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La bussola della lode – Serie Fuori dalla tempesta 3a parte

La bussola della lode – Serie Fuori dalla tempesta 3a parte
Culti

 
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Nelle scorse settimane abbiamo affrontato 6 atteggiamenti che vengono dalla Parola di Dio, e vanno applicati dal cristiano per non essere travolto da questa vita. Ti senti come se il mondo ti crollasse addosso e ti manca il respiro? Vuol dire che non stai applicando questi atteggiamenti. Hai pace e gioia anche nelle difficoltà? Allora li stai applicando forse pure senza saperlo.

Per chiarire che non è Dio a volerci fare del male, ma che siamo sottoposti alle situazioni di questo mondo causate dalla ribellione dell’uomo a Dio, e che nonostante questo possiamo avere speranza, fede, gioia, pace, leggiamo un paio di versetti:

ROMANI 15:13 Or il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.

GEREMIA 29:11 Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza.

-In questi due versetti abbiamo letto di un Dio che si presenta come Dio della speranza, e Dio che pensa continuamente a come dare pace, avvenire e speranza ai Suoi figli, invece di male e scoraggiamento. Dio è per te e non è contro di te, se tu sei Suo figlio.

Serve la potenza dello Spirito Santo, come letto in Romani 15:13. Non si può fare con la tua o con la mia potenza, serve lo Spirito. Quindi, hai un problema? Chiama lo Spirito Santo! Ti manca l’aria? Prega lo Spirito Santo! Non sai dove sbattere la testa e che decisioni prendere? Chiedi allo Spirito Santo, chiamato anche “consolatore” e “avvocato”!

ROMANI 8:31-39 …Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?… non ha risparmiato il proprio Figlio…ci donerà…giustifica…è morto…è risuscitato…intercede per noi….Chi ci separerà dall’amore di Cristo?…«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;…siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati…niente potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

-Le cose potrebbero andarti benissimo, di lusso, ma se non vivi consapevolmente e volontariamente questi atteggiamenti insegnati da Gesù e dagli apostoli di cui sto parlando, allora comunque non avrai pace e gioia. Se non capisci che Dio è per te, non avrai pace.

Al contrario: le cose potrebbero andarti male, potresti avere dei lutti come Gesù che ha perso il Suo padre putativo o il Suo caro amico Lazzaro. O essere picchiato e perseguitato come Gesù, ma anche Paolo, Pietro, Giovanni, eppure avere pace, perché la pace e la gioia non dipendono dalle circostanze, o dagli eventi, ma dipendono da una vita coperta dalle ali di Dio. Sai che Dio ha le ali?

SALMO 37:7 Poiché tu sei stato il mio aiuto, io esulto all’ombra delle tue ali.

-Non stare lontano da Dio. Sì, oggi non hai avuto tempo per pregare, allora fallo ora. Non hai avuto tempo per cantare a Dio, fallo ora! Abbiamo bisogno di essere protetti dalle ali di Dio. Il salmista esultava quando era coperto dalle ali di Dio. Dipende da te se oggi ti nascondi sotto le ali di Dio oppure no!

E veniamo al 7° atteggiamento: lodare! Lodare Dio rimette le cose nel giusto ordine! Lodare ci permette di focalizzare la nostra attenzione sull’eternità davanti a noi, e ci dona speranza.

Cos’è la lode? Lodare significa “Riconoscere e dichiarare meritevole di approvazione, elogiare, esaltare Dio per i Suoi atti, l’operato o il comportamento. Più genericamente, parlar bene di Dio.”

ATTI 16:25-34

Paolo e Sila dopo essere stati picchiati ingiustamente. Scherniti, minacciati e rinchiusi in galera, invece di autocommiserarsi o preoccuparsi, pregarono e lodarono! La lode a Dio spezza le catene. Non c’è cosa migliore che passare tempo alla presenza di Dio, lodandolo e adorandolo (porterò un messaggio a parte sull’adorazione). Lodando insieme e pregando insieme si manifesta la presenza di Dio.

Hillel significa “encomiare” e noi lo usiamo per il concetto di “lodare”, ma è la traduzione astratta, che non si accorda con il modo molto pratico ebraico. Deriva da Hallal che significa “risplendere”. Loro guardando la stella polare risplendere e stabile punto di riferimento rispetto alle altre stelle, la usavano come guida per il viaggio. Nel concetto ebraico lodiamo Dio guardando Lui come la nostra “stella polare”, Colui che ci guida, che risplende per mostrarci la direzione.

La lode è fondamentale per il cristiano, in quanto ci fa focalizzare su Dio come nostra Stella polare e non ci fa perdere tra le magagne della vita. Lodare Dio ci fa stare in piedi nella tempesta. Lodare Dio ci permette di essere stabili e irremovibili nelle difficoltà della vita.

Un cristiano che non loda, è un cristiano in balìa dei venti nel mare in tempesta, e non sa dove andare neanche quando il mare è calmo.

Un cristiano che loda ha i punti di riferimento quando si trova in una tempesta. Può attraversare difficoltà, ma sa dove deve “andare”.

CONCLUSIONE. Nelle questioni quotidiane della vita, puoi cercare di andare avanti con le tue forze, ma senza ottenere grande risultato. Dio Onnipotente è anche un Dio vivente. Lodare Dio, cioè encomiarLo per le Sue grandi capacità e la Sua potenza, ci consente di mettere le cose nella giusta prospettiva. Ci permette di evidenziare la piccolezza dei problemi che affrontiamo rispetto alla Sua grandezza. Però la vera lode nasce quando Dio è il nostro “Hallal” cioè risplende su di noi ed è la nostra Stella polare che ci illumina il cammino, quando noi seguiamo le Sue coordinate e direttive per la nostra rotta in questa vita. Solo in questo modo non saremo sballottati qua e là, dispersi. Dio parla, attraverso la Sua Parola e attraverso il Suo Spirito, solo riconoscendo la Sua grandezza, lodandolo e ascoltandolo quotidianamente potremo uscire dal carcere come hanno fatto Sila e Paolo.

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7 obiettivi dello Spirito Santo

7 obiettivi dello Spirito Santo
Culti

 
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Come dico spesso, l’essere umano è stato creato per avere rapporti sociali perché Dio stesso, il Creatore, è una persona che desidera rapporti sociali con l’uomo. Noi siamo stati creati anche per avere rapporti sociali con Dio stesso.

Tanti dicono di credere in Dio, ma non hanno alcun rapporto con Lui. Tanti altri sanno che Dio desidera un rapporto con loro, e almeno in passato lo hanno avuto, ma non sanno niente di Dio, o molto poco, o non parlano più con Lui o non lo ascoltano più, o tutte queste cose insieme.

Oggi vorrei approfondire la persona dello Spirito Santo, capire chi è e cosa fa. Cosa vuole, e come distinguere quando è Lui e quando non è Lui. Lo Spirito ha 7 scopi e azioni (almeno 7 sono quelli che ho trovato in Giovanni). Non sto parlando di doni, ministeri, o del frutto, ma proprio di 7 scopi dello Spirito per conoscerLo e distinguerLo.

GIOVANNI 14:22-26 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.

Questo brano segue quanto abbiamo letto la scorsa settimana. Prosegue il discorso sul fatto che chi ama Gesù, osserva e si attiene alla Sua Parola e ai Suoi comandamenti-insegnamenti. Così facendo verremo amati dal Padre, in un modo speciale, e instaureremo con Lui un rapporto speciale e profondo. Un ruolo speciale, da collegamento, lo svolge lo Spirito Santo. Ma non è un ruolo passivo, bensì un ruolo attivo attraverso 7 (e più) azioni e scopi!

  1. consolarci

Se sei scoraggiato, demoralizzato, depresso, puoi vincere la tua negatività, ma il punto è ricevere lo Spirito Santo, i Suoi pensieri, la Sua presenza e lasciarlo operare liberamente. Lui non vuole lasciarci in trappola nell’angoscia, ma liberarci e darci la gioia della Sua presenza. Vorrei chiarire che né tu e né io siamo al centro, ma è Gesù al centro, però il Padre ci ama e ci manda il Consolatore anche se non siamo noi al centro!

Parakletos: avvocato, intercessore, consolatore, conforto, aiutante.

  1. insegnarci ogni cosa

Lo Spirito Santo vuole insegnarci. Potremmo pensare di essere “strutti” di nostro, cioè già pronti per criticare quello che fa questo, e quell’altro che fa quest’altro. Potremmo essere convinti di saper affrontare la vita e ogni situazione, ma abbiamo bisogno dell’insegnamento quotidiano da parte dello Spirito Santo! La nostra saggezza umana è utile in piccolissima parte, ma per il grosso è infallibile solo la saggezza dello Spirito!

  1. ricordarci le cose dette da Gesù

Per me la Bibbia è la cosa più preziosa al mondo, puoi conoscerla a memoria, ma senza lo Spirito Santo, non ti servirà a molto. E’ uno dei ruoli dello Spirito Santo, il ricordarci cosa ha detto Gesù e farlo fruttificare nella nostra vita. Gli insegnamenti di Gesù sono stati sentiti da migliaia di persone mentre era in vita, e da miliardi di persone nel corso della storia, ma solo le persone che si sono prostrate ai piedi della croce e con cuore sincero chiedevano di ricevere la rivelazione dello Spirito, hanno potuto vedere la loro vita cambiare e la mano di Dio all’opera!

GIOVANNI 15:22-27 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. Ma questo è avvenuto affinché sia adempiuta la parola scritta nella loro legge: “Mi hanno odiato senza motivo“.
Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

  1. testimoniare di Gesù

In un mondo in trappola, Gesù è venuto a portare luce e libertà. Una speranza. Il mondo non vuole ascoltare la Sua voce, ma si compiace delle tenebre, eppure ci saranno ancora altri milioni di persone che si convertiranno e che preferiranno la luce alle tenebre. Questo accadrà grazie allo Spirito che testimonierà di Lui, e a noi se siamo Suoi strumenti. Lo Spirito non testimonia la bravura dell’uomo, ma la bravura di Cristo. Non testimonia della bontà dell’uomo ma della bontà di Cristo. Mi spaventano sempre le profezie che non sono incentrate su Cristo, perché lo Spirito testimonia di Cristo, quindi una profezia che non testimonia di Cristo, probabilmente non viene dallo Spirito Santo. Non mi interessa una roba del genere!

Anche i miracoli e le guarigioni, sono possibili, anzi avvengono ancora oggi, più di 2.000 anni fa con Gesù, ma quello che opera lo Spirito, testimonia di Gesù non dell’uomo!

GIOVANNI 16:12-15 Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.

  1. guidarci nella verità

Non cadere mai nell’errore di decidere della tua vita. Sì sei intelligente e hai la testa sulle spalle, ma i nostri passi vanno nella giusta direzione, quando seguiamo Gesù, quando siamo guidati dallo Spirito Santo. Potremmo inizialmente sentirci frustrati come dei bambini che non possono giocare con i giocattoli che vorrebbero loro, ma lo Spirito solo è in grado di non farci cadere nella menzogna. Se pensi di essere arguto, attento che già questa è una menzogna. Solo lo Spirito ci può guidare nella verità, e se non lo riesci a sentire, chiuditi nella cameretta e aspetta. Se hai bisogno di prendere una decisione urgente, fai aspettare la decisione! Decide lo Spirito e deve guidare lo Spirito!

  1. annunciare le cose a venire

Ovviamente il fulcro di questo scopo è l’escatologia, cioè lo studio degli ultimi tempi. Ma in realtà lo Spirito può annunciare anche altre cose a venire, quando serve per farci maturare in Cristo, e salire a livelli di fede maggiori.

Abbiamo già raccontato di come il Signore ci ha parlato negli ultimi anni. Che Sara sentiva da parte del Signore la parola “quarantena” nel dicembre 2019, e non si sarebbe parlato di fare una quarantena in Italia e nemmeno in Cina, se non un mese dopo. A dicembre ancora nessun giornale aveva scritto niente riguardo il Covid. C’era solo quel medico cinese, non ascoltato dai suoi capi, figurarsi dai giornali. Addirittura il Signore aveva cominciato a dire a me oltre un anno prima “scorte per 3 mesi”, e io facevo una testa tanta a Sara dicendole di fare scorte per 3 mesi. La mia testa aveva ipotizzato uno shock energetico, e quindi sarebbe servito cibo che si potesse mangiare anche senza scaldarlo e senza conservarlo in frigo, ma quella era una mia reinterpretazione di quello che mi aveva detto lo Spirito “scorte per 3 mesi”. Lo Spirito preannuncia gli “ultimi tempi” ma anche i “prossimi tempi”. Ti mette al sicuro da calamità, scoraggiamenti, difficoltà. Non vuol dire evitare i problemi, ma se ascolti lo Spirito hai una corsia preferenziale in mezzo al “traffico” di questo mondo.

  1. glorificare Gesù

Abbiamo parlato dell’importanza del testimoniare di Gesù. Siamo qui per questo. Ma c’è uno scopo più alto (se possibile), glorificare Gesù. Dio è degno di gloria, e non condivide la Sua gloria con nessuno, anche perché nessuno è degno di ricevere parte della Sua gloria. Non c’è luogo migliore dello stare nel “Kavod” del Signore, e sentire il peso della Sua gloria. Ovviamente qui sulla terra possiamo sperimentarlo in parte, ma considerate che le vite vengono cambiate alla presenza del Signore. Cuori vengono sanati, malattie vengono guarite e persone legate vengono liberate.

E’ buono anche prepararsi perché è questo che faremo in cielo. Non staremo a truccarci tutto il giorno. Non giocheremo a pallone da mattina a sera. Non so come saranno le attività, ma di sicuro glorificheremo Dio!

CONCLUSIONE Lo Spirito Santo ci riporta la voce di Dio, e per distinguerLo dalle “false voci” che vengono dal nemico o dalle distrazioni, è bene capire quali sono i Suoi scopi. Ogni altro scopo o risultato (ansia, inganno, falsità, stress, gloria dell’uomo, confusione, dottrine strane, idoli che sostituiscono Gesù) è da rigettare!

Invece la Parola ci invita tutti a riconoscere le azioni dello Spirito nella nostra vita, che sono: consolarci, insegnarci ogni cosa, ricordarci le cose dette da Gesù, testimoniare di Gesù, guidarci nella verità, annunciare le cose a venire, glorificare Gesù.

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Studio sullo Spirito Santo (parte 3) – Relazione diretta con Dio

Studio sullo Spirito Santo (parte 3) – Relazione diretta con Dio
Studi Biblici

 
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Molte persone credono che il modo migliore, o giusto, per avvicinarsi a Dio sia attraverso la religione o la tradizione. In Matteo 15:6-9 Gesù si scaglia contro la tradizione incolpandola di allontanare le persone da Dio. Lui dichiara che è pure inutile adorare Dio e definirsi credenti, quando si seguono schemi religiosi e tradizioni umane. In 2 Corinzi 3:6 impariamo che la lettera, il testo scritto, la dottrina teologica, anche se buoni possono uccidere, mentre serve la vita che viene solo dallo Spirito.

In qualsiasi momento della nostra vita abbiamo bisogno di ricercare la guida dello Spirito. In Luca 4:14-19 vediamo che Gesù stesso non fece nulla finché non ricevette lo Spirito.
Nonostante i 3 anni passati con i discepoli, vediamo in Giovanni 16:12-13 che Gesù aveva ancora molto da dire, ma non era alla portata dei discepoli (come spesso anche noi non capiamo gli insegnamenti di Dio e le Sue opere). Ma non era un problema allora e non è un problema oggi, in quanto lo Spirito della verità (lo Spirito Santo) è stato mandato da Gesù proprio per guidarci nella verità e per ammaestrarci. Abbiamo bisogno solo di riceverLo e darGli il benvenuto! Un cristiano senza lo Spirito Santo è un non-cristiano in quanto Gesù e lo Spirito sono uno. Anche le chiese che non lasciano spazio all’opera dello Spirito Santo non sono vere chiese, in quanto non lasciando spazio allo Spirito Santo, stanno di conseguenza limitando l’opera di Gesù sulla terra.
In Giacomo 4:4-8 vediamo quando lo Spirito Santo desideri avere comunione con noi. Passare del tempo di qualità. Le distrazioni mondane equivalgono a odio nei confronti di Dio. Egli non vuole solo portare la salvezza spirituale, ma anche la salvezza dai legami e dalle dipendenze. Invece se siamo troppo invischiati col sistema del mondo terreno e carnale, rischiamo di esserne travolti, mentre invece il Padre Celeste vuole il meglio per noi. Lui ci richiama a Sé invitandoci “Avvicinatevi a Dio ed Egli si avvicinerà a voi”. Imparando da Gesù, che stava sempre in mezzo a peccatori e prostitute, a persone del mondo, ma non appartenendo ad esse, né dipendendo da esse. Essere le Sue mani e i Suoi piedi!
Così è come ci vuole guidare lo Spirito Santo, ma Lui è un gentiluomo e non forzerà a compiere la Sua volontà, e rimarrà in silenzio finché non lo coinvolgeremo. Ricordiamoci che siamo invitati ad avvicinarci a Dio affinché Lui si avvicini a noi! Per cui se non senti più la voce e la guida di Dio, o se non l’hai mai sentita, sappi che invece puoi avere una relazione diretta con Lui, se solo ti avvicini a Lui e lo ricerchi con il cuore.

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Studio sullo Spirito Santo (parte 2) – La personalità

Studio sullo Spirito Santo (parte 2) – La personalità
Studi Biblici

 
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E’ molto importante capire la personalità dello Spirito Santo, questo illustre sconosciuto, per capire come relazionarsi con Lui e conoscerLo personalmente. In realtà Lui è la persona più importante sulla terra e per noi esseri umani. Più importante sulla terra in quanto il Padre e il Figlio non sono sulla terra ma sono seduti in cielo, e possiamo entrare in profonda e reale comunicazione con Loro proprio grazie allo Spirito Santo che è qui.

Gesù ci preannunciò la venuta dello Spirito Santo dicendo che era meglio per noi la Sua Ascensione, e in sostituzione, la discesa dello Spirito Santo. Infatti Gesù aveva i limiti del corpo umano (essere in un posto per volta, dover dormire, potere ascoltare una persona per volta) invece lo Spirito Santo compie lo stesso lavoro, ma non ha limiti (non ha bisogno di dormire, anzi non dorme mai, può essere contemporaneamente in infiniti posti ed ascoltare e parlare con infinite persone). (Giovanni 16:7)
In base a 2 Corinzi 13:13 scopriamo che peculiarità del Figlio è la grazia: siamo salvati per i Suoi meriti, per il Suo sacrificio e le Sue opere, non di certo per i nostri meriti (che non esistono) o per le nostre opere (che sono nulla davanti a Dio). Peculiarità del Padre è l’amore: anche quando noi eravamo nemici ci amava e pianificava un piano per riconciliarci con Lui (Romani 5:10) e non c’è niente che potrà separarci dal Suo amore (Romani 8:38-39)! Caratteristica dello Spirito Santo è la “comunione intima”, comunicata in questo versetto tramite la parola greca “koinonia” che vuol dire “amicizia, comunione, stretta collaborazione, condivisione, intimità, compartecipazione, partnership, cooperazione”.
Leggendo Atti 20:22-23, 10:19-20, 8:26, 29 approfondiremo l’aspetto dell’amicizia con lo Spirito Santo, e impareremo a fidarci di Lui, a capire che dobbiamo distinguere la Sua voce come Filippo che potè distinguere tra la voce dello Spirito e la voce dell’angelo, e che non abbiamo alcun metodo moderno o tecnologico che possa sostituire la comunione e l’amicizia con lo Spirito Santo.
Leggendo Atti 15:28, Genesi 18:17, Esodo 32:10, Atti 20:28 e 13:2, vedremo come la Chiesa primitiva non agiva di testa propria, non si fidava dell’esperienza o della conoscenza, ma cercava continuamente e assiduamente di collaborare con lo Spirito Santo. Non lavorava per Dio, ma lavorava con Dio. I primi cristiani non si ergevano a giudici prepotenti che fanno valere la propria autorità, ma erano continuamente all’ascolto di ciò che diceva lo Spirito, e al cercare di collaborare con Lui.
Inoltre rianalizzando 2 Corinzi 13:13 e aggiungendo anche Giacomo 4:5, vediamo come sia importante e profondo nello Spirito Santo il desiderio di intimità con noi. Lui è geloso del nostro tempo, dei nostri pensieri, dei nostri desideri. Vuole operare in noi e tramite noi, e se vuoi conoscere di più Dio, hai bisogno dello Spirito Santo. Se vuoi incontrare Gesù, lo Spirito Santo te lo fa “incontrare”.
Per concludere vedremo che lo Spirito Santo ha dei pregi femminili. Attenzione, lo Spirito Santo non è donna, come il Padre e il Figlio non sono uomini o maschi. Dio non ha bisogno del genere, ma Lui ha creato “l’uomo a Sua immagine e somiglianza, li creò maschio e femmina”, vuol dire che i pregi degli uomini e i pregi delle donne sono presenti in Dio e provengono da Lui. Per esempio da Efesini 4:30 possiamo capire che lo Spirito Santo è molto sensibile e che non dobbiamo “rattristarlo” (in realtà in originale letteralmente è “non angosciate, non addolorate, non fate piangere lo Spirito Santo). Paolo non dice di non rattristare Gesù o il Padre, ma di non rattristare lo Spirito Santo. Lo stesso Gesù si è prodigato non a difesa del Padre o di sé stesso in Matteo 12:32, ma a difesa dello Spirito Santo, dicendo che l’unica bestemmia che non sarà perdonata è quella contro lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è tenero e dolce e infatti ad Elia nel deserto si presentò con dolce vento, mentre non era nel fuoco o nel vento potente. Così anche tu, se non senti la voce di Dio, spegni e togli le distrazioni dalla tua vita. Allontana i rumori e i fastidi e concentrati su Dio. Non serve che cerchi o vai chissà dove, Lui parla nel sussurro e a bassa voce perchè è vicino a te, e se lo hai ricevuto nella tua vita è dentro di te. Proprio per via del Suo sussurro è difficile sentirLo nel caos.
Quando contristiamo lo Spirito Santo, l’unica soluzione è un vero pentimento, profondo e sincero, e chiederGli cosa abbiamo fatto di sbagliato e come possiamo fare per ristabilire la comunione intima con Lui. Lui ci ama e pronto a perdonare!
Quindi lo Spirito Santo possiede caratteristiche che associeremmo alle donne, come gentilezza, sensibilità, compassione, ma anche caratteristiche che attribuiamo agli uomini, è potente, possente e simile a un guerriero.

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Studio sullo Spirito Santo – Chi è? (parte 1)

Studio sullo Spirito Santo – Chi è? (parte 1)
Studi Biblici

 
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La figura dello Spirito Santo è predominante nella Bibbia, mentre spesso è dimenticata nelle chiese e nei credenti oggi. Leggendo gli insegnamenti biblici scopriamo molte cose interessanti su come Gesù, gli apostoli e la Chiesa primitiva, consideravano lo Spirito Santo.

In Giovanni 14:26 cominciamo a vedere il compito dello Spirito Santo sulla terra, fare quello che Gesù faceva, senza avere i limiti che aveva Cristo (Gesù aveva bisogno di dormire, mangiare, poteva parlare con un numero limitato di persone, poteva agire in un solo luogo del pianeta per volta, etc…). Con lo Spirito Santo questi vincoli vengono a cadere.
Inoltre nel libro degli Atti vediamo una continua sottomissione da parte dei credenti, alla volontà dello Spirito Santo. E’ emblematico vedere come l’apostolo Paolo si è comportato in Atti 16:6-9, dove pianificando di evangelizzare, aveva dimenticato di ascoltare preventivamente lo Spirito Santo, trovando dei muri spirituali (non da parte del nemico, ma chiaramente da parte di Dio!).
Senza lo Spirito Santo non abbiamo visione, gioia, pace (Romani 14:17), libertà (2 Corinzi 3:17), non abbiamo comunione con Dio. Le chiese stesse si trasformano in club di brave persone oppure in inutili luoghi di rituali religiosi, se non opera e guida lo Spirito Santo!
Lo Spirito Santo non è una forza, ma una persona (non inteso come uomo, ma con caratteristiche proprie di chi ha una personalità). Infatti ha desideri, volontà, emozioni, conforta, parla, insegna, si rattrista, può venire insultato, gli si può resistere e gli si può mentire, come con qualsiasi persona. E come qualsiasi persona, Lui desidera vivere e condividere momenti con altre persone, avere rapporti significativi con l’uomo Sua creatura.
Al battesimo di Gesù scese come colomba, ma non è una colomba. Si manifestò anche come fuoco, o vento, ma anche Gesù viene raffigurato in Apocalisse come Agnello e come Leone, eppure non è né un agnello, né un leone.
Proprio come l’acqua può essere trovata in 3 stati diversi, a seconda dell’ambiente e della temperatura (stato solido, liquido o gassoso), così Dio si manifesta in 3 persone diverse a seconda del bisogno e delle peculiarità di ognuno (Padre, Figlio, Spirito). Sono persone distinte ma che lavorano insieme (1 Corinzi 12:4-6) proprio come un architetto, un capo-cantiere e gli operai lavorano alla costruzione di un edificio, così Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo, lavorano per la costruzione e l’avanzamento della Chiesa, del mondo e dell’universo intero.
Il Padre e il Figlio sono in cielo, quindi qui possiamo avere comunione con Dio solo grazie allo Spirito Santo, che è qui da sempre, sin da Genesi 1:2. Lui è chiamato anche “mano di Dio” e Lui fu “lo Spirito di Dio” che ci modellò alla creazione e ci soffiò l’alito vitale (paragonare Genesi 2:7 con Giobbe 33:4).

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Camminare secondo lo Spirito

Camminare secondo lo Spirito
Culti

 
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Dio non ha bisogno di consigli, né di aiuto, ma è alla ricerca di collaboratori, infatti ci chiama ad andare in tutto il mondo a predicare la Buona notizia del Regno di Dio. Dall’episodio della risurrezione di Lazzaro (Giovanni 11:1-46) possiamo imparare molte cose.

– Per esempio vediamo come Gesù sapesse benissimo come sarebbe andata a finire la storia, ancor prima del doverlo risuscitare, ed ancora prima che morisse, senza sapere quanto grave fosse la sua malattia (v.4, 11, 13, 14). La tua vita non deve essere in balìa degli eventi terreni, ma al sicuro fra le mani di Dio e in mezzo agli eventi spirituali.
Non ci vuole coraggio per dire a un morto di venire da te, neanche il pensiero positivo, o una forte speranza, ma ci vuole la certezza della rivelazione che viene da Dio, altrimenti non succede niente.
– Inoltre troviamo la profonda umanità e carnalità degli esseri umani che non aprono le orecchie alla rivelazione dello Spirito (i giudei, Marta e Maria, ma anche gli stessi discepoli). Questa umanità e carnalità, non permette di vedere l’opera di Dio davanti i propri occhi, e vediamo che Gesù piange e freme per questo. Dio soffre quando le persone non lo ascoltano. Gesù piange quando la gente, soprattutto quelli che si definiscono cristiani, non ode la voce dello Spirito (v.33-38). Ci vuole più discernimento spirituale!
Leggendo Galati 5:16 e Giacomo 4:8, vedremo come sia fondamentale per i cristiani camminare secondo lo Spirito. Che Gesù non faceva miracoli e guarigioni per via del coraggio, ma perché era vicino a Dio il Padre e perché camminava nello Spirito Santo, ascoltando attentamente la rivelazione dello Spirito e i tempi dello Spirito.
Leggendo Apocalisse 3:20 vedremo come sia importante passare tempo in preghiera, ma non solo a parlare o a fare richieste, ma per avere comunione con Gesù, trascorrere del tempo con Lui. Lui vuole svelarci i Suoi piani quando siamo in intimità con Lui. Lui vuole darci pace e gioia quando siamo con Lui.
Concluderemo con Amos 3:7, facendo un’analisi dettagliata in lingua ebraica, e vedremo come il Signore non faccia nulla senza rivelare i Suoi piani a coloro che sono desiderosi di avere comunione con Lui. Infatti questo versetto si potrebbe anche tradurre “Dio agisce solo dopo aver chiarificato i Suoi piani segreti, a coloro che hanno un rapporto intimo e personale con Lui, e sono Suoi portavoci in questo mondo”. Invece si rattrista quando nessuno cerca il Suo cuore e la Sua volontà.
– Infine vediamo che a noi spetta il naturale (slegare il “Lazzaro” risuscitato o rotolare la pietra dal sepolcro) mentre il soprannaturale lo fa Dio (il miracolo della risurrezione).
Dobbiamo però imparare 4 punti: essere possibilisti riguardo l’opera di Dio, sapere che abbiamo un Dio grande, imparare ad ascoltare la Sua voce e, in base a quello che ci dice, agire. Imparare ad abbandonare la nostra carnalità e vivere nello spirituale!
I farisei conoscevano la Bibbia, ma non bastava. Marta, Maria e i discepoli, conoscevano la Bibbia e avevano un rapporto personale con Gesù, ma neanche questo bastava. Dobbiamo conoscere la Bibbia, avere un rapporto personale con Gesù, e in più ascoltare attentamente la voce di Dio, mentre camminiamo nello Spirito. Solo in questo modo gli eventi terreni non solo non ci sorprenderanno, ma saremo noi a sorprendere loro!

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Hai la delega? Il Grande Mandato – 2a parte

Hai la delega? Il Grande Mandato – 2a parte
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Nella seconda parte di oggi analizzeremo cos’è la chiamata che Gesù ci ha fatto di discepolare tutti i popoli e cosa significa nella nostra vita di tutti i giorni. Analizzando Matteo 28:16-20, Giovanni 4:1-26, 1:40-51 e Marco 9:2, capiremo quanto è importante e come si concretizza la guida dello Spirito Santo nei veri credenti. Cominceremo a parlare dei cinque livelli di espansione e della delega che il Signore ha dato a chi la riceve e la sfrutta.

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L’unzione di Gesù, e la nostra

L’unzione di Gesù, e la nostra
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Portando i discepoli nei pressi di un tempio pagano dove si adoravano due falsi dei dalle sembianze umane, Gesù viene riconosciuto come vero Dio che si è fatto uomo (Marco 8:27-30). Tutto ciò era inconcepibile dalla cultura ebraica, che attendeva un Messia politico, non sapendo distinguere che le profezie dell’Antico Testamento riguardavano due differenti venute del Messia, in due epoche differenti. Analizzando la procedura di consacrazione attraverso l’olio, vedremo come però diversi ebrei, a quel tempo come anche oggi, riconobbero il Messia (Matteo 26:6-16). Quello che analizzeremo svergogna e smaschera le potenze del male, che non possono vincere contro la potenza di Dio, ma anzi, addirittura involontariamente finiscono con l’aiutarla.
L’unzione che era su Gesù e sugli apostoli, è anche su i veri credenti che ricercano la guida dello Spirito Santo. Questi possono avere la certezza che le potenze del male non potranno impedire la benedizione di Dio sulla loro vita.

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Fede che muove le montagne 2a parte

Fede che muove le montagne 2a parte
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Nel messaggio di oggi capiremo che la grazia di Dio offre, la fede riceve. La grazia dona, la fede prende! Bisogna però chiedere all’interno della volontà di Dio e senza dubitare. In questo caso la fede diventa un vero e proprio “titolo di proprietà” e se siamo costanti possiamo chiedere ed ottenere fino allo “spostamento delle montagne” avendo il 100% di esaudimento. Capiremo che non ci può fermare l’incredulità degli altri nè la potenza delle tenebre, ma solo la nostra incredulità e la nostra incostanza. L’importante è pregare (cioè parlare con Dio e ascoltarLo) e avremo idee chiare su cosa fare, dove andare e cosa chiedere, e potremo vedere la potenza di Dio all’opera. I brani di riferimento oltre a quelli della registrazione precedente, sono Marco 5:35-37, Matteo 21:18-22, 13:53-58, Marco 9:14-29, Matteo 20:32.

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Il tocco di Gesù oggi

Il tocco di Gesù oggi
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Gesù oggi può operare come faceva 2000 anni fa oppure no? Di più, come, oppure di meno?
Leggendo Matteo 9:18-26, Giovanni 14:16, 16:7-8, 14:12, Atti 1:8 capiremo che Gesù mandò lo Spirito Santo per stare sempre con noi come se ci fosse Gesù stesso e che questo ha delle implicazioni reali e potenti nella vita del cristiano.

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La carne uccide e lo Spirito vivifica

La carne uccide e lo Spirito vivifica
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Qual’è la differenza tra il fare del bene nella carne e farlo nello Spirito? Qual’è la differenza tra opere e frutto?