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Santo subito

In questo video vedremo chi sono veramente i santi, come si fa a diventarlo, e cosa Dio si aspetta da te oggi, subito! Santificazione non è qualcosa che riguarda pochi credenti della storia, morti, reputati tali da una religione fatta dall’uomo, ma è un argomento che riguarda tutti i discepoli di Gesù. Nella Bibbia sono molti gli inviti a diventare santi a Dio. Vediamoli insieme.

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Trasfigurazione, passato presente e futuro della gloria

Cosa significa gloria? E trasfigurazione? E quanto è importante conoscere e cercare Dio nella mia vita, oggi? Nei prossimi minuti voglio accompagnarti in un viaggio alla scoperta della trasfigurazione e della gloria di Dio nel passato, presente, e futuro, e come questo ti riguardi da vicino. Io sono Carlo di Messaggeri della Grazia. Con questo canale voglio approfondire gli insondabili misteri di Dio, secondo ciò che Lui stesso ha voluto farci sapere (e non secondo quello che si inventa l’uomo attraverso i dogmi), affinché possiamo prepararci per il “futuro”. Se vuoi partecipare ai nostri eventi, scrivi un Whatsapp al numero in sovraimpressione nel video. Ma ora vediamo la gloria di Dio nel passato, nel presente e nel futuro!

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Da egocentrico a CRISTOCENTRICO

La società moderna ha creato un’aspettativa egoistica in noi tutti. Tutto ruota attorno al nostro “benessere”, alle nostre “aspettative”, la “felicità”, “realizzazione”, etc… Ma alla fine ci si sente sempre meno realizzati e felici! Oggi vorrei parlare di che cosa, anzi di chi deve stare al centro! Rimani con noi e ne otterrai benedizione.

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Orecchie dell’anima e orecchie dello Spirito

La tua vita è importante! Ma perché? Lo sai? Ho fatto molti video dove tratto lo scopo del nostro essere sulla Terra e in questo video ne linko un paio, ma nel video di oggi voglio aggiungere altri due aspetti per me importanti, voglio affrontare la gestione dell’anima e dello Spirito.

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Le motivazioni per vivere per il Regno di Dio

Perchè a volte ci sentiamo frustrati? Perché a volte ci sentiamo irrealizzati? Che implicazioni ha il Regno di Dio per la mia vita? Se mi ascolterai per i prossimi 20 minuti, vedrai come prendere vita grazie al tuo impegno per il Regno di Dio.

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Il risveglio viene

Ci sono molti credenti che vorrebbero vedere Dio operare, vedere preghiere esaudite. Si spera in un risveglio. Si prega per un risveglio. Ma cosa deve accadere affinché ciò avvenga? In questi giorni si parla molto del risveglio di Asbury. Si esalta molto ciò che avviene in luoghi lontani, pronti a fare dei pellegrinaggi verso luoghi sacri, sperando che avvenga in luoghi più vicini, in modo da non fare molti chilometri per il “pellegrinaggio”. Ma cosa dice la Scrittura? Quanto spetta a Dio, e quanto a noi? Vediamolo insieme.

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Dalla sofferenza alla potenza

Secondo la società moderna conta l’apparenza! E’ vietato soffrire, ma bisogna sembrare sempre al top. La sofferenza e la solitudine vengono viste male.

Eppure la gente soffre, sempre di più, anche a causa della falsa soddisfazione che da il falso successo e l’apparenza.

A volte si soffre per aspettative mancate, per degli scandali, altre volte per cose negative che ci succedono, eppure esiste una via per uscire dalla sofferenza e ricevere benedizione.

Vediamo come.

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Il tuo ruolo nel miracolo

Spesso siamo desiderosi di vedere miracoli. A volte siamo proprio nel bisogno urgente che accada qualcosa, ma i miracoli non avvengono. Ci sono dei requisiti che vanno soddisfatti?

Potresti dire “Ma no! Dipende da Dio e non da me!”, invece non funziona proprio così: è Dio che stabilisce le regole! E’ Lui che assegna i compiti! Se Lui ha deciso di agire seguendo determinate regole fatte da Lui, allora per il nostro bene abbiamo bisogno di sintonizzarci sulle Sue “frequenze”!

E se ha deciso che anche noi dobbiamo svolgere delle azioni, allora faremmo bene a sentire la Sua voce per capire di quali azioni si tratta, e agire.

Rimani con noi e vediamo insieme alcune azioni che Gesù ha fatto svolgere e cosa possiamo impararne.

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Chiamati ad amministrare

Chiamati ad amministrare
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Abbiamo parlato le scorse settimane riguardo al portare frutto come scopo della nostra vita di discepoli di Gesù! Non siamo qui per vivere egoisticamente, per farci gli affari nostri, ma per gestire i doni di Dio.

Tutto ciò che abbiamo di valore è un dono e non è un merito, per esempio la vita, la salute, la natura, le capacità.

Vediamo il progetto originario di Dio:

GENESI 1:26-28 26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».

– Fatti per essere a immagine di Dio e simile a Lui. Poi c’è stata la caduta. Ma in Gesù, l’uomo nuovo è nuovamente a immagine di Dio (EFESINI 4:24).

– Siamo qui per dominare in nome di Dio (verbo ebraico radah, governare, prevalere, legiferare) nella vita, sulla creazione, e non per essere dominati dai vizi, dal peccato, dagli hobby, etc… Non sei fatto per essere un pezzente o un miserabile, ma per regnare e dominare.

– (attenzione che “dominare sulla creazione” non vuol dire devastare, altrimenti poi non c’è più nulla da dominare!)

– (attenzione che dobbiamo dominare sulla terra, non sugli altri esseri umani, altrimenti non consentiamo anche agli altri esseri umani di “dominare” ma li “dominiamo”)

1 PIETRO 4:7-11 7 La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera. 8 Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copre una gran quantità di peccati.

9 Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare.

10 Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono (chàrisma) che ha ricevuto, lo metta a servizio (diakonoùntes) degli altri. 11 Se uno parla, lo faccia come si annunciano gli oracoli di Dio; se uno compie un servizio (diakonèi), lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

– C’è una FINE in arrivo che ci deve incoraggiare a mettere impegno e a stare allerta.

MODERATI – SOBRI – per dedicarci a PREGARE (PARLARE CON DIO, e questo rinchiude sia il concetto originario del primo Adamo che era nell’Eden, ma anche la lode e l’adorazione comunitaria in previsione di ciò che faremo nei cieli)

SOPRATTUTTO DOBBIAMO AVERE UN AMORE INTENSO GLI UNI PER GLI ALTRI, perché l’amore copre (kalùpto, cioè vela, nasconde, cela, tiene segreto) i peccati (errori, sbagli) degli altri.

OSPITALI (filòxenos, amare gli ospiti, non solo ospitare persone in casa, ma anche organizzare incontri evangelistici o di discepolato in casa, e accogliere le persone in chiesa) senza MORMORARE (1° aspetto pratico, praticare l’ospitalità e l’accoglienza)

– AMMINISTRATORI (Oikonòmoi) indica Amministratore, governatore, steward (gestore, assistente), supervisore, un impiegato con capacità, ciambellano.

Ciambellano: Importante dignitario di corte, in antico era addetto alla cura degli appartamenti privati del sovrano e del suo guardaroba regale; in seguito, e ancora oggi nelle corti dove esiste, ha il compito di dirigere il cerimoniale.

Sapete: un amministratore, un ciambellano, non possiede nulla, ma gestisce tutto!

Siamo chiamati a gestire la grazia di Dio e il Suo Regno (ciambellano che gestisce le ricchezze di Dio). Dobbiamo conoscerle e farle conoscere. Siamo supervisori nella gestione dell’Opera di Dio. Siamo comunque subordinati a Lui, ma con capacità di azione in base alle responsabilità e ai doni che lui ci ha dato da amministrare.

L’amministratore paga, ma non con soldi suoi. Fa i lavori, ma non con la sua forza. Comanda senza avere diritti proprietari, ma solo delegati.

-Questa settimana Sara è andata in comune per richiedere delle carte riguardo la nostra casa e il nostro condominio visto che siamo proprietari. L’impiegato faceva opposizione, perché non era lei l’amministratrice. L’amministratore, che ha diritti delegati, ha quasi più potere del proprietario con i propri diritti proprietari!!!

L’amministratore dedica il tempo per le proprietà degli altri, ed è questo che gli garantisce di poter mangiare e percepire uno stipendio. (2° aspetto pratico, amministrare la grazia di Dio che abbiamo ricevuto, le piccole grazie, sugli altri)

– v.10 dono (Chàrisma che deriva da Chàris cioè grazia, favore, gentilezza): dono di grazia, favore non meritato.

Questo è lo stesso termine che viene tradotto in italiano con “doni spirituali”.

In essenza il dono che viene da Dio, il dono spirituale, o la capacità di svolgere opere spirituali o materiali nella chiesa, sono tutte cose che non meritiamo. Capacità “non nostre”. Favori dall’alto di cui non dobbiamo prenderci il merito visto che non li abbiamo “meritati”! Hanno uno scopo: devono portare benedizione e gloria agli altri, non a me.

– v.10 a servizio degli altri: qui il termine è Diakonèo, da cui deriva diakonòs, cioè attendente alle tavole, servitore che attende gli ospiti, che serve in termini generali. (3° aspetto pratico, servire i fratelli)

SERVIRE GLI ALTRI PER MEZZO DEL NOSTRO DONO

Il dono spirituale di grazia, cioè il favore non meritato che abbiamo ricevuto, lo abbiamo ricevuto per gestirlo per il benessere, l’accoglienza e la crescita dell’altro. Non è nè a nostro beneficio, nè a nostra gloria, allo stesso modo come un servitore di 2mila anni fa attendeva gli ospiti (di prestigio o gente comune) per assisterli per il loro benessere, per fornire cibo e accoglienza. O come lo steward e la hostess su un aereo, che amministrano e gestiscono gli ospiti/clienti/passeggeri, per la loro comodità, tutti i doni spirituali e i ministeri sono indirizzati verso l’altro, alla gloria di Dio.

CONCLUSIONE. A cosa sei chiamato tu? Scaldare una sedia. Essere un credente nominale? Vivere la tua vita?

Abbiamo visto che sei un amministratore della grazia e del Regno di Dio, chiamato ad accogliere e a servire. Attraverso i doni di grazia che Dio ha posto nella tua vita dobbiamo manifestare questi 3 punti, sotto la Sua supervisione e guida. Sei chiamato a manifestare i carismi, cioè i “doni di grazia” agli altri per la loro edificazione e non la tua.
Sei anche chiamato ad essere ospitale, cioè amare in modo pratico, essendo inclusivo verso il prossimo e invitarlo in casa tua a dormire, andandolo a trovare, o invitarlo a cellule di studio biblico, agapi e avvicinare così le persone a Dio.

Il punto è che ogni dono che il Signore ci ha dato va messo a diakonuntes, cioè servizio, degli altri.

Quindi mi sento di indirizzarti al Signore per chiedere la Sua volontà per la tua vita. Sicuramente riguarda l’amministrare, l’accogliere e il servire, ciò che devi chiedere è in quale campo e come farlo. Sicuramente riguarda l’amare il prossimo e manifestare ospitalità e interesse. Andarli a trovare o invitarli a casa tua per un caffè, una chiacchierata. Parlare del regno di Dio, del Suo amore e della Sua grazia. Chiediamolo insieme.

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Acquisire dimestichezza con il mondo spirituale

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Povero apostolo Pietro: oggi predicherò su alcuni errori di Pietro, perché penso possano aiutarci a conoscerci meglio e capire chi siamo in Dio, ma non perché io lo voglia criticare e ergermi sopra lui, ci mancherebbe, Pietro è stato un grande uomo di Dio.

Nelle Scritture però vengono principalmente raccontati i primi anni di fede di Pietro, dove è più facile commettere errori.

Nella Bibbia sono forse più le volte che Pietro fa brutte figure, che quelle in cui fa bella figura. Siccome potreste non ricordarveli, allora li prendiamo:

MARCO 9:2-8 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. E fu trasfigurato in loro presenza; le sue vesti divennero sfolgoranti, candidissime, di un tal candore che nessun lavandaio sulla terra può dare. E apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù. Pietro, rivoltosi a Gesù, disse: «Rabbì, è bello stare qua; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». Infatti non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento. Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo». E a un tratto, guardatisi attorno, non videro più nessuno con loro, se non Gesù solo.

– Sul monte della trasfigurazione Pietro fu preso da spavento, e se ne esce con qualcosa per rompere il ghiaccio, ma che causa maggior imbarazzo perché “non sapeva che dire”. Ti suona familiare?

Questo brano ci parla dell’importanza della PRESENZA DI DIO, della gloria di Dio!

Il termine ebraico per indicare la gloria di Dio è Kavod. Questo termine noi lo traduciamo con gloria, ma in realtà letteralmente vuol dire peso, quindi quando nell’Antico Testamento leggiamo in italiano “la gloria di Dio”, il più delle volte c’è scritto letteralmente “il peso di Dio”. La gloria di Dio nel tabernacolo, nel tempio e ovunque, si è sempre manifestata attraverso il “peso”. Se non hai mai sperimentato il “peso di Dio” non hai mai vissuto!

Purtroppo molti di noi sono bravi a cantare dei cantici, ma non gioiscono alla presenza di Dio! Spesso siamo così incentrati su noi stessi, da non capire che Dio ci ha creati per la Sua gloria. Scopo della nostra vita è rendere gloria a Dio, sarebbe triste arrivare alla presenza di Dio e bofonchiare:” E’ bene che siamo qui così facciamo 3 tende!” ed essere spaventati! Se hai paura della morte, se hai paura di dove andrai dopo la morte, ti consiglio di sbrigarti a capire lo scopo della tua vita prima che sia troppo tardi.

Un altro punto di questo brano è il parlarci del non contare sulle nostre parole o sui nostri ragionamenti, e dell’ASCOLTARE GESU’ (così ha detto il Padre dal cielo)! Se non riesci a stare in silenzio davanti a Dio, è un problema, perché farai fatica a sentirLo, e quindi sbaglierai strada. Gesù dice seguimi, ma se non lo ascolti e ubbidisci, allora vai a sbattere contro il muro!

MARCO 8:31-33 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse respinto dagli anziani, dai capi dei sacerdoti, dagli scribi, e fosse ucciso e dopo tre giorni risuscitasse. Diceva queste cose apertamente. Pietro lo prese da parte e cominciò a rimproverarlo. Ma Gesù si voltò e, guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: «Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini».

– Quando Gesù stava spiegando di essere l’Agnello sacrificale che toglie i peccati del mondo, come profetizzato da secoli, Pietro comincia a rimproverarlo, al che Gesù lo definisce “satana”=avversario, accusatore e gli dice che non ha il senso delle cose di Dio. Hai mai litigato con Dio? Hai mai ripreso Dio perché qualcosa non ti quadrava? Era meglio che facesse come dicevi tu? Sei sicuro? Non è che sei stato avversario di Dio? Non è che stai ascoltando voci sbagliate?

– Siamo esortati ad avere il senso delle cose di Dio. Come si fa? Sicuramente ascoltando Dio. Sicuramente leggendo la Sua parola. Non la capisci, prega! Non ce la fai a leggere la Bibbia, prega di farcela! Non trovi il tempo per leggerla? Prega che il Signore ti dia tempo!

Costi quel che costi, dobbiamo avere i Suoi pensieri e non i nostri, dobbiamo seguire le Sue vie invece che le nostre!

Finora abbiamo parlato della GLORIA DI DIO E SUA PRESENZA – ASCOLTO DI DIO – LEGGERE LA SUA PAROLA – ESSERE DALLA PARTE DI DIO. Questi sono i primi punti dove un Pietro giovane nella fede è inciampato! E questi punti, capendoli, possono aiutarci per comprendere la nostra autorità in Cristo!

MARCO 14:32-40 Poi giunsero in un podere detto Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui finché io abbia pregato». Gesù prese con sé Pietro, Giacomo, Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato. E disse loro: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate». Andato un po’ più avanti, si gettò a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell’ora passasse oltre da lui. Diceva: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi». Poi venne, li trovò che dormivano e disse a Pietro: «Simone! Dormi? Non sei stato capace di vegliare un’ora sola? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Di nuovo andò e pregò, dicendo le medesime parole. E, tornato di nuovo, li trovò che dormivano perché gli occhi loro erano appesantiti; e non sapevano che rispondergli.

– E arriviamo nel Getsemani, Gesù gli chiede di pregare e intercedere, e per ben 3 volte si addormenta! Questa è una delle peggiori riunioni di preghiera della storia!!!! (no, purtroppo no, ce ne sono di peggio)!

Pregare è parlare con Dio…ciò significa che se io parlo A Dio, non è preghiera ma una trasmissione radiofonica, dove uno speaker parla e poi ci sono 3 ascoltatori (Padre, Figlio e Spirito Santo). Questa roba non serve a niente!

Pregare invece è parlare con, cioè insieme a Dio, quindi parlo io e Dio ascolta, poi parla Dio e io ascolto! Se al termine di una preghiera non hai sentito la voce di Dio, non è un problema, può capitare, il problema si pone se al termine di OGNI preghiera non hai mai sentito Dio, non hai mai aspettato la Sua risposta….mi domando a cosa serva pregare in questo modo!

– Volevo anche osservare un’altra cosa sulla preghiera: ti sei mai addormentato in preghiera? A me è capitato. Da piccolo continuamente. La sera nel letto ero spesso insonne, allora un bel giorno ho cominciato a pregare che il Signore mi facesse dormire bene e pregavo a mani conserte, e da quel giorno, per anni, la mattina mi svegliavo a mani conserte, per anni non ho finito una preghiera serale.

Hai mai saltato di pregare quando Gesù te lo chiedeva? Sai che spesso affrontiamo le cose da un punto di vista naturale, ma dietro potrebbe esserci un problema spirituale? Sai che se affronti un problema spirituale in modo naturale, non ne cavi un ragno dal buco?

Hai mai avuto torpore spirituale, e non sapevi perché, come mai, o come fare per risvegliarti?

La verità è che spesso siamo come Pietro: non abbiamo il senso delle cose di Dio, ci addormentiamo invece di vegliare e intercedere in preghiera, e a volte addirittura osteggiamo e siamo avversari di Gesù (spesso senza accorgercene) perché facciamo ciò che sembra giusto a noi, ma non ciò che vuole Lui!

Il problema di Pietro era che conosceva l’identità di Gesù ma non l’autorità, e di conseguenza non conosceva la propria autorità in Cristo.

Spesso anche noi facciamo questi errori: non sappiamo chi siamo, e non prendiamo la vera autorità spirituale nella nostra vita. Se non prendi la tua autorità, sei come un non credente, ma con la salvezza. Se non prendi la tua autorità, combatti contro i mulini a vento!

Molto meglio non essere spaventati dalla presenza tangibile di Dio. Molto meglio essere guidati dal vento dello Spirito Santo. Molto meglio ascoltare le direttive di Gesù.

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7 obiettivi dello Spirito Santo

7 obiettivi dello Spirito Santo
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Come dico spesso, l’essere umano è stato creato per avere rapporti sociali perché Dio stesso, il Creatore, è una persona che desidera rapporti sociali con l’uomo. Noi siamo stati creati anche per avere rapporti sociali con Dio stesso.

Tanti dicono di credere in Dio, ma non hanno alcun rapporto con Lui. Tanti altri sanno che Dio desidera un rapporto con loro, e almeno in passato lo hanno avuto, ma non sanno niente di Dio, o molto poco, o non parlano più con Lui o non lo ascoltano più, o tutte queste cose insieme.

Oggi vorrei approfondire la persona dello Spirito Santo, capire chi è e cosa fa. Cosa vuole, e come distinguere quando è Lui e quando non è Lui. Lo Spirito ha 7 scopi e azioni (almeno 7 sono quelli che ho trovato in Giovanni). Non sto parlando di doni, ministeri, o del frutto, ma proprio di 7 scopi dello Spirito per conoscerLo e distinguerLo.

GIOVANNI 14:22-26 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.

Questo brano segue quanto abbiamo letto la scorsa settimana. Prosegue il discorso sul fatto che chi ama Gesù, osserva e si attiene alla Sua Parola e ai Suoi comandamenti-insegnamenti. Così facendo verremo amati dal Padre, in un modo speciale, e instaureremo con Lui un rapporto speciale e profondo. Un ruolo speciale, da collegamento, lo svolge lo Spirito Santo. Ma non è un ruolo passivo, bensì un ruolo attivo attraverso 7 (e più) azioni e scopi!

  1. consolarci

Se sei scoraggiato, demoralizzato, depresso, puoi vincere la tua negatività, ma il punto è ricevere lo Spirito Santo, i Suoi pensieri, la Sua presenza e lasciarlo operare liberamente. Lui non vuole lasciarci in trappola nell’angoscia, ma liberarci e darci la gioia della Sua presenza. Vorrei chiarire che né tu e né io siamo al centro, ma è Gesù al centro, però il Padre ci ama e ci manda il Consolatore anche se non siamo noi al centro!

Parakletos: avvocato, intercessore, consolatore, conforto, aiutante.

  1. insegnarci ogni cosa

Lo Spirito Santo vuole insegnarci. Potremmo pensare di essere “strutti” di nostro, cioè già pronti per criticare quello che fa questo, e quell’altro che fa quest’altro. Potremmo essere convinti di saper affrontare la vita e ogni situazione, ma abbiamo bisogno dell’insegnamento quotidiano da parte dello Spirito Santo! La nostra saggezza umana è utile in piccolissima parte, ma per il grosso è infallibile solo la saggezza dello Spirito!

  1. ricordarci le cose dette da Gesù

Per me la Bibbia è la cosa più preziosa al mondo, puoi conoscerla a memoria, ma senza lo Spirito Santo, non ti servirà a molto. E’ uno dei ruoli dello Spirito Santo, il ricordarci cosa ha detto Gesù e farlo fruttificare nella nostra vita. Gli insegnamenti di Gesù sono stati sentiti da migliaia di persone mentre era in vita, e da miliardi di persone nel corso della storia, ma solo le persone che si sono prostrate ai piedi della croce e con cuore sincero chiedevano di ricevere la rivelazione dello Spirito, hanno potuto vedere la loro vita cambiare e la mano di Dio all’opera!

GIOVANNI 15:22-27 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. Ma questo è avvenuto affinché sia adempiuta la parola scritta nella loro legge: “Mi hanno odiato senza motivo“.
Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

  1. testimoniare di Gesù

In un mondo in trappola, Gesù è venuto a portare luce e libertà. Una speranza. Il mondo non vuole ascoltare la Sua voce, ma si compiace delle tenebre, eppure ci saranno ancora altri milioni di persone che si convertiranno e che preferiranno la luce alle tenebre. Questo accadrà grazie allo Spirito che testimonierà di Lui, e a noi se siamo Suoi strumenti. Lo Spirito non testimonia la bravura dell’uomo, ma la bravura di Cristo. Non testimonia della bontà dell’uomo ma della bontà di Cristo. Mi spaventano sempre le profezie che non sono incentrate su Cristo, perché lo Spirito testimonia di Cristo, quindi una profezia che non testimonia di Cristo, probabilmente non viene dallo Spirito Santo. Non mi interessa una roba del genere!

Anche i miracoli e le guarigioni, sono possibili, anzi avvengono ancora oggi, più di 2.000 anni fa con Gesù, ma quello che opera lo Spirito, testimonia di Gesù non dell’uomo!

GIOVANNI 16:12-15 Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.

  1. guidarci nella verità

Non cadere mai nell’errore di decidere della tua vita. Sì sei intelligente e hai la testa sulle spalle, ma i nostri passi vanno nella giusta direzione, quando seguiamo Gesù, quando siamo guidati dallo Spirito Santo. Potremmo inizialmente sentirci frustrati come dei bambini che non possono giocare con i giocattoli che vorrebbero loro, ma lo Spirito solo è in grado di non farci cadere nella menzogna. Se pensi di essere arguto, attento che già questa è una menzogna. Solo lo Spirito ci può guidare nella verità, e se non lo riesci a sentire, chiuditi nella cameretta e aspetta. Se hai bisogno di prendere una decisione urgente, fai aspettare la decisione! Decide lo Spirito e deve guidare lo Spirito!

  1. annunciare le cose a venire

Ovviamente il fulcro di questo scopo è l’escatologia, cioè lo studio degli ultimi tempi. Ma in realtà lo Spirito può annunciare anche altre cose a venire, quando serve per farci maturare in Cristo, e salire a livelli di fede maggiori.

Abbiamo già raccontato di come il Signore ci ha parlato negli ultimi anni. Che Sara sentiva da parte del Signore la parola “quarantena” nel dicembre 2019, e non si sarebbe parlato di fare una quarantena in Italia e nemmeno in Cina, se non un mese dopo. A dicembre ancora nessun giornale aveva scritto niente riguardo il Covid. C’era solo quel medico cinese, non ascoltato dai suoi capi, figurarsi dai giornali. Addirittura il Signore aveva cominciato a dire a me oltre un anno prima “scorte per 3 mesi”, e io facevo una testa tanta a Sara dicendole di fare scorte per 3 mesi. La mia testa aveva ipotizzato uno shock energetico, e quindi sarebbe servito cibo che si potesse mangiare anche senza scaldarlo e senza conservarlo in frigo, ma quella era una mia reinterpretazione di quello che mi aveva detto lo Spirito “scorte per 3 mesi”. Lo Spirito preannuncia gli “ultimi tempi” ma anche i “prossimi tempi”. Ti mette al sicuro da calamità, scoraggiamenti, difficoltà. Non vuol dire evitare i problemi, ma se ascolti lo Spirito hai una corsia preferenziale in mezzo al “traffico” di questo mondo.

  1. glorificare Gesù

Abbiamo parlato dell’importanza del testimoniare di Gesù. Siamo qui per questo. Ma c’è uno scopo più alto (se possibile), glorificare Gesù. Dio è degno di gloria, e non condivide la Sua gloria con nessuno, anche perché nessuno è degno di ricevere parte della Sua gloria. Non c’è luogo migliore dello stare nel “Kavod” del Signore, e sentire il peso della Sua gloria. Ovviamente qui sulla terra possiamo sperimentarlo in parte, ma considerate che le vite vengono cambiate alla presenza del Signore. Cuori vengono sanati, malattie vengono guarite e persone legate vengono liberate.

E’ buono anche prepararsi perché è questo che faremo in cielo. Non staremo a truccarci tutto il giorno. Non giocheremo a pallone da mattina a sera. Non so come saranno le attività, ma di sicuro glorificheremo Dio!

CONCLUSIONE Lo Spirito Santo ci riporta la voce di Dio, e per distinguerLo dalle “false voci” che vengono dal nemico o dalle distrazioni, è bene capire quali sono i Suoi scopi. Ogni altro scopo o risultato (ansia, inganno, falsità, stress, gloria dell’uomo, confusione, dottrine strane, idoli che sostituiscono Gesù) è da rigettare!

Invece la Parola ci invita tutti a riconoscere le azioni dello Spirito nella nostra vita, che sono: consolarci, insegnarci ogni cosa, ricordarci le cose dette da Gesù, testimoniare di Gesù, guidarci nella verità, annunciare le cose a venire, glorificare Gesù.

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La debolezza che precede la gloria di Dio

La debolezza che precede la gloria di Dio
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Spesso ci sentiamo di non riuscire ad ottenere risultati con i nostri sforzi. A volte è veramente così e possono esserci effettivamente delle opposizioni spirituali (anche se non sempre). Dio ha parlato di benedirci e guidarci, ma spesso non vediamo dei risultati nonostante la fatica, l’impegno e le capacità umane.
Leggiamo in Giacomo 4:13-17 che a volte il nostro modo di fare è arrogante nei confronti del Signore. L’atteggiamento qui descritto, viene criticato aspramente dalla Parola di Dio. A prima lettura potrebbe essere esagerato, ma in realtà qui sta parlando della differenza tra l’essere dei veri e dei falsi discepoli. Delle persone che ascoltano la voce di Dio e danno priorità ai Suoi piani, oppure ai nostri. Qui viene definito peccato, cioè fallire il bersaglio, rifiutarsi di seguire la volontà di Dio o di sottomettersi a Dio (v.7).
Collegando questo brano con Geremia 17:9, Proverbi 19:21 e 3:5, vedremo che non dobbiamo seguire i nostri cuori (secondo la cultura ebraica il cuore è la sede dei ragionamenti, pensieri e volontà), perchè sono malvagi, che i piani e le strategie fatti dalla nostra intelligenza non resistono, mentre invece quelli di Dio sì, e non possiamo appoggiarci sulle nostre capacità, intuizioni o intelligenza, ma dobbiamo appoggiarci e fidarci del Signore e del Suo discernimento. Cristo è la roccia su cui dobbiamo “costruire”.
In 1 Corinzi 1:17-31 vediamo che tutto ruota attorno a Cristo, e che Dio ha scelto le cose pazze, le cose ignobili e cose che non sono, per svergognare la falsa intelligenza umana. Anche se l’apostolo Paolo aveva molto di cui vantarsi come intelligenza, preparazione, spiritualità e capacità, lui reputò queste cose come spazzatura e come debolezza, ricevendo dal Signore la dichiarazione che Lui mostra la Sua potenza solo tramite la debolezza umana (2 Corinzi 12:9-10). Quando noi non contiamo su noi stessi, sulle nostre capacità, i nostri successi o la nostra intelligenza, allora possiamo riuscire perchè a Dio piace mostrarsi senza dividere la propria gloria con l’essere umano.
L’umiltà è molto importante davanti a Dio, e precede la gloria in quanto lascia spazio al Dio Onnipotente di operare in modo indiscusso.
Possiamo proprio dire che il riconoscimento della nostra debolezza, è la scintilla che accende la potenza di Dio!