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Certificati di residenza spirituale

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Nello scorso messaggio abbiamo visto che a dispetto dello stress moderno e dei continui allarmi di cui siamo circondati, a dispetto di tutto ciò intorno a noi che ci vuole sconfitti e scoraggiati, ci sono 5 elementi che se seguiti, ci fanno trionfare.

Sono i seguenti: UDIRE la parola del regno, METTERE INSIEME la parola del regno, CONOSCERE il Dio del regno, e FAR ABITARE in noi la parola di Dio. RIMUGINARE CONTINUAMENTE la parola del regno. Ti invito a cliccare sul link in descrizione per andare a vederlo.
Oggi proseguiremo ad analizzare la Parabola del Seminatore per analizzare gli ultimi due campi, che hanno ancora molto da insegnarci!

La parabola del seminatore non è per bimbi. Gesù non l’ha raccontata ai bambini, ma a persone adulte, per cui ha tanto da dire anche a me e a te!

Rileggiamola insieme:

MATTEO 13:3-8 Egli insegnò loro molte cose in parabole, dicendo:
«Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un’altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno.

– Nei versetti dal 19 al 23, Gesù da una spiegazione di questa parabola, ma la spiegazione stessa necessita di una ulteriore spiegazione, di essere soppesata e di essere approfondita.

Lui fa capire che ci sono 3 stadi nel nostro percorso di vita. 3 passi da compiere per ottenere la vittoria ed essere soddisfatti e non sconfitti: tutto ruota attorno al Regno di Dio, udirlo comprenderlo e portarne il frutto.

Gesù presenta alcuni elementi che dobbiamo conoscere e praticare per essere forti nella persecuzione, per vincere il maligno e non essere confusi nella nostra vita, ma anzi per “portare frutto” con la nostra vita.

Abbiamo bisogno di UDIRE la parola del regno. Di comprendere, letteralmente è METTERE INSIEME, la parola del regno. Poi in 1 Giovanni abbiamo incontrato altri due elementi: CONOSCERE il Dio del Regno e far DIMORARE in noi la Parola del Regno. Approfondiamo ulteriormente questo punto:

GIOVANNI 15:1-4 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.

– Questo brano approfondisce ulteriormente il “dimorare” nella parola, e lo porta al concetto del dimorare in Gesù: che è la Parola. Questo è un ulteriore aspetto di quanto profondo possa essere il nostro rapporto con Dio. Anzi, di quanto profondo DEBBA essere il nostro rapporto con Dio per non farci perdere nella vita.

In questi versetti ricorre di nuovo il verbo greco “mèno” che si può tradurre con rimanere, dimorare, nel concetto di “restare”, “soggiornare”, “abitare”, “vivere”. Avevamo visto in 1 Giovanni che i giovani vincono se la parola di Dio “soggiorna”, “abita”, “vive” in loro. Tutti noi vinciamo se “abitiamo” in Dio e nella Sua Parola!

Invece in Giovanni 15 capiamo che siamo dei tralci, dei rami da vite, e siamo qui per portare uva! Per farlo abbiamo bisogno di rimanere attaccati alla vite! Di ricevere la linfa vitale dalla vite. Viviamo solo se siamo ben attaccati alla vite!

– Nell’ultimo versetto Gesù dice che il tralcio, cioè noi, non può dare frutto se non rimane nella vite. Il verbo per “può” è “dunamai” che significa “non ha la potenza, non ha il potere” di portare frutto. Lontano da Dio, tu non hai potere per riuscire a portare frutto. Lontano da Dio il tuo spirito soccombe e tu sei frastornato e confuso. Dimora in Dio e avrai forza per vincere! Dimora nella Parola di Dio e vedrai la linfa vitale di Dio fortificarti! Abbiamo bisogno di avere il potere, il “dunamai” che viene dallo Spirito di Dio. Devi affrontare persecuzione? Serve il Dunamai di Dio! Hai problemi in famiglia? Serve il dunamai di Dio!

– Ricordo l’ultima volta che ho imposto le mani a qualcuno per la guarigione. Quasi non ero io, sentivo dentro di me un potere che mi ha dato la certezza che imponendo le mani quella persona sarebbe guarita. Spesso preghiamo chiedendo a Dio di operare, implorandolo, ma è una cosa molto diversa sentire la potenza dello Spirito Santo in te, che ti dice prega e vedrai la guarigione. Non è una preghiera di “richiesta” per far capire a Dio qualcosa. Non è speranza che forse potrà accadere qualcosa. Ma è Dio che ti dice che devi pregare e Lui opererà. E’ vera certezza, nel senso che senti il potere venire in te per quella occasione (non era in te prima e non lo sarà dopo)! E’ inequivocabile! Non è per la capacità umana, non è per la bontà di Dio dell’esaudire, origina in Dio ed è Lui che comunica al “tralcio” quello che vuole fare, il tralcio sente la potenza e opera di conseguenza, da strumento!

– “Ma come fai ad avere il coraggio di pregare per la guarigione di qualcuno?” Io non ho coraggio, se sono un tralcio, se ho la residenza spirituale in Dio, quando arriva la linfa, allora devi solo ubbidire. Quando arriva la potenza, non hai altre strade!

GIOVANNI 15:5-8 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.

– Se io e te non abbiamo la residenza in Dio….se non viviamo nella parola di Dio, se non cerchiamo di essere strumento della capacità di Dio, allora ci “secchiamo”!

Dimora in Dio! Ricevi la Sua linfa vitale!

MATTEO 13:22 Quello che ha ricevuto il seme tra le spine è colui che ode la parola; poi gli impegni mondani e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola che rimane infruttuosa.

– Vorrei che sia chiaro, siamo esseri umani con mille distrazioni che non sono da demonizzare. Ma in ogni cosa dobbiamo fare attenzione a non metterle al primo posto, a non farci distrarre dagli “impegni mondani”. Le distrazioni ci fanno essere infruttuosi. Il successo terreno ci fa essere infruttuosi. Gesù ti sta mettendo in guardia! Gesù mi sta mettendo in guardia: attenzione alle cose in cui siamo impegnati! Lui ti sta dicendo che sta seminando la Sua Parola nella tua vita, e si aspetta che tu la riceva pienamente, sia trasformato o trasformata dalla Sua Parola, che tu viva nella Sua Parola, metta insieme il messaggio della Parola e che non ti lasci distrarre da ciò che è fondamentale per chiudere il cerchio: portare frutto!

Attenzione: frutto non è la stessa cosa per me e per te! Non devi guardare un famoso predicatore americano e pensare che devi ripetere le stesse cose. Frutto non è diventare pastore, apostolo o profeta. Frutto ha a che vedere con il Dunamai di Dio, con il potere ben chiaro che si riceve solo portando avanti il compito, quello vero, che Dio ti sta dando!

Quel giorno il Dunamai di Dio mi ha potenziato per pregare per la guarigione di una persona. Oggi potrebbe guidarmi a predicare per toccare un cuore. Domani potrebbe guidarmi nel portare un’anima a Lui. Non è sempre uguale, ma è sempre collegato con la guida dello Spirito Santo. La capacità viene da Lui. Non pensare che ci sia solo l’aprire chiese, la guarigione, la profezia, la predicazione…tu sei benedetto nel portare SOLO il frutto che vuole Dio! Anche se è un lavoro umile, l’importante è dimorare sempre nella parola, perché in qualsiasi momento lo Spirito può volere guidarti in altro, e potrà farlo solo se dimorerai nella parola!

MATTEO 13:23 Ma quello che ha ricevuto il seme in terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l’uno rende il cento, l’altro il sessanta e l’altro il trenta».

– Se ricevi il seme in “buona terra” cioè se sei risvegliato o risvegliata spiritualmente, sempre dimori nella parola, potrai ricevere la linfa vitale, il dunamai di Dio, la potenza e il potere di portare frutto, di vedere la benedizione di Dio sulla tua vita!

Riepilogo il significato dei 4 terreni della Parabola del seminatore (Strada, Roccia, Spine, Buona terra):

UDIRE LA PAROLA DEL REGNO SENZA COMPRENSIONE = VERRAI INGANNATO DAL MALIGNO

UDIRE MA CON POCA MEDITAZIONE BIBLICA = VERRAI INGANNATO DALLA PERSECUZIONE

UDIRE E COMPRENDERE, MA MANCARE DI DEDICAZIONE NELLA VOLONTA’ DI DIO E FRUTTO = VERRAI INGANNATO DALLE DISTRAZIONI DI QUESTO MONDO

UDIRE, COMPRENDERE, PORTARE FRUTTO = CRISTIANO STABILE E INDISTRUTTIBILE

Gesù è sempre stato molto chiaro nei Suoi insegnamenti, tanto che la gente spesso si offendeva, oppure cercava scusanti per giustificarsi, oppure si pentiva della propria lontananza.

Tramite il messaggio di oggi abbiamo visto che Gesù ti sta chiamando a fare dei passi seri nei Suoi confronti: udire il messaggio del Regno, farlo tuo, meditarlo in profondità, rimuginarlo nel tuo cuore, essere trasformato da questo messaggio, risiedere spiritualmente in Gesù, essere potenziato dalla Sua “dunamai” dal Suo potere, e portare frutto. Se mancano alcuni di questi punti saremo dei cristiani sterili.

Il fulcro è dipendere dalla Dunamis di Dio, dalla Sua potenza. Che il Suo tocco sia sulla tua vita. Chiedi, desidera e ricevi la Sua potenza. Fiorisci in Dio! Chiedi e ricevi il tuo “certificato di residenza spirituale”, risedendo e vivendo e dimorando in Gesù, come Lui desidera! Amen!

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Elementi per la vittoria

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Viviamo in un periodo di forte stress e agitazione per rivolte, leggi ingiuste, guerre, violenze. Il futuro si prospetta buio e pericoloso e il più delle volte le persone si sentono sconfitte, ma: possiamo avere speranza? Possiamo crescere forti in situazioni ostili? Possiamo vincere?

– Oggi vorrei approfondire alcuni modi di fare sbagliati che ti possono distruggere e alcuni modi di fare che ti portano benedizione e vittoria. Semplice semplice. Ah! Non li ho inventati io, li ha ideati e spiegati Gesù! Li ho presi dalla ben nota “Parabola del seminatore” che è in Matteo 13:3-9 dove parlava di 4 terreni diversi che ricevono il seme in modo diverso (strada, rocce, spine, buona terra) per farci ragionare su 3 concetti importanti per la nostra pace, la nostra gioia, la nostra stabilità. Sicuramente la conosci, eppure se ti dicessi che forse ti è sfuggito qualcosa? Oggi affronteremo alcune parole dal testo originale.

– Leggiamo subito la spiegazione della parabola partendo dal primo terreno:

MATTEO 13:18-19 «Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore! Tutte le volte che uno ode la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e porta via quello che è stato seminato nel cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada.

– Nel primo esempio della parabola (chi riceve il seme lungo la strada) troviamo evidenziato il primo elemento, che è la necessità di udire il messaggio della Parola. Se non odi il messaggio della parola di Dio e del Suo regno, non si può creare vita in te! Colui che ti ha fatto ha stabilito che è fondamentale per te udire la parola del regno. Udire è fondamentale, ma rimane “solo” il primo elemento.

Andare in chiesa la domenica non fa di te un cristiano! Comportarti bene non fa di te un seguace di Cristo. Avere una vita a posto, non fa di te un salvato! Abbiamo bisogno di udire la “parola del regno”, ma poi c’è dell’altro!

– Sempre nel primo esempio fatto da Gesù, quello della strada, troviamo anche il secondo elemento del Suo discorso, cioè il verbo comprendere, infatti dice “ode la parola del regno e non la comprende”. Nel testo originale c’è il termine greco “sunièmi” (letteralmente “mettere insieme”, figurativamente “comprendere, essere saggi”). Con questo verbo capiamo che Gesù ci sta invitando a fare di più che solo udire il Suo messaggio…c’è un passo in più…non devi solo conoscere gli insegnamenti biblici… non devi ascoltare decine di ore a settimana di messaggi biblici… devi anche “mettere insieme” il messaggio biblico. Devi ripassare, fare tuo, prendere appunti, ripetere, comprendere, vivere il messaggio biblico. Troppi si fermano all’udire. Non basta, c’è un secondo gradino ed è il “mettere insieme”! Se non facciamo così veniamo ingannati dal maligno. Spegni la tv e apri la Bibbia. Chiudi Facebook e Instagram e medita gli insegnamenti di Cristo! Solo così potrai non essere ingannato dal maligno! Non essere superficiale nella lettura e lo studio della Bibbia, ma cerca di avere le idee chiare sugli insegnamenti di Cristo, sennò andrai fuori strada! Non si tratta di teologia, ma di conoscenza diretta e personale dell’autore della Bibbia:

1 GIOVANNI 2:13-14 Padri, vi scrivo perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Giovani, vi scrivo perché avete vinto il maligno.
Ragazzi, vi ho scritto perché avete conosciuto il Padre. Padri, vi ho scritto perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno.

– In questi 2 versetti ricorre 3 volte il verbo conoscere. Conoscere esprime una relazione e una profonda intimità. Non possiamo ignorare Dio dal lunedì al sabato, allora stesso modo come non possiamo ignorare i nostri familiari dal lunedì al sabato! Come abbiamo una relazione e una intimità in famiglia, così è il livello richiesto di intimità e conoscenza con il nostro Padre Celeste!

Mi piace moltissimo che l’altro verbo fondamentale di questi 2 versetti sia “rimanere”. Il verbo greco “mèno” si può tradurre con rimanere, nel concetto di “restare”, “soggiornare”, “abitare”, “vivere”. I giovani vincono se la parola di Dio “soggiorna”, “abita”, “vive” in loro. Tutti noi vinciamo se “abitiamo” in Dio e nella Sua Parola! Sia i 3 conosci che l“abiti”, tutti e 4 questi verbi ci richiamano ad un rapporto intenso con Dio. Questo rapporto con Lui è l’unica cosa che ci fa vincere e ci tiene lontani dal maligno!

Finora abbiamo parlato di UDIRE la parola del regno, METTERE INSIEME la parola del regno, CONOSCERE il Dio del regno, e FAR ABITARE in noi la parola di Dio! Questo legame stretto con Dio e la Sua parola ci porta a:

GIOSUE’ 1:8 Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

– Il “meditare” mette un po’ insieme i 4 punti trattati finora: Udire, mettere insieme, conoscere e far abitare. Infatti non possiamo meditare veramente la parola di Dio senza questi 4 elementi. Il verbo ebraico tradotto con meditare è “hagah”, ed esprime il concetto di “borbottare, gemere, ringhiare in profonda meditazione”. Stiamo parlando di un atto molto intenso e profondo. Non puoi fermarti all’ascoltare un insegnamento biblico e dimenticarlo dopo 2 minuti. Non limitarti a leggere la Bibbia e dimenticare dopo 5 minuti ciò che hai letto. Serve “borbottare” il messaggio biblico tutto il giorno, “gemere” in profonda meditazione.

Pensa ad una persona rabbiosa che tutto il giorno e tutti i giorni rimugina sulle motivazioni della propria rabbia. Ricordo mio padre, una persona semplice che ha subito alcuni torti e ingiustizie nella sua vita, e ha passato gli ultimi decenni della sua vita a rimuginare ogni minimo torto e colpa subita. Mi diceva sempre “tua nonna ha fatto questo”, “tuo zio ha fatto questo”, “quello ha fatto quest’altro” e non parlava di altro. Così noi credenti siamo chiamati a rimuginare sulla parola del regno, ogni momento, sempre!

– Torniamo ai 4 terreni: caratteristica del primo terreno (cioè la strada)? Udire la parola di Dio, ma non farla propria e credere agli inganni del maligno! Passiamo al secondo:

MATTEO 13:20-21 Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia, però non ha radice in sé ed è di corta durata; e quando giunge la tribolazione o persecuzione a motivo della parola, è subito sviato.

– Per il secondo esempio vorrei leggervi il bollettino di un mio amico in un paese asiatico. Per la sua sicurezza non posso dire pubblicamente su internet quale sia il paese:

“L’inquietudine politica sta peggiorando. Ci sono resoconti di massacri di persone innocenti tra cui donne e bambini in tutto il paese. In una sola città, di 3.000 case, due terzi sono state bruciate. Quattro pastori sono stati torturati e uccisi e altri cinque sono stati arrestati e interrogati dai militari in un campo di prigionia.

Il nostro personale è stato costretto a pagare soldi a persone non identificate. Normalmente non apriamo come una volta. Chiudiamo la porta ma continuiamo a servire, anche se è pericoloso. Non abbiamo più una fornitura costante di elettricità. Ora la luce va via quasi ogni giorno, specialmente per molte ore al mattino. Sebbene l’inflazione sia aumentata in tutto il mondo, da noi è quasi al 50%. I prezzi di alcuni beni sono aumentati anche di due o cinque volte rispetto a un anno fa prima del colpo di stato. Le varie donazioni ricevute sono molto apprezzate. Per favore, mantieni la nostra squadra nelle tue preghiere per la protezione e per la provvidenza del Signore durante questa continua difficile agitazione politica e sociale.”

– Nei nostri paesi “democratici” occidentali siamo abituati troppo bene. E’ bello godere della libertà, ma poi quando ci viene tolto un puntino ci rendiamo conto che i nostri “diritti” non sono così scontati, anzi, potrebbero finire rapidamente e rovinosamente. E allora siamo pronti a lottare politicamente e non ci rendiamo conto che stiamo lasciando la “parola del regno” per imbracciare la “parola della politica cristiana”.

Nella Bibbia si parla di Apocalisse e di persecuzione, ma includendo sempre un messaggio di speranza per coloro che vivono in Gesù Cristo e hanno fatto di Lui la loro guida. Leggiamo appunto un brano sulla persecuzione:

GALATI 4:29 E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello che era nato secondo lo Spirito, così succede anche ora.

– Succede sempre: colui che è nato e guidato dalla carne, perseguita colui che è nato dallo Spirito! Scegli da che parte vuoi stare: della carne o dello Spirito? Allora o sarai persecutore, o sarai perseguitato.

Chi è in Dio non perseguita, non guerreggia, ma subisce vera persecuzione. Sei pronto ad essere perseguitato? Sei pronto all’Apocalisse?

– Ecco, il secondo terreno non è pronto alla persecuzione perché si fa sviare. Non ha un terreno profondo, per cui dopo aver udito la parola del regno, comincia a “mettere insieme” e comprendere il messaggio del regno, ma senza andare in profondità! Chi è in “luoghi rocciosi” si svia facilmente, perché non ha compreso il messaggio del regno in profondità, non vive per quello, ma appena affronta una persecuzione o una tribolazione si lascia distrarre da “diritti”, “paure”, “politica”, “ideologia cristiana”, “regole umane”, “regole religiose”. Non ha compreso che serve di conoscere il Padre in profondità e di far dimorare la parola di Dio nella propria vita!

Ci sono le persecuzioni fisiche, e quelle ideologiche, il loro scopo è distrarre dalla parola del regno, dallo Spirito Santo, dalla comprensione del regno!

La prossima settimana continuerò il messaggio, ma vorrei incoraggiarti a focalizzarti sulle parole chiave che abbiamo affrontato oggi: UDIRE la parola del regno, METTERE INSIEME la parola del regno, CONOSCERE il Dio del regno, e FAR ABITARE in noi la parola di Dio. Queste 4 azioni sono l’espressione della meditazione biblica, del rimuginare la parola del regno. Non limitarti a vivere secondo le leggi di questo mondo, ma ricevi e vivi le leggi del regno di Dio. Il regno di Dio è un regno spirituale, e non si opera secondo concetti terreni, concetti umani, ma concetti dettati dallo Spirito. Concetti presenti nella parola di Dio e spiegati dallo Spirito Santo.

Vuoi vincere nella vita? Vuoi essere forte anche nella persecuzione? Allora medita la parola del regno e vivi secondo le regole dello Spirito!

Il Signore sia con te. Ti invito ad ascoltare quello che Lui avrà da dirti oggi e sempre, ma ricordati di mantenere quella intimità costante con Lui. La tua vittoria dipende dalla meditazione e dall’intimità con Dio!