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Le chiavi per superare i propri limiti

Le chiavi per superare i propri limiti
Culti

 
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Non basta dire di essere cristiani o dire di credere in Gesù. Per essere veri discepoli di Gesù abbiamo bisogno di vivere e camminare nello Spirito e prendere l’autorità che viene da Dio. Se non facciamo così, rischiamo di non godere della benedizione di Dio che Lui ha promesso. Rischiamo di non vivere la presenza di Dio e di non avere le chiavi per superare i nostri limiti.

La scorsa settimana abbiamo affrontato alcuni errori dell’apostolo Pietro, non per deriderlo o sentirci migliori, ma per imparare ad essere veri discepoli di Gesù. Infatti quegli errori che abbiamo letto e che sono nel Vangelo di Marco, secondo alcuni padri della Chiesa, Marco era lo scrivano e Pietro colui che dettava. Per questo a maggior ragione quegli errori sono stati scritti a posta per non farci idolatrare Pietro in quanto era un uomo come noi con i suoi pregi e i suoi difetti, ma soprattutto per farci capire come essere veri seguaci di Cristo imparando dai suoi sbagli.

Abbiamo visto che al monte della trasfigurazione Pietro e gli altri erano spaventati, mentre noi dovremmo gioire alla presenza di Dio, ricercarla continuamente. Le ferite vengono fasciate, i corpi vengono sanati e succedono cose meravigliose alla presenza di Dio, sia essa nella preghiera personale nella nostra cameretta (Gesù si ritirava continuamente solo sul monte), sia nella lode e adorazione comunitaria (c’è benedizione dove due o tre sono radunati nel Suo nome) o in qualsiasi momento della giornata! GIOIRE E CERCARE LA SUA PRESENZA

Sempre al monte della trasfigurazione abbiamo capito che dobbiamo ascoltare Gesù, tramite la Sua Parola, o tramite la preghiera, dobbiamo ascoltare quello che Lui ha da dire (“Questo è il mio diletto Figlio, ascoltatelo”), perché non è quello che dico io che cambia le circostanze, ma è quello che dice Lui.

La volta scorsa abbiamo anche letto il brano in cui Pietro riprende Gesù, e tante volte noi pensiamo di sapere quali siano le cose giuste, o ce la prendiamo con Dio, o non lo ascoltiamo e facciamo di testa nostra. Gesù gli ha detto “satana” cioè avversario. Quando noi non ascoltiamo Dio, non gli ubbidiamo e facciamo di testa nostra, diventiamo dei piccoli satana, cioè avversari di Dio (che è quello che vuole la nostra vita in maniera abbondante), e diventiamo anche amici del diavolo (quello che vuole toglierci la pace, derubarci e che vuole la nostra morte). Dobbiamo avere il senso delle cose di Dio, e non il senso delle cose degli uomini, o addirittura di satana. Se ragioni con la tua testa avrai il senso delle cose degli uomini, e non otterrai molto. Se ragioni con la mente di Cristo, ascoltando lo Spirito Santo, otterrai molto risultato!

Poi al getsemani abbiamo visto un Pietro (ma anche Giacomo e Giovanni) che quando Gesù gli chiede di pregare, si addormenta. Gesù gli chiede di vegliare, cioè essere risvegliati, in atteggiamento infuocato per la venuta dello Spirito, ma loro si addormentano. Non c’è alternativa al risveglio spirituale personale. Non puoi fare il cristiano freddo o tiepido, devi essere infuocato per il Signore, altrimenti il nemico ti distrugge! Altrimenti le cose intorno a te vanno in rovina e tu come Pietro non sai neanche il perché!

Te lo dico io il perché, perché Pietro non aveva capito che aveva un’autorità spirituale da prendere e tenere sveglia, per intercedere, per vegliare, per lottare nello Spirito e non nella carne! C’è un mondo spirituale intorno a noi che agisce sia che siamo svegli e sia che dormiamo, ma se dormiamo, le forze delle tenebre ci colpiscono da tutti i lati senza che lo capiamo, se vegliamo, noi contribuiamo all’avanzamento della Chiesa e alla gloria di Dio in questo mondo, e vediamo Dio operare!

Quindi abbiamo detto che dobbiamo ASCOLTARE DIO, ed ESSERE DALLA SUA PARTE. Queste sono azioni potenti di benedizione! Ma cosa vuol dire essere dalla Sua parte? Vuol dire essere in accordo con Lui.

Come dico sempre, la preghiera in disaccordo con Dio e la Sua volontà non ottiene molta risposta. Dio stesso, da sé, non ci tiene ad adempiere neanche la Sua volontà in disaccordo con noi, infatti vuole coinvolgerci nel richiedere la Sua volontà, come Gesù ha insegnato nel “Padre nostro”:

MATTEO 6:9-10 Voi dunque pregate così: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra.

– Dobbiamo pregare “sia fatta la Tua volontà”, perché la Sua volontà altrimenti non viene fatta!!! Quello che ti accade non è la volontà di Dio, a meno che non glielo chiedi!

Inoltre mi viene in mente il brano in cui Gesù ci dice che basta fede quanto un granel di senape per dire a un monte (quindi ai problemi, alle difficoltà) di spostarsi, ma se non glielo dici, il monte non si sposta da solo!

Noi chiediamo sempre a Dio, ma, a volte è giusto così, altre volte sta a noi a parlare al monte, altre volte sta a noi agire umanamente per rompere dei circoli viziosi e delle catene di pensiero o di azione. Gesù ha detto “Tutto è compiuto”, di conseguenza Lui ha fatto, ora sta a noi prendere l’opera di Gesù e applicarla sulla nostra vita! Ci sono cose che dobbiamo fare o dire, altrimenti rimaniamo intrappolato dentro i nostri limiti umani, o addirittura dentro dei limiti spirituali o dei legami spirituali!

EFESINI 4:17-32 17 Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile. 20 Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo. 21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira 27 e non fate posto al diavolo. 28 Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno. 29 Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l’ascolta. 30 Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.
31 Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! 32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.

– Questo brano ci parla di cambiare pensieri, e di cambiare il nostro “vecchio uomo” con uno nuovo. Siamo esortati a conoscere Cristo, a pregare (ascoltarLo, non parlare solo noi), e a leggere la Sua Parola (essere istruiti, la lettura deve essere sistematica, continua e produrre ammaestramento in noi). Dobbiamo anche avere un rinnovamento nella nostra mente! Siamo a immagine di Dio solo quando ci rivestiamo dell’uomo nuovo. Se teniamo le nostre preoccupazioni, le nostre ansie, i nostri problemi e i nostri pensieri, ci stiamo tenendo l’uomo vecchio che va in rovina. Stiamo continuando a spingerci verso il burrone. Notate che siamo esortati a non fare posto, lasciare spazio, al diavolo. Dipende da te e da me, se le nostre vite vengono gestite dal diavolo, non da Dio. Dio ci ha liberati, e ci ha preparato un “uomo nuovo” di cui dobbiamo rivestirci, che è libero, salvo, in pace e gioia. Sta a noi se preferiamo tenerci l’uomo vecchio che si disfa. Sta a noi scegliere la sconfitta. Sta a noi scegliere di cedere il posto al diavolo nella nostra vita. Gesù aveva detto che non lo avremmo più visto finché non avremmo detto “Benedetto Colui che viene nel nome del Signore”, finché non gli avremmo dato il benvenuto. Molti che si dicono credenti, preferiscono dare il benvenuto al diavolo e a tutti i problemi che lui vuole darci! Via da voi ogni amarezza, cruccio, ira….etc…Dio non può liberarti da queste cose, perché Lui ti ha già liberato offrendoti l’uomo nuovo, la nuova mente, non può liberarti di nuovo, sta a te cedergli l’uomo vecchio, i vecchi ragionamenti, i vecchi tarli mentali che rodono le cervella! Abbandona il male e prendi la benedizione che il Signore ti vuole dare!

CONCLUSIONE. Dopo aver visto l’importanza del vivere la presenza di Dio e la potenza di Dio nella nostra vita frequentemente, abbiamo parlato anche dell’ascoltare Dio e non i nostri pensieri o ragionamenti umani. Inoltre abbiamo visto l’importanza dello stare in accordo con Dio e del ricercare la Sua volontà che è la cosa migliore per la nostra vita!

Inoltre i limiti che abbiamo ed affrontiamo, molto spesso sono dovuti al fatto che lasciamo spazio al diavolo. Non deve essere così, anzi dobbiamo ricevere i pensieri e i desideri che vengono dal nostro Padre Celeste, che sono il meglio per la nostra vita. Ricevere l’uomo nuovo e essere rinnovati nello Spirito della nostra mente. Abbandona i tuoi ragionamenti umani, e ricevi la pace e la gioia di Cristo, e lascialo operare senza riprendere in mano le tue preoccupazioni! Lui è più bravo di te. Lui sa ciò che è meglio per te, meglio di te! Prendi il Principe della Pace. Se non hai pace, vuol dire che non hai il Principe della pace che è Gesù. Ricevi Gesù nella tua vita e riceverai pace!