare se il tuo “dio” le ha!

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Potenziato dalle qualità di Cristo

Spesso ci vediamo soli e deboli. Abbandonati nei drammi di questo mondo. Eppure non dovrebbe essere così: Gesù non ci ha mai lasciati. Lui ha promesso che sarebbe sempre stato con noi e ci avrebbe dato forza per ogni situazione.

Rimani con noi e vediamo insieme il “chi, come, quando e perché” per avere pace e potenza in questa vita.

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Il tuo ruolo nel miracolo

Spesso siamo desiderosi di vedere miracoli. A volte siamo proprio nel bisogno urgente che accada qualcosa, ma i miracoli non avvengono. Ci sono dei requisiti che vanno soddisfatti?

Potresti dire “Ma no! Dipende da Dio e non da me!”, invece non funziona proprio così: è Dio che stabilisce le regole! E’ Lui che assegna i compiti! Se Lui ha deciso di agire seguendo determinate regole fatte da Lui, allora per il nostro bene abbiamo bisogno di sintonizzarci sulle Sue “frequenze”!

E se ha deciso che anche noi dobbiamo svolgere delle azioni, allora faremmo bene a sentire la Sua voce per capire di quali azioni si tratta, e agire.

Rimani con noi e vediamo insieme alcune azioni che Gesù ha fatto svolgere e cosa possiamo impararne.

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Il vero volto dell’intercessione

Il vero volto dell’intercessione
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Quando arriva la sofferenza o la malattia, cosa dobbiamo fare? Disperarci? Impietosire Dio con i nostri lamenti? Inoltre, cos’è l’intercessione e a cosa serve? Oggi tratteremo questi argomenti, rimani con noi.

Nello scorso messaggio abbiamo visto il come e il perché della preghiera e dell’intercessione. Pregare è parlare con Dio, ed è il respiro del credente. I punti che abbiamo affrontato sono:

1 – Pregare nel segreto

2 – Aspettare con certezza la ricompensa.

3 – Dio già sa di cosa hai bisogno, per cui goditi il viaggio.

4 – Dio è buono e sa quale sia il momento buono.

5 – Il peccato, la sofferenza, la malattia e la morte non sono la volontà di Dio (benché possa permetterle).

6 – Lui è soprannaturale e vuole manifestare le Sue opere soprannaturali.

7 – Confida in Lui (=affida la tua vita e le tue preoccupazioni a Dio con fiducia) e Dio agirà. I problemi sono opportunità per vedere la mano di Dio all’opera

Ti invito a riascoltare il messaggio scorso, perché penso possa esserti di benedizione! Metto il link qui in alto a destra nelle schede e nel testo della descrizione in basso.

Però ci sono ancora alcune cose che vorrei aggiungere per comprendere il significato della preghiera e soprattutto dell’intercessione.

1 – Abbiamo bisogno di un rapporto personale con Dio, ogni giorno!

MATTEO 6:11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano;

– Questo versetto fa parte del Padre nostro. Ci mostra come il rapporto con Dio debba essere quotidiano. Ogni volta che si può dire “oggi”, abbiamo bisogno di parlare con Dio chiedendoGli di ricevere da Lui, mostrando la nostra umiltà, il nostro bisogno di Lui. E dobbiamo mostrarlo a Lui, ma soprattutto a noi! Spesso ci sentiamo autosufficienti quando tutto va bene e interrompiamo la preghiera (il parlare con Dio). Poi quando arriva il momento del bisogno non sappiamo più ascoltare Dio. Per cui cerca la faccia di Dio quotidianamente! Così appena Dio ti parla, tu puoi capire perfettamente i Suoi piani. Proprio come tutti i giorni abbiamo bisogno del pane, così tutti i giorni abbiamo bisogno di chiedere a Dio di sfamarci sotto tutti i punti di vista!

Abbiamo bisogno dell’abitudine di sentire la voce di Dio!

2 – Più che la nostra preghiera, è l’intercessione di Gesù che cambia le cose!

ROMANI 8:34 Cristo Gesù è colui che è alla destra di Dio e intercede per noi

– C’è potere nell’intercessione, ma non tanto nella mia intercessione, ma in quella di Gesù! Lui sta proprio alla destra di Dio Padre per intercedere per te e me! Che grande consolazione! Gesù intercede per te!

– Non hai il peso del mondo sulle tue spalle! Non porti da solo o da sola il peso dei tuoi problemi: c’è soprattutto Gesù! Non strillare, tanto Dio Padre sente meglio Gesù che è alla Sua destra, rispetto a te che strilli! Piuttosto ascolta e associati alle richieste di Gesù!

3 – Abbiamo bisogno di avere fede, e si ottiene dall’ascoltare ciò che prega e pronuncia Gesù!

ROMANI 10:17 Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo.

– E’ inutile pregare senza fede, serve fede! Non tanta, basta poca quanto un granello di senape, ma deve essere vera fede e non fasulla! Non un convincimento o un tentativo umano! La vera fede viene dalla “parola pronunciata” da Cristo. E’ proprio questo il concetto espresso da questo versetto: dove vedi il termine “parola”, nel testo originale c’è “rhema” che vuol dire proprio “parola pronunciata” (attenzione non “rivelata”, ma “pronunciata”. La rivelazione è conseguente a ciò che pronuncia Gesù. Gesù “rhema” cioè pronuncia, e se tu ascolti quello che dice, allora ottieni rivelazione, se non ascolti, non ottieni rivelazione).

– Non avere “fede nella fede” perché non ti servirà a niente, la fede non viene dalla fede o dal credere umano, ma da ciò che si ascolta, allora ascolta ciò che dice Gesù: “la fede viene da ciò che si ascolta…”!

Qualsiasi cosa faccia Gesù, quando intercede, quando comanda, quando ammaestra, quando prega, ascolta ciò che dice e abbi fede in ciò che dice Lui. Una volta avevo davanti a me una persona “capocciona” che voleva fare una grande stupidaggine e l’ho ripresa in modo aspro, e quella persona mi ha ringraziato riconoscendo che era lo Spirito che mi aveva guidato, e si è pentita! Avevo la sicurezza che Gesù volesse che dicessi quello in quel momento perché avevo sentito la Sua voce. Non ero io, era lo Spirito di Dio, e quella persona si è ravveduta!

– Sai per anni sono stato un bravo religioso. Ero in una chiesa dove si aveva paura dell’opera dello Spirito Santo, dove non si credeva che lo Spirito potesse parlarci ogni giorno e io avevo dimenticato di aver sentito molte volte la voce di Gesù nel passato. Basta! Basta a un cristianesimo religioso, formale, dell’apparenza, della bravura dell’uomo, dell’ubbidienza all’uomo! Dio vuole che ascolti la Sua voce! Ora! E’ possibile!

– Se preghi e intercedi per ciò che vuoi tu, per i tuoi bisogni, non hai la certezza che otterrai l’esaudimento. Quando ascolti ciò che “pronuncia” Gesù, allora hai la certezza.

– Finora abbiamo visto che: (1)Abbiamo bisogno di un rapporto personale con Dio. (2)Abbiamo visto che non è la nostra intercessione che è potente, ma quella di Gesù. Non siamo soli, Gesù stesso intercede per noi! (3)Abbiamo bisogno di ascoltare la voce di Gesù, quello che vuole, per cui intercede, perché la fede viene dall’ascoltare la “parola pronunciata” di Gesù!

4 – Puoi confidare che Dio Padre, insieme a Gesù ti donerà tutte le cose

ROMANI 8:32 Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?

– Quali sono queste cose? Il testo non lo dice. Ovviamente non ti darà tutte le automobili del mondo, né tutte le ricchezze del mondo! Però con Gesù otterrai tutte le benedizioni con Lui. Basta che prendi la Bibbia, ci sono centinaia di promesse: pace soprannaturale, gioia in ogni situazione, di non elemosinare il pane, rispetto, futuro, speranza, etc… Non ho il tempo qui di dirti tutte le benedizioni, ma ti invito a riguardare sul canale Youtube di Messaggeri della grazia e troverai la serie “Promesse da cogliere”, “Promesse di abbondanza”, “Promesse di speranza”.

– Forse sei schiacciato/a, appesantito/a, attaccato/a. Credi nel potere dell’intercessione, che non è il chiedere quello che ti pare, quando ti pare (anche se puoi farlo). Il vero potere non lo hai neanche se si tratta di un bisogno veramente grave e urgente. Ma costruisciti nell’arco di tutta la tua vita un rapporto diretto quotidiano con Dio Padre. Ogni giorno chiediGli di darti il “pane quotidiano”, interiorizza il fatto che Gesù sta già intercedendo per te e per quelli intorno a te, non smettere di intercedere e di pregare ma piuttosto ascolta ciò che dice Gesù mentre intercede perché quello accadrà e unisciti a Lui nella Sua intercessione e puoi confidare che otterrai tutte le benedizioni scritte nella Bibbia e per cui Gesù sta intercedendo!

– Il vero volto dell’intercessione è il volto di Gesù, e le giuste parole dell’intercessione sono le parole che sta dicendo Gesù ora!

Non sei solo o sola, ma Gesù sta intercedendo per te ora! Intercedi insieme a Lui, ascolta e ripeti quello che dice Lui!

Mosè si curò di costruire il Tabernacolo secondo ciò che Dio gli aveva mostrato. Giovanni raccontò le visioni in Apocalisse secondo ciò che Dio gli aveva mostrato. Gesù stesso disse sulla Terra solo le parole che udiva dal Padre.

Ti invito a fare come loro, intercedendo e pregando sugli stessi temi e dicendo le stesse parole per cui Gesù stesso sta intercedendo per te ora, e vedrai la gloria di Dio!

Amen? Credi questo? Allora se stai guardando attraverso youtube ti invito a cliccare sul pollice verso l’alto così potremo raggiungere tante altre persone con il messaggio della Parola di Dio.

Il Signore ti fortifichi in questa settimana e ricorda che non sei solo, Gesù intercede per te e per i tuoi cari!

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Pasqua di Liberazione

Pasqua di Liberazione
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Oggi parleremo del significato delle feste bibliche, concentrandoci sulla Pasqua. Pasqua guarda all’uscita del popolo di Israele dall’Egitto, ma anche all’uscita dei credenti dal regno delle tenebre.

Gesù infatti venne crocifisso a Pasqua. “Ma come? La religione mi ha insegnato che il giorno di Pasqua è la domenica in cui Gesù è risorto!” Ehm…le cose non stanno proprio così visto che la pasqua ebraica non può mai capitare di domenica ma solo di lunedì, mercoledì, venerdì o sabato (non la domenica che è uno dei giorni vietati) e semmai è la festa delle Primizie (che si svolge appunto la domenica seguente alla Pasqua) che è collegata con la risurrezione di Gesù, quindi tralasciamo quello che dice la religione, rimani con me e vediamo cosa dice Dio riguardo il messaggio delle feste bibliche, oggi in particolare affrontiamo il messaggio della Pasqua e della collegata festa degli azzimi!

Oggi approfondiamo le feste bibliche e vedremo che non sono dei semplici rituali religiosi. Esse erano principalmente ombre, immagini, raffigurazioni, e attraverso di esse Dio ha voluto profetizzare, rivelare, eventi futuri legati al piano soteriologico (cioè di salvezza e redenzione) ed escatologico (legato agli ultimi tempi, dalla parola greca Eskatos = ultimo). Sono state istituite 1.400 anni prima di Cristo e alcune di queste profezie si sono già compiute con la prima venuta di Cristo nel giorno esatto della festa, mentre altre indicano la seconda venuta, il regno millenniale e l’ordine eterno (presumibilmente anche queste si adempiranno nel giorno esatto). Le feste bibliche quindi ci spiegano la salvezza e la fine dei tempi!

– Cosa intende Dio per feste?

LEVITICO 23:2 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Ecco le solennità del SIGNORE, che voi celebrerete come sante convocazioni. Le mie solennità sono queste.

– Il termine per solennità/festa è Mo’ed e letteralmente significa “appuntamento”. E’ un termine che deriva da una radice che esprime il concetto di “scopo”, “obiettivo”. Ciò significa che il messaggio delle feste bibliche è avere un appuntamento con Dio dove poter parlare con Lui e capire i Suoi obiettivi.

– Come vedremo in Col. 2, sono un ombra, cioè comunicano un messaggio che si concretizza e si capisce più avanti.

COLOSSESI 2:16-17 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo.

– Qui sta dicendo che se rispetti feste e cibi, oppure se non li rispetti, non cambia niente per quanto riguarda la tua salvezza. Chi rispetta le feste e i cibi è salvato solo grazie al sacrificio di Cristo. Chi NON rispetta feste e cibi è salvato solo grazie al sacrificio di Cristo. Quindi le feste o il non festeggiare le feste, non serve per la salvezza. Allora a cosa servono le feste e i cibi? Servono a spiegare il “corpo” cioè la sostanza, il messaggio, che è di Cristo.

Letteralmente dal testo originale è scritto “…sono semplicemente un ombra di ciò che DEVE venire, ma la SOSTANZA è di Cristo”. Le feste servivano a preannunciare eventi futuri, la cui sostanza riguarda Cristo. Non erano banali festicciole religiose, ma informazioni che preannunciavano il futuro dell’umanità e a ricordarci di Dio. Di conoscerLo e vivere con Lui dedicando anche del tempo esclusivo con Lui. Molto forte è il messaggio di conoscerLo: Dio rivela sé stesso e i Suoi piani tramite i dettagli delle feste.

1 CORINZI 5:6-8 Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po’ di lievito fa lievitare tutta la pasta? Purificatevi del vecchio lievito per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità.

– Siamo in questo mondo per celebrare una Pasqua, cioè Cristo. Lui è stato immolato per noi e noi dobbiamo celebrare la nostra Pasqua usando una nuova pasta senza lievito. Dobbiamo festeggiare non con vecchio lievito (malizia, malvagità) ma con azzimi (sincerità e verità).

– I veri credenti celebrano ogni giorno e incessantemente la nuova Pasqua: Gesù Cristo. Come i giudei celebravano la pasqua con pani azzimi, allora stesso modo i credenti celebrano la loro Pasqua eterna con una vita priva di lievito.

– Adesso approfondiamo il significato della Pasqua. Il termine ebraico per pasqua è Pesach e significa “passare oltre” e ci ricorda il periodo in cui il popolo di Israele era schiavo in Egitto. All’ultima piaga (la strage dei primogeniti) chi metteva il sangue di un agnello senza difetto sullo stipite della porta, vedeva la salvezza: l’angelo della morte sarebbe “passato oltre” la porta di casa senza entrare e quindi senza uccidere il primogenito. Quel giorno è commemorato ogni anno con la festa di Pesach.

Pasqua quindi ricorda il male dell’uomo che merita di pagare i propri sbagli con la morte e il giudizio, e ci introduce la necessità del pentimento, di riconoscere il proprio bisogno di Dio. Hai bisogno di Dio? Certo che ne hai! Tutti ne abbiamo, anche se spesso cerchiamo di negarlo! E Dio è venuto a me e a te nelle vesti di Gesù il Messia, la nostra Pasqua, il liberatore, proprio per pagare con la propria vita e il proprio sangue il prezzo della nostra condanna e dei nostri errori spargendo il Suo sangue sugli stipiti della nostra vita. Serve solo una piccola cosa, porre tutta la nostra vita e tutta la nostra fede in quel sangue versato sulla croce e applicarlo sulle “porte” dei nostri cuori. Se metti il sangue di Gesù sulla tua porta, sulla tua vita, sulla tua famiglia, allora ti stai identificando come Suo popolo, come Suo discepolo e stai applicando i benefici del sacrificio di Cristo sulla tua vita. Gesù è venuto per niente di meno di questo: prendere le nostre vite e inglobarci nella Sua “famiglia” insieme con il Padre e con lo Spirito Santo.

Ma cosa ha fatto Gesù? Lo dice Lui stesso proclamando di aver adempiuto la seguente profezia:

LUCA 4:8 «Lo Spirito del Signore è sopra di me,
perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri;
mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri
e il ricupero della vista ai ciechi;
per rimettere in libertà gli oppressi,

– Vediamo che la Sua venuta ha avuto lo scopo di adempiere la Pasqua nella vita di coloro che credono liberandoli! Si spesso le persone finiscono nelle tenebre, ma Gesù ci chiama a libertà se lo seguiamo. Fra le altre cose Lui annuncia la liberazione dei prigionieri e rimette in libertà gli oppressi.

CONCLUSIONE. Il messaggio della Pasqua è un messaggio di liberazione: liberazione dal regno delle tenebre per coloro che credono in Gesù. Se ti senti intrappolato o intrappolata, forse sei ancora sotto il regno delle tenebre. Forse dici “Ma io sono già cristiano”, ma se sei nel regno delle tenebre vuol dire che hai fatto una decisione mentale per il cristianesimo, ma non hai fatto il passo del pentimento e del ricevere la vita per i meriti di Cristo sulla croce.

Ti invito a ripetere la seguente preghiera con me, sia che sei un incredulo, e sia che sei un credente.

– Padre Celeste, vengo davanti a te per chiederti di tirarmi fuori dal regno delle tenebre. Riconosco il mio bisogno quotidiano della tua vita, della tua liberazione e del tuo Spirito. Vieni in me, nella mia vita, nella mia casa e sui miei cari. Applico la Pasqua sulla mia vita, il sangue dell’Agnello puro, perfetto e senza macchia: Gesù Cristo che mi libera dall’ira a venire e mi libera dal Regno delle tenebre. Rimani con me sempre, ti dono la mia vita! Amen

– Alleluia, proclamo libertà sulla tua vita.

Se hai fatto questa preghiera ti invito a farcelo sapere, commentando il video su youtube e contattandoci tramite i contatti che trovi sul sito internet, avremmo piacere di conoscerti, di pregare per te, di consigliarti, di accompagnarti in un incontro personale con Gesù, e di farti un dono.

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La debolezza che precede la gloria di Dio

La debolezza che precede la gloria di Dio
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Spesso ci sentiamo di non riuscire ad ottenere risultati con i nostri sforzi. A volte è veramente così e possono esserci effettivamente delle opposizioni spirituali (anche se non sempre). Dio ha parlato di benedirci e guidarci, ma spesso non vediamo dei risultati nonostante la fatica, l’impegno e le capacità umane.
Leggiamo in Giacomo 4:13-17 che a volte il nostro modo di fare è arrogante nei confronti del Signore. L’atteggiamento qui descritto, viene criticato aspramente dalla Parola di Dio. A prima lettura potrebbe essere esagerato, ma in realtà qui sta parlando della differenza tra l’essere dei veri e dei falsi discepoli. Delle persone che ascoltano la voce di Dio e danno priorità ai Suoi piani, oppure ai nostri. Qui viene definito peccato, cioè fallire il bersaglio, rifiutarsi di seguire la volontà di Dio o di sottomettersi a Dio (v.7).
Collegando questo brano con Geremia 17:9, Proverbi 19:21 e 3:5, vedremo che non dobbiamo seguire i nostri cuori (secondo la cultura ebraica il cuore è la sede dei ragionamenti, pensieri e volontà), perchè sono malvagi, che i piani e le strategie fatti dalla nostra intelligenza non resistono, mentre invece quelli di Dio sì, e non possiamo appoggiarci sulle nostre capacità, intuizioni o intelligenza, ma dobbiamo appoggiarci e fidarci del Signore e del Suo discernimento. Cristo è la roccia su cui dobbiamo “costruire”.
In 1 Corinzi 1:17-31 vediamo che tutto ruota attorno a Cristo, e che Dio ha scelto le cose pazze, le cose ignobili e cose che non sono, per svergognare la falsa intelligenza umana. Anche se l’apostolo Paolo aveva molto di cui vantarsi come intelligenza, preparazione, spiritualità e capacità, lui reputò queste cose come spazzatura e come debolezza, ricevendo dal Signore la dichiarazione che Lui mostra la Sua potenza solo tramite la debolezza umana (2 Corinzi 12:9-10). Quando noi non contiamo su noi stessi, sulle nostre capacità, i nostri successi o la nostra intelligenza, allora possiamo riuscire perchè a Dio piace mostrarsi senza dividere la propria gloria con l’essere umano.
L’umiltà è molto importante davanti a Dio, e precede la gloria in quanto lascia spazio al Dio Onnipotente di operare in modo indiscusso.
Possiamo proprio dire che il riconoscimento della nostra debolezza, è la scintilla che accende la potenza di Dio!