audio, culti

Come portare frutto

Come portare frutto
Culti

 
Play/Pause Episode
00:00 /
Rewind 30 Seconds
1X

La scorsa volta abbiamo visto che siamo stati creati per uno scopo speciale, cercare il Regno di Dio, viverlo e diffonderlo. Non siamo stati creati con lo scopo di andare allo stadio, di fare shopping, di arricchirci, di guardare la tv o di stare su Facebook o Instagram, ma per vivere e diffondere il Regno di Dio. Non apparteniamo a noi stessi, ma a Dio nostro Creatore.

Abbiamo visto che il Regno di Dio si cerca, si vive e si diffonde.

Puoi avere tutto ma senza il Regno di Dio non hai niente. Puoi non avere niente ma con il Regno di Dio hai tutto.

Inoltre, come parte del Regno di Dio, siamo stati creati per portare del frutto:

LUCA 13:6-9 Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella sua vigna; andò a cercarvi del frutto e non ne trovò. 7 Disse dunque al vignaiuolo: “Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercare frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché sta lì a sfruttare il terreno?” 8 Ma l’altro gli rispose: “Signore, lascialo ancora quest’anno; gli zapperò intorno e gli metterò del concime. 9 Forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai”».

– In Matteo 3:10 avevamo visto che è posta una scure alla radice degli alberi, cioè noi, e siamo chiamati a portare frutto, altrimenti veniamo tagliati. Qui in Luca 13:6-9 veniamo paragonati a un fico che deve portare frutto per non essere tagliato. Dio ha pazienza, ma fino a un certo punto. Dopo “3 anni” simbolici, pazienta ancora “un anno” sennò lo taglia. Nel terreno, cioè sulla terra e nella Chiesa, siamo messi per portare frutto per il Regno di Dio (che è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo).

Ma come si fa a portare frutto? Devo fare delle buone opere? Buone azioni?

GIOVANNI 15:4-6 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.

– Dobbiamo “dimorare”, cioè vivere nella “vite” che è Gesù. Non devi tanto avere Gesù nel tuo cuore, più che altro devi vivere in Gesù. Non deve vedersi Carlo, Sara, etc…. Ma deve vedersi Cristo Gesù. Non saranno le opere mie o tue, ma di Gesù. Non prendiamo vita facendo buone azioni, ma prendiamo vita essendo parte delle “buone azioni” di Gesù. Non le nostre!

Questo vuol dire “dimorare” cioè vivere in Gesù. Non vivere la nostra vita, ma anzi rinnegarla per vivere la Sua vita. Siamo stati comprati a caro prezzo, cioè con il sangue sulla croce, per vivere in Gesù e non in noi stessi!

GIOVANNI 15:8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.

– Dio è amore. Ho predicato su questo e vi invito ad andare ad ascoltare il messaggio su messaggeridellagrazia.it oppure su Youtube. Questo è lo “scopo” e la verità della Sua vita, ma anche lo scopo della nostra vita come essere umani!

Invece come “discepoli”, lo scopo è di glorificare il Padre portando molto frutto, e ciò può avvenire solo rimanendo collegati alla linfa vitale vivendo in Gesù Cristo!

Sviluppiamo ora cosa voglia dire essere discepoli.

Discepolo deriva dal latino “discipulus” che significa “allievo che impara”. Rimango sempre sbalordito dal vedere credenti che dopo anni di “fede” non sono cambiati per niente. Ancora peggio quando vedo che sono cambiati sì, ma in peggio. Seguire Gesù ed essere salvati ha a che vedere con lo “studiare”. Ma non come nelle nostre scuole moderne. Invece come 2.000 anni fa facevano i discepoli con Gesù, vivendo con Lui quotidianamente, seguirLo, fare le cose che fa Lui. I discepoli e gli allievi, seguono il loro Maestro. Vivono con il loro Maestro. Imparano cose nuove ogni giorno 7 giorni su 7.

Non esistevano le scuole bibliche dove andavi una volta a settimana o addirittura una volta al mese a studiare per imparare delle informazioni mentali. Esisteva la scuola della vita, ma soprattutto la scuola della fede, dove imparavi a cacciare i demoni e pregare per la guarigione degli ammalati. Dove imparavi a vivere nel risveglio e a morire a te stesso per vivere in Gesù. Organizzavi incontri di preghiera o di studio biblico al mare, al lago, al fiume, nel bosco, a casa. Imparavi ad amare gli altri, a esortarli nella fede giorno dopo giorno e non solo la domenica.

Peccato che nella nostra Bibbia italiana troviamo questi termini latini italianizzati come “discepolo”, perché in questo modo non capiamo cosa voglia dire.

Vuol dire che devi studiarti quotidianamente di vivere in Gesù. Uscire dalla tua zona della comodità e della carnalità e vivere quotidianamente nello Spirito.

Noi siamo stati creati per la gloria di Dio, non per la nostra! E siamo stati creati per diffondere il Regno attraverso il frutto che potremo fare solo vivendo in Lui! E per svolgere questi compiti, bisogna imparare le vie dello Spirito. Bisogna studiare e soprattutto fare nostri gli insegnamenti di Gesù.

GIOVANNI 15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.

– Qui Gesù sta parlando ai Suoi discepoli di 2.000 anni fa, ma anche di oggi, anche a te e me! Sta dicendo che ci ha scelti e costituiti PER portare frutto. Non è un opzione: scegliere di fare o di pensare agli affari nostri. E’ lo scopo della tua vita e della tua chiamata a essere discepolo!

Collegato con il portare frutto, c’è l’esaudimento delle nostre richieste (se viviamo nello Spirito Santo porteremo frutto e il Padre esaudirà le nostre richieste nell’autorità dataci da Gesù).

RIPETO: cercare il Regno – Vivere nello Spirito – Portare frutto – Esaudimento delle preghiere in nome di Gesù

Se siamo disubbidienti e viviamo per noi stessi, ci vergognamo di nostro Signore e siamo egoisti, allora il Padre non esaudirà le nostre preghiere. Puoi anche pregare in ebraico, ma il Padre non ti esaudirà perché Lui non divide la propria gloria con nessuno.

Attenzione che non è questione di meriti. Dio non esaudisce i bravi, ma i discepoli-studenti che sono coloro che vivono in Cristo Gesù, cercano il Regno di Dio e portano il frutto voluto da Dio! Spesso pensiamo egoisticamente a far esaudire le nostre richieste, invece è desiderio di Gesù che le nostre richieste vengano esaudite.

L’esaudimento delle preghiere non è un premio per la nostra bravura, ma il frutto del nostro frutto. Se non fai frutto alla gloria di Dio, non riceverai frutto di benedizione sulla tua vita!

CONCLUSIONE. Vorrei concludere con un esortazione a ricercare il Regno di Dio (cioè che Dio regni sulla tua vita), a vivere nello Spirito e a portare il frutto nello Spirito che Dio vuole che tu porti!

Nel prossimo messaggio condividerò alcuni pensieri pratici che spero possano essere uno spunto per farti essere fruttifero alla gloria di Dio!