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Preghiera efficace

Forse preghi da anni e non vedi il risultato. Oggi voglio darti degli spunti di meditazione dalla Parola di Dio. Vedremo che ci sono preghiere che non arrivano al soffitto, e preghiere efficaci. Vedremo anche il potere della grazia di Dio, nel liberare le persone per un nuovo livello di vita.

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La completa armatura di Dio 2

La completa armatura di Dio 2
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Nella prima parte di questa serie su EFESINI 6:10-18, abbiamo affrontato l’importanza dell’indossare la “completa” armatura, non una o solo alcune parti. In questo indossare, non siamo incoraggiati, o consigliati, ma tutti i verbi di questo brano sono all’imperativo.

Il Signore ci comanda di indossare l’armatura per “resistere nel giorno malvagio”. Dio non ne ha benefici o malefici se noi indossiamo o no la Sua armatura, siamo noi che ne abbiamo i benefici se la indossiamo o i malefici se non la indossiamo. Infatti potremmo avere tutto l’amore e l’altruismo del mondo ed essere a posto con Dio e con il mondo, ma non essere difesi dagli attacchi del nemico perché i “dardi infuocati” ci colpiscono se stiamo senza armatura, o anche solo senza una singola parte dell’armatura. Nella volta scorsa abbiamo affrontato la verità, la giustizia, la pace e la fede.

SALVEZZA

In battaglia la testa era il bersaglio principale, bastava poco per uccidere il soldato avversario colpendolo alla testa, per questo si indossavano degli elmi. Paolo sta scrivendo a credenti, per cui la salvezza è sicura, ma possono e potremmo non esserne sicuri nella difficoltà. Dio è con noi, e niente potrà farci perdere la salvezza, tranne la nostra rinuncia, tranne il nostro smettere di credere che abbiamo Dio al nostro fianco. Credere che siamo soli. A questo punto possiamo crollare sotto il peso, se non lo posiamo ai piedi della croce! Invece la nostra mente deve riposare in Cristo e nella certezza della salvezza. Qualsiasi cosa succederà mai, noi abbiamo fiducia che avrà una fine, e poi Dio ci accoglierà in cielo.

Non confidare nella vita terrena: se va bene, bene, ma se va male, che ce ne importa, ci importa di andare con Gesù!

1 CRONACHE 16:23 Cantate al SIGNORE, abitanti di tutta la terra,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza!

SALMO 12:5 Per l’oppressione dei miseri,
per il grido d’angoscia dei bisognosi,
ora mi ergerò», dice il SIGNORE,
«e darò la salvezza a chi la brama».

ISAIA 30:15 Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d’Israele:
«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza;
nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza».
Ma voi non avete voluto!

PAROLA PRONUNCIATA DA DIO (MEDITAZIONE)

La spada era effettivamente l’unica parte dell’armatura, deputata alla parte offensiva. Andare in battaglia ben protetti, ma senza armi, non è molto furbo. Non hai speranze di resistere e sopravvivere. Così un cristiano che non legge la Bibbia (nel senso che non ascolta ciò che Dio gli vuole dire), non la conosce e non la medita costantemente, che non passa tempo all’ascolto di Dio, è già finito!

GIOSUE’ 1:8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

SALMO 1:1-2 1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,
che non si ferma nella via dei peccatori;
né si siede in compagnia degli schernitori;
2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,
e su quella legge medita giorno e notte.

PREGHIERA

Anche se le prossime 3 parti, non hanno parti equivalenti di armature da battaglia, la Scrittura ci fa capire che sono comunque parte dell’armatura di Dio che il cristiano deve indossare.

Sono anche strettamente collegate e nella stessa frase del versetto precedente, quindi sono strettamente collegate con l’ascolto di ciò che dice Dio! Infatti nel testo greco il versetto 18 inizia con la preposizione “dia” che significa “attraverso”.

Preghiera non è la parte delle richieste, “prosèchome” è il termine generico che indica la comunicazione con Dio, che può avvenire attraverso il ringraziamento, l’adorazione, la supplica, l’ascolto, etc… Nella preghiera modello del Padre nostro, non troviamo richieste specifiche, ma comunicazione tra un figlio e suo padre. Infatti per definizione, pregare è “parlare con Dio” in un modo diretto, personale e intimo. Tutti siamo spinti con forza a parlare con Dio ogni giorno, e ad ascoltarLo!

1 TESSALONICESI 5:17 non cessate mai di pregare

1 TIMOTEO 2:8 Io voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando mani pure, senza ira e senza dispute.

L’esortazione nel versetto 18 è di pregare in ogni tempo, per mezzo dello Spirito e per tutti i santi: quindi sempre, nello Spirito e per tutti!

Tutti capiamo cosa vuol dire sempre e per tutti, ed è facile capirne il perchè siano importanti. Ciò che sfugge di solito è “per mezzo dello Spirito”.

John Bevere insegna che Paolo si stia riferendo al parlare in lingue. Secondo me è una forzatura, anche perchè dice in ogni tempo, quindi intende H24 e non posso parlare in lingue H24. Invece posso essere in sintonia con lo Spirito Santo H24, nello Spirito in ogni momento!

SUPPLICA

Il termine greco “deèsis” esprime il concetto di avere una mancanza, un bisogno, indigenza, una ricerca, una supplica.

LUCA 18:1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi:

GIACOMO 5:17 Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni, e pregò intensamente che non piovesse e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi.

FILIPPESI 4:6 Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

VEGLIA

Non è lo stesso termine di risveglio, ma l’argomento è lo stesso, lo stare attenti e svegli spiritualmente. “Agrupnèo” è il termine che esprime l’essere svegli, attenti, fare attenzione: non dormire spiritualmente.

APOCALISSE 16:15 Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna.

CONCLUSIONE. Abbiamo visto che dobbiamo essere a posto con il Signore. Ciò avviene mostrando amore e adorazione verso di Lui e a vivere per Lui e non per noi stessi o i nostri interessi umani. Siamo chiamati anche ad amare il prossimo e ad essere una buona testimonianza e una luce per questo mondo di tenebre. Facendo queste cose, otterremo la salvezza, ma non sarà sufficiente per non essere colpito dagli attacchi del nemico, e per resistere nel giorno malvagio. Il Signore ci chiama e ci ordina di indossare la Sua armatura. Non è il Suo interesse, è il nostro! Solo in questo modo potremo restare in piedi quando le forze delle tenebre ci attaccano. Ma non dobbiamo fare come Achille, che era invincibile e protetto dappertutto, tranne in un punto: l’armatura va indossata tutta, la “completa armatura di Dio” (v.11,13). Ricordiamoci di farlo, ogni giorno!