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Vivere nella benedizione generazionale

In questo video vedremo che ci sono benedizioni per te, se vivi per la gloria di Dio! Elencherò 6 principi biblici che stanno dietro alcune di queste benedizioni per farti comprendere i vantaggi del lasciare il controllo della tua vita a Dio!

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Cittadino o pellegrino

Cittadino o pellegrino
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Hai mai provato curiosità per capire quale paese sia il migliore al mondo? Spesso si sentono statistiche riguardo la città più vivibile, la nazione più ricca, lo stato più sicuro, etc…

Oggi parleremo di questo, partendo da due parole molto conosciute. Una di queste è cittadinanza.

Cittadino è:

– 1.Chiunque abita in città o risiede in una determinata città

– 2.Chi appartiene a uno stato (cioè a una comunità politica, a una nazione), e per tale sua condizione è soggetto a particolari doveri e gode di determinati diritti

– Come vedi un cittadino è qualcuno che ha “crediti” e “debiti” verso lo Stato di cui è cittadino. Questo vuol dire che per esempio ha diritto a richiedere protezione, libertà, benessere e assistenza sanitaria, ma ha anche il dovere di contribuire al sovvenzionamento di questi diritti, oltre che ad agire per il bene della collettività.

L’altro termine che vorrei trattare oggi è “Pellegrino”. Con questo termine si indica – 1.In senso stretto, chi si reca in pellegrinaggio a un luogo santo, solo o in gruppo mentre 2.In senso lato, vicino all’originario sign. del lat. peregrinus, viandante, persona che va errando qua e là fuori della propria patria, uno straniero. Quindi cittadino e pellegrino sono in un certo senso opposti tra loro, nel senso che uno è straniero o “pellegrino” finché non prende la cittadinanza del luogo dove è emigrato, ma a quel punto cessano i presupposti per indicarlo come “straniero” (discorso a parte per l’integrazione).

Oggi vedremo che Dio chiama i credenti Suoi figli, ad essere cittadini e pellegrini, e partiremo dall’analisi del popolo di Israele, altrimenti non possiamo capire la nostra condizione!

Dio parlando al Suo popolo disse riguardo ai Patriarchi (Abrahamo, Isacco e Giacobbe) che furono forestieri, pellegrini, nella terra promessa:

ESODO 6:4 Stabilii pure il mio patto con loro, per dar loro il paese di Canaan, il paese nel quale soggiornavano come forestieri (stranieri, pellegrini).

– Giacobbe scese poi in Egitto con i propri figli, eppure il patto con loro era di dare la terra promessa. Dopo 400 anni ciò si adempì, ma in realtà la terra promessa terrena era figura della patria celeste. Infatti la Gerusalemme terrena è sottoposta alla Gerusalemme celeste, e il tabernacolo e il tempio di Gerusalemme erano solo la copia delle realtà celesti, lo vedremo poi leggendo Ebrei!

Il popolo di Israele obbedì a Dio rimanendo attaccato alle realtà terrene. Commise però l’errore di non comprendere dai patriarchi di aver a che fare con “le ombre” e di dover puntare agli originali in cielo! Adesso guardiamo l’ultimo versetto dell’Antico Testamento nella Bibbia ebraica, che non è in Malachia in quanto nella Bibbia ebraica i libri sono in un ordine diverso rispetto alla nostra Bibbia, ma è 2 Cronache:

2 CRONACHE 36:23 «Così dice Ciro, re di Persia: “Il SIGNORE, Dio dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra, ed egli mi ha comandato di costruirgli una casa a Gerusalemme, che si trova in Giuda. Chiunque fra voi è del suo popolo, sia il SIGNORE, il suo Dio, con lui, e parta!”» (letteralmente iaàl che è voce del verbo Alà da cui deriva Aliàh, cioè “salire” e “salita”, per cui si tradurrebbe meglio con “salga”)

– La conclusione della Bibbia ebraica invita a salire. (1)Salire perché Gerusalemme è a 800 metri di altitudine. (2)Salire perché in un certo senso andare nella terra promessa porta ad avvicinarsi a Dio. (3)Ma salire anche perché non solo dobbiamo avere una vita “spirituale”, ma effettivamente dobbiamo guardare il cielo e il Regno di Dio!

Dio tramite Ciro invita il popolo di Israele a tornare a Lui e servirLo come sacerdoti, come Suo popolo, tornando nella Terra che Lui ha scelto per loro! Mai dimenticando la propria “cittadinanza di popolo eletto” (cosa che purtroppo dimenticano spesso e volentieri, pochi sono veri credenti nel Dio vivente di Abrahamo, che parla ancora oggi e compie miracoli ancora oggi).

– Ma Gesù cosa è venuto a fare? Cosa ha comprato con il Suo sangue?

La nostra salvezza sicuro, la nostra benedizione, la nostra pace, la nostra guarigione, etc… e se vi dicessi “la nostra cittadinanza”?

EFESINI 2:12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo.

– Ricordati che quando eri senza Gesù, non avevi collegamento con i patti della promessa, non avevi speranza, non avevi Dio ed eri escluso ed esclusa dalla cittadinanza di Israele….ma ora in Cristo hai anche queste cose! Hai speranza, hai Dio nel mondo, sei stato incluso o inclusa nei patti che erano per il popolo di Israele, e sei incluso nella cittadinanza di Israele! Sei cittadino Israeliano, quindi fai parte del popolo di Dio, sei Suo sacerdote ed hai ereditato promesse e patti!

EBREI 11:13-16 Tutti costoro sono morti nella fede, senza ricevere le cose promesse, ma le hanno vedute e salutate da lontano, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. Infatti, chi dice così dimostra di cercare una patria; e se avessero avuto a cuore quella da cui erano usciti, certo avrebbero avuto tempo di ritornarvi! Ma ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, poiché ha preparato loro una città.

– La differenza tra un “ebreo etnico” e un “ebreo etnico credente” in Dio, è che i primi hanno le promesse ma credono di essere cittadini della Terra promessa sulla terra (ed appartengono ad essa), anche i secondi hanno le promesse ma credono di essere pellegrini sulla terra e che tempio e Terra promessa sono solo figure e copie di ciò che li attende in cielo. Purtroppo tra gli ebrei molti (non tutti) non credono nemmeno nell’esistenza di un paradiso o di un luogo che li attenda, ma vivono solo la propria cittadinanza terrena. Questa situazione è comune anche tra molti cristiani. Invece siamo esortati a non avere contemporaneamente cittadinanza “terrena” e cittadinanza “celeste”, non possiamo avere contemporaneamente cittadinanza “israeliana terrena” e “israeliana celeste”, dobbiamo essere pellegrini sulla terra, e cittadini dell’Israele celeste, come erano i patriarchi e come sono molti cristiani ed ebrei oggi. Non possiamo vivere due vite, una vita carnale e una vita spirituale, ma dobbiamo vivere da pellegrini su questa terra, riconoscendo che la nostra cittadinanza è solo quella “israeliana celeste”!

1 PIETRO 2:11-12 Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l’assalto contro l’anima, avendo una buona condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà.

– Tu sei straniero e pellegrino ovunque vivi sulla terra! Non riconoscerti parte di questo mondo. Non vivere “carnalmente”! E con ciò non sto solo dicendo di non commettere peccato (e nemmeno Pietro intendeva solo questo)! Sto invece esortandoti a riconoscerti “non di questo mondo”! Il mio gruppo musicale preferito degli anni 90 era un gruppo rock cristiano di nome Petra, e loro in quasi tutte le copertine dei loro album mettevano astronavi. Io non capivo bene l’inglese e con il mio migliore amico ci domandavamo il significato di questa abitudine legata alle astronavi….ma ci piaceva troppo la musica per cui abbiamo continuato ad esserne fan. Piano piano migliorando l’inglese e leggendo il testo delle canzoni, abbiamo letto che parlavano del fatto che non siamo cittadini di questo mondo, siamo “alieni”, non apparteniamo a questo mondo…etc… E’ vero, apparteniamo al Regno dei cieli!

FILIPPESI 3:20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore,

– Se sei cittadino o cittadina dell’Israele celeste, puoi avere una speranza irremovibile. Sapete, spesso si parla di “teologia della sostituzione”, che è il termine per definire quei cristiani i quali credono che la Chiesa abbia sostituito il popolo di Israele come popolo di Dio. Non è così: la cittadinanza israeliana e l’essere “popolo di Dio” riguarda coloro che si riconoscono pellegrini su questa terra, in attesa di accedere nella propria “terra promessa celeste”, essendo sacerdoti di Dio fra i pagani di questo mondo. Dio ha voluto portare un concetto celeste sulla terra. Vuole un popolo che agisce nel Suo nome. E per fare questo non serve una religione o una chiesa speciale, serve essere parte del popolo di Dio e ricevere la promessa, i patti e la cittadinanza.

CONCLUSIONE. Per ricapitolare: la salvezza avviene per un rapporto diretto con Dio, riconoscendosi peccatori e bisognosi del Creatore. Dio inoltre desidera un popolo composto da cittadini “israeliani” del Suo Regno celeste. Per essere cittadini del popolo di Dio bisogna riconoscersi sacerdoti di Dio in questo mondo fra i pagani (ma anche fra gli ebrei che non si sentono di appartenere all’Israele “celeste”), portando il messaggio di Dio. Grazie ad Abrahamo, il popolo di Israele terreno è stato prescelto come sacerdote e popolo eletto di Dio, colui che aveva un compito speciale nel rappresentare Dio nel mondo. Troppi di essi ora si sono laicizzati, politicizzati o “egoisticizzati”, ma parte del ruolo dei cristiani è anche spronare gli ebrei a tornare a Dio!

Inoltre abbiamo visto che in Cristo, oltre alla salvezza, alla benedizione, alla guarigione, alla pace e a infinite altre cose che abbiamo guadagnato, siamo anche entrati a far parte del popolo di Dio, cittadini di Israele (secondo alcuni “colui che lotta con Dio”), perché è piaciuto a Dio fare dei 2 popoli, un solo popolo.

Se sei un ebreo puoi essere cittadino dell’Israele terreno, ma solo per comprendere che è solo la copia e che devi diventare cittadino dell’Israele celeste.

Se sei un gentile credente in Gesù, allora sei entrato nella cittadinanza di Israele (quello celeste) e sei parte del popolo di Dio lo stesso. Hai ereditato le promesse, i patti, ma anche il passaporto e la cittadinanza israeliana celeste in Cristo!

Fanne buon uso come sacerdote di Dio tra i pagani!