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Il tuo ruolo nel miracolo

Spesso siamo desiderosi di vedere miracoli. A volte siamo proprio nel bisogno urgente che accada qualcosa, ma i miracoli non avvengono. Ci sono dei requisiti che vanno soddisfatti?

Potresti dire “Ma no! Dipende da Dio e non da me!”, invece non funziona proprio così: è Dio che stabilisce le regole! E’ Lui che assegna i compiti! Se Lui ha deciso di agire seguendo determinate regole fatte da Lui, allora per il nostro bene abbiamo bisogno di sintonizzarci sulle Sue “frequenze”!

E se ha deciso che anche noi dobbiamo svolgere delle azioni, allora faremmo bene a sentire la Sua voce per capire di quali azioni si tratta, e agire.

Rimani con noi e vediamo insieme alcune azioni che Gesù ha fatto svolgere e cosa possiamo impararne.

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L’importanza del frutto

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Vuoi servire il Signore, Colui che ti ha creato/a? Sai che è il compito più importante? Sai che è un compito che il Signore stesso ti ha dato? Come lo so?

Rimani con noi e vedremo come puoi crescere, maturare e adempiere il compito che Dio ti ha dato. Non si tratta di prendere i voti, ma di adempiere lo scopo per cui sei stato fatto/a. Solo adempiendo lo scopo della nostra vita possiamo avere vera soddisfazione!

La tua vita ha uno scopo: servire Dio. E ciò si manifesta in tanti modi pratici e teorici. Non si tratta di un impegno gravoso, ma del “senso della vita”, della tua vita. La tua vita non ha senso se non servi Dio. La tua vita ha senso quando Lo servi. Non si tratta di religione. Non si tratta di rinchiudersi in un convento. Intanto leggiamo:

ATTI 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,

– Dio comanda, e può permetterselo perché Lui è Dio, l’unico! E quello che comanda deve essere fatto, è Lui che stabilisce le regole. Lui ha comandato che ci fosse l’ossigeno affinché potessimo respirare e ci fa piacere! Allo stesso modo Lui comanda che tutti si ravvedano e ci farà piacere se ci ravvediamo perché siamo fatti per questo!

Si ravvedano dalle opere morte=dal vivere per sé stessi, e servano Dio!

Non sono chiamati alcuni, ma “comanda agli uomini in ogni luogo che TUTTI si ravvedano”! Dio non sceglie alcuni, poi gli altri peggio per loro. Dio non ha preferenze! Tutti siamo chiamati a ravvederci e servirLo. Non dobbiamo predicare il Vangelo a qualcuno sì e qualcun altro no.

MATTEO 3:8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento.

– Dopo aver visto che TUTTI devono ravvedersi, Gesù fa capire che il ravvedimento porta dei frutti. Non è questione di essere bravi la domenica. Non è questione di vestire bene o dare una buona impressione alle persone, ma si tratta di qualcosa di attivo: fare dei frutti! Non puoi essere un credente che non porta frutto, altrimenti vuol dire che non c’è stato ravvedimento, e che non si è credenti!

A volte ci sono delle persone che mi dicono “Ascolta quel predicatore, ha portato una predica stupenda”, “Guarda quel cantante quanti soldi ha donato per beneficenza”, o altre cose. Poi però guardo il frutto di quelle persone e non è frutto di ravvedimento! Non funziona:

MATTEO 7:18-20 Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Li riconoscerete dunque dai loro frutti.

– Non dobbiamo metterci a giudicare la vita della gente. Però Gesù ci ha ordinato di non fermarci alle parole delle persone, o alle azioni delle persone, ma analizzare i frutti delle persone, e quando non sono buoni è meglio fuggire! Sono 3 livelli diversi:

– il livello delle parole. C’è un detto che suona così “Le chiacchiere se le porta il vento”. Le parole servono a poco! E di sicuro non dobbiamo “riconoscere” qualcuno solo per quello che dice!

– Il livello delle azioni. E’ un livello più profondo. E’ importante, ma è circoscritto a una o due azioni. Immagina un calciatore che pretendesse miliardi per fare solo un meraviglioso gol nel campionato di calcio, e poi si sedesse sul prato a girarsi i pollici. Immagina il tuo dottore che ti accoglie nello studio con grande cordialità, ti facesse sedere in una bellissima e comodissima poltrona, ma poi non ti curasse! Una azione buona, è limitata.

– Il livello del frutto. Questo livello non riconosce le sole parole, non riconosce solo qualche azione. Qui parliamo di un frutto visibile nella vita di qualcuno, che si concretizza attraverso innumerevoli parole e azioni, il risultato tangibile. Gli alimenti fondamentali per il corpo umano sono verdure e frutta. Entrambi hanno le vitamine. Di tutto il resto possiamo anche fare a meno per qualche giorno, di frutta e verdura no! Così è anche per il frutto del ravvedimento: non è un gesto che possiamo compiere una volta al mese o una volta a settimana, ma tutti i giorni. Legato al frutto del ravvedimento c’è il frutto dello Spirito, infatti possiamo portare frutto solo vivendo nello Spirito!

Ricapitoliamo. Finora abbiamo visto due punti:

1 – Dio comanda prima a ogni uomo sulla faccia della Terra di ravvedersi,

2 – Poi chi è ravveduto porta dei frutti e non si ferma a solo delle parole o delle azioni isolate, ma continue se è un albero vivo (per esempio portare la Buona notizia agli altri, pregare per gli altri o per sé stessi, incoraggiare i fratelli, etc…).

– Mettiamo le cose in ordine. Non devo predicare il Vangelo sperando che le anime si convertano a Dio per farmi un favore. Sono le anime che per il loro bene devono ubbidire a Dio ravvedendosi perché quello è lo scopo della loro vita! Le anime non fanno un favore a me o a Dio se si ravvedono, fanno un favore a sé stesse!

MARCO 16:15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.

– Questo brano è venuto prima di quello di Atti, ma in un certo senso viene dopo, perché qui parla dello strumento per il ravvedimento: i discepoli che vanno. Ma i discepoli non vanno solo perché Gesù aveva voglia di coinvolgerli. I discepoli vanno perché Dio comanda che tutti gli uomini si ravvedano, altrimenti li aspetta una fine pessima. Poi di conseguenza serve qualcuno che vada e Dio ha scelto i “discepoli” (Matetès= gli studenti del Grande Maestro Gesù Cristo).

Sei uno studente di Cristo Gesù? Se non lo sei, Gesù vuole che lo diventi! Forse stai studiando all’università, alle superiori, o fai altre tipologie di studi, ma sappi che prima di quello, Dio vuole arruolarti fra i Suoi “studenti”.

Dirai “Ma Carlo, non dipende da me!”, invece sì:

1 – Se non sei ancora un discepolo allora devi ravvederti,

2 – Se sei già un discepolo allora devi “studiare” e portare frutto ( per esempio andando nel mondo per essere “testimone” della vita in Cristo Gesù!

– Vorrei chiarire che diventare discepolo, cioè studente di Gesù, non significa imparare nozioni teoriche, ma significa fare il percorso che Dio vuole, affinché diventiamo come Gesù! Gesù non teneva lezioni teoriche o dottrinali, ma più che altro era incentrato sulla pratica: guarigioni, ascolto e consulenza, mangiare in compagnia, miracoli, preghiera, cantici, subire persecuzione!

MATTEO 28:18-20 E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente».

– Come vedi, se sei discepolo/a, studente di Gesù, hai dei compiti. Svolgendo questi compiti Gesù sarà con noi per sempre! Puoi perdere Gesù quando non adempi lo scopo della tua vita. Puoi perdere Gesù quando ti focalizzi su cose per cui non sei stato creato/a. Sei una nuova creatura.

– Fra questi compiti c’è il preparare le persone e addestrarle a compiere guarigioni, ascoltare le persone, consolare, mangiare con le persone, fare miracoli, pregare, adorare Dio e subire la persecuzione!

– Nel prossimo messaggio vedremo come la vita senza Dio sia difficile e impossibile. Mentre la vita con Dio, al Suo servizio, sia difficile ma possibile!

– Inoltre sei benvenuto o benvenuta se vuoi partecipare in diretta agli incontri via zoom. Basta che ti iscrivi sul sito internet messaggeridellagrazia.it lasciandoci il tuo numero di telefono e verrai aggiornato con gli eventi organizzati

– Il Signore ti fortifichi in questa nuova settimana

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Certificati di residenza spirituale

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Nello scorso messaggio abbiamo visto che a dispetto dello stress moderno e dei continui allarmi di cui siamo circondati, a dispetto di tutto ciò intorno a noi che ci vuole sconfitti e scoraggiati, ci sono 5 elementi che se seguiti, ci fanno trionfare.

Sono i seguenti: UDIRE la parola del regno, METTERE INSIEME la parola del regno, CONOSCERE il Dio del regno, e FAR ABITARE in noi la parola di Dio. RIMUGINARE CONTINUAMENTE la parola del regno. Ti invito a cliccare sul link in descrizione per andare a vederlo.
Oggi proseguiremo ad analizzare la Parabola del Seminatore per analizzare gli ultimi due campi, che hanno ancora molto da insegnarci!

La parabola del seminatore non è per bimbi. Gesù non l’ha raccontata ai bambini, ma a persone adulte, per cui ha tanto da dire anche a me e a te!

Rileggiamola insieme:

MATTEO 13:3-8 Egli insegnò loro molte cose in parabole, dicendo:
«Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un’altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno.

– Nei versetti dal 19 al 23, Gesù da una spiegazione di questa parabola, ma la spiegazione stessa necessita di una ulteriore spiegazione, di essere soppesata e di essere approfondita.

Lui fa capire che ci sono 3 stadi nel nostro percorso di vita. 3 passi da compiere per ottenere la vittoria ed essere soddisfatti e non sconfitti: tutto ruota attorno al Regno di Dio, udirlo comprenderlo e portarne il frutto.

Gesù presenta alcuni elementi che dobbiamo conoscere e praticare per essere forti nella persecuzione, per vincere il maligno e non essere confusi nella nostra vita, ma anzi per “portare frutto” con la nostra vita.

Abbiamo bisogno di UDIRE la parola del regno. Di comprendere, letteralmente è METTERE INSIEME, la parola del regno. Poi in 1 Giovanni abbiamo incontrato altri due elementi: CONOSCERE il Dio del Regno e far DIMORARE in noi la Parola del Regno. Approfondiamo ulteriormente questo punto:

GIOVANNI 15:1-4 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.

– Questo brano approfondisce ulteriormente il “dimorare” nella parola, e lo porta al concetto del dimorare in Gesù: che è la Parola. Questo è un ulteriore aspetto di quanto profondo possa essere il nostro rapporto con Dio. Anzi, di quanto profondo DEBBA essere il nostro rapporto con Dio per non farci perdere nella vita.

In questi versetti ricorre di nuovo il verbo greco “mèno” che si può tradurre con rimanere, dimorare, nel concetto di “restare”, “soggiornare”, “abitare”, “vivere”. Avevamo visto in 1 Giovanni che i giovani vincono se la parola di Dio “soggiorna”, “abita”, “vive” in loro. Tutti noi vinciamo se “abitiamo” in Dio e nella Sua Parola!

Invece in Giovanni 15 capiamo che siamo dei tralci, dei rami da vite, e siamo qui per portare uva! Per farlo abbiamo bisogno di rimanere attaccati alla vite! Di ricevere la linfa vitale dalla vite. Viviamo solo se siamo ben attaccati alla vite!

– Nell’ultimo versetto Gesù dice che il tralcio, cioè noi, non può dare frutto se non rimane nella vite. Il verbo per “può” è “dunamai” che significa “non ha la potenza, non ha il potere” di portare frutto. Lontano da Dio, tu non hai potere per riuscire a portare frutto. Lontano da Dio il tuo spirito soccombe e tu sei frastornato e confuso. Dimora in Dio e avrai forza per vincere! Dimora nella Parola di Dio e vedrai la linfa vitale di Dio fortificarti! Abbiamo bisogno di avere il potere, il “dunamai” che viene dallo Spirito di Dio. Devi affrontare persecuzione? Serve il Dunamai di Dio! Hai problemi in famiglia? Serve il dunamai di Dio!

– Ricordo l’ultima volta che ho imposto le mani a qualcuno per la guarigione. Quasi non ero io, sentivo dentro di me un potere che mi ha dato la certezza che imponendo le mani quella persona sarebbe guarita. Spesso preghiamo chiedendo a Dio di operare, implorandolo, ma è una cosa molto diversa sentire la potenza dello Spirito Santo in te, che ti dice prega e vedrai la guarigione. Non è una preghiera di “richiesta” per far capire a Dio qualcosa. Non è speranza che forse potrà accadere qualcosa. Ma è Dio che ti dice che devi pregare e Lui opererà. E’ vera certezza, nel senso che senti il potere venire in te per quella occasione (non era in te prima e non lo sarà dopo)! E’ inequivocabile! Non è per la capacità umana, non è per la bontà di Dio dell’esaudire, origina in Dio ed è Lui che comunica al “tralcio” quello che vuole fare, il tralcio sente la potenza e opera di conseguenza, da strumento!

– “Ma come fai ad avere il coraggio di pregare per la guarigione di qualcuno?” Io non ho coraggio, se sono un tralcio, se ho la residenza spirituale in Dio, quando arriva la linfa, allora devi solo ubbidire. Quando arriva la potenza, non hai altre strade!

GIOVANNI 15:5-8 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.

– Se io e te non abbiamo la residenza in Dio….se non viviamo nella parola di Dio, se non cerchiamo di essere strumento della capacità di Dio, allora ci “secchiamo”!

Dimora in Dio! Ricevi la Sua linfa vitale!

MATTEO 13:22 Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa.

– Vorrei che sia chiaro, siamo esseri umani con mille distrazioni che non sono da demonizzare. Ma in ogni cosa dobbiamo fare attenzione a non metterle al primo posto, a non farci distrarre dagli “impegni mondani”. Le distrazioni ci fanno essere infruttuosi. Il successo terreno ci fa essere infruttuosi. Gesù ti sta mettendo in guardia! Gesù mi sta mettendo in guardia: attenzione alle cose in cui siamo impegnati! Lui ti sta dicendo che sta seminando la Sua Parola nella tua vita, e si aspetta che tu la riceva pienamente, sia trasformato o trasformata dalla Sua Parola, che tu viva nella Sua Parola, metta insieme il messaggio della Parola e che non ti lasci distrarre da ciò che è fondamentale per chiudere il cerchio: portare frutto!

Attenzione: frutto non è la stessa cosa per me e per te! Non devi guardare un famoso predicatore americano e pensare che devi ripetere le stesse cose. Frutto non è diventare pastore, apostolo o profeta. Frutto ha a che vedere con il Dunamai di Dio, con il potere ben chiaro che si riceve solo portando avanti il compito, quello vero, che Dio ti sta dando!

Quel giorno il Dunamai di Dio mi ha potenziato per pregare per la guarigione di una persona. Oggi potrebbe guidarmi a predicare per toccare un cuore. Domani potrebbe guidarmi nel portare un’anima a Lui. Non è sempre uguale, ma è sempre collegato con la guida dello Spirito Santo. La capacità viene da Lui. Non pensare che ci sia solo l’aprire chiese, la guarigione, la profezia, la predicazione…tu sei benedetto nel portare SOLO il frutto che vuole Dio! Anche se è un lavoro umile, l’importante è dimorare sempre nella parola, perché in qualsiasi momento lo Spirito può volere guidarti in altro, e potrà farlo solo se dimorerai nella parola!

MATTEO 13:23 Ma quello che ha ricevuto il seme in terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l’uno rende il cento, l’altro il sessanta e l’altro il trenta».

– Se ricevi il seme in “buona terra” cioè se sei risvegliato o risvegliata spiritualmente, sempre dimori nella parola, potrai ricevere la linfa vitale, il dunamai di Dio, la potenza e il potere di portare frutto, di vedere la benedizione di Dio sulla tua vita!

Riepilogo il significato dei 4 terreni della Parabola del seminatore (Strada, Roccia, Spine, Buona terra):

UDIRE LA PAROLA DEL REGNO SENZA COMPRENSIONE = VERRAI INGANNATO DAL MALIGNO

UDIRE MA CON POCA MEDITAZIONE BIBLICA = VERRAI INGANNATO DALLA PERSECUZIONE

UDIRE E COMPRENDERE, MA MANCARE DI DEDICAZIONE NELLA VOLONTA’ DI DIO E FRUTTO = VERRAI INGANNATO DALLE DISTRAZIONI DI QUESTO MONDO

UDIRE, COMPRENDERE, PORTARE FRUTTO = CRISTIANO STABILE E INDISTRUTTIBILE

Gesù è sempre stato molto chiaro nei Suoi insegnamenti, tanto che la gente spesso si offendeva, oppure cercava scusanti per giustificarsi, oppure si pentiva della propria lontananza.

Tramite il messaggio di oggi abbiamo visto che Gesù ti sta chiamando a fare dei passi seri nei Suoi confronti: udire il messaggio del Regno, farlo tuo, meditarlo in profondità, rimuginarlo nel tuo cuore, essere trasformato da questo messaggio, risiedere spiritualmente in Gesù, essere potenziato dalla Sua “dunamai” dal Suo potere, e portare frutto. Se mancano alcuni di questi punti saremo dei cristiani sterili.

Il fulcro è dipendere dalla Dunamis di Dio, dalla Sua potenza. Che il Suo tocco sia sulla tua vita. Chiedi, desidera e ricevi la Sua potenza. Fiorisci in Dio! Chiedi e ricevi il tuo “certificato di residenza spirituale”, risedendo e vivendo e dimorando in Gesù, come Lui desidera! Amen!

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Promesse di abbondanza

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Chi dice che la nostra vita debba andare male? Chi dice che dobbiamo essere sperduti in questo mondo?
Sai, abbiamo un modo per sapere se quello che viviamo è giusto oppure no. Faccio spesso l’esempio dell’orologio, nessuno lo conosce bene quanto l’orologiaio che l’ha fatto.

Conosce in ogni dettaglio ogni singolo pezzo, qual’è il suo scopo, a cosa serva, come sistemarlo. Allo stesso modo è la nostra vita, è molto molto più complessa di un orologio, e acquisisce scopo solo andando dal proprio Creatore-orologiaio a chiederglielo, a Colui che conosce ogni nostro pezzo, ogni sofferenza, ogni sbaglio, e può consigliarci la via di uscita.

Il nostro Creatore-Orologiaio ci ha fatto un sacco di promesse. La Bibbia è il Suo libro e potrebbe essere definito il libro delle promesse: sulla terra non esiste un libro che ne contenga di più. Inoltre Lui è l’Onnipotente, per cui Lui è in grado di mantenere quello che promette! A volte ci si promette amore eterno, ma non si mantiene la promessa. A volte ci si promette amicizia eterna, ma alcuni che mi hanno promesso amicizia eterna, non mi chiamano da anni! Le promesse dell’uomo sono effimere, le promesse di Dio sono sicure e certe!

DEUTERONOMIO 7:9 Riconosci dunque che il SIGNORE, il tuo Dio, è Dio: il Dio fedele, che mantiene il suo patto e la sua bontà fino alla millesima generazione verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti,

Traduzione letterale … il Dio fedele che custodisce-protegge-mantiene (shamar) il Testamento-Patto-Alleanza e la Sua grazia-bontà con quelli che lo amano e custodiscono-proteggono-mantengono (shamar) i Suoi comandamenti-ordini-leggi-precetti…

C’è una reciprocità. Dio è fedele e dona benedizione grazia e mostra bontà, custodisce la Sua alleanza con l’uomo che custodisce i Suoi insegnamenti, comandamenti e ascolta i Suoi ordini.

Attenzione ad analizzare bene i requisiti: si parla di amare Dio e di osservare – mantenere – custodire i Suoi insegnamenti e la Sua volontà. Occhio alla congiunzione “e”: vuol dire che bisogna sia amare Dio, che custodire i Suoi insegnamenti. Alcuni amano Dio e basta, altri custodiscono i Suoi insegnamenti e basta. Servono entrambi altrimenti non stiamo mantenendo le condizioni del Patto di fedeltà con Dio, impedendoGli di attuare le Sue promesse sulla nostra vita! Tu puoi limitare Dio nel benedire la tua vita. Puoi limitare Dio nelle promesse che ti ha fatto! Se tu rompi l’alleanza, è un danno tuo non di Dio! Se non ti attieni al patto che Dio ha fatto con te per la tua benedizione, è un problema tuo, un problema molto grave!

Nello scorso messaggio abbiamo visto che Dio ha promesso: – VITA ETERNA; – PERDONO; – NUOVI PENSIERI, SENTIMENTI E VOLONTA’; – VITA NELLO SPIRITO SANTO; – DI FARCI DEL BENE; – DI CONCEDERCI GRAZIA E GLORIA; – DARCI SAGGEZZA; – DARCI PACE IN OGNI SITUAZIONE.

CHE COMBATTERA’ PER NOI E SALVERA’ I NOSTRI FIGLI “Io combatterò contro chi ti combatte, e salverò i tuoi figli.” (Isaia 49:25)

-Nelle questioni della vita non sentirti solo/a, perché non sei solo. Ma soprattutto non lottare con le tue forze ma lascia combattere Dio.

Vedo tanti cristiani sempre in battaglia, sempre in lotta contro il male, contro i massoni, contro i complotti, contro i governi, contro tutti. Non sta scritto “combatterò insieme a te contro i tuoi nemici”, ma sta scritto “Io combatterò contro chi ti combatte”, cioè perché tu non fai battaglie ma se sono gli altri a farle contro di te! Non serve nemmeno chiedere a Dio di combattere, aspettati che Lui stesso combatta perché lo ha promesso! Infatti non sta scritto che avresti dovuto chiedere, ma l’iniziativa parte da Dio stesso! Questo vuol dire che le tue battaglie le puoi gettare alle spalle e lasciarle a Dio! Vivi e non combattere!!!

PROVVEDERA’ AD OGNI NOSTRO BISOGNO “Il mio Dio provvederà abbondantemente a ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza, in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:19)

– Dio provvede. Lo diciamo ma non lo crediamo allora ripeti con me: Dio provvede ad ogni mio bisogno! Ripetilo di nuovo: Dio provvede ad ogni mio bisogno! NO, HO SBAGLIATO, dobbiamo dire: Dio provvede ABBONDANTEMENTE ad ogni mio bisogno secondo la Sua ricchezza, in Cristo Gesù!!! Abbondantemente!!! Tutto ciò è molto rilevante: quanto devo aspettarmi da Dio? Abbondantemente!

Gesù stesso aveva detto “Io sono venuto per darti vita abbondante”.
GUARIGIONE “Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò delle tue piaghe……” (Geremia 30:17)

“Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.” (Isaia 53:5)

– Puoi essere guarito da Dio! Però devi lasciarti medicare! Devi lasciarti guarire dalle piaghe che hai! Non resisterGli, ma abbandonati pienamente!!! Lui ha già pagato il prezzo per la tua guarigione, infatti è scritto “siamo stati guariti”: è un dato di fatto, che però va ricevuto in fede. E’ una promessa che si ottiene solo sapendo che è stato già pagato il prezzo!!!
SALUTE “Nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s’accosterà alla tua tenda.” (Salmo 91:10)

– Dio ha promesso di darti piena protezione da ogni male, l’immunità, ma solo se abiti al riparo dell’Altissimo e riposi all’ombra dell’Onnipotente (v.1)!!! Il male non ha diritto legale sulla tua vita se Dio è il tuo Dio, perché Gesù si è caricato del male che ci spettava, si è caricato delle maledizioni, delle ferite e delle malattie.

Non dire: “Io sono ferito, io sono solo e abbandonato da Dio pregate per me” se puoi ripararti all’ombra dell’Onnipotente. La preghiera da sola non serve a niente se non prendi la tua posizione legale in Dio, se non ti ripari sotto le Sue ali e non comprendi e afferri le Sue promesse! Non è per la tua bravura, per le tue capacità, o per la tua bontà, ma per i meriti di Cristo. Però una preghiera senza la posizione legale in Dio, è solo un ciarlare parole vuote e sterili! Spesso ci distraiamo e ci allontaniamo dalla protezione di Dio e dalla comunione con Lui, finendo per fare dei rituali preventivi e abitudinari, un po’ come Giobbe “chissà se hanno peccato” allora facciamo un sacrificio che possa accontentare Dio. Lo so, ti capisco, è successo mille volte anche a me. Questo errore però ci espone al male e alle piaghe, ma Dio ti ha promesso protezione dal male e dalle piaghe quando ti metti sotto la Sua protezione VOLONTARIAMENTE e vivi in comunione con Lui!