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Studio sullo Spirito Santo (parte 2) – La personalità

Studio sullo Spirito Santo (parte 2) – La personalità
Studi Biblici

 
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E’ molto importante capire la personalità dello Spirito Santo, questo illustre sconosciuto, per capire come relazionarsi con Lui e conoscerLo personalmente. In realtà Lui è la persona più importante sulla terra e per noi esseri umani. Più importante sulla terra in quanto il Padre e il Figlio non sono sulla terra ma sono seduti in cielo, e possiamo entrare in profonda e reale comunicazione con Loro proprio grazie allo Spirito Santo che è qui.

Gesù ci preannunciò la venuta dello Spirito Santo dicendo che era meglio per noi la Sua Ascensione, e in sostituzione, la discesa dello Spirito Santo. Infatti Gesù aveva i limiti del corpo umano (essere in un posto per volta, dover dormire, potere ascoltare una persona per volta) invece lo Spirito Santo compie lo stesso lavoro, ma non ha limiti (non ha bisogno di dormire, anzi non dorme mai, può essere contemporaneamente in infiniti posti ed ascoltare e parlare con infinite persone). (Giovanni 16:7)
In base a 2 Corinzi 13:13 scopriamo che peculiarità del Figlio è la grazia: siamo salvati per i Suoi meriti, per il Suo sacrificio e le Sue opere, non di certo per i nostri meriti (che non esistono) o per le nostre opere (che sono nulla davanti a Dio). Peculiarità del Padre è l’amore: anche quando noi eravamo nemici ci amava e pianificava un piano per riconciliarci con Lui (Romani 5:10) e non c’è niente che potrà separarci dal Suo amore (Romani 8:38-39)! Caratteristica dello Spirito Santo è la “comunione intima”, comunicata in questo versetto tramite la parola greca “koinonia” che vuol dire “amicizia, comunione, stretta collaborazione, condivisione, intimità, compartecipazione, partnership, cooperazione”.
Leggendo Atti 20:22-23, 10:19-20, 8:26, 29 approfondiremo l’aspetto dell’amicizia con lo Spirito Santo, e impareremo a fidarci di Lui, a capire che dobbiamo distinguere la Sua voce come Filippo che potè distinguere tra la voce dello Spirito e la voce dell’angelo, e che non abbiamo alcun metodo moderno o tecnologico che possa sostituire la comunione e l’amicizia con lo Spirito Santo.
Leggendo Atti 15:28, Genesi 18:17, Esodo 32:10, Atti 20:28 e 13:2, vedremo come la Chiesa primitiva non agiva di testa propria, non si fidava dell’esperienza o della conoscenza, ma cercava continuamente e assiduamente di collaborare con lo Spirito Santo. Non lavorava per Dio, ma lavorava con Dio. I primi cristiani non si ergevano a giudici prepotenti che fanno valere la propria autorità, ma erano continuamente all’ascolto di ciò che diceva lo Spirito, e al cercare di collaborare con Lui.
Inoltre rianalizzando 2 Corinzi 13:13 e aggiungendo anche Giacomo 4:5, vediamo come sia importante e profondo nello Spirito Santo il desiderio di intimità con noi. Lui è geloso del nostro tempo, dei nostri pensieri, dei nostri desideri. Vuole operare in noi e tramite noi, e se vuoi conoscere di più Dio, hai bisogno dello Spirito Santo. Se vuoi incontrare Gesù, lo Spirito Santo te lo fa “incontrare”.
Per concludere vedremo che lo Spirito Santo ha dei pregi femminili. Attenzione, lo Spirito Santo non è donna, come il Padre e il Figlio non sono uomini o maschi. Dio non ha bisogno del genere, ma Lui ha creato “l’uomo a Sua immagine e somiglianza, li creò maschio e femmina”, vuol dire che i pregi degli uomini e i pregi delle donne sono presenti in Dio e provengono da Lui. Per esempio da Efesini 4:30 possiamo capire che lo Spirito Santo è molto sensibile e che non dobbiamo “rattristarlo” (in realtà in originale letteralmente è “non angosciate, non addolorate, non fate piangere lo Spirito Santo). Paolo non dice di non rattristare Gesù o il Padre, ma di non rattristare lo Spirito Santo. Lo stesso Gesù si è prodigato non a difesa del Padre o di sé stesso in Matteo 12:32, ma a difesa dello Spirito Santo, dicendo che l’unica bestemmia che non sarà perdonata è quella contro lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è tenero e dolce e infatti ad Elia nel deserto si presentò con dolce vento, mentre non era nel fuoco o nel vento potente. Così anche tu, se non senti la voce di Dio, spegni e togli le distrazioni dalla tua vita. Allontana i rumori e i fastidi e concentrati su Dio. Non serve che cerchi o vai chissà dove, Lui parla nel sussurro e a bassa voce perchè è vicino a te, e se lo hai ricevuto nella tua vita è dentro di te. Proprio per via del Suo sussurro è difficile sentirLo nel caos.
Quando contristiamo lo Spirito Santo, l’unica soluzione è un vero pentimento, profondo e sincero, e chiederGli cosa abbiamo fatto di sbagliato e come possiamo fare per ristabilire la comunione intima con Lui. Lui ci ama e pronto a perdonare!
Quindi lo Spirito Santo possiede caratteristiche che associeremmo alle donne, come gentilezza, sensibilità, compassione, ma anche caratteristiche che attribuiamo agli uomini, è potente, possente e simile a un guerriero.

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Studio sullo Spirito Santo – Chi è? (parte 1)

Studio sullo Spirito Santo – Chi è? (parte 1)
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La figura dello Spirito Santo è predominante nella Bibbia, mentre spesso è dimenticata nelle chiese e nei credenti oggi. Leggendo gli insegnamenti biblici scopriamo molte cose interessanti su come Gesù, gli apostoli e la Chiesa primitiva, consideravano lo Spirito Santo.

In Giovanni 14:26 cominciamo a vedere il compito dello Spirito Santo sulla terra, fare quello che Gesù faceva, senza avere i limiti che aveva Cristo (Gesù aveva bisogno di dormire, mangiare, poteva parlare con un numero limitato di persone, poteva agire in un solo luogo del pianeta per volta, etc…). Con lo Spirito Santo questi vincoli vengono a cadere.
Inoltre nel libro degli Atti vediamo una continua sottomissione da parte dei credenti, alla volontà dello Spirito Santo. E’ emblematico vedere come l’apostolo Paolo si è comportato in Atti 16:6-9, dove pianificando di evangelizzare, aveva dimenticato di ascoltare preventivamente lo Spirito Santo, trovando dei muri spirituali (non da parte del nemico, ma chiaramente da parte di Dio!).
Senza lo Spirito Santo non abbiamo visione, gioia, pace (Romani 14:17), libertà (2 Corinzi 3:17), non abbiamo comunione con Dio. Le chiese stesse si trasformano in club di brave persone oppure in inutili luoghi di rituali religiosi, se non opera e guida lo Spirito Santo!
Lo Spirito Santo non è una forza, ma una persona (non inteso come uomo, ma con caratteristiche proprie di chi ha una personalità). Infatti ha desideri, volontà, emozioni, conforta, parla, insegna, si rattrista, può venire insultato, gli si può resistere e gli si può mentire, come con qualsiasi persona. E come qualsiasi persona, Lui desidera vivere e condividere momenti con altre persone, avere rapporti significativi con l’uomo Sua creatura.
Al battesimo di Gesù scese come colomba, ma non è una colomba. Si manifestò anche come fuoco, o vento, ma anche Gesù viene raffigurato in Apocalisse come Agnello e come Leone, eppure non è né un agnello, né un leone.
Proprio come l’acqua può essere trovata in 3 stati diversi, a seconda dell’ambiente e della temperatura (stato solido, liquido o gassoso), così Dio si manifesta in 3 persone diverse a seconda del bisogno e delle peculiarità di ognuno (Padre, Figlio, Spirito). Sono persone distinte ma che lavorano insieme (1 Corinzi 12:4-6) proprio come un architetto, un capo-cantiere e gli operai lavorano alla costruzione di un edificio, così Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo, lavorano per la costruzione e l’avanzamento della Chiesa, del mondo e dell’universo intero.
Il Padre e il Figlio sono in cielo, quindi qui possiamo avere comunione con Dio solo grazie allo Spirito Santo, che è qui da sempre, sin da Genesi 1:2. Lui è chiamato anche “mano di Dio” e Lui fu “lo Spirito di Dio” che ci modellò alla creazione e ci soffiò l’alito vitale (paragonare Genesi 2:7 con Giobbe 33:4).